Corrado Sannucci


Cantautore nato a Roma nel 1950. Comincia da giovanissimo a suonare la chitarra e, a partire dal 1973, scrive le sue prime canzoni. I suoi amici Giaime Pintor e Marco Lombardo Radice lo convincono a far sentire le sue canzoni a Paolo Pietrangeli che lo indirizza verso il Folkstudio. Nel 1975 registra l' album, La luna e i falò - dove affronta una serie di temi sociali come l'aborto, la medicina di classe, la condizione operaia, la disoccupazione, il suicidio - che resta uno dei migliori esempi di canzone politica italiana degli anni '70. Comincia così una lunga serie di concerti, fra cui nel 1976 una tournée per i Circoli Ottobre. Ma nel 1978 abbandona la canzone e registrerà solo più un 45 giri nel 1986.  Nel '81 tuttavia collabora alla musica del film Sogni d'oro di Nanni Moretti. Nel 1993 esce finalmente un nuovo suo eccellente album, La sfida e le passioni. Attualmente è giornalista sportivo per "La Repubblica" e occasionalmente si esibisce in concerto.


La discografia

1975 La luna e falò (Folkstudio)
La macchina in seconda fila / Piombo / La morte comincia così / Il vestito vecchio e brutto / Sette paia di scarpe / Dialetti / I falò di maggio / Anna, la terra e l'acqua / Biglietto di ritorno / Zuppa di Gemona / Ambulanza / A casa, a casa / Tanto per cambiare / La dialettica (l'è un gran malanno)

1993 La sfida e le passioni (Stentore)
Tutti i nomi di Giuda / Le mele rosse / Hangar / Il male e il nero (Funerali di stato) / Perdona / Asma bambina (Il bambino che si crede Eolo) / Cartesio / La sfida / Incidendo la stele


Nello spettacolo di Marco Paolini - "I-TIGI Canto per Ustica" - tragedia per narratore e coro, struggente spettacolo per ricordare i morti di Ustica, Corrado Sannucci è co-autore dei cori creati da Giovanna Marini.


Corrado Sannucci ha scritto recentemente un libro su "Lotta Continua" ("Lotta Continua. Gli uomini dopo"), edito da Limina nella collana "Fine Millennio". 
Nel prologo scrive: «In queste pagine non verrà mai citato Adriano Sofri».

Sannucci appartenne a "Lotta Continua", ma al suo arcipelago, non ai ministeri: nella periferia dove si scrivevano le canzoni, si giravano i film, si costruivano mense di bambini e si democratizzava la naia. Sannucci faceva e cantava canzoni lui stesso, e credo che continui a farne. E' romano, grande giornalista sportivo dalla penna generosa e delicata. La sua buona idea è che la periferia di "Lotta Continua", il pulviscolo di attività satelliti, di sedi minori, di trasformazioni provate subito e non rinviate al futuro, fosse in realtà il vero centro della cosa, e che all'ombra di parole politiche crescesse, quasi senza accorgersene, una coscienza civile. Inutile e inapplicata (neanche tanto creduta) la proclamazione politica, preziosa la rosicchiatura democratica. La tesi sarà un po' vera un po' inventata, ma ha la virtù di non essere dimostrata per concetti, bensì raccontata per storie, di persone sole, di gruppi, di posti. Storie bellissime, che Sannucci sa raccontare di cuore, e senza retorica.
(Adriano Sofri)