SEMPREdeCORSA
Il Sito di Giancarlo Bruzzolo
Che cos'è per me "Maratona"
E' un libro dove da bambino restai stranito nel conoscere la sorte di
Filippide morto per aver corso troppo
E' una data letta una sola volta e mai dimenticata 12 agosto 490 a.C. io che
non ricordo mai le date.
E' la storia di Dorando Pietri e dell'ingiustizia
E' mio Padre che mi parla di Abebe Bikila scalzo che a Roma vince,
di me che ero troppo piccolo per vederlo
e che nel 68 riesco finalmente a vederlo ma solo ritirarsi a Città del Messico.
E' una sua figurina doppia dell'album "i campioni dello sport" attaccata ad
un foglio di carta e poi al muro in camera mia.
E'il primo pianto per un "Estraneo" quando un anno dopo il telegiornale dice
che Abebe Bikila era morto in un incidente stradale..non era morto
ma da quell'incidente non si rimetterà più e ne morirà qualche anno dopo.
La maratona è correre come lui attorno a casa completamente scalzo...è
provare a fare mille volte gli stessi giri attorno a casa fino e uscirne
ubriaco per vedere se fossi capace di correre la maratona
E' essere un bambino sempre ai limiti dell'obesità e vedere tramontare
quel sogno lentamente, piano piano fino a dimenticarlo definitivamente.
La Maratona è Gelindo Bordin che il mattino stesso in cui vince mi fa uscire
per strada a correre dopo tanti anni che nemmeno ci provavo.
E' un ginocchio insteccato perchè ho corso troppo e sono troppo pesante per correre
...è la fine di quell'esperienza e l'inizio del Baratro che mi fa lievitare fino a 140 Kg.
La Maratona sono gli amici che mi prendono in giro perchè ripeto
frequentemente che una volta sola ma farò una maratona ..arrivando il giorno dopo.
La Maratona sono io che sparo cazzate perchè nemmeno ci penso a fare una
cosa del genere sono solo reconditi retaggi di quel filo rosso che mi segue
dall'infanzia ma che ho perso definitivamente.
La Maratona è un tumore alla vescica che tra i mille pensieri negativi fa
riaffiorare anche un pensiero "stavolta per davvero non farò mai una maratona"
La Maratona è fare quella svolta epocale della mia vita che un giorno mi fa
pensare "magari stavolta ci provo davvero"...ma è anche non
crederci...sentirsi troppo "piccolo" come persona per fare una cosa che dopo
tanti anni è impossibile da realizzare.
Fino ad arrivare alla partenza di Venezia 2005 coi pensieri divisi tra
riuscire a fare 3,45 e la paura di tutti quei paesi da passare e la quasi
certezza che questo piccolo uomo non potrà mai arrivare a Venezia...e
pensare davvero "che ci faccio qui in mezzo a questa gente"
E' piangere all'arrivo e poi nel tendone dello spogliatoio e vergognarsi e
asciugarsi continuamente le lacrime coi palmi dicendo a tutti a ripetizione
sono solo stanco sono solo stanco.
La Maratona è Treviso 2006 dove dico a mia moglie "adesso sono un
maratonetà" e lei ride perchè sa come mi stizzivo prima quando qualcuno mi
definiva così... perchè la paura della distanza non si erà granchè attenuata
dopo Venezia e la paura di non arrivare era ancora tanta.
La Maratona è un carattere che muta e si rafforza in età ampiamente matura e
che non mi fa mai mollare..è allenarsi anche con 2 linee di febbre..è avere
le gambe dure o stanche e macinare ugualmente i Km cosa che mai avrei fatto
da giovane.
La Maratona è perdere le ginocchia al 35° a Padova cadere come una pera
matura devastato dal caldo ma allontanare i soccorritori camminare
per 100 mt e poi arrivare ..con un solo minuto di ritardo sul mio personale.
La Maratona è guardare la sera le dita dei miei piedi senza unghie e che
sembra non ricrescano ..è vedere le vecchie Nike air pegasus cosi macchiate
di sangue che nemmeno una serie di lavaggi......
La Maratona è un pettorale "vagamente" sul 2000 che mi prende sotto un
braccio in un punto degli ultimi 2 km di Reggio Emilia dove barcollo in una
crisi improvvisa e inaspettata (proprio li alla fine) e che mi rimane al
fianco con discrezione fino alla fine togliendo il braccio per non togliere
nulla o il meno possibile alla mia dignità ma rimanendo
guardingo e pronto ad intervenire.
E' un abbraccio con quello sconosciuto a cui voglio bene anche se non
ricordo nemmeno bene il volto e di cui (maledizione) non conosco il Pettorale
quel "vago" 2000.
La Maratona è scoprire che "qualcosa hai imparato" e finire per la prima
volta in condizioni decenti la Treviso Marathon di quest'anno usando la
testa e ascoltando le mie gambe dal primo all'ultimo km...che soddisfazione.
La Maratona siete voi DRS che avete fatto intuire ad uno che negli anni
qualche entusiasmo lo ha perso e che è diventato piuttosto disilluso e anche
cinico,che è ancora possibile conoscere della gente meravigliosa aperta e
disponibile...voglio seriamente approfondire.
Siete voi! che mi avete stimolato a scrivere queste parole di cui sono un
po' imbarazzato ma che so già che ora premerò il tasto e nonostante tutto ve
le spedirò ...sperando che l'effetto sia condividere con voi e non annoiarvi.
La Maratona è una Bambina che ho sempre amato fin da piccolo, che ho perso
perchè l'ho tradita, che avevo dimenticato,di cui ogni tanto riguardavo le
foto sospirando per qualcosa che non era mai stato e non poteva più essere
La Maratona è una Donna che ho reincontrato dopo tanti anni ,che ho avuto
paura di guardare negli occhi per non illudermi un altra volta, che ho preso
a frequentare pensando "saremo solo amici".
La Maratona
La Maratona è l'amore di tutta la mia vita...ora le chiederò di sposarmi
per vivere per sempre con lei.