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Progetto musicale del bassista Giovanni Tommaso, il Perigeo riunisce alcuni dei migliori jazzisti italiani con alle spalle collaborazioni con "giganti" come Chet Baker, Sonny Rollins, Gato Barbieri. Il loro primo disco Azimut raggiunge subito buoni risultati, ma sono evidenti le origini musicali dei componenti. In Abbiamo tutti un blues da piangere inseriscono invece brani orientati verso il rock, dal jazz rock al funky jazz. Molti puristi jazz non accettano la nuova strada percorsa dal gruppo, che nel frattempo partecipa, come gruppo spalla, a una serie di concerti dei Soft Machine, ottenendo un grande successo. Il successivo album Genealogia comprende brani, sempre di alto livello, ma più orecchiabili, con maggiore utilizzo del sintetizzatore. Nel 1975 partecipano, sempre con successo, a una tournèe europea dei Weather Report, altro storico gruppo jazz rock e incidono La valle dei Templi. Nel disco, che si avvale della presenza di Toni Esposito alle percussioni, viene data particolare importanza alla ritmica; il gruppo ottiene un buon riconoscimento commerciale. Con Non è poi così lontano, registrato in Canada, il Perigeo esalta al massimo le doti tecniche dei musicisti, ma chiude con il jazz rock. Il Perigeo era composto da: GIOVANNI TOMMASO (basso), da FRANCO D'ANDREA (tastiere), BRUNO BIRIACO (batteria), CLAUDIO FASOLI (sax), TONY SIDNEY (chitarra). |
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Discografia |
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1972 |
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1973 |
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1974 Genealogia Genealogia / Polaris / Torre del lago / Via Beato Angelico / (In) vino veritas / Monti pallidi / Grandi spazi/ Old Vienna / Sidney's call |
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1975 |
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1976 |
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1980 |
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1981 |
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1981 |
1990 Live In Italy 1976 |
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1993 Live At Montreux |