LAMENTELE
Ci lamentiamo continuamente della ristrettezza delle nostre leggi (in materia di armi).
Finchè ci lamentiamo di scarsa competenza o di difformità di trattamento da parte "delli superiori" , non sempre per fortuna e sempre più raramente, sono d'accordo; idem sulla eccessiva discrezionalità (=arbitrarietà ) nel rilascio del pda per difesa personale.
Ma per il resto, siamo sicuri che l'erba del vicino sia sempre più verde? O del vicino abbiamo solo ciò che ci propina l'immaginario collettivo?
Provate a comperare armi con piu di 10 colpi in USA o Canada. Per non parlare poi dell'Inghilterra, terra di pace e senza crimine :-(( Vedi le ultime effettive e reali statistiche sul crimine, lassù ( ed alla prossima guerra faranno un'altra legge affitti e prestiti, visto che le varie restrizioni succedutesi negli anni , hanno fatto sparire la loro industri8a delle armi leggere, eccezion fatta per le armi ad aria compressa). In compenso è di fatto, legalmente proibita anche la difesa abitativa. Non parliamo del Canada o Australia (sia per le assurde leggi introdotte, sia per il tasso di criminalità violenta, in crescita anche li. Provate in questi paesi ad acquistare un semiauto qualunque, un pompa ecc
In Francia o Spagna provate ad acquistare un 30.06 od un 303 pericolosi calibri militari….
Forse qualcuno ha dati più precisi, ma ho l'idea che in linea generale, nei paesi industrializzati, noi non stiamo messi poi tanto male, forse solo la Svizzera gli U.S.A. e qualche paese nordico stano meglio di noi in merito a quanto consentito avere in materia di armi.
Correggetemi se sbaglio, ogni critica sarà apprezzata.


ARMI E GLOBALIZZAZIONI
Assistiamo in questi ultimi anni ad un arrivo sui nostri mercati di prodotti (armieri) provenienti da località e paesi una volta sconosciuti nel settore (ex Est Europa, Sudamerica, Cina e qualcun altro). Ha volte hanno know how di pari livello alle industrie armiere tradizionali (Europee ed Americane) e spesso, grazie a manodopera a costi inferiori, rifinite allo stesso livello se non meglio; Negli Usa la Taurus ha raggiunto elevatissimi livelli di mercato, i Cinesi spadroneggiavano prima del bando all'importazione, e così discorrendo.
Alle ultime fiere, stando a quanto pubblicato sulle recensioni, non appaiono da parte di Europei soprattutto, significative novità, a parte incisioni, calciature, e simili. Forse è differente il caso delle molte piccole aziende americane, specializzate in conversioni, piccole produzioni di armi particolari, ecc. Credo che l'unica significativa novità in Europa negli ultimi anni sia stato il sistema Glock, a prescindere dal fusto in polimero.
Assisteremo ad un progressivo spostamento dell'industria armiera verso i cosidetti "paesi emergenti"?
Un mio amico commerciante, a cui non interessa nulla dell'aspetto storico sportivo ecc delle armi , solo l'aspetto pragmatico dell'uso difensivo reale, mi disse << Giampi, basta che funziona e che a corto ci prende >> dimostrando di avere colto alla perfezione il problema. Le sofisticazioni degli Agonisti Accademici ed anche dei Dinamici sono perfettamente inutili, per il "duty job" una Taurus vale quanto una Beretta, perchè hanno gli stessi colpi e a parità di lunghezza di canna sviluppano la stessa energia cinetica. Sai che cosa frega al delinquente con che arma gli spari (e viceversa, ovviamente). Un noto gun writer americano sconsigliava di comperare armi "di qualità" in quanto superflue al fine difensivo, propendeva per Taurus, Norinco, ecc, e consigliava di investire i soldi risparmiati in attrezzature da ricarica polveri ecc, al fine di poter fare maggiore pratica di tiro. Ecco la famosa mentalità pragmatica yankee, che forse è quella che li ha fatti arrivare li dove sono arrivati.


CALIBRI E TENDENZE
Dopo oltre un secolo, dai primi del 900 il dilemma si ripropone, fra la concezione del grosso e pesante ed il piccolo e veloce.
Alla vecchia contrapposizione 45 long colt/45 acp e 7,63 mauser 7,65 para, oggi i nuovi calibri di riferimento sono (saranno??) il 5,7 five seven il .224 Boz, .224 MMV, il recentissimo 5,6 para da un lato e dall'altro i timidi tentativi di superare la fatidica soglia del .45 con il 12,3 russo (.48) per revolver, escudendo i supermagnum (Linebaugh, Casull, ecc).
In mezzo il 357 sig, il 38 Casull,e qualche altro calibro.
Chi avrà ragione?
Forse il 45 tradizionale non era abbastanza grosso od il vecchio 7,65 (Parabellum, Mauser, Tokarev, CZ M48) non erano abbastanza veloci?


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