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Episodio 6

"Senza difesa"


Prima trasmissione televisiva:

mar 12 giugno 1973, programma nazionale, ore 20,30

Personaggi e interpreti:

Un signore con cane - Ezio Rossi
Carmelo - Giacomo Furia
Un brigadiere - Adolfo Fenoglio
Dr. Nistri - Filippo De Gara
Procuratore De Nittis - Mario Chiocchio
Esperto fotografico - Vittorio Soncini
Una ragazza - Rina Mascetti
Un marittimo - Bruno Marinelli
Un altro marittimo - Valentino Macchi
Brigadiere dei Carabinieri - Franco Noè
Appuntato dei Carabinieri - Gianni Perisi
Il parroco - Leonardo Severini
Camangiano - Andrea Bosic
Zia Grazia - Cesarina Gheraldi
Il postino - Donato Petilli
Romeo Rovigatti - Gianni Musy
Esperto impronte - Gianni Guerrieri
Prima cameriera - Piera Vidale
Seconda cameriera - Rosalinda Galli
Padrone pizzeria - Gianfranco Barra
Giuseppina Dessì - Serena Bennato
Un venditore di ricordini - Manlio De Angelis
Paolino Figus - Tino Bianchi
Un barman - Nico Bellini
Primo agente inseguimento - Paolo Rovesi
Secondo agente inseguimento - Attilio Duse
Tonino Corrias - Soko
















maigret


Scorrazzando nel parco del Gianicolo, giù dal muraglione, il cane di un vecchio signore trova il cadavere di una ragazza.

Tracce di sangue sul parapetto indicano che la ragazza era già morta quando l’assassino l’ha buttata giù. Le indagini tanatologiche di De Maria rilevano tracce di anfetamina nel sangue e frammenti di epidermide misti a grumi di sangue sotto le unghie. Con ogni probabilità la ragazza è stata drogata, poi è stata quasi strangolata, ma ha lottato contro il suo aggressore con tutte le sue forze. Da ultimo, è stata finita con dieci colpi di coltello. Niente segni di rapporti sessuali o di violenza carnale.

Addosso al cadavere non ci sono documenti di identificazione, ma solo un biglietto ferroviario. La vittima era partita col treno da Decimo Manno, in Sardegna, aveva preso un traghetto da Cagliari e poi ancora il treno fino a Roma. Ma la sera stessa del suo arrivo è stata uccisa.

Solmi e Attardi volano in Sardegna sulle tracce di parenti o conoscenti della ragazza, e dopo lunghe ricerche trovano suo padre, il quale tuttavia non può fornire molte informazioni.
Sua figlia si chiamava Domenica Camangiano, e aveva trovato un posto di lavoro a Roma tramite un giornale. Il postino ricorda di averle recapitato una lettera mandata dall’Agenzia Urbe Capitolina di Roma.

Negli schedari dell’Agenzia il nome di Domenica Camangiano risulta: aveva scritto offrendosi come domestica. Ma il signor Renzo Rossi, cugino del titolare, afferma che lì non s’é mai vista. Peccato che il signor Rossi sia in realtà Romeo Rovigatti, individuo schedato dalla Polizia con precedenti a dir poco inquietanti: spaccio di droga, violenza, sfruttamento della prostituzione...


NOTE

Compare per la prima volta Andreina, la nuova domestica di casa Solmi. ‘Peggio di Ada...’, a detta di Matteo.

 

QUOTES


Carraro: Hai delle tracce?
Solmi: Vaghe, in verità.
Carraro: E allora come speri di trovarlo?
Attardi: Beh, con un po’ di fortuna...
Carraro: Ah, sì, affidiamoci alla fortuna! Attà! La fortuna...

(Solmi sta partendo per la Sardegna)
Matteo: Mi porti con te?
Solmi: Lo sai che quando viaggio per servizio...
Matteo: Ma tu sei sempre in servizio!

Carraro (a Solmi): Sì, lo so benissimo cosa vuoi dire. Che ci sei arrivato direttamente, puntando su una tua intuizione e sulla ricerca personale. Però tu stanotte hai rischiato grosso: potevi farti ammazzare, o essere costretto ad ammazzare. Insomma comunque ci avresti cacciato nei guai. E questo non posso permetterlo. Un giorno anche tu sarai capo di una Mobile: te lo meriti, te lo auguro. E sono sicuro che allora quel giorno tu la penserai esattamente come me. E quel giorno, da amico come sto facendo io, cercherai di farlo capire ai tuoi collaboratori che si comportassero come te.
Solmi: Matteo non lo direbbe. I ragazzi di oggi non lo dicono. Ma siccome io non sono più un ragazzo... insomma, non lo faccio più!