C'è una passione che mi ricopre. Mi tiene sempre alla sua portata e mi chiude.
Io sono la mia gabbia che non apro mai. Io sono la mia gabbia.
Lei la mia passione.
Strani dubbi mi tengono in allarme: paura, sconfitte. Ecco i miei passati, i risultati.
E non dormo la notte, perché non c'è pace nel mio cuore. Il freddo. Un mare, un oceano immenso…
Quando vivo provo brividi, e il mio suono si dilaga nell'aria, posso correre e correre ma il freddo, quello, è sempre li, senza convergere direzione, senza limitarsi. Posso provare a parlare più piano, a planare ovunque io vada, senza risultati senza.
Il silenzio, mi domina, urlo urlo più forte ma la mia passione mi annoda la gola, mi toglie il fiato
Eppure vedo una luce lontano dal mio cuore gelato. Una luce che mi richiama mi pronuncia sussurrando che sono nella mia strada.
È la luce del mio destino, della mia testa e fine.
Io voglio solo correre correre e nascere vivere rinascere e poi correre a perdifiato urlare correre, niente più silenzi voglio la pioggia di quando sono nato, la paura di emozionarmi, trovare posti luoghi pericolosi che possano cambiarmi e correre per sempre. Scaldare il mio cuore scaldare la mia anima malata scaldare la mia passione che è l'unica a darmi questo coraggio… di urlare parole scritte, in silenzio, mentre fuori il mio suono e ricoperto dal silenzio. Io sono muto, io sono chiuso. Freddo niente cuore, niente amore, niente passione, niente urla e grida. Il silenzio. Il silenzio.