Attentati 1975

21 gennaio - Pistoia. Leonardo Falco, vice brigadiere dei cc, e Giovanni Ceravolo, appuntato dei cc, vengono uccisi dal terrorista nero Mario Tuti, durante l’esecuzione di un mandato di cattura a carico del Tuti stesso. Rimane gravemente ferito anche l’appuntato Arturo Rocca.

28 gennaio - Roma. Ignoti feriscono con tre colpi di pistola alle gambe, l'ex-segretario della sezione del MSI della Balduina, Tommaso Manzo.

15 febbraio - Roma. Franco Galluppi, consigliere regionale del PSDI Lazio, mentre ritorna da un dibattito sulle trame nere svoltosi a Fiano Romano, viene bloccato da quattro neofascisti che lanciano una bomba incendiaria all’interno della sua auto.

28 febbraio - Roma. Si svolge il processo per il rogo di Primavalle, dove trovarono la morte due figli del segretario della locale sezione del MSI. Sono imputati i militanti di Potere operaio, Lallo, Grillo e Clavo. Davanti alla sede del tribunale e in piazza Risorgimento avvengono scontri tra fascisti, giovani della sinistra extraparlamentare e polizia. Successivamente viene assaltata la sede missina del quartiere Prati, in via Ottaviano. Qui viene ucciso, con un colpo di rivoltella alla testa, lo studente universitario neofascista greco Mikis Mandakas, 21 anni, aderente al FUAN. Un altro giovane di destra, Fabio Rolli, 18 anni, rimane ferito da un colpo di rivoltella nei pressi della sezione missina. Nel corso delle indagini verrà arrestato e rilasciato dopo tre settimane Fabrizio Panzieri, 26 anni, studente di architettura, dirigente del "collettivo" di via dei Volsci.

11 marzo -Napoli. Giuseppe Principe Vitaliano, appartenente ai Nap, rimane ucciso dallo scoppio di un ordigno che stava confezionando, assieme ad altri terroristi, in un appartamento di via Consalvo 109. Rimane ferito gravemente anche Alfredo Papale, 23 anni.

14 aprile -Milano. Alcuni terroristi appartenenti ad Autonomia operaia organizzata, travestiti da carabinieri, sequestrano l’ing. Carlo Saronio, 26 anni. Il rapimento avviene nelle prime ore del mattino in corso Venezia 30, mentre il professionista sta uscendo di casa per recarsi al lavoro all’Istituto Mario Negri. L’ingegnere muore la notte stessa del suo rapimento a causa della prolungata somministrazione di cloroformio da parte dei suoi rapitori.

16 aprile - Milano. Un gruppo di giovani di ritorno da una manifestazione per la casa viene affrontato da fascisti di Avanguardia nazionale in piazza Cavour. Uno studente diciottenne, Claudio Varalli, viene ucciso con un colpo di pistola alla nuca.

17 aprile -Milano. Durante un’imponente manifestazione di protesta per l’uccisione di Claudio Varalli, in via Marconi, davanti alla sede del MSI, si sviluppano aspri scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. In uno dei numerosi caroselli dei carabinieri, viene travolto e ucciso Giannino Zibecchi, 26 anni, insegnante di educazione fisica, appartenente al Comitato di vigilanza antifascista.

17 aprile - Torino. Tonino Micciché, 25 anni, operaio, esponente di Lotta continua, è ucciso con un colpo di pistola alla testa da Paolo Fiocco, attivista della CISNAL e guardia giurata dei Cittadini dell’ordine.

18 aprile - Firenze. Rodolfo Boschi, 22 anni, operaio militante del Pci, è colpito alla nuca da un colpo di rivoltella sparato da un agente in borghese mentre si trovava a passare in via Faenza durante scontri tra le forze dell’ordine e estremisti di sinistra, che avevano partecipato ad una manifestazione di protesta per l’uccisione di Varalli e Miccichè.

29 aprile - Milano. Sergio Ramelli, 19 anni, studente, appartenente al Fronte della gioventù del MSI, muore al Policlinico dopo 47 giorni di agonia a seguito di gravissime violenze subite il 13 marzo mentre rientrava a casa.

15 maggio - Milano. Un commando delle Brigate rosse irrompe nello studio dell’avvocato Massimo De Carolis, capogruppo consiliare della DC a Palazzo Marino, e dopo avere imbavagliato e legato sei suoi collaboratori, "processa4’ l’esponente DC. Al termine del "processo" uno dei quattro brigatisti spara con una 7.65 con silenziatore alle gambe di De Carolis.

16 maggio -Napoli. Gennaro Costantino, 62 anni, pensionato, militante del PCI, travolto e ucciso da una camionetta della polizia mentre si trova a passare in piazza Dante, teatro di gravi scontri tra le forze dell’ordine e dimostranti.

25 maggio - Milano. Alberto Brasili, 26 anni, studente lavoratore, ucciso a coltellate da sei fascisti mentre passeggiava in via Mascagni; con la fidanzata Lucia Corna, che rimane ferita gravemente.

30 maggio - Caserta. Un giovane di 22 anni, Giovanni Taras, studente lavoratore, appartenente ai Nap, che era salito sul tetto del manicomio giudiziario di Aversa con una bomba, alcuni altoparlanti e un registratore, rimane dilaniato dall’esplosione anticipata dell’ordigno che portava con sé per compiere un attentato. Sul cadavere vengono trovate delle banconote del riscatto Moccia.

5 giugno - Alessandria. In un conflitto a fuoco con i rapitori dell’industriale Vallarino Gancia (che viene liberato) i carabinieri uccidono la brigatista Margherita Cagol, 28 anni, laureata in psicologia, moglie di Renato Curcio, capo delle Brigate rosse. Nello scontro a fuoco, avvenuto nella cascina Spiotta d’Azzello sulle colline di Acqui Terme, rimangono feriti il tenente dei cc Umberto Rocca, il maresciallo Rosario Cattaffi, e l’appuntato Giovanni D’Alfonso, che muore l'11 giugno all’ospedale di Alessandria.

11 giugno - Alessandria. Giovanni D’Alfonso, 45 anni, appuntato dei cc, muore in ospedale a seguito di gravi ferite riportate nello scontro a fuoco con alcuni terroristi appartenenti alle Brigate Rosse il 5 giugno sulle colline di Acqui Terme.

13 giugno - Reggio Emilia. Alceste Campanile, 22 anni, studente universitario, militante di Lotta continua, viene assassinato da terroristi di sinistra sulle rive del fiume Enza.

21 giugno - Napoli. Jolanda Palladino, 21 anni, studentessa, muore all’ospedale Sant’Eugenio per le ustioni provocate da una bomba incendiaria lanciata il 18 giugno da neofascisti contro alcune auto di militanti del PCI che manifestavano per il successo elettorale del loro partito.

8 luglio - Roma. Anna Maria Mantini, 23 anni, disoccupata, appartenente ai Nuclei armati proletari, viene uccisa nel covo nappista in via Due Ponti a Tor di Quinto, da un agente dell’antiterrorismo. La Mantini è sorella di Luca Mantini, a sua volta ucciso dai carabinieri nell’ottobre 1974.

4 settembre - Padova. L’agente di ps Antonio Niedda viene ucciso da due colpi di pistola sparati da due giovani ai quali erano stati chiesti i documenti durante un controllo a Ponte di Brenta. Gli attentatori sono due studenti universitari, Pier Carlo Despoli, 22 anni, e Carlo Picchiura, 25 anni, quest’ultimo appartenente alle Brigate rosse.

6 ottobre - Roma. Bernard Leighton Guzman, ex-presidente della Democrazia cristiana cilena, ed ex-vicepresidente dello Stato cileno, esule in Italia, viene ferito gravemente con un colpo di pistola alla tempia sinistra mentre sta per entrare nel cancello della sua abitazione. Nell’agguato viene ferita gravemente anche la moglie, anch’essa colpita alla tempia mentre si china sul marito per proteggerlo.

7 ottobre - Milano. Cosimo Vernich, brigadiere degli agenti di custodia, viene ferito dai Nap.

21 ottobre - Torino. Enrico Bofla, capo del personale della Singer di Leini, e capogruppo della Democrazia cristiana al consiglio comunale di Rivoli, viene ferito alle gambe da un commando delle BR.

29 ottobre - Roma. Mario Zicchieri, 16 anni, studente, appartenente al Fronte della gioventù, viene ucciso a colpi di arma da fuoco sparati da un uomo armato di fucile a canne mozze, davanti alla sede del Msi in via Erasmo Gattamelata nel quartiere Prenestino. Gli inquirenti non esclusero che l’attentatore appartenga ai Nap.

11 novembre - Milano. Valerio Di Marco, 44 anni, capo del personale della Leyland-Innocenti, viene ferito alle 8,20, in via Pitteri, con tre colpi di rivoltella sparati da un terrorista di Potere proletario armato, guerra di classe.

22 novembre - Roma. Appartenenti alla sinistra extraparlamentare danno vita ad una manifestazione in favore dell’Angola. Alcune bottiglie molotov vengono lanciate dai dimostranti davanti all’Ambasciata dello Zaire, l’ex-Congo Belga. Negli scontri con le forze dell’ordine viene ferito gravemente uno studente di 18 anni, Pietro Bruno, militante di Lotta continua, che muore il giorno successivo all’ospedale San Giovanni.

17 dicembre -Torino. Luigi Solera, medico della sezione presse della FIAT Mirafiori, viene ferito con quattro colpi di pistola alle gambe sparati dalle Brigate rosse.

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