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GRUPPO  FOTOCINE   "CONTROLUCE"  Vercelli

L'AUDIOVISIVO   FOTOGRAFICO    -  A cura di Marco Bosco

6°  Parte


IL REGISTRATORE

Il registratore, come abbiamo già intuito, deve svolgere diverse funzioni, pertanto le sue caratteristiche sono un po' differenti dai normali rec domestici.

Tali funzioni sono:

Registrazione della colonna sonora in stereofonia.

Registrazione dei segnali di tempo (time code).

Registrazione della traccia impulsi.

Come possiamo vedere ci occorrono quattro tracce anziché le normali due tracce dei registratori tradizionali

Escludendo a priori l'uso dei registratori professionali a bobine (anche se a tutt'oggi i migliori in fatto di qualità ed affidabilità) vediamo negli schemi seguenti quale è la differenza di funzionamento dei registratori a cassetta a 2 o 4 piste:

wpe3.jpg (10007 byte)                     wpe6.jpg (10121 byte)

Come prima cosa si nota che nei registratori multitraccia il senso di registrazione per tutti i "canali" è identico, pertanto il tempo totale di registrazione di una cassetta viene dimezzato (P.E.: una C60 che normalmente permette una registrazione di 30 minuti sul lato A e 30 minuti sul lato B, con questi apparecchi che utilizzano un lato solamente ha la durata di 30 minuti.).

In relazione al registratore impiegato si possono incidere le piste singolarmente o a 2 oppure tutte e quattro contemporaneamente.

Generalmente questi apparecchi partono dal campo semiprofessionale e sono realizzati principalmente per montaggi sonori in studio inglobando quindi altre varie funzioni che, onde evitare eccessiva confusione, elenco sommariamente:

Controllo ingressi.
Controllo uscite
Mixer sui vari canali.
Equalizzatori sui canali in-out
Riduzioni rumori (Dolby - DBX)
Sistemi di monitoraggio in cuffia.
Ritorni effetti.
Velocità nastro (2,4 -4,8-9,5 cm/sec)
Pitch control

Per l'uso specifico di questi apparecchi è bene consultare attentamente i manuali di ogni singolo registratore, mentre per l'uso base che riguarda le registrazione di audiovisivi vedremo più avanti come operare a seconda delle necessità.

Per conoscenza, è doveroso accennare alle nuove innovazioni tecnologiche che ci propongono registratori sempre più sofisticati come i nuovi minidisc (registratori digitali). Questi sono apparecchi rivolti in particolar modo a chi è già in possesso di buoni nozioni tecniche in questo campo.

Ancora più innovativi e versatili sono i software per PC con i quali si possono preparare (con una buone dose di esperienza) montaggi sonori di elevata qualità.

Ultima nota: usiamo solo cassette di tipo II (al Cromo) con durata non superiore alle C-60; puliamo spesso, molto spesso, le testine di registrazione, così guadagneremo in qualità e durata.

 

IL MIXER

Anche se spesso i registratori descritti in precedenza sono forniti di questa funzione, possedere un mixer esterno è di grande aiuto nel montaggio musicale.

Ci sono apparecchi molto semplici e non molto costosi che fanno perfettamente al caso nostro. Il mixer permette di collegare più fonti sonore e per mezzo di fader (cursori) di selezionare la provenienza e l'intensità indirizzando il tutto su un unica pista stereo. Si possono, dunque, effettuare sfumature musicali, missaggi di brani senza decadimento di intensità sonora, sovrapporre incisioni, inserire rumori ed effetti, e molto altro ancora.

 

IL LETTORE  CD

E' al momento la migliore fonte sonora da cui possiamo trarre le nostre colonne sonore, essendo una registrazione digitale. Teniamo presente che anche la buona qualità di una registrazione concorre a rendere il programma AV migliore.

Tra i pregi di un lettore CD vi è anche la comodità d'uso e soprattutto la velocità con cui si ricercano i brani o particolari passaggi all'interno del brano e la possibilità di consultare il timore interno con varie informazioni di tempo molto precise.

 

L'AMPLIFICATORE

Le piastre di registrazione non sono amplificate pertanto necessitano di un amplificatore per portare il segnale audio alle casse acustiche.

Lasciamo ai più esperti o agli appassionati di HiFi le disquisizioni tecniche su questi apparecchi noi ci limiteremo a prendere in considerazioni alcuni sistemi a secondo delle nostre esigenze.

Per programmi AV ad uso domestico o tra amici in stanze di modeste dimensioni, una buona soluzione è quella di usare delle casse autoamplificate che non necessitano di amplificatori, sono in genere di modeste dimensioni, leggere, e offrono una discreta resa.

Quando invece le proiezioni si svolgono in locali più ampi, sino a sale cinematografiche o teatri, allora le cose si complicano e non sono più sufficienti i normali amplificatori HiFi di casa.

La potenza media degli amplificatori di marca pari a circa 60 Watt per canale è (se accompagnata da un buon guadagno delle casse acustiche) appena sufficiente per "riempire" saloni di media grandezza.

Ai cultori della perfezione del suono lasciamo ogni altra inventiva.

 

SCHERMI E SUPPORTI

Quando si spostiamo per presentare i nostri lavori, dobbiamo portarci appresso tutta l'attrezzatura fin qui descritta con un'opera di facchinaggio non indifferente, ma non è ancora tutto finito...

La nostra speranza è che il posto dove opereremo sia dotato almeno di schermo e di un supporto utile per posizionare tutta l'attrezzatura. Alcune volte dovremo confezionare castelli di tavolini o trespoli improvvisati rimanendo in ansia per la stabilità dei nostri proiettori che vediamo barcollare o vibrare ad ogni cambio di diapositiva.

Non possiamo di certo portare con noi anche i tavoli adatti, ma possiamo informarci in anticipo sul materiale a disposizione e predisporre rimedi, quindi prima di muoverci è opportuno conoscere le attrezzature disponibili, la lunghezza della sala, la grandezza dello schermo, ecc...

Non lesiniamo però, nell'aggiungere alcuni piccoli oggetti al nostro fardello che possono risolverci alcuni problemi, un piccolo elenco potrebbe essere il seguente:

Prolunga di corrente.
Presa multipla a ciabatta.
Prese adattatore e riduzioni.
Lampada di scorta per proiettore.
Fusibili di scorta per proiettori.
Lampada a pile
Piccoli cacciaviti e pinzetta.
Nastro da pacchi e isolante.
Adattatori HiFi (rca - spinotti 1/4")

Un caso a parte è il telo da proiezione che dovrebbe essere proporzionato come misure al locale in cui viene usato.

Se i lavori AV devono coinvolgere lo spettatore, bisogna creare un equilibrio tra la fonte sonora (buona udibilità senza eccessi di volume) e la visione delle immagini che rendono partecipe quanto più queste sono avvolgenti. Sfruttiamo per quanto è possibile tutto lo spazio che abbiamo a disposizione per proiettare, a questo scopo non sono da disdegnare anche i muri a patto che siano privi di asperità e di un bianco uniforme.

Facciamo in modo che gli spettatori si trovino a loro agio, senza costringerli a visioni distorte o troppo angolate; a tale proposito ricordiamo che anche il migliore dei teli da proiezione ha un angolo di riflessione ben delimitato pertanto visioni laterali comportano una perdita di luminosità oltre che ad una deformazione dell'immagine.

Esistono anche schermi da retroproiezione in materiale traslucido, ma costano molto, in genere sono accompagnati da obiettivi grandangolari adatti a questo scopo e presuppongono il lavoro di girare le diapositive per avere un corretto senso di visione ( non speculare come altrimenti le vedremmo).


 

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