La dieta per il gruppo 0 |
|
Il gruppo 0 (cioè senza alcun
antigene sulla membrana dei globuli rossi) preferisce una
dieta ricca di proteine animali e un programma di attività
fisica intensa. Il suo sistema digestivo appartiene al filo
genetico più antico: l’uomo primitivo cacciatore
e predatore.
E’ in grado di tollerare bene
un leggero stato di chetosi, cioè un’alterazione
del metabolismo in cui una certa quota di proteine e grassi
riesce ad essere demolita solo fino a un certo limite, oltre
il quale si formano sostanze dette corpi chetonici: Questi
ultimi, se negli altri gruppi producono disturbi alla funzionalità
epatica, nel gruppo 0, entro certi gradi, possono essere utilizzati
da cervello cuore e muscoli come energia alternativa al glucosio.
Il soggetto 0 è quindi disponibile
a una dieta ricca di carne, anche se dovrà comunque
limitarne il consumo a quelle magre per non caricarsi di grassi
saturi e alterare la parete delle arterie.
Non tollera invece i prodotti caseari
e cereali, ai quali il suo sistema digestivo non si è
ancora completamente adattato.
la perdita di peso per il gruppo
0
Il tipo 0 deve limitare il consumo
di cereali e di legumi. Il maggior responsabile del suo aumento
di peso è il glutine contenuto nel germe di grano e,
più in generale, nei prodotti a base di frumento. Le
lectine del glutine inibiscono l’attività dell’insulina
e impediscono all’organismo di utilizzare le calorie
a scopi energetici. Anche le lectine contenute in certi legumi,
come i fagioli di Spagna e le lenticchie, hanno spiccata affinità
per il tessuto muscolare rendendolo alcalino e quindi meno
adatto ad accumulare energia. Le persone di tipo 0, infatti,
se riescono mantenere i propri muscoli in una lieve condizione
di acidità mantengono la linea perché solo in
quel modo bruceranno rapidamente le calorie introdotte col
cibo. Altro elemento comune al gruppo 0 è una tiroide
pigra che non riesce a produrre la quantità di ormoni
necessaria per far funzionare i processi metabolici a pieno
ritmo. Da evitare anche le bevande gasate.
determinano aumento di peso
glutine di frumento e granturco perché
interferiscono con l’efficienza dell’insulina
e rallentano il metabolismo
fagioli di Spagna, fagioli bianchi,
lenticchie alterano l’utilizzazione delle calorie
cavolfiore, cavolo bianco e rosso,
cavolini di Bruxelles, senape inibiscono la funzionalità
tiroidea
favoriscono la perdita di peso
alga marina, pesci e frutti di mare,
sale iodato perché contengono iodio per la funzionalità
tiroidea
fegato per il contenuto di vitamina
B attiva il metabolismo
carne rossa, verza, spinaci, broccoli
perché attivano il metabolismo
Alimenti particolari per il
gruppo 0
La carne e il pollame
L’organismo del gruppo 0 ha grande
bisogno di proteine animali (ma attenzione alle porzioni:
non più di 180g a pasto). Digerisce e assimila bene
la carne perché lo stomaco produce una buona quantità
di acido cloridrico e di ormoni che presiedono alla digestione
gastrica. E’ bene tuttavia bilanciare l’apporto
di proteine con sufficienti quantità di verdura e frutta,
altrimenti i succhi gastrici diverrebbero eccessivamente acidi
e quindi dannosi per la parete dello stomaco e del duodeno.
da preferire
agnello, manzo, vitello
indifferenti
anatra, coniglio, pollo, quaglia, tacchino
da evitare
maiale, oca, salumi in genere
Il pesce, i crostacei e i frutti di
mare
E’ un’altra ottima fonte
di proteine animali. I pesci provenienti di acque fredde,
come lo sgombro, il merluzzo e l’aringa contengono,
com’è ormai noto, dei grassi che fluidificano
il sangue poiché riducono l’aggregazione piastrinica
e la formazione dei trombi. Essi sono inoltre ricchi di iodio
e quindi adatti a stimolare la tiroide pigra del gruppo 0.
da evitare
aringhe in salamoia, polpo, caviale,
salmone affumicato
Il latte, i latticini e le uova
Dev’essere drasticamente limitato
il loro consumo, perché il gruppo 0 non riesce a sottoporli
a metabolismo adeguato. Non si tratta della più nota
allergia alimentare poiché quest’ultima non è
causata da problemi digestivi bensì da una reazione
dell’intero sistema immunitario che produce anticorpi
specifici contro il latte e derivati. E’ invece un’intolleranza
alimentare che coinvolge solo l’apparato digerente,
favorendo disturbi meno massivi. Si possono mangiare anche
4 o 5 uova alla settimana ma solo piccole quantità
di latticini.
indifferenti
burro, fiocchi di latte, formaggio
di capra, latte e formaggi di soia, mozzarella
da evitare
tutti gli altri formaggi compreso lo
yogurt.
Gli olii e i grassi
da evitare solo l’olio di arachide
e di mais
semi e frutta secca sono una buona
fonte di proteine.
da evitare soltanto gli arachidi e
i pistacchi.
I legumi
I soggetti di tipo 0 non sono in grado
di metabolizzare in maniera adeguata alcuni tipi di legumi;
tutto ciò comporta la riduzione dell’acidità
e della funzionalità del loro tessuto muscolare.
da preferire
fagiolini con l’occhio
indifferenti
ceci, fagioli cannellini, fagioli rossi,
fave, piselli, fagiolini
da evitare
fagioli bianchi e di Spagna, lenticchie
I cereali
Il gruppo 0 non tollera affatto i prodotti
a base di farina di frumento, poiché contengono alcune
lectine che reagiscono sia con i componenti del sangue che
col sistema digestivo, interferendo con il corretto assorbimento.
Il frumento è il primo responsabile dell’aumento
di peso dei soggetti di gruppo 0. Da evitare anche il cuscus.
Indifferenti solo la farina di riso,
il farro, il grano saraceno, il miglio soffiato, l’orzo
e il riso soffiato e brillato, il pane di soia segale e il
pane senza glutine, la farina di orzo e di segale (ma non
il pane di segale).
Gli ortaggi
Rivestono un ruolo importante nella
dieta del gruppo 0 ma non tutti.
Da evitare alcune brassinacee come
il cavolo cappuccio, i cavolini di Bruxelles, il cavolfiore
e la senape perché possono inibire la tiroide; alcune
solanacee come la melanzana e la patata, perché possono
provocare disturbi articolari perché le loro lectine
tendono a depositarsi a livello delle articolazioni. Il mais
tende a favorire l’obesità e il diabete interferendo
con l’attività insulinica.
La frutta fresca
La varietà della frutta benefica
per il gruppo 0 è molto alta. In particolare
da preferire le prugne secche e fresche
e i fichi perché tendono ad abbassare l’acidità
del tratto digestivo evitando al gruppo 0, tendente all’iperacidità,
la formazione di gastriti e ulcere. Anche il melone è
alcalino ma è bene consumarlo con moderazione perché
contiene funghi microscopici poco tollerato nel gruppo 0.
da evitare (o moderare) le arance i
mandarini e le fragole, la noce di cocco, l’avocado
perché sono molto acidi. Anche il pompelmo è
acido ma può essere consumato con moderazione perché
durante i processi digestivi si comporta come un prodotto
alcalino.
Le spezie
Scegliendo le spezie giuste è
possibile aumentale l’efficienza dei sistemi digestivo
e immunitario.
Da preferire il prezzemolo, il pepe
di Cayenna e il curry perché stimolano la circolazione
del tratto digestivo. Le alghe sono fonte di fucosio, atto
a proteggere lo stomaco; stimolano inoltre il metabolismo
contribuendo alla perdita di peso.
Da evitare il pepe bianco e nero
e l’aceto perché irritano la parete gastrica.
|