Un metodo per fotografare

Qualcosa, invece, voglio suggerirvi circa la costruzione di un'immagine, intesa come ricerca di un metodo per arrivare al risultato prefissato. Sono convinto per l'esperienza che ho accumulato, scattando personalmente ed osservando quanto realizzato dagli altri, che lo scatto fortunato certamente esiste, ma è molto raro. Il più delle volte, invece, la fotografia la si costruisce prima dello scatto; questo è evidente, e praticato tutti i giorni, dai professionisti, soprattutto da quelli che lavorano in studio con l'aiuto della luce artificiale, ove nulla, nemmeno le gocce di rugiada (finta) su un frutto sono lasciate al caso. Ma anche il reportage in esterno, sia che riguardi un matrimonio o un servizio turistico in paesi esotici, è attentamente programmato dal professionista, nella scelta degli obbiettivi, delle pellicole, nello studio dei luoghi e dei punti più adatti per la ripresa, della luce tipica della zona e così via. Così penso debba fare anche chi fotografa per semplice divertimento e passatempo, soprattutto se ha velleità artistiche: uscire senza meta e senza scopo in compagnia per fare "quattro foto" può essere divertente, ma di rado porta a risultati soddisfacenti; è necessario, invece, interrogarsi dentro, cercare di capire anzitutto perché  abbiamo scelto di fotografare e non, ad esempio, di filmare o di scrivere. Dobbiamo sentire col cuore cosa ci ha colpito e ci interessa comunicare con la fotografia, magari anche soltanto a noi stessi. Così se siamo ad es. appassionati di nuoto, desidereremo ovviamente immortalarne gli aspetti; bene, allora dovremo sforzarci di conoscere il più  possibile le varie discipline natatorie, i momenti più rappresentativi, entrare in contatto con gli atleti, cercarne di far capire la tensione che essi vivono prima della gara, i momenti di gioia e di delusione al termine di essa e dovremo anche scegliere, in relazione a tutto ciò i punti di ripresa più idonei, le pellicole giuste, gli obbiettivi adatti e così via.
Se sceglieremo un approccio di questo tipo, sia che ci si rivolga a temi socialmente più impegnati come un reportage sulla vita degli immigrati di colore nel bresciano, sia che si ponga la nostra attenzione sul paesaggio gardesano, i risultati saranno certamente più interessanti ed il discorso vale per ognuno di noi, qualsiasi sia stata la nostra personale risposta alle domande che prima vi ricordavo: ciò che più conta, infatti, per la costruzione di un'immagine o di un complesso di immagini, è il nostro sforzo intellettivo; quando avremo capito qual è il nostro genere (e nel corso della vita ovviamente si cercherà sempre di rinnovarsi), quando un certa situazione ci avrà affascinato e catturato la mente e il cuore, allora dovremo mettere tutta la nostra capacità tecnica al servizio della nostra idea e sforzarci di rappresentarla al meglio affinché gli altri  possano comprenderla e diventarne partecipi.

...ciò che più conta, infatti, per la costruzione di un'immagine o di un complesso di immagini, è il nostro sforzo intellettivo...

PAESAGGI URBANI

Fotografie di Fabio Maione

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