GIANNA NANNINI


Nata a Siena nel 1956 da un'agiata famiglia, proprietaria di un'industria dolciaria. Prova una passione precocissima per la musica e comincia a suonare il pianoforte. Cresce nell’ambiente ‘bene’ della città iscrivendosi al conservatorio della vicina Lucca e trova anche l’occasione di partecipare a concorsi per voci nuove. Siena le sta stretta. Va in Francia per qualche tempo, poi  approda a Milano. Divide l’appartamento in affitto con altre ragazze e comincia ad entrare nell’ambiente della musica, a frequentare i locali del Naviglio. Conosce il suo primo produttore discografico, Claudio Fabi, e fa amicizia con molti musicisti. Incide  nel 1974 alcuni brani con il gruppo di Mario Lavezzi, Flora Fauna e Cemento, che incidono per l'etichetta Numero Uno di Lucio Battisti. Intanto nel 1976 e nel 1977 escono i primi album, molto autobiografici, quasi psicodrammi. Il primo si intitola Gianna Nannini (è pieno di tristezza e di rabbia, e affronta anche temi come l’aborto), il secondo Una radura. Alla realizzazione di questo album partecipano musicisti tra i migliori sulla scena italiana: Tullio De Piscopo, Flavio Premoli, Tony Soranno, Claudio Pascoli e altri. La etichettano subito come ‘cantautrice’, mentre lei definisce il suo genere ‘spezzato ritmico melodico’ e sostiene di ispirarsi alla romanza all’italiana’. Si esibisce in piccoli teatri, da sola, in performance che ricordano il recital esistenzialista francese. Va negli Stati Uniti, inseguendo un sogno generazionale e ne torna delusa. Ma con la scoperta del rock come forma espressiva. Nel 1979 pubblica California (realizzato con la produzione di Michelangelo Romano e la supervisione ai testi di Roberto Vecchioni). L’album scatenerà molte critiche, ma costituirà anche la sua prima importante affermazione. Le critiche si appuntano soprattutto sui contenuti sessuali che denunciano la volontà di Gianna Nannini di rompere completamente con ogni forma di intimismo. La Germania, che già aveva messo gli occhi su di lei, le tributa un grosso successo: centomila copie vendute. Nasce così un rapporto con questo Paese che si concretizzerà in importanti appuntamenti musicali (tra cui a Berlino il Venus Welklang, il primo festival rock femminile; il Rock Palast di Essen, mitico appuntamento rock televisivo europeo; l’Open Air al Waldbuehne di Berlino e i Golden Summernight Concerts con i Police a Monaco di Baviera e Dusseldorf) e in molti dischi venduti.  Nel 1981 canta una canzone in Sconcerto rock, un film di Luciano Mannuzzi. Lavora al suo nuovo LP con Roberto Cacciapaglia come produttore, G.N., un album, raffinato nei temi e nelle soluzioni musicali, che ottiene meno successo del precedente. Intanto nel 1982 incontra casualmente il produttore Conny Plank che, col manager Peter Zumsteg, è deciso a far uscire il meglio dell’anima rock dell’artista senese. Latin lover, che uscirà nel 1983, è un album dove si scontrano due mentalità musicali, la calda miscela di rock e melodia della cantautrice e i sintetizzatori di Plank. Le registrazioni avvengono in parte a Colonia, negli studi di Plank, e in parte in Italia. Sarà un successo clamoroso in Germania (oltre duecentomila copie vendute). Nel 1983 è di nuovo cinema: la parte di Titania in Sogno di una notte di mezza estate di Gabriele Salvatores, con musiche di Mauro Pagani (Gianna scrive anche due canzoni, “Lontano” e “La luna”). Con Puzzle, che contiene “Fotoromanza”, da cui è stato tratto un video di Michelangelo Antonioni, Gianna Nannini diventa una rockstar internazionale.


LA DISCOGRAFIA
1976
1977
1979
1981
1982
1984
1985
1986
1987
1988
1990
1991
1993
1995
1996
1998
2002
Gianna Nannini
Una radura
California
GN
Latin lover
Puzzle
Tutto live
(live)
Profumo
I maschi e altri
(raccolta con inediti)
Malafemmina
Scandalo
Giannissima
(live)
Per forza e per amore
Dispetto
Bamboloni
(raccolta con inediti)
Cuore
Aria