ROBERTO FERRI


Roberto Ferri nasce artisticamente quando entra a far parte della scuderia PDU di Mina (che lo scoprì sentendolo cantare La Bohéme al Festival di Voci Nuove di Castrocaro) per la quale incide quattro 45 giri. A contratto con la Ariston, incide Se per caso un giorno la follia, un album sulla diversità, diventato disco cult per i collezionisti. Nel 1983 vince il Festival di Sanremo come autore di Sarà quel che sarà, cantata da Tiziana Rivale e da allora partecipa spesso al festival affidando sempre i suoi brani a terzi. Nel 1997 Patty Pravo canta con successo la sua E dimmi che non vuoi morire. Si occupa nel frattempo di teatro frequentando corsi di pantomima e commedia dell’arte con Antonio Fava, allievo di J.Lecoq. Nasce una profonda amicizia con Fabrizio De Andrè che lo porta a una proficua collaborazione. Cultore della canzone d’autore francese, l’associazione italo francese gli affida l’incarico di commemorare il decennale della morte di Brassens con una fortunata serie di concerti in Italia e Francia. Nel 2000 Franco Battiato lo invita a partecipare al Festival di Fano «Il Violino e la Selce» di cui è direttore artistico e sempre nel 2000 lo stesso Battiato lo vuole accanto nel tour «Banda Orchestrale». Ancora nel 2001 Battiato lo inserisce nel suo nuovo tour «Ferro Battuto». Il 2002 lo vede pubblicare il CD Marinelle et le chat sempre dedicato ad alcuni dei più noti autori francesi.