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       hand of gian berra  gian berra melting pot ... of life

Gian Berra hippie nel 1972

La foto ritrae Gian Berra nel 1972-73. Gian era un giovane che dopo una breve esperienza universitaria aveva abbracciato con ardore gli ultimi fuochi dell’epoca hippies Ma la provincia veneta era distante dalle passioni di libertà della fine degli anni sessanta: il Veneto non è la California e nemmeno Parigi. Ma Gian Berra non si rende ancora conto che vive in una realtà addormentata da secoli e svuotata da ogni entusiasmo. Chi è il ladro che ha rubato la vitalità al popolo in cui si trova a vivere? Perché la gente sembra cieca alla natura che ogni giorno le alimenta la vita?

Sono domande ingenue e terribili. Loro non possono avere una risposta per un artista che sta per scoprire di esserlo: Gian non ne potrà fare a meno di porsi queste domande. Gian Berra già dipinge e si dedica alla scultura, ma non lo considera ancora un lavoro. Per questo tenta alcune fughe all’estero. Prima parte con il cugino Renzo per la Svizzera e si ferma per un po’ a Shaffausen e a Tayngen. Poi con l’amico Giannetti se ne va in Germania e visita Braunsweig e Hannover. Comincia a vedere altri orizzonti e gente diversa. Quando ritorna un poco deluso a casa si accorge che anche in Italia i tempi sono cambiati. Il 68 è finito e la realtà è rimasta quella di prima. Sembra che una occasione sia stata sprecata specialmente dai giovani. A Gian Berra rimane solo la sua moto, il suo giubbotto alla Che Guevara e tanti sogni così lontani da quella provincia senza speranze.

Gian apre il suo primo studio d'arte a Valdobbiadene nel 1973. Questo sarà solo il primo tentativo di mettersi in mostra con i suoi dipinti e fare le prime esposizioni di quadri in provincia di Treviso nella regione di Venezia. La realtà dell’arte che lui trova è deprimente. La provincia ha poco altro a cui pensare oltre al calcio e alle discussioni politiche.Nel 1977 avviene la svolta: lascia Valdobbiadene per Covolo di Piave. Non è un gran salto, ma almeno è fuori da un paese che ha deciso di ammirare solo sé stesso.

Nell’inverno del 1977 fa la sua prima mostra a Treviso presso la galleria “ Lo scrigno di Val”, in Piazza del grano. E’ un grande successo che dona a Gian Berra le prime soddisfazioni concrete.

Gian organizza nel 1978 una mostra presso la galleria Brotto a Cornuda . E un successo.

Inizia da questo anno la stagione più avventurosa di Gian Berra. Conosce nel 1978 Vincenzo Martinazzo, un collezionista con il cuore gonfio di una autentica passione per l’Arte. Lo chiamano tutti “Ciccio” e lui accoglie Gian Berra nella sua galleria di Montebelluna. Negli anni seguenti Gian Berra organizza parecchie mostre tra cui rammento quelle nella sala di “Ca’ de Ricchi” a Treviso nel 1979 e nel 1980. E’ in quell’anno che Gian mette su famiglia e decide di fare un altro grande salto.

Nel 1981 lui apre uno studio a Trento, in piazza S. Maria Maggiore. Non sarà solo uno studio, ma anche un posto dove incontrarsi con artisti amici. Gian Berra inviterà l’amico pittore Donadel Bruno di Pieve di Soligo (TV) nell’autunno del 1981.

Ma la famiglia di Gian cresce e lui ritorna a casa nel 1982. Passa qualche anno di pausa e nel 1990 lui fonda l’associazione culturale “la Criola”. Questo è un altro tentativo “da artista” per scuotere l’ambiente assonnato e deprimente di un paesaggio veneto senza speranze. Gian Berra raccoglie con infinita pazienza attorno a sé ogni artista dei dintorni. Gian organizza mostre, incontri, manifestazioni e cene di poeti con gli incontri di "Poesia New Age". Poi nel 1993 inaugura il “corso pratico di pittura”. Questa è forse l’iniziativa che avrà più successo: durerà sino 2005 quasi ininterrottamente, con due corsi all’anno. Vi partecipano più di 800 allievi, molti dei quali diventeranno bravi pittori.Negli anni 80 Gian Berra organizza esposizioni delle sue opere nelle maggiori città italiane e in Germania a Dusseldorf, Monaco, Wurzburg.

Nel 1998 si specializza in Psicosintesi terapeutica ed inizia l'indagine intima sul potere dei simboli e delle immagini. Indaga la potenza nascosta delle immagini e il loro effetto occulto sull'inconscio collettivo. Le immagini hanno un loro potere che può essere gestito da una coscienza consapevole.

Organizza alcune conferenze sul tema della "Paura" spiegata come fantasma-immagine.

Nel 2001 espone per la prima volta in una mostra di sue opere totemiche, cinque totem che lui ha costruito con le sue mani. “ Totem senza tabù” è il titolo di quella esposizione e Gian inizia a scrivere i famosi “ Saggi selvaggi” che ora è possibile trovare in intenet. Lui la chiama Psicologia Sciamanica. Nel 2002 scrive il libro " Psicologia Sciamanica", una raccolta di scritti dedicati a tale tema.

Nel 2006 esce in stampa il suo primo romanzo “ Wasere, cuore di drago” dedicato all'anima ferita di Segusino, il suo paese di nascita e il libro di poesie e racconti “Caos barocco”. Sono reperibili su Lulu.com.

Nel 2008 espone per la seconda volta a Segusino e poi a Conegliano con nuove opere. Pubblica le sue ricerche sullo "Sciamanesimo della sala d'aspetto" come funzione necessaria in un periodo storico come il nostro in cui gli "assoluti" tradizionali tramontano annegati nella globalizzazione. Finalmente è tornato un Caos salutare? Gian Berra frequenta le periferie di ogni città o piccolo paese e scopre prospettive vitali che dormono da secoli.

Che sia giunta l'ora di richiamarle?
 

gianberra@hotmail.com

 

   Gian Berra hippie in 1973.... and today face of gian berra

 

 

   

  Gian Berra         

 
  My roots are important. These are the childhood experiences that form. Forget or pretend to be water under the bridge that is misleading. I care so much that I do I compare with them every moment. Return to your roots is how to get the strength, enthusiasm, willingness to grow as all the puppies of the human being. Mature without carrying the wonder of childhood is like dying. Nature is indifferent to the identity of the individual creatures. It affects the mass of life that replicates itself. So I think that intelligence is an event happened by chance, at least until it really will not be used for the benefit of each identity that you want to play live the life.

Gian Berra organize the first public exhibitions of his art in the late 70's when the great leap of the art market has now been exhausted. The economic boom is now a memory and the reality of things requires a period of reflection really healthy. Listen to him:

  "... It seemed that the illusion of aping the excesses of the international art market was worth more. The pictures without content were no longer taken into account. Even in the province's" artists "who had ridden the fashion of the new rich form an image they realized that it was now a hangover it was over the ridiculous ... "

   "... What could I offer with my art so naive, skinny," timeless ", now taken for granted? Yet my inner fire begged me not to notice and to continue to dig behind the masks of those who live on illusions a successful end in itself. It was a tough choice, but only so I felt satisfied. In that time still did not speak of "roots" and the dark future on the horizon looked like a hopeless void.

I realized that it was so easy to let the memories showed me the path of my true identity. Why should the people who swarmed around me did not see the colors that I admired about me? I stopped to listen to the voices of the old walls, I was blessed to greet the stones of the bed of the Piave and watched kidnapped the chimneys were smoking from the rooftops. Every now and then fled riding my old Moto Guzzi 500 military and reaches the sea in Jesolo. The wind and the sun comforted me and made me dream with the enthusiasm of those who have forgotten the lesson of freedom that came from '68. The great lesson of John Lennon singing the Hippy dream seemed forgotten. The party seemed over, the policy failed to distort the dream in violence and deception. The New Age had not yet arrived in Italy and minds were lost in that void. And glad of it.

But I wanted hard. Even then I was convinced that the wealth was inside each of us. was enough to pull it off. Do not you and no one gives when you find the street or is imposed on children as absolute truth ... asks in exchange for your soul ... "

  "... I had already decided: I turned the images felt my soul into concrete representations that everyone could see. Paintings, real forms, writings, poems, concepts and I would have adored me first. Instead of trying to create idols the road. "

 
I WAS BORN ...

I was born in a day in November 1947 just after the war was over. A Segusino (TV) there were very few paved roads and telephones. Susa is a village in the hills, almost mountains. Those brave they went to work abroad, but the flight was started 100 years earlier when the artificial paradise of the Venetian Republic was wiped out. The United brought you more misery than before I was born and when poverty was the norm. The misery that the strict laws when it is associated with ignorance. Only the sentiments of humanity and infinite patience of the women who saved the soul of the countries oppressed by a sense of helplessness in the face of events. These are problems that afflict human beings, not Mother Nature. Susa was a fortunate and wonderful nature. but its inhabitants did not know. I spoke recently with the few remaining old and I had the good fortune to discover the reality hidden behind the fear of starvation. As each isolated from the world's conflicts and hatred for things born from nothing, was enough to step on the field of a neighbor, stealing an apple to invoke hatred. The talk of the country were run by the perpetual and every favor was the result of submission to those who could put a good word. The tavern was the outburst of males and gossip a double edged sword of old ladies. The dialect of Susa was sharp and decisive as that of the mountain. The church was the place to see who came every Sunday to show himself. Who we were not aroused suspicions.

My nature will be enchanted by this timeless corner of Veneto. An optimism that led me into the human and physical landscape of those places. A Venetian who was struggling to throw out its roots. When he was sixty-eight, great time, already beginning to explore the surrounding world and the passion of painting became the main direction.

Representing the wonder for the world that was growing inside me does not pay, just like how all the passions. The mere fact of living it satisfies and makes you continue. The enthusiasm of youth to take me on a difficult road to manage. The artist works in themselves, but every moment the search box.

I soon learned that the reality is quite different. How strange the art market! Nor is the space to dream. But I set myself to do it my way, and the energy was great as the dreams.

The art gallery Martinazzo Montebelluna gave me a valuable hand in 1978 out of the shell. Then began the real number of exhibitions, largely self-managed.

My art was always optimistic and enthusiastic. I was interested in the outlet end in itself. A naive figurative and essential that time is filled with flashes of irony and smugness. NEO BAROQUE as a figurative call it love.

Just a dream, like the rare sculptures already begun to produce then. A pleasant discovery was the watercolor I have always had a hand quickly and spontaneously. I still enjoy, especially in small sizes.

But the game never ends: how to have fun without using the picture? Thus leaving no stone unturned defied the boundaries further and further began my artistic form of gambling.

The BAROQUE INFORMAL was already in my hands trying another form of expression. Sounds easy, but turned out to be a street full of new challenges. The concept that loses its immediate readability in favor of a proposal without thinking of suggestions: a call for the viewer to challenge his own feelings and see where it could go.

I thank my last (of time) friend and admirer Giancarlo Nadai that continues to give me suggestions and opinions. An artist who need it like bread.

Gian Berra, Spring 2007

 
 
Overview of 35 years of events:

From 1977 to 1980:

I organized two exhibitions in Treviso Ca 'de rich and 4 years on permanent display at the gallery in Piazza del Val wheat. Due to the personal gallery Brotto Cornuda (TV). Two personal exhibitions at the gallery The Well of Castelfranco Veneto, Staff in Villach (Austria), Collective in San Diego (California, USA), staff at the gallery of Our Lady Bridge in Conegliano TV, the gallery staff Rasarda in Montecatini Terme, the beginning of collaboration with the Gallery Martinazzo Montebelluna. In 1978, expose for the first time in Treviso at the gallery "The Casket of Val." It 'an opportunity to know the "market" for my province. I was offered the opportunity to exhibit at the historic hall of Ca 'de Ricci for two years in 1978 and 1979. I was presented a painter of great value in vogue in the city: BRUNO FAEL. I met him in his splendid study at Victoria Square and I was generous with advice from which to draw and the result of which I heartily thank him.

In 1980 I decided to open my new studio in Trento in Piazza Santa Maria Maggiore. The year-long adventure in which guests in my study, a painter friend of exception: BRUNO DONADEL of Pieve di Soligo (TV). Staff Pejo (TN).

From 1981 to 1991:

Back in the studio of Covolo di Piave (TV) and organize the series of events that follow: Employees in Turin (International Art Centre), Personnel in Padua (gallery Semeghini), shown at "GIPSOTECA Canova" in Possagno along with Danilo Soligo (1984), continuously for two seasons at the gallery Bafile in Jesolo VE, for two seasons in the gallery Sartori stay in Lignano Sabbiadoro, in 1986 the series of exhibitions in New York: a personal Lanuvio and another in Genzano on Roman hills. An Art in Rome at Saletta. From 1987 to 1991 the series of summer exhibitions in response to the "Celebration of Unity". All those summers around the Veneto, about 35 exhibitions in direct contact with people. In 1989, the adventure begins in Germany. Personal Dusseldorf, Braunschweig, Monaco and Wurzburg. Gian B-wandering points of the artists who have already encountered this: Luciano Buso, Danilo Soligo, Roberto Polanco, Ottorino Stefani mentioned in the bio page of this site.

From 1992 to 2005:

In 1989 he met Franco Carraro, the founder of Radio 5 range, and a free radio alternative that works in the Veneto and also played outside the region. It 'an opportunity to work with the radio to spread the message creation. Gian Berra keeps you a broadcast on Sunday afternoon for some time: the title is "Between East and West", themes of confrontation between two cultures meet.

In 1993 he began the adventure of PRACTICAL COURSE OF PAINTING I create as a way to interact with people who live near me. The aim is to gain experience of practical creativity to anyone who wants to try. Nearly a thousand people attended the course. Slow down with the personal but I do travel with European collectors in Paris, Prague, Metz (France), Liege (Belgium). I create the Cultural Association "cryolite" to help emerging artists shy of my land. Fund a "New Age Poetry Competition", indicating a great feast of poetry every summer solstice. Poets who reward each other without expert critics. Arrange for eleven years at the City Hall Cornuda (TV) "a collective of Easter" in order to meet local and foreign artists. In 2005 I dedicate this exhibition will be the last to the artists closer to professionalism, but too shy to organize. Almost all of Valdobbiadene (TV). Outstanding artists with more experience and more years of practice: Sergio Bortolini, MIRELLA SOTGIU BEPI Mionetto and JOHN CARAMEL chart wonderful, shy and reserved in his country of Valdobbiadene was virtually ignored. I visited him and found him already very ill. It was an honor for me to propose an exhibition.

From 1995 to 1999 he attended a complete course of training in Psychosynthesis and the result is a diploma at the Center for Psychosynthesis Padova, even then already directed masterfully by Dr. Cynthia Ghidini. It 'an opportunity to investigate the mental mechanisms that form and express the hidden power of creativity. The increased awareness of the potential hidden in every human being are within everyone's reach: just past fears induced by an education which limits the courage so natural in children, more daring than what is obvious.

In the meantime, I write poems and stories begin with the first (see the darkened pages). For several years I have fun with painting INFORMAL BAROQUE which joins in perfect harmony with the figurative vein distinguishes me. There are only two languages that only require you to be there and have their say. Return home in 2003, now live and work away 38 boats always Covolo di Piave TV. In the meantime I found the time to do several conferences on the theme of "Fear, who is she?" The last one I held in November 2006 with a staff of my works very well managed at the Art Workshop in Conegliano TV. The friend Giancarlo Nadai I also organizes a permanent at the "King's Bay Inn" on Refrontolo (TV), that too is a way of placing art in direct contact with people. I move less and now that the paintings to travel. In December 2006, finish my first novel: WASERE, dragon heart, about 200 pages, which I circulate among the closest friends waiting for a publication. The novel is set in 1906 in the village of Segusino (where I was born) and tells of a mysterious event actually happened in those mountains, magic and reality collide when the soul of the place awakens. But I'm already writing another of a completely different genre.

Gian Berra books are available on Lulu.com.

http://stores.lulu.com/baroque



Gian Ber
ra

Deutsch Version

  Gian Berra (hippie?) im Jahr 1973!


  Meine Wurzeln sind wichtig. Dies sind die Erfahrungen der Kindheit, die Form.
Vergessen oder so tun, als Wasser unter der Brücke, die irreführend ist. Ich kümmere mich so sehr, dass ich vergleiche ich mit ihnen in jedem Moment. Zurück zu den Wurzeln ist, wie man die Kraft, die Begeisterung, die Bereitschaft zu wachsen als sich alle Welpen des menschlichen Wesens. Ältere ohne Durchführung der Wunder der Kindheit ist wie Sterben. Die Natur ist gleichgültig, um die Identität der einzelnen Kreaturen. Es wirkt sich auf die Masse des Lebens, die sich repliziert. Ich denke also, dass Intelligenz ist ein Ereignis zufällig passiert, zumindest bis es wirklich nicht zum Nutzen der jede Identität, die Sie spielen möchten lebe das Leben verwendet werden.

Gian Berra organisieren die erste öffentliche Ausstellungen seiner Kunst in den späten 70's, wenn der große Sprung des Kunstmarktes jetzt wurde ausgeschöpft. Der wirtschaftliche Aufschwung ist jetzt ein Gedächtnis und die Wirklichkeit der Dinge erfordert eine Phase des Nachdenkens wirklich gesund.
Hören Sie zu ihm:

  
"... Es schien, dass die Illusion der äfft die Exzesse des internationalen Kunstmarktes mehr wert war. Die Bilder ohne Inhalt waren nicht mehr berücksichtigt. Auch in der Provinz" Künstler ", die geritten hatte die Mode der neuen Reichen Form ein Bild erkannten sie, daß es jetzt einen Kater es über das lächerlich war ... "

   zeitlos ", heute als selbstverständlich? Doch mein inneres Feuer mich nicht zu bemerken und bat ergriffen werden, um zu graben, hinter den Masken von denen, die auf Illusionen leben weiter" ... Was könnte ich mit meiner Kunst so naiv, mager, bieten " einem erfolgreichen Ende für sich. Es war eine schwierige Entscheidung, aber nur so fühlte ich mich zufrieden. In dieser Zeit noch nicht der "Wurzeln" und die dunkle Zukunft am Horizont tat sprechen sah aus wie eine hoffnungslose Leere.

Ich erkannte, dass es so leicht, die Erinnerungen lassen war zeigte mir den Weg meiner wahren Identität. Warum sollten die Leute, die um mich herum wimmelte nicht sehen, die Farben, die ich über mich bewundert? Ich hörte auf die Stimmen der alten Mauern hören, ich war selig, die Steine des Bettes des Piave grüßen und sah entführt die Schornsteine rauchten von den Dächern. Hin und wieder floh Reiten meine alte Moto Guzzi 500 militärischen und erreicht das Meer in Jesolo. Der Wind und die Sonne tröstete mich und machte mich Traum mit der Begeisterung derjenigen, die die Lektion der Freiheit, die von '68 kam vergessen haben. Die große Lehre von John Lennon singt das Hippy Traum schien vergessen. Die Partei schien vorbei, scheiterte die Politik zum Traum in Gewalt und Täuschung zu verfälschen. Die New Age war noch nicht in Italien angekommen und Köpfe wurden in diese Leere verloren. Und froh darüber.

Aber ich wollte hart. Schon damals war ich überzeugt, dass der Reichtum in jedem von uns war. war genug, um sie abziehen. Weißt du nicht, und niemand gibt, wenn Sie die Straße zu finden oder ist auf Kinder als absolute Wahrheit auferlegt ... fragt im Gegenzug für die Seele ... "

  
"... Ich hatte bereits beschlossen: Ich drehte mich um die Bilder fühlte meine Seele in konkrete Vorstellungen, die jeder sehen konnte, Malereien, realen Formen, Schriften, Gedichte, Konzepte und ich möchte mich zuerst angebetet haben Anstatt zu versuchen, Vorbilder zu schaffen.. der Straße. "

 
Ich war geboren ...

Ich war an einem Tag im November 1947 geboren kurz nach dem Krieg vorbei war. Ein Segusino (TV) gab es nur wenige asphaltierte Straßen und Telefone. Susa ist ein Dorf in den Hügeln, fast Berge. Wer mutig gingen sie im Ausland arbeiten, aber der Flug war 100 Jahre früher als das künstliche Paradies der venezianischen Republik ausgelöscht wurde gestartet. Die Vereinten hat dich mehr als Unglück bevor ich geboren wurde und als Armut war die Regel. Das Elend, das die strengen Gesetze, wenn sie mit Unwissenheit verbunden. Nur die Gefühle der Menschlichkeit und unendliche Geduld der Frauen, die die Seele der Länder von einem Gefühl der Hilflosigkeit angesichts der Ereignisse unterdrückten gespeichert. Dies sind Probleme, die Menschen quälen, nicht Mutter Natur. Susa war ein glücklicher und herrlicher Natur. aber seine Bewohner nicht kannte. Ich sprach vor kurzem mit den wenigen verbliebenen alten und ich hatte das Glück, die Realität hinter der Angst vor Hunger verborgen zu entdecken. Da jeder von der Welt Konflikte und Hass für Dinge aus dem Nichts geboren isoliert, war genug, um auf dem Feld des Nachbarn Schritt, Diebstahl eines Apfels zum Hass aufrufen. Der Vortrag des Landes wurden von den ewigen Lauf und jede Gunst war das Ergebnis der Vorlage an diejenigen, die ein gutes Wort setzen könnte. Die Taverne war der Ausbruch der Männer und Klatsch ein zweischneidiges Schwert der alten Damen. Der Dialekt von Susa war scharf und entscheidend wie die des Berges. Die Kirche war der Ort, um zu sehen, die kamen jeden Sonntag, um sich zu zeigen. Wer wir waren nicht mißtrauisch.

Meine Natur wird durch diese zeitlose Ecke des Veneto verzaubern. Ein Optimismus, der mich in den menschlichen und physischen Landschaft der Orte führte. Eine venezianische die darum kämpfte, werfen ihre Wurzeln. Als er achtundsechzig, tolle Zeit war, bereits zu Beginn der umgebenden Welt zu erkunden und die Leidenschaft der Malerei wurde die Hauptrichtung.

Stellvertretend für das Wunder für die Welt, die immer in mir nicht bezahlt wurde, ebenso wie wie all die Leidenschaften. Die bloße Tatsache des Lebens erfüllt es und macht Sie fortfahren. Die Begeisterung der Jugend für mich ein schwieriger Weg, um zu verwalten. Der Künstler arbeitet an sich, sondern in jedem Augenblick das Suchfeld ein.

Bald erfuhr ich, dass die Wirklichkeit ganz anders ist.
Wie seltsam dem Kunstmarkt! Auch ist der Platz zum Träumen. Aber ich setze mir zu tun meine Weise, und die Energie war, als die Träume groß.

Die Kunstgalerie Martinazzo Montebelluna gab mir eine wertvolle Hand im Jahr 1978 aus der Schale. Dann begann die wirkliche Zahl der Ausstellungen, weitgehend selbst verwaltet.

Meine Kunst war immer optimistisch und enthusiastisch.
Ich war in der Verkaufsstelle Selbstzweck interessiert. Eine naive figurative und wesentlich, dass die Zeit mit Tupfern von Ironie und Selbstgefälligkeit gefüllt. NEO BAROCK als Bildmarke nennen es Liebe.

Nur ein Traum, wie den seltenen Skulpturen bereits begonnen, dann produzieren. Eine angenehme Entdeckung war das Aquarell Ich hatte schon immer eine Hand schnell und spontan. Gefällt mir immer noch, vor allem in kleinen Größen.

Aber das Spiel endet nie: wie man Spaß ohne das Bild zu haben? So lassen nichts unversucht, trotzte die Grenzen immer weiter begann meine künstlerische Form des Spielens.

Die barocke INFORMELLE war schon in meinen Händen versucht eine andere Form des Ausdrucks. Klingt einfach, aber stellte sich heraus, eine Straße voller neuer Herausforderungen. Das Konzept, das seiner unmittelbaren Lesbarkeit verliert zugunsten eines Vorschlags ohne daran zu denken Anregungen: ein Aufruf für den Betrachter, seine eigenen Gefühle und Herausforderung sehen, wo es gehen könnte.

Ich danke meinem letzten (der Zeit) Freund und Bewunderer Giancarlo Nadai, die mir Anregungen und Meinungen weiter. Ein Künstler, der es brauchen wie Brot.

Gian Berra, Frühjahr 2007

 
Übersicht von 35 Jahren von Veranstaltungen:

Von 1977 bis 1980:

Ich organisierte zwei Ausstellungen in Treviso Ca 'de reich und 4 Jahre in der ständigen Ausstellung in der Galerie auf der Piazza del Val Weizen. Durch die persönliche Galerie Brotto Cornuda (TV). Zwei Einzelausstellungen in der Galerie The Well von Castelfranco Veneto, Mitarbeiter in Villach (Österreich), Kollektive in San Diego (Kalifornien, USA), Mitarbeiter in der Galerie der Madonna-Brücke in Conegliano-TV, der Galerie Personal Rasarda in Montecatini Terme, dem Beginn der Zusammenarbeit mit dem Galerie Martinazzo Montebelluna. Im Jahr 1978 zum ersten Mal in Treviso in der Galerie aussetzen "The Casket von Val." Es Gelegenheit, den "Markt" wissen für meine Provinz. Ich war die Gelegenheit, im historischen Saal des Ca 'de Ricci für zwei Jahre 1978 und 1979 zeigen angeboten. Ich war ein Maler von großem Wert im Trend präsentiert in der Stadt: BRUNO FAEL. Ich traf ihn in seinem prächtigen Studie am Victoria Square und ich war mit Ratschlägen aus dem zu ziehen, und das Ergebnis von denen ich herzlich danke ihm großzügig.

Im Jahr 1980 entschloss ich mich zu meinem neuen Atelier in Trento an der Piazza Santa Maria Maggiore zu öffnen. Die einjährige Abenteuer, in dem die Gäste in meinem Arbeitszimmer, ein Maler Freund Ausnahme: BRUNO Donadel von Pieve di Soligo (TV).
Mitarbeiter Pejo (TN).

Von 1981 bis 1991:

Zurück im Studio von Covolo di Piave (TV) und organisieren die Reihe der Ereignisse, die folgen: Beschäftigte in Turin (International Art Center), Personalentwicklung in Padua (Galerie Semeghini), bei "gipsoteca Canova" gezeigt in Possagno zusammen mit Danilo Soligo (1984), kontinuierlich für zwei Spielzeiten in der Galerie Bafile in Jesolo VE, für zwei Spielzeiten in der Galerie Sartori in Lignano Sabbiadoro zu bleiben, im Jahr 1986 die Reihe von Ausstellungen in New York: eine persönliche Lanuvio und ein weiteres in Genzano auf Hügel Roms. Eine Kunst in Rom Saletta. Von 1987 bis 1991 die Reihe der Ausstellungen im Sommer als Reaktion auf die "Fest der Einheit". Alle diejenigen Sommer rund um den Veneto, ca. 35 Ausstellungen im direkten Kontakt mit Menschen. Im Jahr 1989 beginnt das Abenteuer in Deutschland. Persönliche Düsseldorf, Braunschweig, Monaco und Würzburg. Gian B-Wanderung Punkte der Künstler, die dies bereits begegnet: Luciano Buso, Danilo Soligo, Roberto Polanco, erwähnt Ottorino Stefani in der Biografie-Seite der Website.

Von 1992 bis 2005:

Im Jahr 1989 traf er Franco Carraro, der Gründer von Radio 5-Bereich, und eine kostenlose Alternative, die Radio im Veneto und arbeitet auch außerhalb der Region gespielt. Es Gelegenheit, mit dem Radio die Nachricht verbreiten Schöpfung zu arbeiten. Gian Berra hält Sie eine Sendung am Sonntag Nachmittag für einige Zeit: Der Titel ist "Zwischen Ost und West", treffen Themen der Konfrontation zwischen zwei Kulturen.

1993 begann er das Abenteuer PRAKTISCHE Kurs der Malerei erstelle ich als eine Möglichkeit, mit Menschen, die in der Nähe von mir wohnen zu interagieren. Ziel ist es, Erfahrungen mit der praktischen Kreativität für jeden, der versuchen will gewinnen. Fast tausend Menschen besucht den Kurs. Slow down mit der persönlichen, aber ich weiß reisen mit europäischen Sammlern in Paris, Prag, Metz (Frankreich), Lüttich (Belgien). Ich erstelle dem Kulturverein "Kryolith" zu helfen, aufstrebende Künstler scheuen mein Land. Fund einer "New Age Poetry Competition", also ein großes Fest der Poesie jeder Sommersonnenwende. Dichter, die einander ohne Belohnung Experte Kritiker. Vereinbaren Sie für elf Jahre in der City Hall Cornuda (TV) "ein Kollektiv von Ostern", um die lokalen und ausländischen Künstlern gerecht zu werden. Im Jahr 2005 widme ich diese Ausstellung ist die letzte, die die Künstler näher an Professionalität, aber zu schüchtern, um zu organisieren. Fast alle von Valdobbiadene (TV). Herausragende Künstler mit mehr Erfahrung und mehr Jahren Praxis: Sergio Bortolini, Mirella SOTGIU BEPI Mionetto und JOHN CARAMEL Diagramm wunderbar, schüchtern und zurückhaltend in seinem Land von Valdobbiadene praktisch ignoriert wurde.
Ich besuchte ihn und fand ihn schon sehr krank. Es war eine Ehre für mich, eine Ausstellung vorzuschlagen.

Von 1995 bis 1999 besuchte er eine vollständige Ausbildung im Psychosynthese und das Ergebnis ist ein Diplom am Zentrum für Psychosynthese Padova, auch damals schon meisterhaft von Dr. Cynthia Ghidini gerichtet. Es Gelegenheit, die mentalen Mechanismen, die Form auszudrücken und die verborgene Kraft der Kreativität zu erforschen. Das Bewusstsein für das Potenzial in jedem Menschen verborgen sind für jeden erreichbar: gleich hinter Ängste durch eine Erziehung, die den Mut so natürlich bei Kindern, kühner als das, was offensichtlich Grenzen induziert.

In der Zwischenzeit schreibe ich Gedichte und Geschichten beginnen mit der ersten (siehe den abgedunkelten Seiten). Seit einigen Jahren habe ich Spaß mit der Malerei INFORMELLE BAROCK, die in perfekter Harmonie verbindet sich mit der figurativen Vene unterscheidet mich. Es gibt nur zwei Sprachen, die nur verlangen, dass Sie da sein und mitreden. Rückkehr nach Hause im Jahr 2003 leben und arbeiten weg 38 Boote immer Covolo di Piave TV. In der Zwischenzeit habe ich die Zeit gefunden, mehrere Konferenzen zum Thema machen "Fear, wer sie ist?" Die letzte hielt ich im November 2006 mit einer Belegschaft von meinen Arbeiten sehr gut an der Art Workshop in Conegliano TV verwaltet. Der Freund Giancarlo Nadai ich auch organisiert einen permanenten am "King's Bay Inn" auf Refrontolo (TV), auch das ist ein Weg, indem Kunst in direktem Kontakt mit Menschen. Ich bewege mich weniger und jetzt, wo die Gemälde zu reisen. Im Dezember 2006 beenden meinen ersten Roman: WASERE, Drache Herz, ca. 200 Seiten, die ich zirkulieren unter den engsten Freunden wartet auf eine Veröffentlichung. Der Roman ist 1906 in dem Dorf Segusino (wo ich geboren wurde) und erzählt von einem mysteriösen Fall tatsächlich in die Berge, Magie und Realität kollidieren passiert, wenn die Seele des Ortes erweckt. Aber ich bin schon schriftlich ein anderes von einem völlig anderen Genre.

Gian Berra Bücher sind auf Lulu.com erhältlich.

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Gian Berra

 

 

   Gian Berra

( italian trash...)

 

  Le mie radici sono importanti. Sono le esperienze dell'infanzia che formano. Dimenticarsene o far finta che siano acqua passata è ingannevole. Io ci tengo così tanto che mi confronto con esse ogni attimo. Tornare alle proprie radici è come ricevere la forza, l'entusiasmo, la disponibilità a crescere come fanno tutti i cuccioli dell'essere umano. Maturare senza portarsi dietro lo stupore dell'infanzia è come morire. La NATURA si disinteressa dell'identità delle singole creature. Ad essa interessa la massa di vita che replica sé stessa. Per questo ritengo che l'intelligenza sia un evento capitato a caso, almeno finché essa non sarà utilizzata veramente a vantaggio di ogni identità che desideri vivere per giocare alla vita.

 

Gian Berra organizza le prime esposizioni pubbliche della sua arte alla fine degli anni 70 quando il grande balzo del mercato dell'arte si è ormai esaurito. Il boom economico è ormai un ricordo e la realtà delle cose si impone come un periodo di riflessione davvero salutare. Ascoltiamolo:

 

  " ... Sembrava che l'illusione di scimmiottare le esagerazioni del mercato dell'Arte internazionale non valesse più. I quadri senza contenuto non venivano più presi in considerazione. Anche in provincia gli "artisti" che avevano cavalcato la moda dei nuovi ricchi di formarsi una immagine avevano capito che si trattava ormai di una sbornia che era finita nel ridicolo ..."

 

   " ... Cosa potevo proporre io con la mia arte così ingenua, scarna, "fuori dal tempo", ormai scontata? Eppure il mio fuoco interiore mi implorava  di non far caso e a continuare a scavare dietro le maschere di chi vive sulle illusioni di un successo fine a sé stesso. Fu una scelta dura, ma solo così mi sentivo appagato. In quel tempo ancora non si parlava di "radici" e il futuro buio che si intravedeva all'orizzonte pareva un vuoto senza speranza.

 

Mi accorgevo che era così facile lasciare che i ricordi mi indicassero la strada della mia vera identità. Perché mai la gente che mi sciamava attorno non vedeva i colori che io ammiravo attorno a me? Io mi fermavo ad ascoltare le voci dei vecchi muri, mi beavo di salutare i sassi del greto del Piave e guardavo rapito i camini che fumavano dai tetti delle case. Ogni tanto fuggivo in sella alla mia vecchia Moto Guzzi 500 militare e raggiungevo il mare a Jesolo. Il vento e il sole mi confortavano e mi facevano sognare con l'entusiasmo di chi non ha dimenticato la lezione di libertà che veniva dal '68. La splendida lezione di John Lennon che cantava il sogno Hippy pareva dimenticata. La festa pareva finita, La politica era riuscita a deformare quel sogno in violenza ed inganno. La New Age ancora non era arrivata in Italia e le coscienze erano smarrite in quel vuoto. E felici di esserlo.

 

Io invece tenevo duro. Già allora ero convinto che la ricchezza era dentro ciascuno di noi. bastava tirarla fuori. Non te la regala nessuno e quando la trovi per strada oppure viene imposta ai bambini come verità assoluta... ti chiede in cambio la tua anima..."

 

  "... Ormai avevo deciso: Avrei trasformato le immagini che percepiva la mia anima in rappresentazioni concrete che tutti potevano vedere. Dipinti, forme reali, scritti, poesie, concetti: e li avrei adorati io per primo. Creare Idoli invece di cercarli per strada. "

SONO NATO...

 Sono nato in un giorno di novembre del 1947 appena dopo che la guerra era finita. A Segusino (TV) non c'erano strade asfaltate e pochissimi telefoni. Segusino è un paese di collina, quasi di montagna. Quelli coraggiosi se ne andavano a lavorare all'estero, ma la fuga era iniziata 100 anni prima quando il paradiso artificiale della repubblica di Venezia fu spazzata via. Il Regno vi portò più miseria di prima e quando nacqui io la miseria era la norma. La miseria detta delle leggi severe quando è associata all'ignoranza. Solo i sentimenti di umanità e pazienza infinita delle donne hanno salvato l'anima di questi paesi oppressi da un senso di impotenza di fronte agli eventi. Sono problemi che affliggono gli esseri umani, non certo madre natura. Segusino ha una natura fortunata e splendida. ma i suoi abitanti non lo sapevano. Parlai tempo fa con i  pochi vecchi rimasti ed ebbi la fortuna di scoprire la realtà celata dietro la paura di morire di fame. Come ogni luogo isolato dal mondo i conflitti e gli odii nascevano per cose da niente: bastava calpestare il campo di un vicino, rubare una mela per richiamare l'odio. Le chiacchiere di paese erano gestite dalle perpetue e ogni favore era il frutto di sottomissione a chi poteva mettere una buona parola. L'osteria era lo sfogo dei maschi e il pettegolezzo un'arma a doppio taglio delle vecchie signore. Il dialetto di segusino era aspro e deciso come quello dei montanari. La chiesa era il luogo dove vedere chi veniva ogni domenica a mostrare sé stesso. Chi non ci veniva suscitava sospetti.

La mia natura si lasciava incantare da questo angolo di Veneto senza tempo. Un ottimismo che mi portava dentro il paesaggio umano e fisico di quei luoghi. Un veneto che faceva fatica a gettare via le sue radici. Quando venne il sessantotto, epoca favolosa, già cominciavo ad esplorare i dintorni del mondo e la passione di dipingere divenne la direzione principale.

Rappresentare lo stupore per il mondo che mi cresceva dentro non paga, come del resto come tutte le passioni. Il solo fatto di viverlo appaga e incita a continuare. L'entusiasmo della gioventù mi portava su una strada difficile da gestire. L'artista lavora per sé, ma cerca ogni attimo il dialogo.

Imparai presto che la realtà è ben diversa. Che strano il mercato dell'Arte! neanche la c'è spazio per sognare. Però mi diedi da fare a modo mio, e l'energia era tanta quanto i sogni.

 

La galleria d'arte Martinazzo di Montebelluna mi diede una mano preziosa nel 1978 ad uscire dal guscio. Poi cominciò la vera serie di mostre, in gran parte autogestite.

 

La mia arte era sempre ottimista ed entusiasta. Non mi interessava lo sfogo fine a sé stesso. Un figurativo ingenuo ed essenziale che col tempo si riempie di sprazzi di ironia e compiacimento. Un FIGURATIVO NEO BAROCCO come amo definirlo.

 

Un sogno appunto, come le rare sculture che già iniziavo allora a produrre. Una scoperta gradevole fu l'acquarello: ho sempre avuto una mano svelta e spontanea. Ancora oggi mi diverte, specialmente nei piccoli formati.

 

Ma il gioco non ha mai fine: come divertirsi senza usare la figura? Così senza tralasciare nulla sfidai il confine ulteriore e nacque la mia ulteriore forma di gioco artistico.

 

Il BAROCCO INFORMALE  era già nelle mie mani che tentavano un ulteriore modulo espressivo. Sembra facile, invece si rivelò una strada piena di nuove sfide. Il concetto che perde la sua leggibilità immediata a favore di una proposta di pensiero senza suggerimenti: un invito all'osservatore a sfidare il proprio sentire e vedere dove poteva arrivare.

 

Ringrazio il mio ultimo ( di tempo) amico ed estimatore Giancarlo Nadai che continua a darmi suggerimenti e pareri. Un artista ne ha bisogno come il pane.

 

Gian Berra, primavera 2007

 

  

                Panoramica di 35 anni di eventi:

 

Dal 1977 al 1980 :

 

Ho organizzato due mostre a Treviso a Ca' de Ricchi e per 4 anni in mostra permanente alla galleria Val in piazza del grano. Due personali alla galleria Brotto a Cornuda (TV). Due personali alla galleria Il Pozzo di Castelfranco Veneto, Personale a Villach (Austria), Collettiva a San Diego ( California, USA), personale alla galleria Ponte della Madonna a Conegliano TV, personale alla galleria Rasarda a Montecatini Terme, inizio della collaborazione con la galleria Martinazzo di Montebelluna. Nel 1978 espongo per la prima volta a Treviso presso la Galleria "Lo Scrigno di Val". E' l'occasione per conoscere il "mercato" della mia provincia. Mi viene offerta l'occasione di esporre alla sala storica di Ca' de Ricchi per due anni nel 1978 e nel 1979. Mi viene presentato un pittore di gran valore allora in voga in città: BRUNO FAEL. Lo incontro nel suo splendido studio presso piazza Vittoria; mi fu prodigo di consigli da cui trarrò frutto e di cui lo ringrazio di cuore.

 

Nel 1980 mi decido ad aprire il mio nuovo studio a Trento in piazza S Maria Maggiore. L'avventura durerà un anno in cui ospito nel mio studio un amico pittore d'eccezione: BRUNO DONADEL di Pieve di Soligo (TV). Personale a Pejo (TN).

 

Dal 1981 al 1991:

 

Ritorno nello studio di Covolo di Piave (TV) e organizzo la serie di eventi che seguono: Personale a Torino (Centro d'arte Internazionale), Personale a Padova (galleria Semeghini), MOSTRA ALLA "GIPSOTECA DEL CANOVA" a Possagno assieme a Danilo Soligo ( 1984), in permanenza per due stagioni alla galleria Bafile a Jesolo VE, Per due stagioni in permanenza alla galleria Sartori a Lignano Sabbiadoro- nel 1986 inizia la serie delle mostre in Lazio: una personale a Lanuvio e un'altra a genzano sui colli romani. Una a Roma alla Saletta dell'Arte. Dal 1987 al 1991 la serie di mostre estive a seguito delle "Feste dell'Unità". Tutte quelle estati in giro per il Veneto: circa 35 mostre a contatto diretto con la gente. Nel 1989 inizia l'avventura in Germania. Personali a Dusseldorf, Braunschweig, Monaco e Wurzburg. Gian B-erra ricorda gli artisti che già da questo incontra: Luciano Buso, Danilo Soligo, Roberto Poloni, Ottorino Stefani di cui parla alla pagina biografia di questo sito.

 

Dal 1992 al 2005:

 

Nel 1989 incontra Franco Carraro, fondatore di Radio gamma 5, una radio libera e alternativa che opera in Veneto e ascoltata anche fuori della regione. E' l'occasione per collaborare con la radio per diffondere il messaggio creativo. Gian Berra vi tiene una trasmissione il pomeriggio della domenica per un certo tempo: il titolo è " Tra oriente ed occidente", temi di confronto tra due culture che si incontrano.

 

Nel 1993 inizia l'avventura del CORSO PRATICO DI PITTURA che creo come modo di interagire con la gente che mi vive vicino. Lo scopo e quello di far fare esperienza di creatività pratica a chiunque voglia provare. Quasi mille persone frequenteranno il corso. Rallento con le personali ma faccio dei viaggi presso collezionisti europei a Parigi, Praga, Metz (Francia), Liegi (Belgio). Creo l'Associazione Culturale " La criola" per aiutare ad emergere gli artisti timidi della mia terra. Fondo un "Concorso di Poesia New Age" che indice una grande festa della poesia ogni solstizio d'estate. Poeti che si premiano l'un l'altro senza critici esperti. Organizzo per undici anni presso il municipio di Cornuda (TV) una " Collettiva di Pasqua" per far incontrare gli artisti locali e non. Nel 2005 dedico questa esposizione che sarà l'ultima agli artisti più vicini al professionismo, ma troppo timidi per organizzarsi. Quasi tutti di Valdobbiadene (TV). Spiccano gli artisti con più esperienza e più anni di pratica: SERGIO BORTOLIN, MIRELLA SOTGIU, BEPI MIONETTO e GIOVANNI CARAMEL un grafico meraviglioso, schivo e riservato che nel suo paese di Valdobbiadene era praticamente ignorato. Lo andai a trovare e lo trovai già molto malato. Fu un onore per me proporgli una mostra.

 

Dal 1995 al 1999 frequenta un corso completo di formazione in Psicosintesi e ne consegue un diploma presso il Centro di Psicosintesi di Padova, già diretto già allora in modo magistrale dalla dottoressa Cinzia Ghidini. E' l'occasione per indagare i meccanismi mentali che formano ed esprimono la potenza nascosta della creatività. La maggiore consapevolezza delle potenzialità nascoste in ogni essere umano sono alla portata di ognuno: basta superare le paure indotte da una educazione che limita il coraggio così naturale nei bambini, di osare oltre ciò che è ovvio.

 

Nel frattempo scrivo poesie e comincio con i primi racconti (vedi nelle atre pagine del sito). Da alcuni anni mi diverto con la pittura INFORMALE BAROCCO che si affianca in perfetta armonia con la vena figurativa che mi contraddistingue. Sono solo due linguaggi che chiedono solo di esserci e dire la loro. Nel 2003 cambio casa, ora abito e lavoro in via Barche 38 sempre a Covolo di Piave TV. Nel frattempo ho trovato il tempo di fare diverse conferenze sul tema della "Paura, chi è costei?" L'ultima l'ho tenuta a novembre 2006 in una personale delle mie opere davvero ben riuscita presso l'Officina dell'Arte a Conegliano TV. L'amico Giancarlo Nadai mi organizza anche una permanente presso la "Trattoria Baia del Re" a Refrontolo (TV); anche quello è un modo di porre le opere d'arte a contatto diretto con la gente. Mi muovo di meno ed è ora che siano i quadri a viaggiare. Nel dicembre 2006 termino il mio primo romanzo: WASERE, cuore di drago, circa 200 pagine, che faccio girare tra gli amici più intimi in attesa di una sua pubblicazione. Il romanzo è ambientato nel 1906 nel paese di Segusino (dove sono nato) e racconta di un fatto misterioso realmente accaduto in quei monti: magia e realtà si scontrano quando l'anima del luogo si risveglia. Ma ne sto già scrivendo un altro di un genere completamente diverso.

 

I libri di Gian Berra sono reperibili su Lulu.com. 

http://stores.lulu.com/baroque

Gian Berra