... per chi
desidera mandare un pensiero,
un ricordo, una immagine ...
il sito è a vostra
disposizione
13 luglio 2005, mercoledì sera a Villa Gentile
corro insieme, per l'ultima volta su questa terra, a Federico: io defatico insieme
a Saverio Alioto, lui, con Wardi,
corre con il suo stile inconfondibile lentamente, ma fieramente. Si parla di
ripetute, donne e amici. Ci si saluta come al solito e
poi aggiunge: "domani faccio 6 volte i mille allo Sciorba,
se vuoi dillo a qualche tuo allievo così ci alleniamo insieme! OK Federico.
Ciao! Sono le ultime parole rivolte ad un ragazzo che piango e che spero di
rivedere in Cielo!
Massimo Cugnasco.
Vorrei come penso, tutti coloro che l'hanno
conosciuto, poter testimoniare della sua grande lealtà, intelligenza e
serietà, una grande perdita che veramente ci lascia ammutoliti.
Walter
Mereta
Vorrei
dire due cose su Federico, con molta paura di cadere nella banalità o nella
retorica.
La prima è che il fatto che lui fosse un atleta di
grande valore ed io un
podista di scarso valore non ha mai avuto peso per lui: era sempre gentile,
aperto, disponibile.
La seconda è un piccolo quadretto di una marcia a Sturla
di qualche anno
fa: arrivarono primi al traguardo lui e Carlo Rosiello
e "apparentemente"
Federico cedette la vittoria a Carlo, semplicemente commentando che se lo
meritava perchè aveva corso molto bene.
Franco Fragnelli
Sono
12 anni che corro,ho conosciuto una valanga di persone
dall'ambito
provinciale a quello internazionale.Ho tanti amici
nel mondo della
corsa,vicini e lontani.Amo
viaggiare e scelgo sempre maratone all'estero per
tale motivo.L'ultima che ho corso è stata ad
Edimburgo in Scozia ,il 12
giugno,ho colto l'occasione per fare una vacanza di 9 giorni.Sono
andato con
Angelo Stagnitto,abbiamo
visto posti bellissimi e vissuto una splendida
vacanza.Durante il nostro soggiorno
la persona di cui abbiamo parlato di più
è stato Federico Queirolo...
Eravamo all'oscuro che avesse ripreso con le gare proprio in quel periodo.
Pur vivendo distanti l'uno dall'altro eravamo molto
legati.Gli abbiamo
inviato una cartolina scrivendogli che sarebbe stato bellissimo se fosse
stato con noi ed incitandolo a ricominciare...
Appena tornati in Italia ho saputo della sua Valbisagno
e ci ha
tempestivamente telefonato per la cartolina era euforico come un bambino.
Ma Federico non è un bambino, non ho mai conosciuto
una persona con il suo
carisma ed i suoi valori morali.Che amico!!
Io abito a Chiavari, tutte le volte che lui passava
dalle mie parti mi
telefonava:dai andiamo a prendere un caffè, a bere una birra. Oppure per
andare a mangiare assieme, o fare un bel giro in bici e parlare con lui era
straordinario,bellissimo..la
sua personalità era fortissima.
Che classe...dal suo straordinario talento per lo sport alla
sua simpatia e
sincera amicizia.
Eppoi i suoi monologhi sulle donne...che forte..quanto
me lo menava...belin
sei sempre in giro fai sempre 2:50' in maratona...ma chi sta meglio di te?
Vagli a spiegare che io sono Andrea Raggio cioè un melone e lui il grande
Federico Queirolo...
Eppoi la solita domanda:ma quanto è bella Irene? quanto vale da uno a
dieci?Forse era la sua unica debolezza...lo ha fatto vacillare.
Nel 1995 mi è stato diagnosticato il diabete e da allora devo convivere con
tale sofferenza.
A dicembre 1996 ho realizzato 2:47' in maratona la
sera stessa chi mi ha
telefonato per primo per congratularsi? Federico Queirolo!
Con il suo stile inconfondibile:Ma cosa ti lamenti
sempre? E gli zuccheri? E
i grassi? Come faccio a correre,a gestire una gara
così lunga? Caro Andrea
lo sapevo che ce la facevi e te l'ho sempre detto devi
credere in te stesso
sei forte e ce la farai.
Un anno dopo Federico ha realizzato 2:32'...preparazione
sommaria e
mangiando un panino con le melanzane in autogrill...questo era Federico
GENIO e SREGOLATEZZA ma con valori morali e senso dell'amicizia unici.
Grazie Fede per quello che ci hai trasmesso e le emozioni
vissute assieme.
Aspettami in paradiso che ci attende una bellissima vacanza e tante risate
come ai vecchi tempi.
Andrea Raggio
In questi ultimi giorni mi allenavo spesso con federico sia alla sciorba ed a
volte
andavamo su alla baita. Giovedi' lo aspettavamo alla sciorba per allenarci ma al
suo posto è arrivato Giorgianni con la notizia della
sua morte.
Penso che mi mancherà tanto e mancherà a tutti noi podisti sia per il suo
valore
sia per l'aria sempre spensierata.Sabato
sera nella chiesa di santa zita in piazza
paolo da Novi ci sarà il rosario.alle ore 19,30
Puggioni Antonello
di
fronte ad una morte così assurda quanto inspiegabile nessuna parola di conforto
può lenire
il dolore che in questo momento pervade tutti noi, amici di Federico, che
assieme a lui abbiamo
condiviso gioie e fatiche del mondo podistico.
Esempio di lealtà e sportività proprie di atleti di grande valore morale, vorrei ricordare Federico
per come lo conoscevamo tutti: con il sorriso sulle labbra, sempre disponibile,
estroverso e in
grado di farsi amare da tutti per la sua spontaneità.
Caro “Fede” per un crudele gioco del
destino il traguardo della tua vita è giunto troppo presto.
Corri e pedala veloce lassù, non ti fermare
grande atleta ………… tanti chilometri potrai percorrere
nella pace e nel silenzio infinito attraverso il percorso più bello: il
Paradiso.
Addio, anzi Arriderci “Fede” rimarrai
sempre nei nostri cuori.
Roberto
Porro
Ogni
volta che ho sentito parlare di Federico da parte di Paolo e Roberto Porro è
stato per ricordare
momenti divertenti del loro passato o per dirmi che si era gentilmente prestato
per fare loro dei favori.
Io e Annarita Porro l’abbiamo incontrato proprio la sera prima
in Corso Italia. Ne veniva dal suo allenamento
con un amico. Abbiamo scherzato per qualche minuto. Era sereno, sorridente,
divertente, una persona semplice.
Era uno di noi. Con le sue paure e i suoi sogni.
Per
me era un semplice conoscente, ma era uno di noi e come tale piango
la sua morte.
Un
pensiero addolorato va alla sua povera madre, e ai suoi fratelli e sorelle.
Federico, ci hai sempre voluto
bene e noi te l'abbiamo voluto.
Correremo sempre nel tuo ricordo.
Danilo
Mazzone
il non vedere piu' quella vespa da
museo o quella macchina stile magazzino mi lascia profondamente triste.
Mi ha fatto piacere correre insieme e in quest'ultimo
periodo alla sciorba o in pineta e' stato un continuo
scherzare
e parlare tanto di tutto. Ricordo gino quando mi ha
detto una mattina della settimana scorsa al mercato,che
alla sera
ti aveva visto girare in pista veramente forte, ed e' cosi'
che ti voglio ricordare:FORTE! CIAO FEDE.......
Andrea Giorgianni
Siamo uno
di meno, adesso, alla partenza.
Hai fatto presto a finire la tua corsa, troppo
presto.
Io non ti conoscevo, ma ci mancherai.
A me, a tutti noi.
Ciao Federico.
Marco
De Silva
.....un ragazzo straordinario Federico, sempre
disponibile,educato e gentile, era stato assente dalla
pista
per diverso tempo, ma ultimamente aveva ripreso in ottima forma.... e il suo
stile di corsa devo
dire "incantevole" era un piacere guardarlo..... Ci mancherai, ciao
Federico........
Liuba Pasa
Non trovo le parole per esprimere ciò che provo,
dico
solo grazie per essermi stato vicino in alcuni momenti difficili della mia
vita.
GRAZIE FEDERICO
Raimondo
Non mi sembra ancora vero quello che è accaduto al
nostro comune grande amico FEDE , ma io continuo
a rivedermelo davanti ogni momento della mia giornata
Per me in questi giorni a lavoro è un continuo
ricordare FEDERICO con tutti i miei clienti ,amici il
suo grande
cuore la sua disponibilità verso li altri ,non si tirava mai in dietro,a lui io
e la mia compagna dobbiamo moltissimo
è stato l artefice del nostro incontro, mi scuso con te grande amico mio non so
se ti ho mai ringraziato prima
ma lo faccio ora GRAZIE ti ricorderemo in ogni nostro km da adesso in poesia in
bicicletta che a piedi .
Spataro Roberto
Personalmente
lo conoscevo poco, forse qualche allenamento insieme, ma quello che mi è sempre
rimasto impresso
è
il suo carisma, il suo sorriso, ancora pochi giorni fa, in occasione della gara
di Chiavari, sedeva accanto
al nostro tavolo per mangiare una pizza, poi un saluto agli
amici e via…
… non potete immaginare la difficoltà che ho avuto nell’inserire i vostri
pensieri, l’emozione è stata forte…
…
in questi giorni mi torna la memoria il video di una amica
girata in corso Italia sulla passeggiata in occasione
del sua addio al nubilato … doveva consegnare una rosa agli uomini che
incontrava … e chi compare mentre si
sta allenando lui … Federico … inizialmente rimane stupefatto nel
vedere una dolce fanciulla che gli consegna una
rosa … “non so dove metterla sto correndo”, ma si non c’è problema
se la infila tra i denti e continua il suo allenamento…
Pelloni Paolo
Per
moltissimi anni ci siamo salutati con simpatia.
Lo si vedeva spesso sull'Aurelia
in bici o di corsa, sempre sorridente. Ogni volta che lo vedevo, ci fermavamo a
parlare
qualche minuto e sempre mi incitava, io che sono un
amatore mediocre, ad andare più forte ad osare.
E lui forte ci andava davvero!!! Quest'anno,
all'ultima Portofino-Rapallo è arrivato all'ultimo
momento, con lui Sanna
e pochi altri. Eravamo in pochissimi per via dei numerosi
rinvii e concomitanza con altre gare, tra cui, mi pare,
la prima edizione dei Rioni in corsa. Mi diede una pacca sulla spalla
d'incitamento.
E' tremendo che un uomo possa lasciarci a soli 35 anni. Purtroppo, a volte, la
vita va presa con filosofia e visto che non
si può tornare indietro, si può comunque ricordare la
leggerezza e la velocità di questo atleta, di quest'uomo
sempre sorridente.
Sentite condoglianze a tutta la famiglia. Ciao Federico
Pedretti Danilo
Ciao fede, ci conoscevamo bene e 15 anni che ti ammiro, dal quel giorno che ci siamo conosciuti in corsa,
eravamo
un
po piu' piccoli ma con la
stessa passione, che solo questo sport ti riesce a dare.
Non posso pensare che non ci sei piu', spero di rivederti e poter tornare a correre in cielo.... CIAO FERERICO
Gaetano Geraci
Per noi branco di tapascioni aver appreso la tragica
notizia della scomparsa di un grande atleta e grande uomo ci ha lasciato
un vuoto nel cuore, e come se avessimo perso un nostro fratello.
Qualcuno del nostro gruppo lo conosceva altri ne avevano
sentito parlare per le sue gesta, ma tutti......... oggi sono tristi.....
ciao compagno di tante fatiche.
POLISPORTIVA CORNIGLIANO 79
Una
tragica notizia mi ha raggiunto fuori genova e chi me
l'ha data non
riusciva a parlare, singhiozzava ed alla fine mi ha detto della scomparsa di
federico: sono rimasto impietrito non puoi
immaginare una forza della natura,
armonioso nelle sue movenze atletiche che ora non ci sia piu'.
fede che cavolo ci hai combinato?? perche' ci hai lasciato cosi??
a volte voglio sperare sia tutto un brutto sogno: dai federico
alzati e
corri , sorridimi e rendimi allegro come sapevi fare tu.
avevi un modo di fare bellissimo , un comportamento sempre da gentleman
a volte ti chiedevo un piacere al di fuori del ns
mondo della corsa ed anche
li' arrivavi primo: ti facevi in quattro per
rendere felice un amico
se ti chiedevo un parere , mi dedicavi parecchio del tuo tempo per
spiegarmi bene le cose per farmele comprendere, tu dall'alto della tua
esperienza podistica a me povero tapascione . grazie per quello che hai
fatto ci lasci tanti esempi di lealta' sportiva
ed umana e di coraggio: non eri
subdolo; quello che pensavi dicevi a voce alta
ti apprezzavo tanto e ti rimpiango tantissimo
sarai sempre nel mio cuore
Romano Roma
Conoscevo
poco Federico, ma stamattina dopo avere appreso questa tremenda notizia al
rientro
da una settimana di ferie trascorsa fuori Italia le
parole stentano ad uscire.
Lo ricorderò nel mio cuore comunque; a volte la vita è
crudele a toglierci una persona nel fiore
degli anni che aveva ancora tanto da dare. Non ho parole.
Se ne andato un grande amico ed atleta.
Ciao Federico.
Con grande rimpianto e con il cuore gonfio di
tristezza, so che adesso correrai nell'immensità del cielo.
Agostino Acciai
Ho cominciato a correre credo proprio quando federico queirolo ha dovuto
smettere a causa di un infortunio,
e purtroppo non ho avuto il tempo e la fortuna di poterlo conoscere.
Leggendo alcune e-mail di persone con cui sono
profondamente legato mi sono accorto che oltre alle grandi
doti fisiche indiscusse di Federico ve ne erano altre
a livello umano ancora più grandi.
Mi unisco insieme a tutti voi abbracciando tutti i
suoi familiari.
Stefano
Rossi
...
ricordo di averti visto correre a Chiavari…
quando posso partecipo alle gare con mio figlio per fare
il tifo a mio marito…
…durante quella gara a Enrico non avevi risposto, quando ti aveva chiesto quanto
mancava alla fine…
… ma sorridendo al
termine della corsa gli avevi detto “non ho amici quando sono vicino al
traguardo
” invece di amici ne hai lasciati tanti, e tutti
sentiranno la tua mancanza.
Io non ti conoscevo
personalmente però mi è rimasto impresso il tuo viso perché era sempre
sorridente,
rilassato, amichevole.
Ciao Federico.
Enrico e Flavia Rampa
Ero
fuori Genova e solo stamattina tramite il sito ho appreso la triste
notizia.
Anche se in ritardo mi associo a tutti coloro che
hanno scritto sul sito e
mi permetto di riportare questa frase di Shakespeare:
"Noi siam della
materia di cui son fatti i sogni e le nostre piccole
vite sono circondate da
un grande sonno".
Vincenzo Tarascio
Caro
Fede, non bastano poche righe per esprimere tutti i ricordi che mi legano a te…
…li
conserverò per sempre nel mio cuore per ricordarti allegro, sorridente, disponibile
e
bellissimo come solo tu eri capace di essere.
Addio, anzi arrivederci Jean Gabin, grande uomo, grande amico e grande atleta. !
Ciao
Fede,
ho tantissimi ricordi e pensieri per te, grande atleta
dall'animo nobile.
Non
so da dove cominciare...dalle gare....da villa
gentile....dalla palestra...dai giri in bici...dai commenti
sulle donne.....dagli incontri in giro per genova....
Hanno
già scritto tante cose di te e tutte molto belle, non saprei cosa aggiungere,
se non farne un grande
mazzo e regalartele tutte insieme.
In
questo istante ho un gran nodo in gola...e tutte
queste immagini di te che girano di continuo nella mia mente....
e tra queste non ce n'è una senza un sorriso....esplicito o sornione come
quello di quella bellissima foto che ti hanno
pubblicato domenica scorsa sul
mercantile.
In
questi giorni non mi hanno mai lasciato...soprattutto nei momenti come questo
in cui la vita mi concede dalle pause...
sono stato fortunato ad averti incotrato...prodigo di
consigli e di complimenti..come tanti altri prima di me hanno testimoniato...
Per
me tu non sei mai stato dentro quel furgone giovedì scorso...nè tanto meno a s.martino nè
a s.zita lunedì mattina...
sei a fianco di ciascuno di noi, come sempre...
Ti
abbraccio idealmente ancora una volta...(come è strano
pensare di farlo solo dopo che qualcuno non c'è più......)
so che da lassù ci guardi tutti...e so che ti manchiamo tanto...almeno quanto
tu manchi a noi...
Corri
Fede...corri quanto e dove vuoi....tu si che lo sai
fare....
massimo
p.s. un aneddoto spero per
aggiungere un sorriso...a me Fede diceva sempre che per lui avevo il fisico
meno sfruttato
tra tutti quelli che lui conosceva....ovviamente con il solito sorriso...
Ciao
fede, amico, atleta, persona fuori dal comune.
Ti ho conosciuto cinque anni fa, mi mettevi a disagio, mi facevi
innervosire con le tue battute...
e se potevo ti evitavo! Poi un giorno, costretti a star seduti vicini per un
bel po', ti ho visto
con un libro sulla corsa in mano (non sapevo ancora che corressi)...
hai iniziato a sfogliarlo con attenzione e vivacità... ho
visto questo nuovo
federico... e con esitazione ti ho chiesto se
correvi... con esitazione
sì, perchè mi aspettavo qualche risposta 'alla queirolo'... invece no!
Mi hai attaccato un bottone scientifico-specialistico sorprendente... poco
dopo ti ho detto che anche a me sarebbe piaciuto correre e che al liceo,
per quache giorno ho frequentato il campo, ma per
altri impegni avevo
lasciato perdere. Mi hai chiesto perchè non correvo
adesso... stupita ti ho guardato
e detto che ormai avevo 24anni... e tu mi hai semplicemente detto di andare,
se mi piaceva e mi divertivo... Qualche tempo dopo mi presentai al campo di
atletica.
Da quei discorsi è cambiato tanto... ti ho conosciuto meglio, anche se spesso
mi sentivo a disagio per quel tuo modo di fare sopra le righe... col tempo
ho apprezzato anche questo lato bizzarro. Di tanto in tanto mi chiedevi
come andavano gli allenamenti, mi dicevi che ero rigida, la schiena troppo
dura, la caviglia che piega da una parte che mi porterà male al ginocchio...
(avevi sempre ragione) e tra un consiglio e l'altro ti conoscevo
per
com'eri nella vita di tutti i giorni... con i tuoi pensieri, problemi e le tue
piccole gioie. La tua ATTENZIONE PER GLI ALTRI, la tua delicatezza e
sensibilità,
nascosta da quel tuo aspetto un po' ruvido, la tua capacità di essere
presente per tutti e poi sapevi parlare bene delle persone che stimavi sia
nella
corsa che nella vita e lo dicevi apertamente, sapevi voler bene... son
tutte doti che non dimenticherò mai e cercherò di farne tesoro.
'La sera prima' ti ho visto arrivare al campo facevi
i giri sull'erba con il tuo completino
nero, il 'muccettino da samurai' e il tuo sorriso sornione; sei andato via
prima di me, non ci siamo salutati, solo uno sguardo. Il 'giorno
stesso' ero andata a comprare
le scarpe nuove, per correre in qualche garetta
(corta!) su strada. ...gare,
per te erano anche momenti di distrazione, gioia, libertà e amicizia.
Adesso mi manchi tremendamente, un sogno terribile dal quale aspetto
di svegliarmi...
La tua forza assista la tua famiglia e la tua mamma, alla quale volevi
un bene straordinario.
Ornella
Ciao
ragazzi,
Federico
è stato una persona veramente speciale,il suo
altruismo è stato una dote veramente unica.
E'
stato il primo a trovarmi un lavoro presso la sua ditta.
Anni
fa ci frequentavamo spesso, e vorrei ricordare un aneddoto per testimoniare
la sua spontaneità e originalità, il suo spirito libero.
Nel 1996, il giorno prima che io partissi per la Marina Militare,
per salutarmi
aveva organizzato una cena, da lui offertami,insieme agli altri
amici Porro, Asborno e Giancardi.
A fine serata decise di sfidarci tutti in un 400 secco, a
mezzanotte e con gli abiti in borghese: e cosi'
scavalcammo i cancelli dela Sciorba e, detto fatto, ci batte'
alla grande con un tempo di 59'' mentre
io corsi a malapena in 1' 07!!
Federico
era questo, un grande uomo e vorrei sottolineare per
chi lo conoscesse da poco che era potenzialmente
uno dei piu' forti atleti genovesi di
sempre, capace di correre in ripetuta 5x400 in 1' solo per gioco, oltre che
a
terminare la maratona in 2h32, preparandola in 20 giorni con solo 2 lunghi
sulle gambe, roba di un altro pianeta!
Ora
dopo il grosso infortunio stava riprendendo a correre alla grande, pur
lavorando anche 12 ore al giorno.
Ciao
FEDE, sei stato un esempio da imitare.
Andrea Bifulco
Ciao
a tutti.
Sono Giulio, un ragazzo che Fede ha preso per mano ormai cinque anni fa.
Amicizia proprio a tutto tondo.
Io non ho mai corso. Devo dirvi delle
cose, e approfitto della mia e della vostra commozione.
Con
Fede facevamo il “giro del palazzo”, a spasso, piano piano.
Poi, dopo la passeggiata (sempre la stessa,
magari oggi un palazzo di più, magari domani in senso inverso), ci mettevamo sulla panchinetta sotto
casa
sua, a parlare. Non è che dovessimo raccontarci grandi
novità, perché si sapeva tutto: era un po’ la
tranquillità di poggiare la schiena l’un l’altro e lasciarsi scherzare
reciprocamente: e confessarsi e
suggerirsi e salutarsi e ci vediamo domani. Poi d’inverno fuori e d’estate in
acqua.
Giovedì
all’una m’ha detto, no, il bagno proprio non riesco a
venire a farlo: ho un appuntamento alle due,
appuntamento alle tre, alle quattro… a stasera.
…e
mio fratello m’ha chiamato, e doveva dirmi, ma non
voleva dirmi.
E’
morto Federico.
Poi
giorni irreali.
Non
scrivo per commuovere nessuno: ma ho dentro un’eredità enorme, e così vorrei
farla uscire e toccare a tutti.
Fede
non ha figli: cioè, mi diceva, che faccio un figlio a
fare, ho già la Mimmi…che è la sua amata nipotina.
Non c’è un negozio dove scrivere: chiuso per lutto.
Fede
se ne stava come saturno coi suoi anelli attorno:
tutta una gravità di cose, situazioni, persone e passioni
legate a lui da niente altro che il suo disordine apparente. Apparente perché
c’era dentro un ordine gerarchico
nettissimo: che nessuno gli toccasse la famiglia, il lavoro con onestà e
competenza, il rispetto di se, pochi
intensissimi amori, donne e donne…
Quei
momenti a passeggiare fuori li invocava così: “oziamo?”.
Invito che significava: “ridiamo colore al nostro
tempo col giusto egoismo: stiamo un po’ fuori che il lavoro va bene , ma noi
prima di tutto”. Ozio in bocca a Federico
è l’antica virtù dei romani. Mai un vizio.
Poi, e sempre nello stesso spirito, appena c’era un minuto via
in bici
o con le scarpette.
E
qua c’è il mondo dello sport, cui oggi parlo, in cui
compariva e spariva felino, coi tempi ritagliati che aveva.
Poi
tornavamo sulla panchina e mi raccontava: sai Aziz
vola, sai quello è proprio un signore, sai ho
bastonato
tizio che è azzuro di corsa su e giù, ho tirato
l’allenamento a caio… poi mi raccontava degli
inadeguati: di quelli
che corrono la corsa coi sacchi e piuttosto di arrivarti davanti si dimenticano
della lealtà. Con loro aveva una sorta
di spirito di annientamento. Qualcosa più che
agonismo. E sempre li bastonava. Ed
era felice. Invece, con chi aveva
stoffa e carattere, si nutriva del piacere della misura: oggi sei un ragazzo, e
ti svelo l’arte della corsa: domani
facciamo la gara assieme, e se sei un maestro avrò timore a passarti, e anzi,
la corsa la vincerai tu.
Ora
che grossomodo ho tratteggiato l’impressione di Fede, lascio qui quello che ho
di più profondo.
Mi
è venuto a prendere per mano quando mi sentivo minuscolo. Non gliel’ho chiesto
io.. ..e li per li non
capivo perché tanta premura. Poi nel tempo ho imparato
anch’io a selezionare la gente accanto a me: proprio
come ha fatto lui: se ci credi, coltivalo.
E
Fede è un gran coltivatore! L’ho visto prendere per mano i ragazzi con la
timidezza in volto e via: con affetto
e provocazione le persone si scavano dentro e trovano il loro meglio.
Mi
ha insegnato a credere nelle cose che facevo e più ancora mi ha fatto vedere
che le sfide puoi affrontarle sempre:
ma solo a testa alta. Se non la alzi, lascia pure
stare.
Sempre
con ironia: una anno fa, il primo mattino che
cominciavo la pratica da avvocato mi ha scritto paterno e
bastardo: “caro lupacchiotto, loro non lo sanno che
sei scemo, questo ti darà un vantaggio. Almeno all’inizio. Falli neri.”
Era
tutto così.
Mi
ha insegnato a dare, e sempre mi metteva in guardia
sul marcio che c’è fuori.
Io,
come tanti che Fede lo vivevano di giorno in giorno, ancora non sono tanto
convinto della sua partenza..
“come
vado?” “quanti anni dimostro?” “c’è un mostro che si mangia il tempo appena ti
volti un istante..”
“sarei di certo morto vecchio, se non avrei portato il secchio!” “non ti
voltare: siamo accerchiati!” “è arrivata
LORDA assassina” “julio, sgonfia la gomma…” “E caro
il mio frocheyenne…” … e basti per tutti.. “l’arricchia di porco”.
Fede
non mi ha insegnato a vivere, perché ci hanno pensato i miei genitori, ma il
suo modello di vita, che sulle
prime mi ha affascinato, e poi coinvolto, mi resta negli occhi e nel petto, e
bene lo sanno quei ragazzi in cui credo
ed ai quali ho ripetuto frasi illuminate, introdotte da: “c’è
un saggio di nome Queirolo che sostiene…”
E
ad uno che soffre per una donna, dire che “il capitale è il cazzo”,
può far molto, e sicuramente la sua reazione
sarà indice d’intelligenza.
Vorrei
perdermi in altre e mille parole. Ma spero di aver
fatto uscire il senso della forma che ha lasciato in me.
Il calore che mi ha dato poi, posso solo testimoniarlo: tantissimo. E questa è la prima delle eredità: costruisciti
un popolo attorno dove poter abbassare la maschera: gente che assieme si
dimentichi dei confini.
Scalda prima che ti chiedano calore.
Santa
Zita lunedì era piena per questo.
Prima
di salutarvi e ringraziarvi per i pensieri su Fede, dove anche chi l’ha
conosciuto poco, ne ha tratteggiato
linee verissime, chiederei a chi ne ha la facoltà di
organizzare una campestre per Lui. Pur digiuno del mondo
della corsa, sarei felicissimo di aiutare fattivamente questa
organizzazione.
Fede
mi manca perché come tutte le cose salde ti ci potevi
appoggiare sempre.
Giulio Verrina
Federico era una persona con qualita' non
comuni....un atleta,un guascone,un ragazzo,un uomo.
Ti ho
visto l'ultima volta alla gara di Chiavari,ero
contento di rivederti perche' io avavo
ripreso a correre da pochi
mesi e sapevo che anche tu eri
stato fermo parecchio.Ragazzi come sei andato forte
li.....hai fatto quarto con la tua
corsa leggera e graziata e poi
alla fine della gara li,a fare le tue battute con il tuo sorriso sornione,il
tuo sguardo
che faceva sempre sorridere solo
per il fatto che trasmettevi una luce....Per quanto ti ho conosciuto io ,che
avevo occasione
di vederti solo alle gare (anche
se ti ho beccato in grande eleganza mentre eri in servizio al teatro Carlo
Felice) ringrazio
ogni minuto in cui ho avuto modo
di stare a parlare scherzare o correre con te,tutti noi sappiamo chi eri che
persona eri e
penso sia superfluo dire chi
eri....lo sappiamo tutti come eri e chi eri...chissa perche' io continuo a ricordarti sempre con
il sorriso stampato sulle
labbra,le tue battute sulle ragazze.
Io
sono assolutamente convinto che ci guardi da lassu',ne sono certo,in assoluto ,e sono ancora piu' certo del fatto che un
giorno quando Dio lo vorra' ci incontreremo di nuovo lassu'
e saremo di nuovo spalla a spalla a correre,sudare e scherzare.
Esisti
sempre Fede sei sempre qui,non e' un addio,ma un
arrivederci
Fabio Colonello
"
Ieri mi prendevi per mano e mi portavi a vincere la mia prima gara,
oggi io corro sperando di vincere per ricordare un
grande amico,
fratello,atleta!"
Grazie
Federico,il tuo Armandino
Armando Sanna