ALFREDO BANDELLI

Alfredo Bandelli, pisano (1945-1994) è stato uno dei cantanti più rappresentativi del Sessantotto. Carrellista alla stazione di Pisa fu poi manovale in una fabbrica tedesca, operaio alla Piaggio di Pontedera dal 1972 al 1979, poi infermiere ausiliario all'ospedale di Pisa. Iscritto dapprima alla Fgci, fu militante combattivo del Potere operaio pisano poi confluito in Lotta continua. Cominciò a fare canzoni negli anni caldi del 1968 e divenne uno dei principali esponenti del Canzoniere pisano. Le sue canzoni, per lo più legate alle proprie esperienze di vita, il servizio militare, la milltanza politica, la prigione, l’emigrazione in Germania circolarono anonime. Bandelli d'altra parte in quell'epoca sapeva a malapena fare gli accordi per i suoi brani che furono altri a interpretare e a far conoscere, soprattutto Pino Masi. Grazie a Masi "La violenza (La caccia alle streghe)" divenne un vero inno, colonna sonora insieme a "Contessa" di Pietrangeli delle lotte di massa sessantottine. Bandelli in seguito imparò a suonare la chitarra e nel 1974 incise "Fabbrica, galera, piazza" per i Dischi del Sole, che rimarrà l'unico suo disco. Ha detto di sè:  "Il linguaggio che uso non so bene da cosa ha preso, sono troppo ignorante per saperlo, certo è che l’unica musica che mi piace sono le canzoni popolari, fin da quando ero bambino e mio padre per anni mi cantava le canzoni partigiane: era l’unica forma di divertimento; fino a sedici anni non ho avuto né radio né televisione e le scuole elementari le ho fatte quasi tutte in un collegio per poveri. Ricordo quando mio padre raccoglieva cicche e stracci e passavo lunghe giornate con lui in giro: mi raccontava fatti bellissimi che gli erano successi da partigiano, mi raccontava di un mondo diverso dove i poveri erano eroi e sparavano per cacciare i fascisti e i padroni. Ebbene io a quei racconti mi ci aggrappavo come a un’ancora dl salvezza. Ecco la mia matrice culturale".

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Delle vostre galere un giorno
È mezzanotte
La caccia alle streghe (La violenza)
La cassa integrazione
La ballata della Fiat
Partono gli emigranti
Buone feste compagno lavoratore
Da quando son partito militare
Morto Allende
In tutto il mondo uniamoci

 

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