ADRIANO PAPPALARDO
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Nato il 25/3/1945 a Copertino, in provincia di Lecce, Pappalardo possiede una voce singolare, roca e potente. È un interprete pieno di vigore e sicuramente anche “animale da palcoscenico” per quella sua aggressività che arriva direttamente a chi lo ascolta. Grande amico di Battisti, ha inciso molti suoi dischi per l'etichetta discografica di Battisti, la Numero uno. Il suo primo singolo, di buon successo, fu Una donna/Il bosco no. Col successivo 45 giri, È ancora giorno /Senza nome, uscito nel marzo del 1972, ottenne uno strepitoso successo. Il brano dall'andamento e dalle sonorità spiccatamente rhythm & blues, in piena sintonia con il timbro vocale di Pappalardo, era scritto dalla coppia Mogol-Battisti, all'epoca all'apice del successo. Nell'ottobre dello stesso anno uscì il singolo Segui lui /Problemi di coscienza, anch'esso di Mogol-Battisti, brano anch'esso originale. Contemporaneamente uscì il suo primo lp, Adriano Pappalardo, dalla splendida copertina, pieno di atmosfere progressive. Il successivo 33 giri fu California no, del novembre 1973, prodotto da Claudio Fabi. Adriano Pappalardo diede poi alle stampe il 45 giri Come bambini /Tu e nel 1974 l'altro singolo Pensaci /Isole azzurre. Nel 1975 passò alla RCA e incise l'album Mi basta così. Nel 1979 uscì il suo brano più famoso, Ricominciamo/Hi Fi, che ottenne un clamoroso successo e anticipò l'uscita del nuovo 33 giri Non mi lasciare mai, uscito nel 1980 e distribuito sempre dalla RCA, in cui tutti i brani sono di Albertelli e Bruno Tavernese che anche lo produsse. Nel 1982 rincontratosi nuovamente con Battisti tornò alla Numero uno. Da un progetto di Lucio Battisti appunto, nacque l'album Immersione che uscì nell'aprile del 1982, con la produzione di Greg Walsh (con cui Battisti aveva già collaborato) e i testi di Franca Evangelisti e Pappalardo stesso. L'album venne inciso totalmente con musicisti stranieri tra Londra e Roma e da esso venne estratto il singolo Giallo uguale sole/Risalendo la sagola. Nel settembre 1983 pubblicò l'album Oh!Era ora. La produzione e gli arrangiamenti furono stavolta proprio di Lucio Battisti che inoltre suonò le chitarre, le tastiere e il basso sull' omonimo brano. Dall'album venne estratto il singolo Oh!Era ora/Signorina. Tutti i testi, quantomeno surrealisti, erano di Pasquale Panella (sotto pseudonimo di Vanera), paroliere con cui Battisti ha collaborato in tutti i suoi album successivi. In questi due dischi, sicuramente curiosi, Pappalardo diede una svolta al suo modo di cantare e di affrontare la musica, utilizzando le parole come suoni e arrangiando i suoi brani con l’intervento dell’elettronica, del computer. Osservando le date dei due dischi, è assai curioso notare la coincidenza con l'evoluzione della musica battistiana. Immersione precede di qualche mese È già, il primo album di Battisti dopo la rottura con Mogol, Oh!Era ora precede, sempre di qualche mese, Don Giovanni il primo album di Battisti con i testi di Panella. Dopo allora Pappalardo ha lavorato per diversi anni, sfruttando il suo fisico possente, nel cinema e in diversi film televisivi, fra cui diversi della serie La piovra. Purtroppo contemporaneamente ha "rovinato" molto la sua reputazione con molteplici comparsate televisive in cui, con non celato masochismo, ha ripreso il tormentone di Ricominciamo. Dopo 21 anni di silenzio discografico è ritornato con il singolo Nessun consiglio (presentato al Festival di Sanremo 2004) in attesa dell'album provvisoriamente intitolato Non rompetemi le uova nel paniere.
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Con
la collaborazione di Filippo. Un grande grazie anche a Livio (lballarini@adhoc.net) |