Gruppo ligure formatosi dalla fusione di due complessi locali, la Quinta Strada e Il Sistema. Era composto da tre ragazzi di Bordighera - Alberto Moreno (basso e pianoforte), Giancarlo Golzi (batteria e percussioni), Pit Corradi (mellotron, organo, piano elettrico) - uno di Sanremo - Enzo Merogno (chitarra) - e uno di Genova - Stefano Galifi (voce). Le loro prime apparizioni avvennero appunto in Liguria, tra le altre cose nel marzo 1972 il Museo Rosenbach suonò al Palasport di Genova come gruppo spalla dei Delirium e dei Ricchi e Poveri. Nel frattempo le linee conduttrici della loro proposta musicale venivano delineandosi, trovando un giusto equilibrio fra le varie esperienze artistiche dei componenti. Ne risultò uno stile meno aggressivo degli inizi - tutto improntato a un rock duro, sulla scia degli Uriah Heep - ma altrettanto vitale, temperato da influenze classicheggianti e arricchito da spunti melodici. In questo periodo composero i brani Della Natura e Dell’eterno ritorno, che sarebbero stati poi inclusi nel primo album. Con il repertorio assai rinnovato il gruppo partecipò al concorso Estate insieme 1972 vincendo l’eliminatoria ma non partecipando alla finale a causa di impegni presi in precedenza. Durante l’autunno dello stesso anno, in una vecchia discoteca adibita a sala di prove, i 5 musicisti composero la suite di Zarathustra - che intendeva ricollegarsi alla antica figura del predicatore orientale Zarathustra, recuperato da Friedrich Nietzsche nella sua famosa e controversa opera Così parlò Zarathustra - divisa in più parti: L'ultimo uomo, Il re di ieri, Al di là del bene e del male, Superuomo, Il tempo delle clessidre. Subito dopo il Museo Rosenbach firmò un contratto discografico con la Ricordi, rinchiudendosi in sala di registrazione, per la lunga e accurata preparazione del loro primo album, sotto la supervisione di Angelo Vaggi. Ne uscì Zarathustra, uno dei migliori dischi del rock progressivo italiano. Un rock d’avanguardia, raffinato e corposo, dove coesistevano componenti classicheggianti (riattualizzate dall’uso moderno che viene fatto delle tastiere) interpolate da suggestivi e frequenti momenti melodici vicini alla migliore tradizione italiana, con un perfetto equilibrio tra parti cantate e strumentali. All'epoca il gruppo venne ingiustamente accusato di fare propaganda fascista in quanto sul collage della copertina del disco compariva un busto di Mussolini su sfondo completamente nero.


Discografia

1973
Zarathustra
Zarathustra - L'ultimo uomo / Il re di ieri / Al di là del bene e del male / Superuomo / Il tempo delle clessidre / Degli uomini / Della Natura / Dell'eterno ritorno

 

1992
Rarities

1992
Live '72

1992
Rare and unreleased
Tamale  / 2000 e due notti / a)Eucalyptus b)Alba di un mondo / Cantilena / Un cerchio giallo / Periplo / La valle dei templi / Looping /Mistero della Firefly / Pensieri

 

2000
Exit