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I bambini e la loro storia

Questa pagina raccoglie i racconti di ogni mamma scritti sul forum.
Il nome di ogni bambino e la sua storia meritano di essere letti, perchè ognuno di loro lascia nella nostra vita un profondo segno e sono sicura che leggendo queste parole, anche chi non ha provato il nostro dolore, capirà il vero valore che ogni figlio porta con se e capirà che il concetto della vita e della morte legata alla vecchiaia e alla nascita, non è poi così ovvio e scontato.

A e B

 Alessia G. Alessandro P. Alessio P.  Alessio S. Alessio Gi
 Alice Z.
Andrea C.
Andrea e Federico Angela P.   Anna B.
Antonio M. Arianna Aurora V. Azzurra C.
Bianca Brando

C e D

Carlotta Carlo P. Chiara D. Chiara R. Chiara Z. Christian
Daniel M. Daniele S. Davide C. Diego C.

E e F

Elena Sofia  Elia Eliana N.  Elisabetta 
Emma Emma e Matteo G. Emanuele P.
Enea M.Fabio Federico S. Federico Sb. Francesco V.

G H e I

Gaia Giada F. Ginevra Gioele  Giorgia
Giorgia M. Giovanna Maria e
Francesco S. Giulia G.
Greta Helenia Stefania
Isabel S. Ivana

J K e L

Jonathan I. Karol Laura M. Leonardo Leonardo C.
 Linda Linda C. Linda P.  
Lorenzo   Lorenzo N.
Luciano Luigi

M N e O

Martina  Martina M. Martina Me.  Matilde Matilde Angela Matteo e Ale Matteo e Tommaso  Matteo M. Michele Miriam N.
Nicolò A. Noemi Olimpia e Ginevra

P Q R e S

Perla P.  Pietro Rachele B. Sami  Samuel
Sasha V.  
Silvia Simone B. Sofia B.
Sofia Ba. Sofia G.
Sofia Sp.

T U V e Z

Tommaso Vanessa Z. Viola Zoe

 

 

...e la riconquista della felicità, mamme tra cielo e terra:

Ilaria  Giovanna Elena Paola Morgana Roberta Alexandra Meri Ilaria   Stefania  Laura  Gloria   Verusca  Marcella Eleonora Monica Daniela
Loredana e l'affido di Pietro e poi l'adozione

... mamme e non solo:    Nonna Erminia

 

 

 


 

 

Alessia G.
E' difficile incominciare ma il bisogno di parlarci con qualcuno è forte e necessario. volevamo scrivere insieme la nostra storia. Purtoppo Ale, mio marito non è ancora pronto... ma io sì, allora ho deciso oggi di scrivere.
la nostra storia è come quelle delle fiabe, con inizio dolcissimo, con un amore che ci ha fatto incontrare lontano dall'Italia, a 2000 km. ci siamo conosciuti in Romania in 2001 e fin dall'inizio abbiamo sentito quel richiamo strano e dolce del cuore che ci diceva che eravamo destinati uno ad altro. e dall'inizio che il più importante desiderio era di avere un bimbo. abbiamo sfidato tutti i nostri cari mettendoci insieme e sposarci, in più io ho lasciato il mio paese in un periodo di piena ascensione professionale e non solo..Ma l'amore era più forte. Abbiamo provato a ottenre il frutto di questo forte amore ma... niente. Ci siamo affidati ad un centro di inseminazione che ci aveva inseriti per la procedura artificiale. in 2004 e 2005 mi sopponevo a terapie innutile e non riusivamo neanche ad arrivare a produrre un embrione. Però a dicembre del 2005 scopriamo che sono incinta in modo naturale e per momento consideriamo tutto un miracolo di Babbo Natale. va tutto bene fino a febbraio quando in una mattina mi alzo con delle pedite di sangue. chiamando il dottore mi dice che devo stare tranquilla che succede e.. "comunque la natura scglie il migliore". Andiamo l stesso in ospedale e purtroppo il cuoricino del nostro piccolo regalo di Babbo Natale si era fermato. Tutto andava bene fino allora...non si sa perchè è successo tutto e non lo sapremo mai perche in Italia per avere accesso ad investigazioni sull'embrione o materiale di un aborto deve avere "almeno tre"!!!! aborti! Che assurdità!
cosi abbiamo perso a febraio il nostro primo bambino,...
abbiamo sofferto tanto, senza trovare solievo, purtroppo, ai nostri cari.
sono stati giorni di tristezza i giorni di Natale, i compleanni della nostra nipotina, la notizia che la sorella del mio marito era rimasta incinta. Con lacrime abbiamo affrontato le gioie degli altri che non hanno mai voluto sapere quanto soffrivamo e consideravano che una volta passato il momento dovevamo esserci come prima.
ma come prima non è mai stato. Abbiamo continuato a lottare e pregare e fare di tutto per avere il nostro bambino.
altre tre fertilizzazioni in vitro, stavolta con embrioni formati, belli e buoni ma....niente.Anche questi cinque embrioni sarebbero delle stelline ...abbiamo sofferto dopo ogni ciclo de fecondazione fallito come per un lutto.infatti quei embrioni erano anche loro parte di noi che se ne andava via ...lasciandoci soli e tristi..
poi..a dicembre del 2008 volevamo andare via in montagna. volevvamo evitare un altro Natale in sofferenza accanto alle pance e mamme felici. ma è succeso di nuovo il miracolo...ero incinta di Alessia...
A dicembre del 2008 abbiamo deciso di andare in vacanza in montagna, proprio per i giorni di Natale. Volevamo evitare così incontri di famiglia con nipotini e regali di Natale, con la gioia che a noi mancava e ad altri non interessava che a noi questa gioia non esisteva. Importante per gli altri era sempre “partecipare”anche noi a loro “spettacolo felice” anche se non avevamo voglia, anche se non ce la sentivamo, dovevamo per forza partecipare, senno era brutto da parte nostra. Stavolta abbiamo detto “basta, ce ne andiamo via”, facciamo qualcosa di bello per noi. Abbiamo scelto un posto bellissimo, un albergo a 4 stelle con zona benessere e relax. Volevamo essere coccolati anche noi. Il 23 di dicembre volevamo partire. Ma da qualche giorno che aspettavo le mestruazioni e nessun segno. Avevo solo due giorni di ritardo – per me che sono regolarissima di solito. Non dovevo preoccuparmi ma siccome dovevamo andare via in un posto benessere, con saune e tutto quanto, non era proprio il massimo andare con mestruazioni. Così decidiamo di andare dal mio dottore e gli raccontiamo tutto. Ci fa subito un test semplice con lo stick e viene positivo. Ci dice che 90% ero incinta ma per la certezza dobbiamo ritornare fra una settimana. Ci consiglia di andare in montagna lo stesso e di fare di tutto come “una persona normale”. Torniamo a casa stupiti della felicità ma anche pieni di ansia. Decidiamo di andare in montagna. Prepariamo i bagagli e giorno dopo partiamo. Trascorriamo un Natale ansioso ma felice. Inizio ad avere nausea e vomito e siamo i più felici del mondo quando mi viene di vomitare. Facciamo delle passeggiate sulla neve. Niente saune e massaggi per me. Ma sto bene lo stesso. Mi tocco la pancia e sento che “c’è”. Non possiamo più restare in montagna. Torniamo a casa tre giorni prima del previsto senza dire a nessuno. Ci chiudiamo in casa e aspettiamo il giorno della visita il 29 di dicembre. Il cuore batte forte, mi spacca il petto. Facciamo l’ecografia.. eccolo lì il miracolo di Natale (ancora di Natale!..)- il puntino più bello del mondo, al centro del mio utero!
Siamo felicissimi, io piango per l’emozione e anche per i ricordi dell’altra “stellina”. Torniamo a casa felici. Trascorriamo un capodanno a casa nostra solo con mia sorella e suo fidanzato. Mia sorella è allegra vuole divertirsi, noi siamo ansiosi ma felici. Non diciamo niente a nessuno fino la prossima ecografia. Dopo la prima settimana di gennaio decidiamo di dare la notizia ai genitori del mio marito. In famiglia si stava già aspettando per fine gennaio un altro nipotino e così facciamo la coppietta. Lo diciamo ai suoceri. Notizia bellissima, ma ci ha colpito che non ho sentito lo stupore o quel entusiasmo che si era visto quando la notizia è stata data dalla gravidanza della loro figlia. Non facciamo tanto caso, cosa importa se si manifestano così, noi siamo felici lo stesso. Diamo la notizia anche la sorella del mio marito incinta nel nonno mese. Si commuove e ci abbraccia. Stavolta sentiamo davvero il calore e non proviamo più invidia per la creatura che sta per arrivare. Anzi, non vediamo l’ora di vederlo!
I giorni del gennaio iniziano a pesare invece. Un giorno mi alzo con tremore e tachicardia. Andiamo a pronto soccorso- ho il battito cardiaco 150! Mi fanno prelievi, tutto ok. Anche il bimbo ok. “E’ l’ansia” mi dicono. Prova bere camomilla. Torniamo a casa, bevo camomilla ma la tachicardia mi torna di nuovo. Non ho l’ansia dico, sento che c’è qualcos’altro ma non so cosa. Di nuovo a pronto soccorso e di nuovo torno a casa con camomilla. Vado avanti cosi fino il 7 di febbraio quando ho di nuovo un’altra crisi. Di nuovo in pronto soccorso. Tremo forte e ho il battito alle stelle. Mi ricordo che da piccola facevo così per mancanza di calcio. Chiedo al dottore di misurarmi il valore del calcio. Arrivano i risultati: avevo una grossa mancanza di calcio e di magnesio. Altro che ansia! Bravi dottori, medici di famiglia e altri…! Con quanta facilità ti danno terapie con ansiolitici! E non fanno mai analisi più semplici. Mai visto il valore del calcio tra gli analisi previsti in gravidanza!
Insomma, mi danno il calcio e smetto di tremare. Continuo a prenderlo sempre e non faccio più crisi. Sto benissimo e la pancia cresce. Ad aprile facciamo un ‘ecografia “pre-morfologica” da un amico del mio marito. Scopriamo che è femmina. La vediamo- sta con il braccio sotto la testa e muove i piedi – proprio come me. Dal profilo si vede la forma del naso del mio marito. A delle linee morbide, si vede che è bambina e anche il dottore resta colpito della forma perfetta. Ci dà il cd. Lo guardiamo a casa felici.
Dopo la pasqua in un centro privato super attrezzato facciamo la morfologica. La vediamo a colori, è bellissima, come una bambola. Ma la dottoressa si ferma tanto sul cuore. C’è qualcosa che la preoccupa. Ci fa ritornare fra qualche ora e ripete l’eco. Ci fa paura, chiediamo cosa c’è che non va. Ci dice che il cuore non si vede bene , che forse non ci sono le 4 camere. Ci casca il mondo addosso. Ci manda a Milano per eco di terzo livello. Fra due giorni siamo li con i cuori a pezzi. Stiamo diventando matti. No, non può essere niente, ci diciamo. Facciamo un’altra morfologica con la più esperta dott-ssa del reparto. Ci dice che non c’è niente da preoccuparci, si tratta solo di una vena in più che doveva scomparire ma scomparirà dopo la nascita. Questo non incide sullo sviluppo, dunque la bambina è sana. Ci chiama anche la cardiologa che esamina le foto dell’eco e ci conferma che è tutto ok. Torniamo a casa felici.
I giorni passano. Tutto sta andando bene. La sento muovendosi ancora dall’inizio del 4 mese, come una farfallina, come un pesciolino! Ogni sera vuole giocare. Sono felicissima. Ringrazio Dio ogni giorno per questo miracolo. Siamo finalmente felici. Il nipotino è nato, lo teniamo tra le braccia e lo coccoliamo. Ci sta bene come mamma e papà!gli vogliamo un gran bene. Non vediamo l’ora di regalargli la sua compagna di gioco.
Il 1 maggio andiamo al mare. Mi scopro la pancia con orgoglio. Al sentire del mare si muove. Chissà, magari sta nuotando! Siamo felicissimi!
Adesso che scrivo mi sembra di essere stato ieri. E’ tutto così vivo ancora! Come può girasi la vita, come può cambiarsi…?!.
Il 14 di maggio mi alzo e mi sento un po’ strana. Mi sembra che la pancia e più in basso e più piccola. Mi peso - ho un kilo di meno. Faccio notare al mio marito e lui mi dice che forse è la ritenzione idrica che va e viene. Vado a farmi il prelievo per testo di glicemia e toxoplasmosi. Mentre aspetto il turno mi guardo di continuo la pancia e mi sembra davvero più piccola. Divento preoccupata. In più non sento più i movimenti come prima. Torno a casa e tutto il giorno che aspetto il “saluto” ma..niente. sono spaventata. Mio marito dice di stare calma. Aspettiamo fino alla sera. Alle 20 sento il “calcetto”! poi altri…Ben tornata, piccola mia! Sono felicissima. Mi addormento serena. La sento muoversi anche il 15 di maggio e una piccola sensazione di movimento anche sabato mattina, 16 maggio. Poi fino alla sera niente. Ho aspettato tutta la notte un segno e poi tutto il giorno dopo (il 17 di maggio), Niente. La chiamavo per il nome, accarezzavo la pancia, mi mettevo al sole per farle vedere la luce…inutile. Stavo in giardino distesa sul lettino. Il nostro cagnolino si mette a zappare un buco grande quanto un bambino sotto il melo senza motivo. Mi fa paura. Nella mia cultura questo è un segno cattivo. Sono sempre più ansiosa. Mio marito anche. Decidiamo di chiamare il mio dottore. Gli racconto e quasi ridendo mi dice che devo stare tranquilla e che posso andare in farmacia a comprare un apparecchio che fa sentire i battiti fetali. Mi dice che succede a sei mesi non sentire movimenti per un po’. Che risposta tranquillizzante, no? Risposta di un primario, il mio medico privato, a pagamento (in nero…)! Quanta sensibilità e interesse!...
Non ci siamo tranquillizzati. Sono ancora più spaventata. Ho trasmesso il mio stato anche al mio marito. Non ce la fa più neanche lui. Decidiamo di andare all’ ospedale. Tremo. Adesso sì che ho l’ansia. Andiamo in reparto. Mi fa l’ecografia. La dottoressa cambia l’espressione del viso. Mio marito guarda il monitor e chiede alla dott-ssa di fare vedere il battito. La dott.-sa dice che proprio questa cercava ma…non c’è più e neanche il liquido amniotico… non voglio credere, le chiedo di riguardare, lei non ha parole… inizio a gridare come una bestia…No, non anche questa volta….no, non può essere di nuovo uno scherzo del Babbo Natale!...
Mi dicono che purtroppo la bimba se n’era andata e che dovevo partorirla naturale perché meglio. Piango, piangiamo abbracciati…abbiamo il cuore a pezzi, ci viene buttarci dalla finestra. Un’infirmiera ci porta in una stanza da soli. Vuole farmi un calmante per dormire. Rifiuto. Voglio essere sveglia. Voglio sentire questi ultimi momenti con la bimba dentro di me. Mi provocano il parto. Il colo è chiusissimo. Il mio corpo si rifiuta a lasciare la nostra bimba. Aspetto tutta la notte, niente…giorno dopo viene a trovarmi mia sorella, piange e mi da coraggio. Dice che importante restare sana! Per lei è importante la mia salute…il resto non importa. Invece a me non importa più niente, potrei anche morire…non mi serve più questa vita! Viene a trovarmi anche la mia suocera, vestita di estate, un vestito colorato, allegro che mi dava fastidio. Mi abbraccia e mi dice di essere forte. Ha portato con sé una rivista di parole crociate! Vuole restare in sala di attesa ad aspettare che Alessia nasca!
Aspettare compilando parole crociate! Mi dava fastidio pensare questo. Che il nostro dolore restava così indifferente , che le persone si possono comportare così davanti a questo tipo di sofferenza. Così come degli spettatori. Non potevo sopportare nessuno che aspettava la nascita della nostra figlia come uno spettatore. Ho chiesto alla suocera e mia sorella di andare via. Tanto non si sapeva quando nasceva e comunque non mi potevano aiutare. Erano lontane dalla nostra sofferenza. Iniziavo a odiare…dentro di me c’era tantissima rabbia.
Mi sentivo sola…una solitudine senza misura…Volevo la mia mamma che mi avrebbe abbracciato forte e non sarebbe andata in sala di attesa a leggere riviste ma in Chiesa a pregare e ad accendere una candelina per la piccola…
Piangevo tra le braccia del mio amatissimo marito. Non si sapeva più da chi venivano le lacrime, eravamo uniti anche in sofferenza per sempre. In questi momenti sentivo l’amore più profondo del mio marito che non mi ha lasciato mai. E’ rimasto sempre con me, abbiamo aspettato Alessia insieme sullo stesso letto, tutto il giorno e un’altra notte. Le infermiere, le dottoresse ci sono state vicino. Ci hanno dato tanto affetto e attenzione. Grazie loro siamo riusciti a guardare con altri occhi quei bruttissimi e amari momenti. Abbiamo aspettato la nascita di Alessia per 42 ore. Il 19 maggio alle 12 iniziano le contrazioni. Mi fanno una flebo con anestesia per non sentire tanto dolore. Il dolore lo sento lo stesso ma non importa. Voglio sentire almeno il dolore. E’ il dolore che mi ricorderà che ho fatto nascere Alessia. Inizia anche la dilatazione. L’ostetrica mi dice che è arrivato il momento. Mi dice di spingere piano. Io spingo forte. Non voglio farla soffrire, non voglio tenerla bloccata. Mio marito piange. Piangiamo tutti …io spingo, si vede la testa. Mio marito piange più forte, Alessia esce, con la manina sotto la testa, cosi come era in tutte le ecografie! Alle ore 13 e 5 Alessia era nata.
L’ostetrica ci la fa vedere, dopo averla pesata ci la da. Ci tratta come dei genitori e parla di Alessia come se fosse viva. Ci dice che è bella e che sarebbe diventata alta. E’ lunga come un bambino di 9 mesi! Ci lasciano soli con Alessia e ci dicono di stare quanto ce la sentiamo. E’ il nostro momento e dobbiamo viverlo fino al fondo. Davvero umani quelli del personale medico, soprattutto l’ostetrica! Non capita sempre trovare delle persone così.
Restiamo soli con Alessia. Arriva anche la mamma del mio marito, la guarda e dice che è come una bambola. Le diciamo di lasciarci soli. E’ il nostro momento… Finalmente noi tre. Piangiamo, la abbracciamo, la accarezziamo piangendo. Mio marito scatta una decina di foto con il telefonino. E’ una bimba bellissima, una bambolina, come quella della mia infanzia. Assomiglia tanto al suo papà. Gli stessi piedi (che ancora oggi quando gli guardo mi ricordano tanto Alessia), le orecchiette, il nasino, capelli neri, la bocca…del suo papà. Da me solo la lunghezza, il mio padre era molto alto, aveva preso da lui. La guardiamo in tutti i dettagli, mio marito la bacia, vuole riempirsi il respiro di lei…piangiamo…Io non riesco a baciarla, mi fermo solo a coccolarla. Vorrei tanto scaldarla, ridarle la vita… Impossibile….Non e giusto..”Non doveva andare così” ripete mio marito. …piangiamo. Stiamo distesi sul letto abbracciati con la piccola in mezzo a noi…così come se stesse dormendo…Voliamo restare così per sempre…in questo UNO assurdo. Ma purtroppo dobbiamo svegliarci e ….darla.
Alla fine diamo la piccola all’ostetrica accarezzandola per l’ultima volta. Aveva la morbidezza di un petalo di rosa!...
I funerali sono stati il 23 maggio. Abbiamo fatto partecipare solo i parenti più stretti. Abbiamo portato la cassettina tra le braccia dal cancello fino al loculo. Volevamo sentirla così per l’ultima volta. Sulla lapide abbiamo messo al posto della foto una copia di un’icone che io avevo dipinto nel 2006 dopo la perdita del fratellino di Alessia. Era l’unico regalo personale che potevo farle. Il prete l’ha benedetta e domenica dopo l’ha ricordata con una preghiera in chiesa. Carino da parte sua…
Siamo tornati soli a casa. Non abbiamo accettato nessuno che ci accompagnassi. Abbiamo chiuso le finestre. Era tanto buio. Ci siamo messi sul letto della cameretta che doveva essere di Alessia e abbiamo iniziato a piangere e urlare…un fiume di lacrime…
Da allora siamo rimasti nella solitudine, la nostra casa sembra una tomba e noi moriamo un po’ ogni giorno…Solo il pianto ci ricorda che siamo vivi. Basta vedere una lacrima negli occhi dell’altro e subito diventa un unico pianto. Non ci tratteniamo e non ascondiamo il dolore, non facciamo finta che siamo forti. No, adesso siamo deboli, tristi, con il cuore a pezzi. E’ giusto che sia così penso. E’ un periodo di lutto ed e “normale” essere così .Gli altri non capiscono questo. I nostri parenti non riescono entrare in risonanza con noi e hanno anche rinunciato a provare ad aiutarci. E’ anche comodo per loro non portare addosso la nostra sofferenza. Tanto in famiglia ci sono due nipotini, una bimba da 4 anni e un maschietto nato a gennaio. Sono la gioia dei nonni e dei loro genitori. Noi siamo gli “sfigati”. Passano giorni e settimane che non sentiamo più nessuno, neanche per telefono. Tutti aspettano da noi il primo passo: Che un giorno torni tutto come prima. Non possono capire che come prima non può mai essere…
Iulia mamma di Alessia (forum 30/08/2009
- Le nostre storie)

Alessandro P.
Buonasera a tutti
sono Federico, ho 36 anni, e sono ormai due mesi che il mio piccolo Alessandro ci ha lasciati, senza avere avuto neanche il tempo di nascere e di conoscerci.
Il suo cuoricino, quel piccolo miracolo di vita che aveva iniziato a battere 8 mesi prima, si è fermato improvvisamente, lasciandoci con una manciata di sogni infranti, di speranze tradite.
E' stato un bimbo cercato, voluto, amato fin dal primo istante.
Ricordo ancora il momento in cui ho saputo della sua esistenza.
Ero in aereoporto a New York, di passaggio per San Francisco.
Avevo chiamato mia moglie per dirle che ero atterrato e lei, con il suo silenzio emozionato, mi ha dato la notizia più bella del mondo.
Ricordo di aver sempre pregato Dio, durante quel viaggio, perchè mi facesse tornare sano e salvo a casa, per riabbracciare la mia Laura e la meravigliosa nuova vita che stava crescendo nel suo grembo.
E poi la felicità nel sapere che sarebbe nato un maschietto, in coppia perfetta con la femminuccia di 2 anni e mezzo che già abbiamo.
La scelta immediata del nome, Alessandro, quello che avevamo già selezionato durante la prima gravidanza, messo momentaneamente da parte nell'attesa del bis.
La sua breve vita è stata accompagnata da tutto il nostro amore, e dalle grida della sua sorellina che aveva già imparato il suo nome "Ale". Ogni volta che le chiedevo chi ci fosse nella pancia della mamma, lei rispondeva "Ale, un bimbo vero".
Il destino ha voluto però che non venisse al mondo, che non assaporasse questa vita nemmeno per un istante, che non potesse neppure scorgere, per un solo momento, il viso di chi l'ha aspettato tanto.
Porterò sempre nel mio cuore il nostro primo ed ultimo incontro, quando, dopo il parto, l'ho trovato ad aspettarmi in silenzio, avvolto in un telo verde. Era bellissimo, perfetto, piccino, immobile nel suo sonno senza risveglio, con i pugnetti chiusi, quasi ancora attaccati alla vita, la testina con tanti capelli neri, sopra a due piccoli occhi per sempre chiusi.
Sono rimasto a guardarlo incapace di fare qualsiasi cosa, mentre tutto il peso del dolore, della disperazione, dello sconforto si abbatteva sulle mie spalle.
Poi l'hanno avvolto in un sacchettino di carta bianca, destinazione obitorio.
L'ho rivisto due giorni dopo, vestito di una tutina bianca e azzurra, adagiato in una piccola bara bianca.
Gli ho detto addio, o forse solo arrivederci, e ho tenuto la sua manina nella mia.
Conserverò questo infinito istante nell'anima, sino alla fine dei miei giorni.
Questa è la storia di Alessandro, una delle tante stelline che illuminano il paradiso.
Federico (forum 04/01/2012 - Le nostre storie)

Alessio Gi.
Salve a tutti, 
mi chiamo Sandra ho 37 anni e un bimbo di 4 di nome Andrea,e a lui che volevamo regalare un fratellino,ALESSIO nato purtroppo prematuro alla 24° settimana di soli 600 grammi.La mia è stata una gravidanza tranquilla,gli esami perfetti....finchè non è arrivato quel maledetto giorno....è iniziato con delle perdite chiare ma abbondanti finchè in un giro di un ora ho avuto contrazioni continue che non sono riusciti a fermare,dilatazione dell utero ormai completa ed emorragia per distacco marginale di placenta...l inferno!!Ma il mio cucciolo è nato VIVO....intubato e trasportato al reparto T.I.N. 
Ho pianto per giorni per quello strappo improvviso dal mio grembo,continuavo a sentirmi incinta...cercavo il mio bimbo dentro di me!!nel frattempo ALESSIO lottava come un leone per sopravvivere...e io e mio marito eravamo li' impotenti.Non riuscivo a pregare ero arrabbiata...ogni giorno era "un giorno di dolore" era come stare sulle montagne russe,ALESSIO peggiorava,si stabilizzava,peggiorava....PICCOLO ERA TROPPO PICCOLO l amore della mamma!ogni volta che mi affacciavo sull incubatrice mi sentivo in colpa di non essermi presa cura del mio bambino...che il suo posto era nel mio grembo....è stato devastante...e poi l emoraggia celebrale...un dolore dopo l altro....come avrebbe vissuto il mio bambino??nonostante tutto ho continuato con i miei progetti su di lui....mettendoci un "SE" anche se i medici ci hanno detto sempre di stare con i piedi per terra e vivere alla giornata....loro sapevano... il 12 luglio, giorno dell anniversario di matrimonio il mio piccolo ALESSIO è volato in cielo...solo allora dopo 26 gioni ho potuto stringerlo tra le braccia e dargli tutte le coccole e i baci che mi erano state negate...vederlo senza respiratore e tubi vari mi ha trasmesso serenità...pareva che dormisse...io e mio marito ce lo siamo portati a casa e tenuto con noi per due giorni...perchè glielo avevamo promesso.... 
Adesso c è ANDREA che ci dà la forza di andare avanti e il ricordo di ALESSIO che non dimenticheremo MAI!!Loro sono i miei figli ,la mia forza!
Sandra (forum 26/07/2012 - Le nostre storie)

Alessio P.
Ciao a tutte, anch'io come tante di voi ho trovato questo sito cercando un aiuto per la perdita dei miei due piccolini: Alessio il 26 Maggio 2008 a 40sett.e5gg di gravidanza e un piccolino di sole 9sett.e3gg.
Ho letto le vostre storie tra le lacrime e solo oggi ho trovato la forza di raccontarvi la mia, e, anche se non mi risponderà nessuno, desidero farvi sapere che mi sento vicina ad ognuna di voi, che come me dovete convivere ogni giorno con questo dolore.
Ecco la mia storia
A trentanove anni, dopo due aborti spontanei alla 6asett. finalmente arriva la gravidanza. Con mio marito eravamo al settimo cielo per l'arrivo del nostro primo bambino.
Tutto procedeva benissimo sia per me che per il mio bambino che si dimostrava già vivacissimo. Dalla 37sett. il mio ginecologo sempre molto attento e scrupoloso aveva ravvicinato i controlli ad ogni settimana e dalla 39sett. ogni due giorni per assicurarsi che tutto procedeva bene cosa che veniva confermata puntualmente.
La mattina del 26 Maggio 2008 avevo appuntamento in ospedale con il mio ginecologo per l'ultimo controllo, e visita e tracciato confermano che tutto è a posto, ed io stessa sentivo il bimbo muoversi come sempre. Quindi predispone il ricovero in ospedale per il pomeriggio stesso perchè l'indomani mattina avrebbero proceduto con l'induzione al travaglio visto che il tempo di gestazione era ormai a termine.
Me ne torno a casa a preparare le ultime cose per l'ospedale, quando verso mezzogiorno mi accorgo che il bambino non si muove. Lo comunico a mio marito che nel frattempo era rientrato dal lavoro e lui mi tranquillizza dicendomi che forse sono un pò ansiosa per l'indomani, ma decidiamo comunque di anticipare di qualche ora il ricovero in ospedale.
Appena arrivo in ospedale comunico al medico di turno che non sento il bambino e mi porta fare un tracciato, ma quando applica il cardiotocografo non si avverte nulla, allra mi porta a fare un'ecografia e mi dice: "mi dispiace" ed io incredula "ma vuol dire che è ...morto?" "si, signora, mi dispiace tanto" allora gli ho detto che non era possibile perchè fino a poche ore prima stava bene e ho iniziato a piangere insieme a mio marito che per fortuna era lì con me.
Nel frattempo il mio ginecologo che in quel momento non era di turno in ospedale, era stato avvisato di quanto successo, e ha voluto parlarmi al telefono dicendomi nel modo più umano possibile che era addolorato e che non si capacitava di come fossa potuta accadere una cosa simile in così breve tempo, senza neanche un minimo campanello d'allarme. Mi disse poi che dovevo farmi forza per affrontare il parto naturale (che vista la situazione non mi stentivo più di poter affrontare) in previsione di un'eventuale altra gravidanza, anche se al momento la sola idea poteva sembrare assurda. Alla fine mi resi conto che aveva ragione, e quando la sera arrivò in ospedale ero già intravaglio con l'aiuto delle prostaglandine.
Fui portata in sala parto dove, dopo neanche due ore nacque Alessio.
A quel punto fu chiaro che a causane la morte erano stati tre giri di funicolo (uno intorno al collo, uno a bandoliera e uno attorno alla vita con stiramento in sede addominale).
Poi finalmente mi fecero vedere il mio piccolino, era bellissimo e perfetto, pesava 3350gr. per 60cm., aveva due guanciotte paffute e rosee, e le braccine forti, e le gambette che avevano dato tanti calci nella pancia, aveva un'aria così serena che sembrava che dormisse, ero così incredula e frastornata che non ho neanche chiesto di poterlo tenere in braccio per un pochino.
I giorni seguenti furono terribili e tornare a casa dove era stato preparato tutto per accoglierlo fu bruttissimo.
Dopo qualche tempo, con mio marito abbiamo deciso che dovevamo ritentare ad avere un altro bimbo, e, dopo mesi di cure (per accelerare i tempi vista la mia età 40 anni)e dopo diversi tentativi falliti e un aborto per uovo cieco alla 6a sett. a Giugno 2009, finalmente nel mese di Ottobre 2009 arriva la seconda gravidanza confermata dall'ecografia eseguita a 6sett. e 3gg. in cui è visibile il battito cardiaco e un piccolissimo embrione di circa 2mm..
Con mio marito siamo pieni di felità e di trepidazione per questa nuova possibilità che ci era stata donata, ma dura poco perchè alla seconda visita ecografica a 9sett. e 3gg. il ginecologo ci dice che il battito non è più rilevabile e che si è fermato tutto probabilmente 8-10 gg. prima, solo che stavolta dovrò affrontare il raschiamento.
Così tre giorni dopo il 09 Novembre 2009 vengo ricoverata in ospedale dove vengo sottoposta alla revisione uterina.
Adesso sto aspettanto il risultato dell'esame cromosomico predisposto dal mio ginecologo per verificare eventuali anomalie genetiche e capire la causa dell'aborto interno.
Forse dopo tutto ciò dovrei arrendermi e a volte mi sento così giù da pensare di lasciare perdere tutto, ma poi penso che non è giusto rinunciare anche se le difficoltà sono tante.
Spero che questa costanza venga un giorno premiata da un destino meno avverso, anche se un altro bambino non colmerà il vuoto lasciato dai nostri piccolini.
Lori (forum 19/11/2009 - Mi presento)

Alessio S.
Buongiorno, mi chiamo Valentina e fino a 10 giorni fa non avrei mai pensato di dovermi affacciare su un forum come questo.
Io e mio marito stavamo per dare il benvenuto al nostro primo e desideratissimo figlio, Alessio.
ero di quasi 37 settimane, il 28 settembre avevo l'ultimo controllo, sfortunatamente niente è andato come l'avevo immaginato.
Alessio non si muoveva, e la dottoressa non trovava il battito. Mi ha mandato all'ospedale dicendomi che dovevano tenermi sotto controllo, perchè il battito era molto debole. In realtà arrivata in reparto alla mia domanda "c'è il battito?" la risposta dopo l'ecografia è stata un NO.
Solo voi potrete capire come mi sono sentita! il mondo mi è crollato addosso in un istante, ho sperato e pregato che si fossero sbagliati, ma purtroppo così non è stato!
Ho partorito il 30 settembre, dopo 2 giorni di induzione, il bambino era bellissimo, ma purtroppo il cordone era troppo stretto intorno al suo collo.
Non faccio altro che pensare a quanto abbia sofferto per cercare di liberarsene!
Ero davvero pronta ad accogliere questo figlio ed ora solo il vuoto.
Ieri, ad una settimana dal parto abbiamo provato ad uscire, siamo andati in un centro commerciale e un ragazzo guardandomi la pancia mia ha fatto gli auguri. il sangue si è raggelato.
peccato che la mia sia solo una pancia vuota!
Valentina (forum 7/10/2009 - Le nostre storie)

Alice Z.
Ciao a tutte voi,non mi ero mai presentata prima di ora,ma avevo gia'avuto un contatto tramite e-mail con Ilaria per chiederle di inserire la stellina di Alice ed infatti e'da tempo che brilla in quel magnifico cielo fatto delle stelline dei nostri piccolini.Alice se n'e'andata il 12 Maggio 2003,era la mia seconda gravidanza che purtoppo si e'interrotta alla 19 esima settimana.Non sto a raccontarvi il dolore atroce quando mi hanno detto che non c'era piu'il battito perche'sapete benissimo cio'che si prova,ne'il susseguirsi degli eventi tipo l'induzione del parto,partorire la mia bambina nell'indifferenza totale di chi mi avrebbe dovuto assistere,anzi l'unica cosa che mi disse quella gentile ostetrica fu:e'stata fortunata,e'riuscita ad espellere tutto insieme,anche la placenta!!!Proprio fortunata,avevo appena perso la mia topolina!!!
A ripensarci dopo avrei voluto vederla,avere un luogo dove ricordarla,invece allora nessuno me ne parlo'ne'io o mio marito in quel momento pensammo a questo.Ma adesso lo vorrei terribilmente.
La cosa assurda e'che ho sofferto tanto per la perdita di Alice fino a quando non sono rimasta nuovamente incinta (dopo circa 6 mesi),dopodiche'con la nascita di Viola il dolore sembrava essersi assopito.E in effetti era solo assopito perche'improvvisamente e'tornato fuori piu'forte di prima,forse perche'non avevo vissuto in pieno il mio lutto.Ho riniziato a soffrire molto la mancanza di Alice pochi mesi prima di perdere mio padre a Gennaio di questo anno:chissa'se era la mia piccolina che mi diceva che sarebbe venuta a prendere il nonno.Poi,a distanza circa di un mese dalla perdita del mio babbo,l'ho sognato vestito di bianco,emanava una luce bellissima ed aveva in braccio una neonata anche lei vestita di bianco altrettanto bella e mi ha detto:questa e'la tua bambina,la bambina che non hai mai conosciuto!!!Non finiro'mai di ringraziarlo per avermela fatta vedere almeno una volta e,sebbene non sia particolarmente credente,sono sollevata all'idea che si trovino insieme e soprattutto siano sereni.
Grazie a tutte per avermi ascoltata.
Spero da ora in poi di riuscire a scrivere ancora e non solo leggervi come faccio da tanto tempo.
Francesca mamma di Alice (forum 26/06/2008
- Le nostre storie)

Andrea C.
Il 17gennaio 2008 incinta di 38settimane, non sentendo muovere il nostro Andrea dal giorno prima sono andata in ospedale e li la doccia fredda, il suo cuoricino aveva smesso di battere. Da li la stimolazione al parto, l'iniziale odio nei confronti di un Dio che sentivo cattivo, ci sono tante persone che gettano i loro bambini nei cassonetti e molti di quei bimbi lottano per sopravvivere e il nostro che era perfetto non c'era piu', la mia placenta aveva smesso di mandargli l'ossigeno per un grossissimo infarto. Alle 18.22 di quel terribile giorno e' nato un bambino bello, perfetto sembrava dormisse. Per giorni non sono riuscita a toccare la pancia ormai senza vita, provando ribbrezzo. Sarei voluta morire con lui, per tenerlo tra le braccia come avevo sognato per mesi.
A distanza di quasi 4 mesi ancora penso e ripenso ad un sogno che avevo fatto all'inizio della gravidanza nel quale ero al funerale di un bambino senza volto, il mio bambino. Penso che una mamma in un verso o nell'altro senta certe cose. Spero presto di avere un altro bimbo e di poter vivere una gravidanza serena. Questo e' l'augurio che faccio a tutti i genitori di una stella.
Verusca (forum 08/05/2008
- Le nostre storie)
SPERANZA
Ciao a tutti, qualcuno lo sa gia, ma se e' vero che l'unione fa la forza preghiamo insieme ai nostri angeli che il fagiolino che sta nella mia pancia cresca sano e forte e che nasca per stare sereno tra le nostre braccia e magari di tanto in tanto farci perdere la pazienza (e' anche a questo che servono i figli no?!) 1 forte abbraccio.
Verusca (forum 14/02/2009 - Belle notizie e lieti eventi)

Gioia ritrovata
Ciao! Avete ragione, è ora che vi racconti di Jesus Gabriel che ci ha riportato la gioia e insieme al suo fratellone Michael riempie le nostre giornate! Ultima mestruazione 27/12/08 ma sono sempre stata irregolare inoltre dopo aver abortito il 31 agosto spesso siamo stati attenti, è vero non sempre ma... siamo ai primi di febbraio e non ho nausea,neanche con le cose più schifose,insomma faccio l'infermiera e si vede di tutto... Le mie colleghe da giorni mi chiedono se ho avuto le mestruazioni e quando rispondo di no mi dicono ma che aspetti fai il test, non mi va, sto troppo bene... arriva il 5 febbraio e anche mio marito pensa che è meglio fare il test, così mi convince a comprarne 1. Aspettiamo che Michael vada a letto e lo facciamo, quasi di botto compaiono 2 striscie rosa, siamo increduli e felici. La mattina seguente a lavoro faccio subito il prelievo per le betaHcg, mi chiamano dal laboratorio analisi, in base al valore sono circa di 6 settimane, chiamo il ginecologo che per la commozione piange al telefono. Di lì vivo 1 gravidanza serena perchè sembra tutto andare per il meglio e sò che Andrea ci protegge, inoltre molti genitori di questo sito fanno il tifo per noi. Nel frattempo faccio 1 esame che il ginecologo mi aveva prescritto dopo l'aborto, mi dimentico a prendere i risultati fino ad aprile e scopro di avere 1 mutazione genetica che è la causa ditutto. La biologa mi dice Signora ringrazi Dio che il suo ginecologo aveva capito e le ha prescritto la terapia giusta, dopo lo spavento iniziale mi tranquillizzo e la gravidanza procede. Aspettiamo a dirlo a Michael che era gia stato messo a dura prova dalla morte di Andrea e dall'aborto, ma arriva il momento in cui alla bugia: la mamma va dall'ortopedico (per fare l'ecografia) mi dice tanto lo sò che nella pancia c'è 1 bimbo...ormai le ferie sono finite (riferendosi al fatto che ero a casa da troppo tempo, ho l'astensione per luoghi a rischio). Da questo momento ci godiamo la gravidanza insieme e 1 volta in cui ero terrorizzaata perchè non sentivo muovere Gabriel mi dice: sta tranquilla che stavolta nasce! In questa gravidanza ho avuto l'appoggio di tante persone e Dio ha voluto tranquillizarmi facendomi sentire precocemente i movimenti fetali. 1 cosa la confesso a tutti: ogni volta che avevo l'ecografia avevo la diarrea, comunque siamo arrivati ad 1 punto in cui con il mio ginecologo abbiamo concordato il cesareo programmato per evitare di arrivare a 38+3g, quindi doveva nascere il 15/09/09 ma qualche giorno prima mi chiamano dall'ospedale pe dirmi che era stato spostato al 17/09 giovedì come giovedì 17/01 in cui abbiamo perso Andrea e il caso ha voluto che fossi a 38+3gg. Jesus Gabriel è nato e ha fatto sentire subito la sua voce. Ed ora che lo vedo spesso alzare lo sguardo e sorridere penso che veda Andrea e gli sorrida. Non dimenticheremo mai Andrea, diciamo sempre che abbiamo 3 figli e lo ringraziamo per quello che insieme a Dio ci ha mandato. Abbraccio tutti sperando di trovare su questa parte del forum tante storie e tante gioie ritrovate!
Verusca (forum 21/01/2010 - Belle notizie e lieti eventi)

Andrea e Federico
Lettera di Natale
Oggi è Natale, un giorno che sarebbe stato speciale se voi foste ancora qui. Ma ora siete forse in un posto migliore di questo, forse insieme alle nonnine che come voi ci hanno lasciato quest'anno.
Voglio pensare così per cercare di non distruggermi nel dolore che da 3 mesi mi logora, quando il mio FEderico se nè andato portandosi via anche parte di me.
Il sogno inizia a febbraio, dopo 8 anni di matrimonio e tanti tentativi per avere un bambino. Il sogno si stava avverando ed era doppio. Due gemelli, eravamo al settimo cielo. Passo dopo passo la gravidanza va avanti, con tutte le precauzioni possibili, tanti controlli per poter prevenire qualunque problema. Ma l'imprevedibile era in agguato. Una mattina di luglio mi sveglio con qualche dolore intermittente e per precauzione corro in ospedale.
Non dimenticerò ma il medico che mi visitava e scuoteva la testa e poi la frase "Signora lei è in travaglio non si può fare niente". Il mondo mi gira attorno e io lì, ferma, ho la sensazione di guardare un film, non può essere la mia vita. Dev'essere sicuramente un incubo, ora mi sveglio. Ma non mi sono ancora svegliata. Mi mettono la flebo, mi fanno il cortisone per lo sviluppo polmonare dei miei bambini, rimango coricata a testa in giù per 4 giorni, con le contrazioni sempre più forti. Cerco di rimanere calma, prego, prego tanto che quel Dio che mi aveva dato quelle due vite non me le voglia portare via. Ma dopo 4 giorni faccio chiamare i medici, stò troppo male non resisto più, mi visitano e mi portano col letto direttamente in sala operatoria, i miei bambini stanno nascendo. Io prego, continuo a pregare in sala operatoria. I miei bambini nascono, piangono, non me li fanno vedere, sono troppo piccoli, li intubano e li portano in terapia intensiva. Io rimango in uno stato di shock, forse sedata.
Spero tanto che nonostante l'età gestazionale, i miei bambini siano forti. Ma il giorno dopo il mio primo Tesoro Andrea ha un emorragia celebrale e ci lascia senza che la sua mamma lo possa nemmeno conoscere. Ci rimane il fratellino Federico che resiste, giorno dopo giorno, un giorno migliora e il giorno dopo peggiora. Così per 67 lunghi giorni. Federico cresce, ride, piange, è bellissimo, riesce anche a respirare da solo e ci rilassiamo, ormai il peggio sembra passato. Ma una mattina arriva una telefonata dall'ospedale. Federico ha avuto una crisi, è di nuovo intubato. Il mondo ci ricrolla addosso. Il giorno dopo Federico muore. Da quel giorno viviamo in un incubo che sembra non voglia finire. Io non sò più cosa significhi ridere e mio marito un tempo solare e ottimista ora distrutto dalla mancanza di quegli esserini così piccoli ma che ci davano l'ossigeno.
Non sapremo se mai un giorno potremo riprovare la gioia di avere un altro bambino, sarebbe l'unica cosa forse che ci potrebbe ridare il sorriso.
Tutti ci dicono che la vita ce lo deve, che dietro tanto dolore ci dev'essere una grande gioia, ma forse noi siamo stati già fortunati ad incontrarci e la nostra dose di felicità ce la siamo già giocata.
Ora sopravvivo vado avanti per inerzia. Ogni giorno che passa per me è un giorno in meno che passo lontana dai miei bambini, voglio credere che un giorno li raggiungerò.
Mamy vi vuole bene.

Mamy73 (forum 26/01/2008 - Le nostre storie)
E nato Alessio!
Grazie a tutte. Ringrazio Roberta per avervi comunicato la nascita del fratellino di Andrea e Federico. Io presa dalla meravigliosità dell'evento non ho avuto tempo.
La nascita di Alessio ha ridato luce ai miei occhi e a quelli di mio marito. Sto assaporando ogni istante di questi momenti perchè non spariscano mai dalla mia mente, ma ogni momento non smetto di pensare ai fratellini ai quali non ho potuto dare tanto amore e ogni bacio che do a lui lo dedico anche a loro.
Spero che i miei due angioletti proteggano ogni attimo della sua vita.
Un incoraggiamento a tutte le mamme che hanno avuto un dolore come il mio, andate avanti piano piano fino a vedere uno spiraglio di luce che vi porterà a riprendere a vivere.
Mamy73 (forum 19/11/2008 - Belle notizie e lieti eventi)

Angela P.
La sua storia: Scusate se monopolizzo il sito... ho bisogno di scrivere, è come vomitare, scusate, non mi posso trattenere...lo faccio per me, abbiate pazienza, tanto non siete obbligate a leggere, no?
Ecco, questa di seguito è la sua storia.
Quando avrai modo, Ilaria, se ti va, puoi mettere la storia di Angela nella sezione "le loro storie"? sarei contenta.
Ho scoperto di essere incinta a fine marzo 2009.
Che gioia! Che stupore! E che paura! Io....mamma!!!
E quale felicita' quando ho ritirato i risultati delle betahcg!
La gravidanza e' stata bellissima, vomito nausea e una stanchezza invalidante hanno caratterizzato i primi mesi, tanto che dopo un'iniziale resistenza -volevo essere una di quelle donne/mamma caterpillar- mi sono messa a casa e mi sono goduta le 36settimane piu' belle della mia vita.
Ci sono stati dei momenti difficili: avevo una positivita' al citomegalovirus (che poi si e' rivelata falsa) e ho avuto un Btest andato male, con una percentuale molto piu' elevata rispetto alla mia eta' per la sindrome di Down.
Ma anche questo si e' rivelato un falso allarme, la mia bambina stava bene (e comunque noi avevamo deciso di accoglierla con immutato amore e gioia, in ogni caso), cresceva meravigliosamente, e tutto procedeva regolarmente.
Durante l'estate abbiamo due dolori: la morte dei nostri cani, a distanza di 2 mesi l'uno dall'altro, sempre il giorno 02 del mese.
La morte ci aveva cominciato a girare attorno, e io penso che le mie cagnette le siano corse incontro implorando: prendi noi, prendi noi!
Il 02 ottobre facciamo la flussimetria e tutto e' perfetto.
Dieci giorni dopo vengo a sapere che una mia cara amica e compagna di gravidanza, aveva perso il suo bambino al momento del parto. Una grandissima angoscia mi ha pervaso. Non un presentimento che potesse capitare anche a me, non questo. Ma una disperazione per lei e anche per me, una sorta di "riconoscimento".... non so come spiegarlo.... Come se fosse un dolore gia' mio, come se mi appartenesse, come se sapessi che faceva parte anche della mia storia, come se me ne fossi ricordata in quel momento....
Un'alone di tristezza scese sulla mie giornate, e anche la mia bambina sembrava piu' triste e meno "scalmanata" nella mia pancia. Sempre meno, sempre meno. Tanto che dopo qualche giorno ho cominciato a preoccuparmi e sono andata dalla ginecologa.
Erano passati quattro giorni da quando avevo saputo della morte del piccolo della mia amica. Avevo comprato una stellina blu per lei, per il suo piccino. Però non l'avevo trovata subito, e ne avevo presa una rossa, piccolina, pensando: se trovo la stellina blu, questa la tengo io...
La morte si annunciava e io non sapevo ascoltarla....
La mia ginecologa mi ha trovato molto ansiosa e abbiamo fatto un controllo ecografico: il battito della bambina era regolare.
Dopo qualche giorno pero' la mia ansia cresceva, cosi ho fatto un nuovo controllo,una nuova ecografia e tutto era regolare.
Allora ho cercato di restare tranquilla, ho cercato di convincermi di cio' che tutti mi dicevano, e cioe' che mi ero suggestionata a causa di cio' che era accaduto alla mia amica.
Ma a una settimana dall'ultima ecografia, la mia ansia era di nuovo tale che mi sono fatta un'altra ecografia -con un mio collega, in ambulatorio, sono un veterinario- e non abbiamo trovato battito.
Ma non ho voluto, non ho potuto crederci.
Mi sono detta che la sonda doveva essersi rotta.
Non ho potuto riconoscere l'espressione della sua faccia; non ho voluto capire, incrociandolo dopo qualche minuto per strada, che aveva pianto, che era sconvolto.
Io mi dicevo: la sonda è rotta.
Poi tornando a casa mi sono resa conto che non solo non sentivo piu' la bambina muoversi, ma che soprattutto non la "sentivo" piu', non la sentivo esserci, non riuscivo piu' a parlarle, a comunicare con lei. Lei non c'era piu. A casa, fra le lacrime, l'ho detto a mio marito. La sera siamo andati all'ospedale, su indicazione della ginecologa (io ancora non avevo "capito", aspettavo stesa sul letto che si muovesse) e li e' stato come rivivere un film gia' visto, il resoconto dell'incubo vissuto dalla mia amica.
La ricerca del battito al monitoraggio, l'infermiera che cambia posizione alla cinta, mi fa girare, mi chiede di quante settimane sono, dico 36, mi dice: vedra' che si e' messo di schiena.
Proprio come avevano detto alla mia amica.
Li ho capito, li mi si e' aperto il file, e come una cascata irrefrenabile si sono succedute velocissimamente tutte le cose, tutti i segnali, tutte le immagini: la pancia che non creceva, l'ultimo calcio che avevo sentito troppi giorni prima, la pancia che si spostava tutta insieme mentre mi muovevo al corso preparto, la tavoletta di cioccolato che avevo mangiato senza che lei reagisse, la sonda che non era rotta e quell'immagine che avevo rimosso, rimosso, cancellato: il suo cuoricino fermo fermo....
E' stato come precipitare dal decimo piano.
Eppure, mentre con calma glaciale dicevo all'ostetrica di non mentire, che la mattina avevo fatto un'eco e non avevo trovato battito e lei schizza in piedi mi leva la cinta si precipita nella saletta ecografica, e io con calma mi asciugo la pancia dal gel, mi rimetto le scarpe, raggiungo mio marito che assisteva alla scena sulla porta, passando saluto cordialmente la signora che stesa sul lettino a fianco al mio ascoltava il battito veloce del suo bambino....
io ancora non avevo realizzato, ero competamente dissociata... Tenendoci per mano io e mio marito siamo andati nella saletta dell'ecografo, troppe persone erano dentro la stanza, troppe, troppe continuavano ad entrare...
non era un buon segno....
Ancora non capivo.
Poi mi sdraio.
La dr.ssa poggia la sonda, non si sente nessun rumore, io non oso guardare il monitor, fisso la faccia di mio marito che si fa di gesso quando vede il cuore immobile, la bimba immobile, l'espressione del suo viso non potro' dimenticarla mai.
E allora li la mente mi schiaffeggia, dico basta, e' inutile che cerca, la dr.ssa mi dice aspetti, aspetti ma io gia' levo il gel e sposto la sonda, non c'e' piu' non c'e' piu....
Mio marito si fa largo per raggiungermi e abbracciarmi, ecco ora non c'e' piu' speranza, la nostra bambina e' morta, la nostra attessissima desideratissima bambina ci ha lasciati....
Voglio tornare a casa, all'ospedale mi vogliono trattenere per farmi il cesareo, ma io non voglio che me la tolgano dalla pancia, e' mia figlia e io la voglio partorire!
Lei e' la mia bambina!
Cosi torniamo a casa, prendiamo un vestitino (quei vestitini che non avevo mai voluto lavare, appena ci provavo mi distraeva qualcos'altro....) prendiamo l'occorrente per me (non era pronto niente,nonostante quello fosse il primo giorno del nono mese, perche' volevo partorire a casa) prendo la macchina fotografica....
Ci sdraiamo sul letto a piangere, ad abbracciare quella pancia, ormai muta casa della nostra bambina, a dirle che la amavamo moltissimo, a dirci che ci amavamo moltissimo e ancora a piangere....
Il giorno dopo mi inducono il parto.
Il travaglio dura tutta la notte, una notte davvero magica, in cui io e mio marito (assistiti dalla nostra impareggiabile ostetrica) abbiamo sentito che la nostra bambina c'era, era con noi; una luce straordinaria riempiva la stanza, una stanza dove avrebbe dovuto regnare la disperazione piu' assoluta, invece era piena d'amore, del nostro amore per la nostra bambina e del suo amore per noi.
La mattina di domenica ho partorito la mia prima figlia....
Ero quasi speranzosa di sentirla piangere....
Invece le lacrime erano le mie e di mio marito mentre mi diceva "e' bellissima, e' bellissima, e' perfetta" e me la metteva in braccio, la mia ranocchietta....
Quanti baci le ho dato!
E quanti avrei voluto dargliene per tutta la vita!
Tra tutte le foto fatte ce n'e' una che preferisco, quella di noi tre, della nostra famiglia, con Angela appoggiata sul petto del suo papa' e io che abbraccio entrambi....
Peccato per i nostri visi stravolti dal dolore, perche' lei, con i suoi occhietti chiusi, e' proprio l'immagine della pace...
E poi c'e' quella che ho scelto per la sua tomba: il suo visino bellissimo in primo piano, e bianco tutto intorno, sembra proprio un angelo del Cielo.
Si chiamava Angela e di certo era una bambina speciale, che ha vissuto solo nell'amore sconfinato ed eterno della sua mamma e del suo papa', e solo amore immenso e purissimo ci ha donato; anche se ora questo dolore straziante del vuoto inonda ogni istante, e noi anneghiamo lentamente, io lo so che col tempo le acque si ritireranno, e restera' solo il dolce, incancellabile ricordo della sua presenza e del suo amore, come una bellissima spiaggia tutta rosa su cui, ogni giorno, sorge e tramonta il sole.
Livia (forum 11/01/2010 - Mi presento)

Anna B.
Carissime mamme speciali, sono Loredana e ho quasi 39 anni e ho tanto bisogno di raccontarvi la mia storia per ricevere e dare aiuto.
Questa storia comincia 8 anni fa, con il matrimonio con Antonio e tanta voglia da parte di entrambi di donare la vita, riempiendola di coccole.
Purtroppo nel 2001 due aborti con relativo raschiamento e disperazione, accertamenti, ma nulla. "Signora, ci riprovi", e così nel 2002 una bruttissima gravidanza, con minaccia di aborto per quattro mesi, minaccia di parto prematuro e altro......medici, ospedali, letto.....poi alla 34 settimana per problemi di crescita (così dicono) taglio cesareo ed arriva Chiara, kg 2.295.
Sembrava un incubo finito bene, ma il giorno dopo (non si sa ancora se per sfortuna o per errore in sala parto), Chiara ha un pneumotorace quindi neonatologia e tanti tubicini. Io vedo per la prima volta mia figlia dopo 4 giorni.
Fortunatamente il "miracolo" Chiara decide di risolvere il problema da sola e dopo 10 giorni finalmente a casa tutti e tre. Chiara decide di farci passare altre "vacanze" in ospedale, ma poi tutto risolto.
Nel 2005 decidiamo di darle un fratellino, altro aborto e raschiamento; dico basta, ma i bimbi mi piacciono proprio.
Altri accertamenti, fino a che un medico dice di aver trovato la soluzione: basta un´iniezione per tutta la gravidanza e sono risolti tutti i problemi.
Ci proviamo e riproviamo, ma il bebè non arriva. Ulteriori accertamenti "Signora, anticorpi antispermatozoo" Proviamo tre cicli di inseminazione assistita, ma niente, ci vuole proprio la fecondazione artificiale. Dopo averci pensato a lungo, la facciamo impiantando due embrioni.
Che gioia! Entrambi si sono "attaccati alla mia pancia".
Dopo qualche settimana uno non c´è già più, si è riassorbito. Bene, lottiamo per l´altro.... Controlli, controlli e controlli.........poi "Signora potrebbe essere down".........."Non importa, è mia!" Problemi, gravidanza bruttissima, rischio parto prematuro, diabete.........ospedali, dottori, ricoveri e poi alla 28° settimana, per un problema estraneo ai precedenti, distacco completo di placenta; 118, urla, pianti, "non c´è più battito", urla e urla e poi di corsa in sala operatoria. Gridano che io ho al massimo 10 minuti di vita, vedo per la prima volta in vita mia mio marito piangere e disperarsi.
Al mio risveglio non so se essere felice di essere ancora viva o triste perché volevo essere con la mia cucciola.
Mi chiedono di vederla, ma non ce la faccio...il dolore che provo dentro è inspiegabile.
In ospedale mio marito non mi abbandona giorno e notte, avendo pure il pensiero di Chiara.
Si decidono i funerali ed, alle mie dimissioni, mi sento forte per andare a salutarla dentro la sua bara bianca.
Ho delle foto, fatte in obitorio, molto dure e crude, di una bimba che ha sofferto.
Preferisco ricordarmela dentro a quella bara, come se dormisse.
Le ho chiesto scusa, non so di cosa...........ma scusa.
Ora rabbia, dolore e disperazione non mi lasciano vedere le cose speciali che ho attorno: mio marito, mia figlia, la mia famiglia, gli amici; ma stiamo soffrendo tutti. Ce l´ho con tutti, con me stessa e con Dio, nonostante sia molto religiosa.
Ma perché uno deve soffrire tanto?
So che anche voi avete i vostri angioletti speciali.......dal 23 aprile 2008 c´è anche Anna, che il mio cuore di mamma non dimenticherà mai. Ora alla mattina porto Chiara a scuola e poi vado in cimitero a dare il buongiorno ad Anna.  
Ciao mio angioletto speciale, divertiti sopra la stella più luminosa e soffice e fatti cullare dalle persone care che abbiamo già lassù.
Loredana mamma di Anna (forum 27/05/2008
- Le nostre storie)
Affido
Ciao ragazzi, io lo metto sulle belle notizie poi si vedrà.....
Abbiamo detto SI ad un affido temporaneo per un bimbo di 10 mesi da tenere si presume dai due ai sei mesi e così adesso qualche settimana per conoscerci e poi viene a casa nostra...siamo emozionati, sconcertati, eccitati e impauriti...un bel miscuglio di tutto, adesso aspettiamo di conoscerlo e poi vi racconterò, dal momento che verrà a casa entro in maternità obbligatoria...l'unico grande problema è che non sanno se potremmo venire a Cesenatico...speriamo dicano di si, ma sarebbe qui solo da qualche giorno come facciamo dopo tutto quello che ha già passato...non capirebbe ed io non conoscendo i sui ritmi e tant altro come farei? Anche se spero che ci diano l'ok così mi aiuterete se non ci capisco più niente visto che sono passati otto anni, dai pannolini e pappette.....
per noi questo è il nostro raggio di sole...speriamo...
Baci Loredana
Loredana (10/05/2010 - Belle notizie e lieti eventi)

Care amiche,
vi leggo tutti i giorni in frettissima, vi penso e non ho un attimo per scrivervi, un abbraccio alle nuove arrivate, ci sono, sono accanto a voi ma scusatemi se non vi rispondo. Tra qualche giorno sarà più tranquillo....forse...vi do le ultimissime.
Mercoledì scorso abbiamo visto per qualche minuto il cucciolo di 10 mesi che è in un istituto in un' altra città non qui da noi. Abbiamo fatto un programma per un reciproco inserimento quindi: mercoledì, giovedì e venerdì mattina andiamo a trovarlo per stare un pò con lui e con gli operatori, andremo anche sabato pomeriggio poi la settimana seguente proveranno a lasciarcelo un pò senza la presenza degli operatori e sperando nel più breve tempo possibile verrà a casa con noi. Per Antonio è stato amore a prima vista, io nonostante sia completamente coinvolta cerco mentalmente di crearmi nella mia testa il ruolo di baby sitter a tempo, per non rimanerci troppo male quando andrà via.
Ovviamente già la nostra vita si e è rivoluzionata, perchè io entrando in maternità da quando arriverà non finisco l'anno scolastico, quindi ho una marea di cose da fare, un concentrato di due mesi in una settimana circa...aiutooooo, il materiale di 250 alunni da sistemare....la mia casa in questo momento ne è sommersa, poi ci sono le cose per il piccolo da sistemare, quindi abbiamo montato fasciatoio, lettino cercato i giocattolini di Chiara.....e dovremo andare a far compere di vestiario, pannolini, latte....
Poi ovviamente ero in pieno cambio di stagione con relative pulizie di primavera, aggiungiamoci le vari incombenze quotidiane e booooom!
Ah! il piccolo è una palla di ciccia che mangia, dorme , non gattona e...si sveglia due volte per notte per mangiare....
Inizia l'avventura
Un bacione a tutte Loredana

Loredana (17/05/2010 - Belle notizie e lieti eventi)
Petru
Cari amici, grazie alla maternità del cucciolo che ho potuto passare ad Antonio siamo riusciti a farci delle belle e lunghe vacanze, ora siamo rientrati e volevo farvi sapere che Petru doveva andare via con la fine dell'estate invece sarà con noi almeno ancora per qualche mese, cresce molto bene soprattutto si allarga, è una piccola palla di ciccia e sta per compiere i primi passi, l'impegno è stancante ovviamente come tutti i bimbi di quest età, si sveglia ancora di notte per il latte e le vacanze al mare le abbiamo terminate con la sesta malattia però....tutta questa storia ci fa tanto bene, se andrà in adozione proveremo a fare la domanda e anche se verrà cestinata noi faremo di tutto però...sapevamo che è un affido quindi....ci basta pensare che gli stiamo facendo del bene, infatti ora è un bimbo molto allegro e vispo anche se ancora un pochino più a rilento della sua età ma gli specialisti ci hanno detto che lo abbiamo proprio salvato da un blocco di crescita dove lui si stava lasciando andare.
Anna mi manca da impazzire ma le notti insonni, i vomitini e i pannolini sporchi di Petru spesso non lasciano il tempo di piangere e forse lei ci ha messo in questo casino proprio per questo
Vi abbraccio tutti
LOREDANA

Loredana (23/08/2010 - Belle notizie e lieti eventi)
A un passo dalla fine
Cari amici è un pò che non vi scrivo della nostra "storia a puntate", le pratiche di Petru erano bloccate ed in più bisognava cercare i genitori per decretargli che il figlio andava in adozione. Mesi di ansie e paura che qualcuno si facesse vivo per rivolerlo indietro.
Per regalo di Natale abbiamo saputo che qualche cosa si stava smuovendo e bisognava procedere con l'irreperibilità della madre.
Ma oggi abbiamo saputo che le pratiche sono concluse CHE NESSUNO DA OGGI POTRA' PIU' RICHIEDERE PETRU, il fascicolo è ben concluso ed impacchettato sul tavolo del giudice che adesso in qualsiasi momento (solitamente si radunano in camera di consiglio il mercoledì) il Giudice decreterà o il preadottivo o l'adozione immediata. Per il nostro avvocato è molto probabile la seconda opzione, comunque è certo con oggi che a giorni diventerà NOSTRO FIGLIO.
Dieci gg fa siamo andati a conoscere la casa famiglia dove è stato da piccolissimo ed abbiamo conosciuto bene anche la famiglia d'appoggio che lo ha coccolato in quel periodo trattandolo come un principino, sono stati felicissimi e noi nel vedere foto e video di lui piccolino ci ha commosso moltissimo.
Ora da quando il giudice procederà dovremmo avere anche un conguaglio di due mesi di maternità obbligatoria da fare, penso che la passerò ad Antonio, in quanto io sono part time ed ho delle cose da terminare al lavoro. Già nella nostra mente frullano immagini di fiocchi azzurri appesi e confetti azzurri per il battesimo, ma per questo aspettiamo l'ufficialità della cosa, quindi......alla prossima puntata.
VI VOGLIO UN MONDO DI BENE
LOREDANA
Loredana (06/02/2012 - Belle notizie e lieti eventi)
....e vissero felici e contenti
Cari amici, ormai molti sanno già la FINE della storia ma visto che è iniziata nelle righe di queste pagine volevo mettere la conclusione e condividere con voi la GIOIA di avere un "nuovo" figlio. 
Era un anno fa che scrivevo che la storia stava per concludersi, invece.....tempo e lunghi mesi ancora ci hanno separato dalla santenza definitiva di adozione. 
Con i primi di dicembre c'è arrivata la sentenza, nonostante sapessi ormai da anni che era mio figlio, non sono riuscita a trattenere le lacrime (e chi mi conosce non fa fatica a crederdi!). Dopo ovviamente per finire in bellezza si erano perse le carte dal tribunale al comune per cambiare la documentazione anagrafica, finalmente il regalo di Natale, ecco l'estratto di nascita che dichiara che "quel"giorno a "quell'"ora è nato mio figlio da me e mio marito!!!!! Altre lacrime e le congratulazioni dell'impiegata del comune che si commuove con noi! Finalmente è figlio nostro con il nostro cognome, un' emozione indescrivibile. Ora procedura personale che non riguarda più tribunali, giudici, assistenti sociali, stiamo per mezzo della prefettura aspettando l'italianizzazione del nome, ci vorranno ancora mesi....ma non importa ORA UFFICIALMENTE SONO DI NUOVO MAMMA.  
Era il maggio 2010 che postavo in questa pagine la ricerca di un raggio di sole, oggi sono felice che sia diventato addirittura un arcobaleno, sono felice anche se ovviamente come alcuni "idioti" pensano, non è il sostituto di Anna, lei ancor oggi mi manca terribilmente anche se sono sicura che lei ci ha regalato suo fratello. 
Ora siamo una famiglia felice, "strana", incasinata, disorganizzata, che arriva a sera stremata ma...FELICE dell'amore che ci unisce. 
Ciao a tutti, qui si conclude un capitolo e si apre una nuova vita, una nuova famiglia. 
I miei tre figli sono arrivati in modo diverso ma li amo tutti in egual modo, perchè sono nati tutti e tre dal "nostro" cuore 
Con tanto affetto mamma Loredana, papà Antonio, Chiara, Pietro ...e Anna  
Grazie per averci sempre sostenuto vi vogliamo un mondo di bene 
Loredana (10/01/2013 - Belle notizie e lieti eventi

Antonio M.
ciao a tutti.. mi chiamo vanessa..
non è passato neanche un mese dalla grande perdita che abbiamo subito..e non so dove trovo la forza per raccontarvi la mia storia..
tutto è iniziato il 1°giugno, quando facendo una visita dal ginecologo, io e mio marito abbiamo scoperto di aspettare una creatura meravigliosa... al 5° mese il dottore ci ha comunicato che questa creatura era uno splendido bambino..
ho passato una splendida gravidanza, fatta di progetti e sogni..
aspettavamo questo piccolino con tanta ansia, essendo il primo figlio..
il 25 gennaio, giorno del 1° tracciato, nonchè ormai arrivati alla 40° settimana, è iniziato il nostro incubo..
alle 9 del mattino mi reco in ospedale, ed aspettando che il dott.mi chiami, il bimbo nn si fa sentire.. mi chiamano, e mentre mi fanno accomodare ho il cuore a mille..
mentre mi eseguono il tracciato, il bimbo non si muove ancora..
NON C'E' PIU' BATTITO...
io inizialmente non mi rendo conto di ciò che mi accade, perchè prima di darmi la triste notizia, mi portano nella stanza del ginecologo.. e mentre mi fà l'ecografia, mi dice: signora, non c'è più battito..dobbiamo pilotarle il parto..
dal momento non ho capito più nulla.. il solo pensiero di dover affrontare il parto con la consapevolezza che il mio angioletto non c'era più, mi uccideva..
sempre con mio marito al mio fianco, mi hanno rotto le acque, e mi hanno portato in sala travaglio/parto.
in sole 4 ore, ho dato alla luce ANTONIO, un bimbo bellissimo di 3,450 kg.. mio marito è corso dai dott, sperando di sentirlo piangere..ma non abbiamo avuto la fortuna di sentire il suo pianto manco per una volta..
era bellissimo, con due occhioni neri, pochissimi capelli e le labbra rosse rosse.. UN VERO ANGIOLETTO..
separarmi da lui è stato durissimo..la cosa più difficile che ho dovuto affrontare..
ci manca da morire, mi mancano i suoi calci, le sue acrobazie dentro la mia pancia.. è veramente dura..
io e mio marito alterniamo momenti di "tranquillità", a momenti di crisi in cui non sappiamo dove sbattere la testa..
ma ci consola il fatto che ANTONIO è in cielo, è un angioletto, e ci proteggerà sempre..stando al nostro fianco..
so inoltre che ci darà la forza per superare questo momento e per affrontarlo al meglio..
ANTONIO CI MANCHI DA MORIRE...
Vanessa (23/02/2011 - Le nostre storie)

Arianna
La mia stella
Finalmente, dopo un po’ di tentennamenti e un po’ di pudore, anch’io ho trovato la giusta disposizione d’animo per raccontare la mia esperienza, la mia breve storia con Arianna.
Oggi, molto più di ieri, ho bisogno di appoggiare in questo post almeno parte del mio dolore per alleggerire le spalle, non così robuste, e per dar tregua al cuore, mai così provato. Da mesi percorro in lungo e in largo la rete, ho letto le vostre storie subito dopo essere rientrata al lavoro dalla mia brutta e dolorosa esperienza ed immediata è stata la percezione di non essere sola … purtroppo.
La mia storia non ha niente di speciale rispetto alle vostre, se non che … è la mia storia.
Io mi chiamo Giovanna e ho compiuto da pochi giorni 39 anni. Ho due bambini, Stefano e Federico, rispettivamente di quasi 8 e quasi 6 anni, avuti con gravidanze assolutamente normali Questi per me dovevano essere i giorni più belli della mia vita, si stava per compiere nuovamente il miracolo della vita, miracolo che avrebbe soverchiato tutto con la sua dolcezza. Doveva essere il mio terzo miracolo e così non è stato. Ero così orgogliosa di aver fatto una scelta così diversa dall’usuale e stava andando tutto così bene. Se ancora adesso mi soffermo a pensare non trovo spiegazione a quanto mi è accaduto e rimango lì, piena di lacrime, rabbia e tanto tanto vuoto. Io volevo la mia bambina!
Stava andando tutto perfettamente fino al giorno in cui non sentendo muovere la bimba decido di andare dall’ostetrica per farmi sentire il battito. In più occasioni avevo cercato in tutti i modi di sentirla, ma neppure per un attimo mi era sfiorato il pensiero della sua morte, mi dicevo “non è possibile, sono così avanti nella gravidanza, sono tranquilla, starà dormendo, domani la sentirò di nuovo… del resto è ancora così poco che la sento muovere”. L’ostetrica non trova il battito ma attribuisce la colpa alla strumentazione un po’ datata. Le credo, in fondo come poteva andare male! Però mi consiglia di recarmi al pronto soccorso ostetrico. Lì mi rimpallano un po’ tra un ambulatorio e l’altro, poi la dottoressa “ … effettivamente qui non c’è battito”, neanche un misero “mi dispiace”.
Il tempo si ferma, tutto è rimasto fermo lì a quell’orrendo giorno, il 19 settembre 2007, sul quel lettino attaccata all’ecografo.
Al contrario, l’iter ospedaliero corre veloce con tutti i suoi tristissimi adempimenti, il parto, il raschiamento … il vuoto. Non ho potuto vederla, accarezzarla, baciarla. Non ho potuto chiedere per lei il battesimo o anche una semplice benedizione. E’ come se mi avessero strappato un pezzo di me … un dolore, oltre che psicologico ed emotivo, anche fisico.
Io sono ferma a quel giorno, il resto della vita intorno a me è andata avanti. Io ho ripreso a fare le cose di sempre, ma come se a farle fosse una Giovanna diversa da me. Faccio le cose meccanicamente, fatico a trovare l’entusiasmo di sempre anche con gli altri miei due bimbi e capisco benissimo che non è giusto per loro. Ci sono giornate di estrema tristezza e passività altre piene di rabbia e di pensieri cattivi, ed io non voglio essere così, perché non lo sono mai stata.
Guardo al domani con tanta paura, io che prima ero sempre stata così diversa, forte, coraggiosa e con le spalle robuste. Le paure non riguardano solo una futura gravidanza, ma anche i miei affetti attuali, la paura che tutto possa trasformarsi di nuovo e inaspettatamente nella buia esperienza di morte che ho toccato con mano.
- Data ultima mestruazione 22 maggio 2007
- Epoca del concepimento 5 giugno 2007
- Data presunta del parto 28 febbraio 2008
- Settimana 17+1
- Giorni 120 (finito 4° mese, iniziava il 5°)
Grazie a questo posto pieno d'amore a dispetto di tutto!
Giovanna mamma di Arianna (forum 05/02/2008
- Le nostre storie)

Aurora V.
Ciao a tutti sono Loredana mamma di Aurora volata via a 39 sett. e 5 gg.lasciando un vuoto incolmabile e il dolore più grande della nostra vita.Io e Maurizio siamo sposati da 6 anni. I primi anni ci piaceva l'idea di essere liberi fare qualche viaggio ogni tanto, ma poi ogni anno che passava il desiderio di un bimbo era sempre più forte e finalmente ad aprile il nostro sogno si avvera... una bellissima stella cadente entra nella nostra vita!Inizia la mia gravidanza.. una vita cresceva dentro di me ed era tutta la mia vita! Ogni mese facciamo i controlli dalla ginecologa tutto procede bene la mia piccola cresceva benissimo e dopo i 3 mesi scopriamo che è una femminuccia,la nostra principessa... così iniziamo a preparare il suo corredino ..che bello le tutine, le copertine ,tutto invernale visto che nasceva a dicembre vicino natale... doveva essere il nostro regalo + bello..il mondo si colorava di rosa!Finalmente la sento muovere... che bello sentire i suoi calcetti,i suoi singhiozzi , ero così orgogliosa e anche il suo papà ogni volta che metteva la mano sulla mia pancia lei scalciava ancora più forte!Continuano le visite dalla ginecologa ,ogni volta era così emozionante sentire quel cuoricino che batteva e quella creatura che cresceva dentro di me,le aveva fatto un'ecografia tridimensionale prendendo in primo piano il suo visino così dolce con quel nasino a patatina...si era già messa in posa per la sua prima foto...non vedevo l'ora di mostrarla a tutti,i suoi nonni ,gli zii ,i suoi cuginetti già potevano vederla ancor prima di nascere....non sapevo che quella era anche l'unica foto che mi rimaneva di lei.Decidiamo il nome Aurora che ha un grande significato:splendente,luce, brillante, cosa preziosa e lei era il nostro gioiello più prezioso!Finalmente si avvicina la data del suo arrivo il 23 dicembre faccio il tracciato il suo cuoricino batteva, vado a casa per poi ritornare il 26 per il ricovero.Fino al giorno di natale la sento muovere. Finalmente arriva quel giorno non vedevo l'ora(avrei preferito fare il natale in ospedale)la mattina del 26 con mio marito e mia mamma andiamo in clinica inizio il tracciato e lì in quella stanza con l'ostetrica e la ginecologa... guardando i loro volti gelati alla disperata ricerca di un battito....quel battito che per nove mesi avevo sentito non c'era più....inizia il calvario... la mia bambina mi aveva lasciato e così da quel momento tutti i miei sogni erano svaniti perchè...perchè.... Dio mi ha abbandonato... non è giusto!Subito dopo entra Maurizio ci siamo abbracciati con la disperazione più profonda poi mia mamma poverina che dolore... che delusione non è giusto!Poi il cesareo e al risveglio la pancia vuota e anche il mio cuore.Non ho avuto il coraggio di vederla e non me lo perdonerò mai..tutti l'hanno vista:il suo papà,i nonni ,gli zii,tutti tranne io la sua mamma...perdonami piccola mia se puoi.Era bellissima,un angelo mi hanno detto.Ecco la mia storia il seguito lo sapete già...il vuoto..il ritorno a casa con le braccia vuote..il cuore a pezzi..il mondo crollato addosso. La nostra amata figlia,tanto desiderata non è più con noi non potrò abbracciarla, baciarla,coccolarla.Posso solo piangere e curare i fiori sulla sua tomba piena di peluche. Non è giusto che una mamma debba piangere la propria figlia in fondo volevo solamente amarla e crescerla come tutte le mamme.Aurora,angelo mio,grazie per avermi regalato i nove mesi più belli della mia vita non li dimenticherò mai!Amore mio illumina con la tua stella splendente la nostra vita... aiutaci tu piccola mia ad uscire da questo buio con la tua luce riscalda i nostri cuori! ti ameremo per sempre tu sarai sempre con noi con il nostro amore ti porteremo nei nostri cuori per tutta la vita e... speriamo un giorno ci daremo quel bacio e quell'abbraccio tanto desiderato!!!! ti vogliamo tanto bene principessa la tua mamma e il tuo papà!
Loredana (forum 05/02/2012 - Le nostre storie)

Azzurra C.
il mio angelo azzurra
buona sera a tutti. sono 4 mesi ke sto leggendo le vostre storie e sl ora ho trov il coraggio di scrivere la mia. 
Io m kiamo Maria, ho 28 anni e ho gia un bambino d 5 anni. L'anno scorso sn rimasta d nuovo incinta. All'inizio, devo essere sincera, non ero contenta, non m vedevo con 2 figli ancora così giovane, ma poi ho deciso d portare avant qst gravidanza xke pensavo ke Dio avesse voluto ke m prendessi cura d un'altra vita, ma nn è stato così! 
la mia gravidanza è stata tranquilla, nausea fino a 4 mesi, dopodikè tutto a posto, uscivo, mi facevo le mie cose ecc. 
Le visite sn andate bene fino all'8 mese, fin quando la ginecologa ha riscontrato tanto liquido amniotico associato ad una riduzione d crescita.Lei si è arrab con me dicendomi ke stav facend la turista così m ha det d stare a riposo.Io ho seguito il suo consiglio, ho rifat successivam un ecografia dove qst liquido era diventato normale. Il 27 agosto fac il tracciato e la mia bambina sta bene. Avrei dovuto partorire il 20 settembre. Ecco ke arriva il giorno più brutto della mia vita,l'1 sett nn sent muovere mia figlia.All'iniz penso ke forse starà dormendo, forse si sta riposando, così vad dalla ginecologa sl il giorno dopo e li la tragica frase nn c'è battito. Il mondo mi è crollato addos nn pensav ke potesse succedere proprio a me. M sn fatta 1000 domande sul xkè ma nn ho trov nessuna risp. 
nn ho fatto l'autopsia e me ne pentirò x tutta la vita xkè nn saprò mai perkè è morta Azzurra.Cristina mamma di Elisabetta, ho letto la tua storia ed è molto simile alla mia. Ho letto ke ank a te la gine t avev trov molto liquido amniotico, associato ad una lieve riduzione di crescita. Ho letto ke t avevan det ke la tua bambina avev un'ostruzione all'esofago e ke alla nascita avreb subito un intervento.Kissà se ank mia figlia ha avuto qst problema e quella stupida del mia gine nn se ne accorta! 
Cristina vorrei sapere se qst liquido in piu l'hai sempre avuto oppure 
poi è ritornato normale! 
Spero tanto ke leggerai la mia storia e potremmo parlare, xkè ho tante domande da farti.Forse se scoprirò il motivo della sua morte sarò diciamo piu tranquilla, almeno me ne farò una ragione, anke se sn convinta ke nn sarò più la ragazza allegra di prima!
Maria (forum 18/01/2013 - Le nostre storie)


Bianca
Ciao a tutti, siamo Alessandra e Roberto e Bianca è il nostro angelo volato in cielo il 21 settembre 2011, due giorni dopo la sua nascita. il dolore è ancora fortissimo, ieri abbiamo fatto il suo funerale ed oggi l'abbiamo seppellita, e sto più tranquilla.
la mia Bianca era bellissima, nata con parto cesareo d'urgenza alla 32ma settimana di gestazione, e subito trasferita nel neonatale. respirava da sola, profumava, l'ho baciata e ho sentito il suo vagito.mi avevano detto che stava bene, dopo un giorno l'ho vista attaccata a tutti i macchinari e respirare con fatica e già il mio cuore di mamma mi diceva che qualcosa non andava. neanche 12 ore dopo quell'incontro freddo con l'incubatrice, dove non me l'hanno fatto nemmeno toccare o guardare bene, lei la nostra primogenita, ha lottato per restare a questo mondo ma non ce l'ha fatta. ho passatto tutto il pomeriggio con lei, anche se il suo cuoricino non batteva piu. l'ho accarezzata, baciata, coccolata..era troppo tardi.
ti amero' sempre e la tua luce bianca mi ha accompagnato per giorni, perchè la tua mamma stava rischiando la sua vita e tu le sei stata vicino. Grazie.
cerco la forza per superare questo dolore, nel silenzio, quando siamo io e lei, ce la faccio. adesso anche il mio compagno deve farcela, soffre tanto e ha tanta rabbia. dobbiamo essere uniti, la rabbia non serve a nulla..il mio angioletto non lo vorrebbe.
ciao a tutti da ale, roby e bianca
Alessandra (forum 11/10/2011 - Le nostre storie)

Brando
Io sono la mamma di Brando..ho deciso di scrivere la nostra storia stasera..penso sia arrivato il momento..parlare con voi mi fa stare meglio e qui mi sento a casa nostra..a casa nostra nella nostra famiglia procede piu' o meno tutto uguale deve essere per forza cosi'..ci sono altri 3 bambini piccoli di 9 5 e 3 anni..io Brando l'ho perso a solo 8 settimane della sua piccola vita..avevamo aspettato a dare la notizia a tutti..ho scoperto di essere incinta a 5 sett. avevo 2 gg di ritardo e io sono sempre puntuale..le uniche volte che ho avuto ritardi sono state le altre 3 gravidanze..poi io me lo sentivo..non so perche' Brando non e' stato un bimbo cercato..e' arrivato..il giorno che ho fatto il test io sapevo gia' che sarebbe stato positivo..un po' di stupore iniziale si..sopratutto del mio compagno..e Brando c'era era arrivato..io ero troppo felice bellissima e inaspettata sorpresa..sentivo che era un maschietto e subito mi e' venuto in mente il nome..BRANDO..pochi giorni dopo mentre stavamo pensando di come comunicare a tutti la notizia ho iniziato ad avere delle perdite..parlato col ginecologo e dopo una visita in ospedale apparentemente sembrava tutto apposto..anche se nessuno ti da certezza..tutti dicevano stia a riposo evediamocome va..ma Brando era li c'era..e poi per tutte e 3 le altre gravidanze io ho avuto sempre questo problema ogni volta mi accorgevo di essere incinta poco dopo avevo delle perdite..che duravano un po'..e ho portato 3 gravidanze a termine lo stesso..avevamo quindi aspettato a comunicare la notizia..io mi sentivo sempre peggio nonostante cercassi di stare tranquilla e a riposo..via vai in ospedale a 8 settimane mi hanno detto che avevo un aborto in corso cosi' da un giorno a un altro..e mi hanno fatto il raschiamento..neanche il tempo di realizzare mi sono trovata in sala operatoria..per carita' lo staff ospedaliero sicuramente competente..ma avevo la sensazione di essere veramente un numero una cosa da rimettere apposto..e tra le lacrime piu' dure e da sola,perche' ovviamente non hanno fatto entrare il mio compagno che ho rivisto solo dopo alcune ore all'ora del passo, come se in quel momento non contasse la sua presenza quando sia io che lui volevamo stare vicini..infondo Brando era mio quanto suo..l'anestesista aggiungendo come parola finale prima di spararmi in vena l'anestetico: "pensi signora qualcosa di bello ora" da li non ricordo nulla, mi sono ritrovata da sola in un letto vuota e con un dolore immenso..col mio compagno la fuori che cercava disperatamente mie notizie e nessuno gliele dava. Non sto' parlando di dolore fisico non l'ho avuto imbottita di anestetico e antidolorifico..abbiamo deciso di tenere il nostro dolor per noi..neanche lenostre famiglie sanno..sarebbe inutile ora e poi solo noi possiamo sapere e capire..non ci serve essere compianti ne per consolazione sentire parole del tipo"coraggio tanto ne avete altri 3" ogni figlio e' unico..BRANDO e' unico..io sono distrutta disorientata non mi sembra vero e' successo pochi giorni fa..lui cerca di reggere per me e i bambini cercando di condurre la nostra normale routine familiare..mi ha chiesto un altro figlio..solo che io ora non so se ce la faccio..ora voglio vivere questo dolore perche' ho anche bisogno di questo..sappiamo entrambi che nessuno sostituira' Brando..e io ho tanta paura di dover riaffrontare tutto..tutto quello sto' provando ora..so che il mio piccolino ci e' vicino che ci guidera' che ci mandera' dei segnali..e forse un altro fratellino un giorno.

Dianora (forum mi presento - 07/03/2010)

Carlo P.
Ciao mi chiamo Caterina ho 34 anni. Sono mamma di Aurora che ha quasi 7 anni e moglie di Mirko, stiamo insieme da quando avevamo 19 anni. Neanche un mese fa esattamente il 23/04 a 40+1 dopo una splendida gravidanza,ho dato alla luce il mio bellissimo Carlo.
Finalmente questo bimbo tanto atteso era arrivato ad allietare la nostra vita che era già stata scandita da troppe perdite, i nostri genitori di mio marito e miei e di due mie sorelle...
Il parto è stato velocissimo in neanche tre ore ho partorito, l'ostetrica la conoscevo era una mia amica...tutto era stato perfetto.
Mi appoggiano Carlo sulla pancia e lui piange, era troppo bello,mio marito taglia il cordone, lo lavano, lo aspirano e lo danno in braccio al suo papà.
Lui lo coccola un pò e improvvisamente Carlo diventa cianotico.
Subito viene strappato dalle braccia di Mirko e viene portato in patologia neonatale in terapia intensiva, lo rianimano e mentre gli danno ossigeno, lui butta sangue dal naso, dalla bocca, l'emorragia e massiccia, devono fargli trasfusioni (questo è quello che ci ha riportato la primaria della patologia neonatale).
Intanto noi ignari di tutto veniamo accompagnati in una stanza, soli.... soli con la nostra angoscia di non sapere cosa fosse successo.
Dopo qualche ora ci chiamano a colloquio in patologia... ci dicono che la situazione è gravissima, non sanno spiegarsi cosa abbia potuto scatenare una tale emoraggia, su un bimbo nato a termine, senza sofferenza fetale e che ha respirato e pianto dopo il parto.
Sembrava di stare in un incubo.
Due gg. dopo gli fanno una risonanza il risultato è tragico, tutto l'emisfero celebrale destro è compromesso i reni pure, a me non interessa io porterei a casa mio figlio in qualunque modo, e non mi rendo conto che invece la situazione è gravissima-
Il 29 /04 Carlo diventa il nostro angelo custode
Così finisce il nostro bellissimo sogno, e torniamo a casa con il vuoto nel cuore e con l'angoscia di doverlo dire ad Aurora che tanto desiderava e aspettava il suo fratellino.
Ora io stò affrontando un percorso psicologico, lo sò che sarà lungo e difficile, Aurora per fortuna ci tiene impegnati ma quando arriva la sera, io e mio marito ci ritroviamo soli e pensiamo a come sarebbe bello se lui fosse qui con noi, ci stringiamo e piangiamo insieme tutte le lacrime possibili.
Poi la stanchezza sopraggiunge e finalmente ci si addormenta, l'unico momento in cui la mente smette di pensare.
Io ho bisogno di parlare, non posso tenere tutto dentro perchè impazzisco e trovare questo forum dove poter condividere questo immenso dolore con mamme e papà speciali mi fa sentire meno sola.
Un abbraccio a tutti
mamma di Aurora e Carlo
Caterina (forum 18/05/2011 - Le nostre storie)

Carlotta:
Ciao, è strano per me scrivere a qualcuno che non conosco...ho letto per caso su libero la tua storia e la storia di Linda e ho avuto la conferma...
Non è trascorso neppure un mese da quando la mia cuginetta di 2 anni e mezzo ci ha lasciati, un dolore grande al quale eravamo preparati, sapevamo che prima o poi ci avrebbe lasciati, ma un conto è parlarne e tutta un'altra storia accettare che è realmente accaduto.
La mia stella si chiama Carlotta, per noi tutti è Carlottina, ci è stata portata via da una forma gravissima di leucemia che oltretutto difficilmente colpisce bimbi in così tenera età...eppure ha colpito proprio il nostro angioletto.
Io non sono mamma e quando ho pianto per la perdita di Carlotta mi sono sentita in difetto, il mio dolore era straziante e pensavo alla sua mamma e al suo papà...
Leggere la vostra storia è stata la conferma...quando Carlotta è andata via non ho dubitato neppure un istante...Carlotta, come altri bimbi così puri piccoli e innocenti, è un angelo mandato a noi per far luce nei nostri cuori, la cui missione è quella di farci capire cosa veramente conti, cosa è prezioso e cosa va tenuto in considerazione nella dovuta misura....
Lei è andata via il 13 agosto, e per me da quel giorno la vita è cambiata, lei stessa è diventata la mia fede e la mia speranza, lei che già da quando aveva un anno ha cominciato a vivere in ospedale per i cicli di terapia e controlli, lei che ha subito un trapianto che non è riuscito, lei che per un anno e mezzo non ha mai pianto, non si è mai lamentata...
Quando l'andavo a trovare, ricordo che non era sempre in forze per giocare, ma quando le chiedevo di giocare a nasconderci lei si sacrificava, non so se riesco con le parole a rendere ciò che ho provato e sentito, era lei che giocando consolava e cercava di farmi stare allegra, e non io che giocavo con lei...
Lei è il miracolo della mia vita, lei che ci ha lasciati il 13 agosto e lo stesso giorno lo sentita in me, è diventata il mio punto di riferimento, la forza e la gioia e la ritrovo in ogni bimbo e anche questo è meraviglioso...
Ho scelto di scrivere perchè sono sicura che anche il fatto che io abbia letto di te, di Linda e dell'associazione non sia un caso, sono sicura che la mia Carlottina, la tua Linda e tanti altri bimbi siano insieme e mi piace immaginarli con ali di seta in un magico girotondo...
Grazie!
Mariarita (forum 07/09/2007
- Le nostre storie)

Chiara D.
Il 12 gennaio scopro di essere incinta al primo tentativo ed è una grande gioia sia per me che per mio marito.arà una bambina come io ho tanto desiderato.Porto avanti questa grvidanza senza alcun disturbo.Chiara dovrebbe nascere l'11 settembre. Il giorno 7 agosto mi sveglio con leggeri dolori ai reni che aumentano verso le 13 e su consiglio del ginecologo vado in ospedale per fare un tracciato, il quale risulta perfetto,battito regolare, ecografia bene, parto chiuso,pressione perfetta, sicuramenteè una colica renale. Si decide per una puntura di buscopan,la quale non viene fatta perchè io comincio a perdere sangue.Vengo visitata e costatano che c'è un'emoraggia in corso.La corsa in sala operatoria x un cesareo d'urgenza, il cuore di Chiara smette di battere alle 16.45 e io vengo tagliata alle 16.44. Chiara è morta per una gestosi fulminante acuta che ha causato lo spappolamento della placenta.Mi viene chiesto se voglio vedere la bimba dico di si, la tengo in braccio e chiedo di battezzarla.Il lunedì viene effettuata l'autopsia e il martedi ci sono i funerali ai quali io non ho potuto partecipare perchè ho dovuto subire due trasfusioni di sangue inquanto con l'emoragggia ne avevo perso troppo.Dopo tre giorni il itorno a casa, e il grande vuoto dentro e attorno. Chiara oggi sono due mesi che non è più tra noi, ma vive nel mio cuore e nel mio grande dolore. Ti amo figlia mia.
Teddy (forum 07/10/2009 - Le nostre storie)

Chiara R.:
Salve a tutti, io sono Barbara, la mamma di Chiara,una piccola stella che ha raggiunto il firmamento troppo presto.
Io e Vincenzo avevamo già un bambino di 3 anni quando ci siamo decisi ad ampliare la nostra famiglia, e l'idea di dare un fratellino o sorellina al nostro Davide ci elettrizzava.Così ci siamo messi" d'impegno", e dopo 3 mesi di speranza il mio ennesimo test di gravidanza era positivo!
Volevo urlarlo al mondo,finalmente si faceva reale l'idea di un altro scricciolo da cullare,da allattare e crescere amorevolmente.
Mio marito è stato felicissimo della notizia,e con tranquillità abbiamo cercato di preparare anche Davide al"nuovo arrivo",che inizialmente sembrava aver preso bene(poi negli ultimi mesi diceva di volere solo un maschietto), volevamo affrontare questa gravidanza in maniera diversa da quella di Davide, a cominciare dal non voler sapere il sesso, lo volle sapere solo la mia mamma, che preparava di nascosto il suo corredino. Povera mamma, quanto sacrificio nel mantenere il silenzio quando seppe che era la tanto desiderata femminuccia! Le mie ecografie andavano bene,tutto procedeva nella norma,e la mia ginecologa,che conosco da 20nni, mi rassicurava ad ogni controllo, ed al 6 mese le"scappò" il sesso, e in macchina,al mio rientro a casa piansi dalla commozione(...ed anche perchè non avevamo più la sorpresa), e cominciai a immaginare la mia principessa. Il colore degli occhi, i capelli, e nei miei pensieri la vedevo sempre moretta come la sua mamma.
Arrivammo alla fine del sesto mese, e in quell'ecografia la dottoressa mi disse che l'arteria uterina sx,non era proprio eccellente,che però non era ocllusa e soprattutto la piccola stava prendendo peso,segno che il suo sostentamento le arrivava perfettamente.La mia ginecologa, però preferiva controllare la flussimetria(il funzionamento di queste arterie uterine) ogni 2 settimane,per verificare il costante aumento di peso della bimba.Così fummo felici che Chiara prendeva cresceva benissimo ad ogni controllo,solo che all'8 mese cominciai ad avere un pò di dilatazione, e dovetti mettermi a letto fino alla fine della mia gravidanza.
Nel frattempo feci preparare il fiocco rosa x la sua nascita che avremmo messo fuori dalla porta,ed era gigantesco pieno di pizzi e merletti, proprio per una principessa!E per la clinica feci preparare una meravigliosa cicogna,con tante piume bianche e rosa e la scritta tanto attesa:è nata Chiara.
Anche per il nome,quante "lotte" con mio marito,che non ne era convinto affatto,mentre per me era quello da sempre.
I controlli procedevano benissimo,io mi alzavo dal letto solo x le visite e alla 38ima settimana la dottoressa mi disse che potevo alzarmi perchè non c'erano più rischi di prematurità,e dovevo iniziare i tracciati.Ne feci due e andava tutto benissimo,il terzo era previsto dopo 4 giorni,ma dopo 3,la sera del 10 novembre mi resi conto che non avevo sentito la piccola da un pò,non sapevo da quanto esattamente,così cominciai a dargli dei piccoli colpetti,ma niente,a cambiare posizione e nessun movimento,e con il cuore in gola chiesi a Vincenzo di portarmi in clinica,perchè iniziavo a preoccuparmi.
Feci quel tragitto tremando come una foglia,e non per il freddo,ma dentro di me non immaginavo neanche lontanamente il destino che mi attendeva.Appena in clinica l'ostetrica di turno,che conoscevo bene,mi attaccò il tracciato,e con il terrore più cupo mi accorsi che non si sentiva quel meraviglioso galoppare del suo cuoricino.Cominciai a piangere,dicendo all'ostetrica che era successo qualcosa,di dirmi qualcosa,ma lei mi tranquillizzava(grazie!)dicendomi che a volte non riusciva a trovare subito il battito,e aveva bisogno di tempo,ma nel frattempo aveva fatto chiamare la mia ginecologa.Io tremavo e a quel punto le mie paure presero forma.Arrivò la dottoressa,e cominciò l'ecografia.Silenzio,solo i miei singhiozzi.Poi quella frase:mi dispiace Barbara...non c'è battito...non riesco acapire cos'è successo,la bambina stava bene.Io ho sentito il mio sangue gelare,e ho iniziato a urlare e piangere con mio marito.Mi sembrava un incubo,non poteva essere successo a me,Chiara doveva nascere a giorni.Invece era tutto vero e me lo ricordò prepotentemente l'ostetrica attaccandomi una flebo,e chiedendomi se volevamo indurre il parto.Come potevo pensare a questo, ora che mi avevano proiettata direttamente nell'inferno? Decisi comunque di fare il cesareo,non me la sentivo di veder nascere la mia piccola e non sentirla piangere.Per il taglio però,dovevo attendere le 7 del mattino,perchè avevo cenato,e non potevano farmi l’anestesia totale. Passai la notte più brutta della mia vita,pensai anche di buttarmi dal balcone, ma mio marito deviò quel brutto pensiero abbracciandomi stretta stretta. Quella notte chiesi a Dio di fare un miracolo,di far sì che una volta” aperta la mia pancia” mia figlia avesse pianto lasciando tutti a bocca aperta.Non fu così. Mia figlia venne al mondo alle 7:45,priva di vita. Mi risvegliai dall’anestesia piena di dolori,e con la consapevolezza che non avevo fatto un brutto sogno…era tutto vero,e da quel giorno una parte di me si è spenta,lasciandomi un dolore atroce nel cuore. Non ebbi il coraggio di vedere mia figlia,avevo paura di morire accanto a lei(e a un mese di distanza ho tanto rimpianto di non averlo fatto),e mio marito mi accompagnò in questa decisione. Ma le nostre famiglie” vollero conoscerla”,e sono contenta l’abbiano fatto,perché lei vive nel loro racconto,e nelle due foto che mia suocera fece fare,(e non finirò mai di ringraziarla per questo!),che per me sono tutto ciò che ho della sua venuta in questo mondo. Tutto il resto…funerale…consapevolezza della sua assenza al rientro a casa…un corpo che urlava maternità a braccia vuote…è un passaggio,un passaggio alla cruda realtà. Vado ogni giorno al cimitero,lì riesco a parlare con mia figlia,e se non c’è nessuno le canto sottovoce anche una ninna nanna, è la magra consolazione di una mamma a metà. Sono felice di aver conosciuto il vostro gruppo,come quello di ciao lapo onlus, mi sento meno sola, e traggo tanta forza dalle storie di ognuna di voi. Spero un giorno di poterne dare anch’io. Un bacio soffiato..Chiara!
Barbara (forum 15/12/2011 - Le nostre storie)

Chiara Z.
Ciao a tutte...anche io adesso sono diventata la mamma di una stella!
Chiara è arrivata nella mia vita in una calda giornata di primavera...che bello aver fatto il test e scoprire che quelle 2 lineette rosa volevano dire che presto saremo diventati genitori!
Gravidanza meravigliosa, nessun malessere e solo tanta voglia di abbracciare la mia bambina che sarebbe nata il primo gennaio 2010...bellissimo modo per iniziare un nuovo anno!!!
I mesi passavano e ogni visita, ogni esame sempre perfetto...la mia pancia cresceva e dentro di me Chiara mi faceva capire con i suoi calcetti quanta sana era, quanta voglia di vivere c'era in lei...
Iniziano i preparativi per il suo arrivo...passeggino cameretta fasciatoio vestitini pannolini...tanti progetti...
Arriva il primo gennaio e la voglia di prendere Chiara tra le braccia è immensa...ormai la data presunta del parto è arrivata...ma ancora niente...il 2 gennaio monitoraggio ed è perfetto...quanto batte questo cuore, ha un cuore forte mi dice l'ostetrica...
Poi arriva sera...non la sento più muovere...corsa all'ospedale
...e la fatidica frase...non c'è più battito...
Induzione al parto e alle 22.05 del 3 gennaio 2010 nasce Chiara...bella come il sole...4250 gr di bellezza calda e rosa...sembra dormire...
Quanto dolore tornare a casa senza di lei e dover rimpacchettare tutto quello che le avevamo preparato...
Adesso il suo pensiero è sempre con noi...e aspettiamo che in qualche modo lei ci faccia tornare un pò di felicità!!!
Rosanna con Chiara sempre nel cuore...
Rosanna (forum 08/02/2010 - Mi presento
)

Christian:
Ciao, voglio raccontare la mia storia e quella del mio piccolo angelo.
Abbiamo seppellito Christian il 18/06/07 , il mio angelo biondo, cosi piccolo ma tutto perfetto, le manine, i piedini, le orecchie, era tutto piccolo ma tutto perfetto, era dento di lui , nel suo corpo che gli organi erano immaturi e imperfetti.
La mia storia ha inizio nel 1987 quando a soli 14 anni conosco mio marito ed è subito amore. Dopo undici lunghi anni di fidanzamento ci sposiamo il 16/10/98.
La nostra vita scorre lenta e serena, decidiamo di non avere figli per i primi anni perche vogliamo sistemare bene le cose, il lavoro e poi perche no fare qualche viaggetto per noi che non guasta mai. Io ho problemi con il mio ciclo da sempre ballerino, cosi per diversi anni per farmi venire le mestruazioni il ginecoloog mi fa prendere la pllola. Dopo tanto tempo e siamo al 2000 cambio ginecologo e cosi con una dieta e un po di palestra il mio ciclo torna come per magia qausi puntuale. Proviamo a cercare una gravidanza ma non arriva... Nel 2002 mio padre a soli 55 anni si ammala di cancro, tre anni di soffeenza atroce e lo scoro 23/06/06 ci lascia.
Siamo a settembre e ho un ritardo, faccio il test per gioco, ne avevo comprati e buttati a dozzine, la linea si colora, sono in bagno, urlo, non ci posso credere, dopo 8 anni sono incinta!
Faccio le analisi ed ho la conferma, vado dal gine il quale mi fa eco e mi conferma gravidanza 8 settimane. Sono felicissima e cominciamo gia a fantasticare , mi dicevo, il signore mi ha tolto mio padre ma mi sta regalando una nuova vita.
Siamo al 12/10/06, vado dal gine per il controllo mensile, mentre fa la eco il suo sguardo si incupisce e io capisco che c'è qualcosa che non va, mi dice "Mi dispiace ma non c'è piu battito, la gravidanza si è interrotta".
Mi crolla il mondo addosso, il 15/10 mi sottopongono al raschiamento. Sono passati tre mesi e a gennatio 2007 sono di nuovo incinta, porca miseria mi dico, in nove anni nulla e in tre mesi aspetto di nuovo un figlio.
Sono ansiosa, felice e spaventata al tempo stesso, ma mi dico che non puo' piovere per sempre.
Passano i mesi, e soprattutto passa il fatidico terzo mese quelli + pericolosi per l'aborto, ho fatto cura con progesterone, preso aspirinetta e tremila vitamine per prevenie eventuali problemi.
Continuo a lavorare, mi sento bene fisicamente anche se l'ansia c'è sempre. I controlli vanno bene, il bimbo cresce ed io mi rassereno. Il 03/04 decido di fare amniocentesi , ho 34 anni e poi con un precedente aborto meglio stare tranquilli, tutto ok, bimbo sano e soprattutto un bel maschietto per la gioia mia e di mio marito. Ultimo controllo dal ginecologo il 10/05, tutto perfetto, visita successiva 12/06.
Domenica 27/05, abbiamo appena finito di pranzare ed ecco che avvertto dei mal di pancia, lievi ma fastidiosi, cerco di riposare ma non riesco a stare sdraiata , alle 17,30 chiamo il mio gine (privato) e gli spiego i dolori, mi dice di starmene a riposo e bere tanta acqua, probabilmente ero in preda ad una colica addominale. Decido di andare in ospedale, arrivo e mi visita una dottoressa almeno credo, la quale prima cerca di farmi un tracciato e non ci riesce e dopo mi fa semplicemente una ecografia dicendomi che mio fglio era li che scalciava e stava bene, mi da una pacca sulla spalle e mi dice di andare a fare una bella passeggiata con il mio bel pancione. Torno a casa tranquillizzata ma i dolori persisotno, alle 19,00 richiamo il mio gine dicendogli che sento dolori forti e ravvicinati, mi sgrida dicendomi che anziche starmene a letto osservando le sue disposizioni me ne ero andata camminando per ospedali. Assurdo!
Siamo alle 21,00 di sera, i dolori sono forti, la schiena spezzata a metà e non riesco a capire che cavolo sta succedendo, mia sorella mi obbliga a salire in macchina e cosi andiamo ad un pronto soccorso di un altro ospedale. Li mi visitano, e le parole del medico sono queste
" Signora, lei ha l'utero dilatato a 3 cm, tempo due ore e partorisce". Cosa ? Io sono rimasta li stupita, impaurita, confusa, frastornata, mi sembrava assurdo stessero parlando di me, e mentre medici e infermiere mi mettevano flebo, misuravano la pressione, io cominciavo solo a piangere incapace di capire cosa mi stava accadendo in quel momento. Hanno messo la vasosuprina per cercare di bloccare le contrazioni, ma nulla da fare, piu cercavano di fermarle piu il piccolo spingeva per uscire, mi sembrava di impazzire, ero li in sala travaglio con mia sorella che mi teneva la mano e il monitoraggio che segnava le contrazioni ogni due minuti sempre + forti. Alle 24,00 l'ostretica mi dice che non c'è piu nulla da fare, devono farmi partorire, vado in sala parto, alle 00:45 del 28/05/07 nasce CHRISTIAN, peso 780 grammi, il bimbo piange , il neontalogo lo prende in braccio e subito via in terapia intensiva. Io non capisco nulla e mentre cerco di espellere la placenta e anche gli occhi, mi meraviglio e sento dire ai medici che il bimbo era vivo, infatti mi avevano assicurato che non avrebbe avuto possibilita di superare il parto.
Io vado in camera, sono li nel letto con gli occhi spalancati nonostante la fatica e lo stress, non chudo occhio. Il mattino seguente mio marito mi dice di aver visto il piccolo, il primario gli ha fatto un quadro gravissimo , bimbo gravemente immaturo con tutte le funzioni vitali compromesse. Dopo due giorni, il 30/05 mi dimettono e da li ha inizio il nostro percorso, il nostro calvario. Tutti i giorni cerco di tirare quel poco di latte che ho, dalle 15,30 alle 19,00 appuntamento con la TIN. Ricordo la prima volta che ho visto mio figlio, uno scricciolo di 700 grammi, un corpicino bluastro, pieno di tubi e fili, io ero li che lo accarezzavo e chiamavo il suo nome.
Ogni giorno il medico di turno ci dava notizie su Cri, situazione grave ma stabile ci dicevano, ed allora che quella parola "stabile" era per noi un piccolo barlume di speranza.
Il bimbo non ha i polmoni sviluppati, intestino, ha avuto una grave emorragia cerebrale, insomma ogni giorno un bollettino di guerra. Ma io mi guardavo intorno e vedevo altri bimbi, si magari piu grandi di Christian, ma c'era anche chi come lui era nato a sole 25 settimane e stava recuperando dopo mesi e mesi, perche deve andare male anoi mi dicevo? Ricordo che non ho mai pregato tanto in vita mia, ero li vicino alla sua incubatrice che gli tenevo le manine, i piedini, e pregavo per lui.
Che angelo il mio amore, anche se a modo suo, con quegli occhietti vispi sembrava mi parlasse. Le infermiere dicevano sempre che mio figlio era uno "tosto" pieno di vitalita e con una forza di vivere incredibile. Purtoppo a partire dal 11/06 le cose sono andate sempre peggio, insufficienza respiratoria, alvo chuso, reni in sofferenza, hanno cercato di fare tutto il possibile, ma arriviamo a sabato 16/06 e quella sera è stata una doccia fredda. Il medico, ci chiama e ci dice che l bimbo è gravissimo, se volevamo essere avvisati nel caso si fosse aggravvato per assisterlo drante i suoi ultimi momenti di vita (?)
Domenica 17/06 ore 06:15 squilla il telefono, Christian sta per lasciarci. Dopo dieci minuti siamo li, io gli scaldo la manina, lo guardo, ma lui è assente, sofferente, il suo torace pulsa sempre piu lentamente.
Ore 07:00 staccano il respiratore.
Ore 08:00 , mi danno il mio cucciolo, lo vestono con una tutina enorme per lui colore azzurro cielo che gli fa spiccare quelle sopracciglia chiare, lo mettono in culleta, e cosi io, mio marito e le infermienre scendiamo giu nella sala mortuaria dove rimango accanto aa lui fin alle ore 12,00. In quelle ore ho pregato ancora, mi dicevo , signore se esisti fa che il mio amore si risvegli, fa che io torni a casa con lui e non a mani vuote.
Sono arrivati i familiari piu stretti, tutti ad ammirare qeull'angelo biondo, bello, con il visino straziato per i tubicini che gli avevano messo, con le manine e i braccini gonfi lividi, ma bello come il sole, un bimbo perfetto fuori, piccolo ma bellissimo, ma troppo imperfetto dentro il suo corpicino.
Lunedi i funerali, la bara piccola , bianca, prima di farla chiudere gli ho messo un mare di cose, dal santino, al giochino della chicco, alla tutina , una delle tante che avevo preso per lui .
Adesso ho un pacco enorme pieno di vestitini, non so se li buttero via, se li daro in chiesa, non so che cosa faro di me, della mia vita, sono solo distrutta e credo che solo chi ci è passato possa capire il dolore che si prova, è un dolore straziante, vorresti gridare al mondo intero la tua sofferenza, io avrei preferito che Dio mi avesse tolto il mio angelo appena nato, ma non dopo venti giorni, è una crudelta, il poterlo toccare, andarlo a trovare ogni giorno per venti lunghi giorni, sopere che hai avuto un figlio e che oggi non c'è l'hai piu.
Spero di andare avanti e di trovare conforto a questo dolore, ma mai mai potro dimenticare Christian, anche se un giorno lontano dovessi avere un altro figlio mai nessuno potra prendere il suo posto, perche Christian è nato, è vissuto, e vivrà per sempre dentro il mio cuore.
Luisa (forum 26/06/2007
- Le nostre storie)

Daniel M.
Ciao a tutte, mi chiamo Edith ho 38anni e sono di Bolzano, la stellina per il mio angioletto brilla giá da più di quattro mesi nel nostro cielo, si chiama Daniel M. diventato Angioletto il 13.giugno 2008 alla 26esima settimana di gravidanza.
Vi volevo ringraziare tutte perché ho letto in silenzio e con le lacrime agli occhi tutte le vostre storie che mi hanno aiutato moltissimo. grazie di cuore
In gennaio ho scoperto di aspettare un bimbetto e mi sentivo la persona più felice di questo mondo, il mio primo bimbo a 38 anni, poi passano i mesi cresce la pancia ed inizi a sentirlo, si muove é un maschietto, tutto sembra bellissimo, mi dicevo che la natura è stupenda ed enorme pensando a quello che una donna riesce a fare, mettere al mondo una creatura è bellissimo! Andiamo in ferie e li purtroppo la brutta notizia, non lo sentivo muovere cosí siamo andati all'ospedale per fare un controllo e purtroppo per il mio piccolo non c'era piú niente da fare. Ci dicono che potevo farmi ricoverare li oppure tornare a Bolzano la nostra cittá. Siamo tornati e all’ospedale di Bolzano mi hanno trattato benissimo, mi hanno messo in una stanza e senza chiedere hanno messo un letto anche per Stefano (il mio compagno). Mi hanno indotto le doglie e per fortuna dopo poche ore è nato il mio angioletto Daniel, era bellissimo.
Non hanno trovato niente che non andava ne in me ne nella placenta ne in lui, chissà cosa sia successo, purtroppo bisogna accettalo ed è dura, non c’era niente che non andava era cresciuto bene fino all´ultimo, gravidanza bellissima fino a quel momento, mai stata male, però il mio bimbo non c’è più. Ti voglio bene piccoletto mio. Sarai sempre nel mio cuore, non ti dimenticherò mai.
Tornata a casa abbiamo subito cercato aiuto in un consultorio dove siamo stati seguiti da una psicologa e da un psicoterapeuta; abbiamo cercato anche su internet, forse cercavamo spiegazioni per quello che mi era successo ma abbiamo trovato purtroppo molte storie analoghe alla mia, e così sono finita sul vostro sito, dove ho partecipando silenziosamente alle vostre storie e leggendo le vostre discussioni mi sono ritrovata a condividere parecchie cose! Le persone che per fortuna loro non hanno vissuto questo dramma non riescono a capire come puoi stare e soprattutto dicono tante di quelle cose pensando di aiutarti ma purtroppo fanno solo peggio, così ti isoli un po’. Ora sono tornata a sorridere e mi è venuta voglia di presentarmi visto che ancora non lo avevo fatto, non riuscivo a trovare le parole.
Io ringrazio tantissimo Stefano che in questi mesi è stato magnifico al mio fianco, ringrazio tutte voi e saluto tutti i vostri angioletti che sono in cielo assieme al mio Daniel. So che lui mi vuole bene, e un giorno quando lo incontrerò potrò coccolarmelo come non ho potuto fare qui, però sono qui e sono contenta di aver riacquistato il sorriso, sono contenta di sentirmi bene con qualcosa in più, uno spirito, un’energia ed un Angioletto!!!
Ti amo piccoletto mio.
Edith mamma di Daniel (forum 31/10/2008
- Le nostre storie)

Daniele S.
Ciao a tutti. E' tanto tempo che leggo le vostre storie e oggi ho deciso di scrivere anche io. E' molto difficile ho il cuore in gola. Il 15 luglio 2009 il mio piccolo Daniele è nato morto a 40 sett.Il 15 maggio alla flussimetria ci avevano detto che aveva problemi all'intestino doveva essere operato alla nascita e invece ha deciso di lasciarci prima.Mesi infernali per me e la mia famiglia ma voi lo sapete meglio di me. Poi cn mio marito abbiamo fatto degli accertamenti analisi genetiche sulla fibrosi cistica che forse era la causa dei suoi problemi e ancora un'altra delusione tutti e due portatori sani. Non sapevamo niente il nostro primo figlio è sano ha 9 anni ed è l'unica mia salvezza. Ora la paura è grande e l'idea di avere un'altro bimbo ci spaventa non ho il coraggio non riuscirei a sopportare una nuova delusione. Vi ringrazio di esistere,siete così dolci e gentili mi dispiace per tutti voi che soffrite vorrei avere poteri magici e cancellare tutti i nostri dolori. Voglio dare un abbraccio grande a mia sorella che mi ha aiutato molto e che so che sta soffrendo per me e mi dispiace.Se volete rispondermi sarò felice. Potete mettere una stellina anche per Daniele S.
Grazie a tutti un bacio.
Gabri (forum 18/02/2010 - Mi presento)

Diego C.
Ciao a tutte voi, sono Simona e vorrei raccontarvi anch’io la nostra triste storia.
Ho portato in grembo nostro figlio Diego per tutti i nove mesi della gravidanza………… Sabato 29 maggio (2010), giorno del termine, siamo andati in ospedale x il monitoraggio e la visita ecografica. Tutto andava bene, avevo qualche contrazione ma niente di chè.
Sia il ginecologo che l'ostetrica ci hanno rassicurati che era tutto perfetto: tracciato, ecografia, pressione, albumina…… E cosi siamo tornati a casa tranquilli.
La Domenica mi sentivo un pò strana, le contrazioni erano appena piu' intense, e avevo l'impressione che il bambino non si muovesse come al solito, ma non mi sono preoccupata più di tanto, pensando al buon esito della visita della sera precedente.
Lunedì mattina invece la preoccupazione si è fatta sentire sempre più incessantemente, xchè ancora non riuscivo a percepire alcun movimento di Diego……. E lui che è sempre stato un cucciolo vivace, non avevo bisogno di contare i movimenti nell’arco della giornata da tanto scalciava.
Così sono andata in ospedale e con l'ecografia hanno visto che non c'era più battito cardiaco.... In quell’istante avrei voluto morire anch’io….
La ginecologa di turno non ha avuto il coraggio di darmi la tremenda notizia, l’ho capito dal suo sguardo……. Non potrò mai scordare quel momento.
E così da quel giorno è cominciato il nostro incubo.
Mi hanno ricoverata subito e hanno iniziato ad indurmi il parto. Ringrazio il Signore che mi ha dato la forza di superare il parto….. Si perché ho accettato di partorire naturalmente…
Il calvario è cominciato lunedì pomeriggio 31 maggio e ho partorito la sera del 1 giugno.
Non c’è bisogno di spiegare a voi tutte cos'ho dovuto affrontare.... Dovevo partorire il nostro bambino con la consapevolezza di non sentirlo nemmeno piangere, di metterlo al mondo senza vita..... Uno strazio senza fine.
Abbiamo voluto dare a Diego una sua “casa" qui al cimitero del nostro paese, è stato e resterà per sempre nostro figlio.
In ospedale, subito dopo il parto, abbiamo voluto vederlo.... Era bellissimo, un cucciolotto di 3650kg, con due guanciotte paffute. E’ stato devastante separarci da lui.
Vi giuro che niente ha fatto presagire a una cosa del genere. Ho portato avanti una gravidanza senza ostacoli di nessun tipo, esami sempre ottimi. Non ce ne capacitiamo, arrivare a termine, aspettarci la sua nascita da un momento all'altro e in un attimo vedere tutto svanire.
Sono giorni difficili, tremendi, dove hai solo voglia di piangere, piangere piangere.
Arrivare a casa dall’ospedale e aver davanti la sua culla già pronta, il fiocco col suo nome........ Un dolore infinito.
I referti dell'autopsia parlano di torsione del cordone ombelicale che ha bloccato il passaggio del sangue.
.......Diego era sanissimo, tutti gli organi vitali formati perfettamente senza alcuna malformazione. Un bimbo di 3650 kg per 52 cm di lunghezza che non aveva nulla......... Niente di niente.
E' morto così..... soffocato....... Una cosa talmente banale che gli è stata fatale.
E' assurdo. Noi non crediamo ancora che sia potuto succedere una cosa del genere.
Ora ci aggrappiamo alla speranza che un giorno Diego vivrà con noi, dandogli un fratellino o una sorellina……… Sarebbe davvero meraviglioso………
Il desiderio adesso è più forte che mai.
Qui con le vostre storie abbiamo trovato un po’ di conforto. Un abbraccio grande grande a tutte voi…. E un grosso in bocca al lupo a chi desidera come noi un bimbo da amare più della nostra vita. Ciao Simona
Simona (forum 08/09/2010 - Le nostre storie)

Elena Sofia:
Per Elena Sofia, principessa degli unicorni.
Bambina mia,se avessi aperto gli occhi sul mondo, lo avresti amato;ma non è andata così.
Se avessi respirato, sorriso, amato, mi avresti detto grazie, ma non è andata così .
Se io fossi riuscita a proteggerti, se il mio amore fosse bastato ad allontanare la morte,adesso saresti ancora dentro di me, e io non mi sentirei tanto inutile e vuota.
Tu , amore mio, sei una promessa non mantenuta, un sogno che non si può più realizzare:
La principessa degli unicorni.
Se fossi nata, come era giusto, ti avrei cantato mille canzoni,ti avrei sorriso un numero infinito di volte, ti avrei raccontato un milione di favole: di draghi, di magici unicorni,ma non è andata così…
Figlia mia, gli unicorni sono animali fantastici,splendidi cavalli capaci di volare….c’è chi dice che non esistano, si sbagliano….anche di te, mia splendida bambina capace di volare, qualcuno crede che tu non sia mai esistita…poveretti, non vedono le cose che splendono:troppa luce ,troppa bellezza…troppo poco amore nel loro cuore per riconoscere il vero AMORE.
Tu eri viva dentro di me,così credevo di aspettare una bambina come tutte le altre….mi sbagliavo: aspettavo un Angelo…adesso lo so, perché sei volata via.
Non posso vivere senza di te, puoi tornare da me, per favore? Ho giusto bisogno di un Angelo.
Progettavo di prendermi cura di te ma non è stato possibile, adesso io ti chiedo di prenderti cura di me,del papà e di Raffaele, resta qui!
Figlia mia, l’amore è strano, certe volte ne dai tanto e ti torna indietro come un boomerang, ti travolge, ti riscalda, ti colora il mondo intero…altre volte è come un enorme pacco che ti resta tra le mani, e pesa e non sai cosa fare….era pronto per la persona più speciale , ma lei è volata via, così non c’è più il destinatario: non lo puoi abbandonare perché è troppo prezioso, non lo puoi tenere stretto, finirebbe con lo schiacciarti, e allora, ti ingegni un po’ per alleggerire il carico….
Per questo motivo ho cercato un vestitino che ti stesse bene, l’ho scelto bianco, con le farfalline e i merletti….poi ho messo un piccolo unicorno , vicino a te…l’ho bagnato con le lacrime, ci ho lasciato anche un pezzo del mio cuore….di notte, io sono l’unicorno che ti dorme vicino.
Altro non ho potuto fare, non che non avessi voluto, proprio non c’era niente che potessi fare.
Ti amerò per sempre, Dio lo sa, non smetterò mai di pronunciare il tuo nome come se fosse la più bella canzone …Tu sarai per sempre:
Elena Sofia,principessa degli unicorni, Amore della mamma.
Forse è questo che avrei voluto scrivere sulla tua tomba, ma tu non sei li….tu resti nel mio cuore… ecco i miei cuori, adesso sono tre….quando il dolore diventerà sopportabile, sentirò che non sono sola…vivrò anche per te e per il tuo fratellino, e ti amerò e lo amerò da morire.
Sogno di baciarvi, la mamma

Laura mamma di Elena Sofia (forum 23/02/2008
- Le nostre storie)

eccoci quì
23/03/2009 è nata la mia piccola meraviglia!!!!!
finalmente la gioia più grande si è avverata e Sofia Miranda è arrivata a colorare il mondo di rosa...
Grazie x esistere a tutte voi, sono tanto felice,ma ancora troppo debole x raccontare i particolari...
Laura e Sofia Miranda mamma e sorellina di Elena Sofia,Principessa degli unicorni!
Laura mamma di Elena Sofia (forum 27/03/2009 - Belle notizie e lieti eventi)

 

Elia:
mi chiamo Laura, ho 32 anni ed anche a me è successo!
Il 22 Agosto del 2004 ho perso il mio bambino alla 35 settimana di gestazione ... dopo un'ecografia di controllo fatta perchè non lo sentivo muovere da qualche ora mi è stato detto :"Non c'è più battito".
Da lì il turbinio di sensazioni, dalla sofferenza più atroce, all'incredulità, alla rabbia, al dolore ... un travaglio durato 17 ore, i cui dolori sono stati leniti con l'epidurale, fino all'espulsione del mio bel bambino ... tantissimi capelli, nasino arricciato all'insù, bacchina a cuoricino, 2.120 Kg .... lo abbiamo chiamato Elia.
Ho passato le due settimane subito dopo la perdita del bambino nel silenzio più assoluto, impedendo a chiunque di entrare nel mio dolore e rifiutando qualunque tipo di contatto esterno ... poi con calma ho iniziato a intraprendere i primi contatti e cos’ ho ricercato le mie due amiche del cuore e poi ..... piano piano il resto del mondo!
In quella sala parto ho lasciato un pezzo di me, ma non mi sono arresa e in un certo senso sono voluta tornare a riprendermelo quel pezzettino ... dopo poco più di un anno, il 10 Ottobre del 2005 è nato Alberto.
La gravidanza è stata sicuramente stimolata dal fatto che ho un'altra figlia, Eva di 5 anni che mi ha spronato nel ritentare nell'aver quel fratellino tanto atteso e mai arrivato.
Ma soprattutto è stata l'ostinazione mia e di mio marito di non volersi arrendere ad un destino così infame, nel voler riacquistare fiducia nella vita (che già ci aveva resi partecipi di altre perdite), nel ritenere di meritarsi ancora un po’ di felicità , ma soprattutto nella mia necessità di dare ancora una volta vita nella consapevolezza che non esiste amore più grande di quello che diamo e di quello che ti danno i figli.
Tutti quelli che se ne vanno lasciano dentro di noi un po’ di sè e così è stato per Elia perchè è con lui e attraverso di lui che oggi io e mio marito siamo riusciti a riottenere un po’ di serenità .... viviamo con lo scopo di rendere felici i nostri figli, ma come possiamo farlo se siamo i primi a non esserlo?
E' da qui che è nata la volontà di andare incontro ad un'altra gravidanza, nella consapevolezza che era necessario per il bene nostro e di Eva di cercare di riacquistare un po’ di felicità .... i miei figli rappresentano le mie vittorie più grandi ma soprattutto Alberto è l'emblema di un'esistenza che a suo tempo mi fu negata e che abbiamo cercato di riconquistare.
Quella stellina ha segnato in modo devastante la mia vita, ma proprio nel ricordo di quel giorno ho trovato la forza di cercare e di trovare uno scopo che lenisse il dolore di quella terribile esperienza e la nascita di un altro figlio ha in qualche modo fatto sì che potessi raggiungere quello scopo.
Sono passati più di due anni e non c’è giorno che non pensi ad Elia, a come sarebbe stato, che carattere avrebbe avuto, di che colore sarebbero stati i suoi occhi, quale sarebbe stato il tono della sua voce alla parola “mamma” ... mi manca sempre tanto
ma mi ha lasciato un grande eredità: il bisogno di aiutare gli altri ed è proprio per questo che sono qui a scrivere la storia mia e di Elia
Laura mamma di Elia (forum 09/03/2007
- Le nostre storie)

Eliana N.
Ciao, fino ad ora non avevo ancora avuto la forza di scrivere la mia storia...
La mia bambina di nome Eliana è nata il 14 agosto 2009, ero a 39+4, mancavano solo 3 giorni alla dpp...
Ho passato insieme a lei 9 mesi, i più belli della mia vita... con tante paure per il mio carattere ansioso... ma con tanta gioia e voglia di arrivare fino alla fine per poter abbracciare, coccolare, amare e crescere la mia creatura... tanto desiderata e amata già da tante persone....
Il mese di Novembre del 2008 cioè dell'anno scorso ho vissuto la brutta esperienza di avere un aborto spontaneo all'8° settimana, non ho nemmeno fatto in tempo a vedere il mio fagiolino nella sua prima ecografia, di lui mi è rimasto solo il ricordo dei 2 test di gravidanza risultati positivi e della gioia immensa che già allora avevamo manifestato.... Avendo cicli irregolari e lunghi aspettai parecchio prima di fare il test... e dopo solo tre giorni dalla scoperta di aspettare il mio fagiolino ecco le prime macchie, la corsa in ospedale, inutile perchè mi dissero che non potevano aiutarmi...
Nella mia disperazione pensavo che quella potesse essere stata a mia esperienza più brutta.... ma..... Il 10 dicembre, ho fatto un test.... ero nuovamente in dolce attesa.... niente sintomi, niente nausea, solo la paura di quei primi 3 mesi..... La sua prima ecografia, vedere il suo cuoricino che batteva, è stata un'emozione grandissima... mio marito ha tirato fuori la sua prima lacrimuccia dalla felicità e la mia famiglia ha trovato la serenità che il mese prima era volata via insieme al nostro primo dolore.... Poi le ecografie successive, sempre un'emozione grandissima... tutto andava bene... è stata una gravidanza senza nessun problema...
Tutti noi a procedere con i preparativi per il suo arrivo... tante cosine nel suo armadio... e tanta la voglia di prenderla in braccio...
La mia Eliana da quando abbiamo iniziato a sentirla non ha mai smesso di muoversi... era una ballerina... in continuo movimento... rispondeva al mio richiamo con le dita... iniziava a ballare con le sue canzoni preferite... e se eravamo in giro a fare compere stava tranquilla ma se iniziava la musica si faceva sentire...
Appena mio marito appoggiava il suo orecchio sul pancione lei gli tirava un calcetto... ci ha lasciato tanti splendidi ricordi... tante emozioni indimenticabili.
Il 16 luglio, visita dal ginecologo, la bambina è podalica quindi fissiamo il cesareo per il 31 luglio... facciamo gli esami... aspettiamo con ansia e già immaginiamo il momento in cui la prendermo in braccio... immaginiamo il suo visino, le sue manine... quanta felicità... La notte tra il 29 e il 30 non ho dormito per niente, alle 14 del 30 era previsto il recovero per gli ultimi esami e per gli ultimi controlli... arriviamo in ospedale e per prima cosa la ginecologa di turno ci dice: controlliamo che non si sia girata... a volte capita.... un attimo di silenzio... ed ecco la mia Eliana ha deciso di nascere un altro giorno col parto naturale... è in posizione cefalica e quindi si torna a casa ad aspettare le contrazioni....
Ecco che passa il compleanno della mia mamma (12 agosto) con tanta felicità... il pancione ormai cresciuto parecchio... la mia bimba in continuo movimento, le prime contrazioni di preparazione...
Tutti pronti ad accoglierla a braccia aperte...
Fino all'1 della notte tra il 13 e il 14 agosto la mia bambina si è fatta sentire... poi mi sono addormentata e alle 3 mi sono svegliata di soprassalto, sentendo degli indurimenti alla pancia... in un primo momento ho pensato: sono iniziate le contrazioni. Ma non c'era dolore... chiamo mio marito e corriamo in ospedale sperando che siano le prime contrazioni ancora non dolorose anche se dentro di me sentivo che qualcosa non andava...
Arriviamo li, facciamo il monitoraggio, la sonda non rileva il battito.... non si sente nulla... Ho pensato: non funziona...
Andiamo a fare l'ecografia e li.... la frase: MI DISPIACE NON C'E' BATTITO.... In un solo istante la disperazione, tutto mi è crollato adosso... la mia bambina non c'era più, la mia bambina mi aveva lasciato........
Il vuoto intorno a noi e da li la decisione da prendere...parto naturale o cesareo....pensando: ma come si fa a partorire una bambina sapendo che non sentiremo mai il suo pianto.... come???
Ma alla fine la mia decisione con l'appoggio di mio marito e dei miei famigliari è stato proprio il parto naturale.... Aveva deciso lei girandosi il giorno prima del cesareo...
Il mio saluto... l'ultima cosa che avrei potuto fare per lei.... la cosa più bella che avrei potuto mai fare.... Parto indotto... Nel dolore fisico...il dolore psicologico.... Ma sono felice di averlo fatto, sono felice di aver provato comunque l'emozione di sentirla nascere... E' nata alle 15:55 ... l'ho tenuta tra le mie braccia... l'ho accarezzata... ho osservato ogni suo particolare.. le manine, i piedini, gli occhietti, le sue labbra, il nasino.... tutto....
Poi tutto il dolore.... la domanda più frequente PERCHE', cosa abbiamo fatto per meritare questo... Nessuna risposta....
Ora della mia bambina mi rimane il suo dolce ricordo, la sua foto... Ma dentro di me c'è una parte del cuore che piange.... piange per la sua assenza... so che sarà per sempre il nostro angelo, la nostra stella..... ma è difficile sorridere.... Ora sono passati poco più di due mesi... e sono 3 giorni che penso a lei più ancora dei giorni precedenti..... mi manca sempre di più.... ho voglia di sentire il suo odore....ma non posso... Ora spero presto in una nuova gravidanza, spero che presto la nostra Eliana possa proteggere un fratellino o una sorellina.... spero che presto lei possa vedere un po' di serenità nei miei occhi, in quelli di mio marito e dei miei cari.... Questa esperienza ci ha cambiato la vita.... tutto è completamente diverso....
Ma quando leggo le storie di altre mamme speciali come me... non mi sento sola...e vi ringrazierò sempre per aver creato questo sito... dove noi mamme troviamo un punto di incontro, di sfogo ... dove noi mamme possiamo vedere le nostre stelle insieme a tante altre..... Ora attendo il mio Arcobaleno...
Grazie per avermi ascoltata...
UN ENORME BACIO ALLA MIA STELLA!
TI AMO BAMBINA MIA, TI AMERO' PER TUTTA LA MIA VITA... NON POTRO' MAI DIMENTICARTI.... CIAO MIO DOLCE ANGELO...
Cate (forum 29/10/2009 - Le nostre storie)

Elisabetta
Ciao a tutte, mi chiamo Cristina e ho 35 anni e da poco ho scoperto questo meraviglioso sito. Avete avuto un’idea straordinaria: se fosse esistito nel 2000 quando la mia piccola Elisabetta è volata in cielo… E invece, sbattuta fuori dall’ospedale, ho trovato solo il vuoto… Ho letto alcune delle Vostre storie e ho pianto tanto perché mi sono ritrovata in tutti quei sentimenti di dolore, confusione, rabbia, incomprensione, abbandono che ho provato per tanto tempo (e che, in certe circostanze, ritornano fuori ancora oggi). Ma ora vi racconto del mio piccolo angelo. Sono rimasta incinta ad agosto 1999, subito dopo il ritorno da un viaggio con mio marito in Terra Santa. Quell’anno è stato il più bello della mia vita: il matrimonio, la terra di Gesù, la gravidanza; non potevo essere più felice di così. Poi arriva il 2000 e comincia il calvario: all’inizio dell’anno a mia mamma viene diagnosticato un tumore maligno al seno e inizia una serie di visite ed interventi. Nel frattempo l’ecografia di Elisabetta mostra che la bimba ha un lieve ritardo di crescita, ma la ginecologa mi tranquillizza, prescrivendomi solo dei controlli molto ravvicinati. Verso il settimo mese improvvisamente mi “esplode” la pancia diventando, in 15 giorni, delle dimensioni da fine nono mese. Al controllo la ginecologa mi diagnostica un polidramnios, cioè un eccesso di liquido amniotico, associato ad un ritardo di crescita della bimba e mi manda in ospedale per fare un’ecografia con delle apparecchiature un po’ più sofisticate. E lì inizia la vera angoscia. Dopo un’eco infinita il ginecologo mi dice che Elisabetta non deglutisce e quindi non “beve” il liquido amniotico. Suppone un’ostruzione dell’esofago e mi annuncia che alla nascita la bimba dovrà probabilmente subire un intervento. Io sono ubriaca, mio marito non c’è, la mente è totalmente annebbiata, mi stringo la pancia per abbracciare Elisabetta più che posso… ma ancora non mi rendo conto di cosa voglia dire. La mia sciocca mente mi dice che, in fondo è “solo” un intervento, e dopo sarà tutto ok… Continuo a fare avanti e indietro dall’ospedale. Intanto mia madre viene ricoverata d’urgenza il 15 maggio perché, nell’ultimo intervento subito, non hanno cucito bene un’arteria che si è rotta e rischia la vita. Ma almeno lei, grazie a Dio, ce la fa ed oggi è ancora qui con me, in piena salute. Il 18 maggio vengo di nuovo ricoverata, faccio un’eco e tre tracciati al giorno, ma nessuno si degna di dirmi nulla. Fino alla terribile notte di sabato 19 maggio. Alle 23,30 mi portano a fare l’ennesimo tracciato. Elisabetta si muove pochissimo, l’ostetrica deve continuamente spostare la cintura perché il battito è flebile (ma naturalmente non me lo dice). Dopo un’ora e mezza compare un ginecologo che mi fa, con una freddezza incredibile, una domanda stupida: ha mai pensato ad un cesareo? Io lì per lì non capisco; gli chiedo se possiamo aspettare la mattina seguente il Dott. Orsini (che mi aveva seguito in ospedale) per parlare con lui. Questo ginecologo, cambiando completamente tono, mi dice che non si può aspettare perché la bimba è in grave sofferenza. Da lì non capisco più nulla, comincio a tremare come una foglia, ho le formiche alle mani, ogni parola che mi dicono mi rimbomba a vuoto nella testa. Chiamano mio marito che arriva poco prima che io entri in sala parto, mi stringe la mano, mi fa coraggio... In sala parto, in mezzo a mille mascherine verdi, un volto amico: la mamma di una mia amica che fa la ferrista ed è di turno proprio quella notte. Elisabetta nasce il 20 maggio 2000 alle 02,10 ed è subito trasportata d'urgenza in neonatologia... in sala parto mi sveglia la mamma della mia amica e con gli occhi lucidi mi dice solo una parola: coraggio. Ricado nell'intontimento dell'anestesia e mi risveglio in reparto con un dolore atroce al ventre. Arriva un'infermiera dolcissima, Alberta, che subito mi dà un calmante e mi dice di non esitare a chiamarla se avessi bisogno di qualunque cosa. Non so quanto tempo passa, è ancora buio quando arriva mio marito e mi dice che Elisabetta è in terapia intensiva con una grave malformazione alle vie respiratorie, non si sa se ce la farà perchè non riescono ad intubarla. Io piango, urlo, mi fa male il ventre ma soprattutto il cuore. Mio marito resta poco: torna un attimo da Elisabetta e poi va a casa; non riesce a sopportare la vista di noi due sofferenti... Lo chiamano alle 8,30 del mattino: Elisabetta è salita in cielo alle 08,25. Ora deve dare la notizia a me: credo che non abbia mai fatto niente di più doloroso in tutta la sua vita. Io comincio ad urlare come una pazza, mi sente tutto il reparto, arriva l'infermiera e mi dà una dose da cavallo di calmante, così ricado nell'oblio, tra incubi, dolore, vuoto... Mi sembra che mi abbiano strappato il cuore: è una sensazione fisica oltre che psicologica e continuerò a provarla per mesi dopo il parto...
Vedo finalmente Elisabetta all'obitorio mercoledì 24 maggio: il suo visino tondo, le sue manine, i suoi capelli fini e castani... il mio angelo... sono mamma!!! Vorrei prenderla in braccio e non andare mai più via di lì... Al funerale le stringo la manina gliela accarezzo finchè non si scalda... mi sembra viva... non chiudete quella bara... non portatemi via la mia bambina... la voglio a casa con me !!! Le ultime mie lacrime “in pubblico”. Purtroppo nella mia famiglia d'origine i sentimenti di dolore si “dovevano” tenere nascosti; mio marito invece non riusciva ad accogliere e “sopportare” il mio dolore; intorno a me non c'erano persone, o strutture, o siti internet che potessero accogliere i mie sentimenti; e così li ho soffocati dentro di me, piangevo solo quando ero sola e sicura che nessuno potesse suonare alla mia porta. Solo voi care amiche potete capire di cosa sto parlando.
Poi passa il tempo e piano piano, a fatica, si ritorna a vivere. Io ho trovato un po' di pace quando ho deciso di mettere la foto di Elisabetta scattata all'obitorio, in un ciondolo che porto sempre al collo. Da quel momento mi è sembrato di averla sempre accanto a me. E le parlo tanto, tantissimo, come quando era nella mia pancia.
E ora le liete notizie: Elisabetta ha due fratellini: Jacopo di 7 anni e mezzo e Francesco di 4 e mezzo. Sul mobile in sala c'è la foto mia e di Cristian quando ci siamo sposati e davanti le foto dei nostri tre bimbi, tutti e tre. Chi entra in casa nostra e non conosce la nostra storia a volte fa domande, altre volte tace con sguardo interlocutorio; io non mi vergogno di quella foto e anzi sono orgogliosa di dire che quella è la nostra bimba più grande, anche se qualche volta ancora mi prende un groppo alla gola... Un caro saluto a tutte e grazie di avermi permesso di esprimere finalmente i miei sentimenti.
Cristina mamma di Elisabetta (forum 06/08/2009 - Le nostre storie)

Emanuele P.
Ciao a tutte Voi mamme speciali, finalmente ho deciso di raccontare anche io la mia storia. E’ il 28.02.2008 quando dopo appena due giorni di ritardo faccio il test….. mi alzo dal letto in silenzio per non far svegliare mio marito che dorme….sono le 6:30 ( non sono riuscita a dormire, sentivo già qualcosa in me di diverso)…..vado in bagno faccio il test….aspetto qualche minuto…tremo per l’emozione quando i miei occhi vedono quello che speravo è POSITIVO……corro da mio marito che ancora dorme, salto sul letto, non si sveglia, insisto finalmente apre gli occhi e gli do la notizia, siamo entrambi al settimo cielo. Decidiamo di aspettare qualche giorno per dare la notizia alle nostre famiglie. Domenica 9 marzo, mi alzo di buon mattino e mi accorgo che qualcosa non va, vado in bagno ho perdite di sangue….di corsa al pronto soccorso, visita ed ecografia per la prima volta sento il battito del mio angelo, c’è è tutto ok, ritorno a casa riposo e mi danno il progesterone. Mercoledì 12 marzo di nuovo perdite di sangue abbondati, di nuovo in ospedale mi ricoverano per farmi stare più tranquilla, il mio piccolo sta bene. Dopo cinque giorni ritorno a casa, riposo assoluto perché c’è un piccolo distacco di placenta. Per un mese e mezzo mi alterno tra letto e divano, fortissime nausea accompagnano questa mia degenza a casa….non mi importa, l’importante è che il mio piccolo stia bene. Finalmente dopo un ennesima visita, a fine aprile il mio gine mi conferma che tutto si è stabilizzato…….posso ritornare a lavorare……non ce la facevo più a stare in casa, proprio io che ero abituata a stare sempre in movimento.
Tutto sembra che proceda per il verso giusto, inizio a sentire i suoi movimenti, è un alternarsi di emozioni e di sensazioni che mi rendono me e marito immensamente felici, c’è una vita in me e ogni giorno che passa sento che sta crescendo.
Nonostante tutto sembrava procedere bene, avevo delle continue sensazioni strane, come se qualcosa non dovesse andare bene.
Il 7 luglio andiamo a fare l’ecografia morfologica, i medici ci confermano che tutto ok, il mio angelo sta bene, non ha problemi, finalmente scopriamo il sesso, è un MASCHIETTO. La mia gravidanza continua a procedere bene, il mio angelo si muove in continuazione, non sta un attimo fermo……..quando non lo sento per un po’ basta mettere una mano sulla pancia e lui si faceva sentire per farmi stare tranquilla….ma il peggio stava per arrivare.
E’ il 23 luglio inizio a sentire qualche lieve dolore di pancia, cerco di non preoccuparmi e vado a dormire. Il giorno seguente sento ancora qualche dolore, nel pomeriggio iniziano delle perdite di sangue e i dolori aumentano…..corro in ospedale, inizio ad avere paura sono solo a 25 settimane non può nascere adesso……mi visitano, mi dicono che i miei dolori sono contrazioni e ho un piccolo distacco di placenta, ma mi rassicurano, la mia placenta è alta, non c’è rischio di un parto prematuro…..mi ricoverano comunque, mi mettono le flebo per far passare i dolori, dopo due giorni non ho più dolori, sento il mio angelo muoversi in continuazione e mi convinco che tutto stia tornando alla normalità…..ma non è stato così perché dopo solo un giorno di calma ricominciano le contrazioni. Sono le tre del mattino del 28 luglio, dopo una notte insonne i dolori diventano sempre più forti sto malissimo mi sembra di morire , i medici fanno di tutto per cercare di far passare le contrazioni, ma alle 4 e 45, nasce Emanuele, . Arriva il neonatologo, cerca di rianimarlo perché ha attività cardiaca ma non riesce a respirare, alle 5 e 07, dopo appena 22 minuti di vita Emanuele decide di lasciarci e vola tra gli angeli. In quegli attimi non ho capito più nulla, sembrava un sogno non era possibile che fosse successo propria a me……..non riuscivo a piangere……ero incredula.
Subito dopo arriva mio marito, ci stringiamo in un lungo e silenzioso abbraccio, il nostro angelo non c’è più……….
Ho deciso di vederlo, era bellissimo, 800 gr in un vestitino bianco enorme, tantissimi capelli neri, un tesoro…….. non lo dimenticherò mai.
Sono quasi due mesi e ci sono giorni in cui il dolore sembra diventare sempre più forte.
Ci manca tantissimo!!!!!
I medici non sono riusciti a darci una spiegazione di quello che è accaduto, un parto prematuro, troppo prematuro.
Emanuele mamma e papà ti amano e lo faranno per sempre.

Valeria (forum 22/09/2008 - Mi presento)

Emma:
La nostra piccola Emma inizia ad illuminare le nostre vite il 6 agosto del 2005, quando abbracciati un sabato mattina guardiamo il risultato del test di gravidanza.
Sono passati alcuni mesi da quando abbiamo deciso di allargare la famiglia e non stiamo piu' nella pelle dalla gioia.
La gravidanza di Emma e' perfetta, nemmeno una nausea e con la mamma che lavora da pendolare da Pavia a Milano fino a tre settimane dal parto. Un'unica ombra, l'immane tristezza per il cuginetto Matteo che, alla fine di agosto, vola da Gesu' ancora prima di vedere la luce, alla 37ma settimana. Ma non puo' capitare ancora, nella stessa famiglia, a pochi mesi di disanza, e' impossibile... anche la nonna, malata di tumore da qualche mese, sta reagendo alle cure in modo inaspettato anche per gli stessi medici.
Alla 37ma settimama e 4 giorni (questo numero 37 ritorna ancora una volta), alla mamma si rompono le acque: rimaniamo in ospedale per una notte ma niente, il travaglio non inizia spontaneamente e quindi iniziamo l'induzione alle nove del mattino. E' il 24 marzo del 2006: una giornata lunga, le ore passano lentamente. Finalmente alle sei di sera inizia il travaglio vero e proprio, alle nove siamo in sala parto ed alle nove e un quarto nasce il nostro angelo. E' la prima volta per la mamma ed il papa', ed e' un evento di una portata immensa che puo' capire solo chi lo ha vissuto. Emma e' una bimba vispa che inizia a piangere quasi ancora prima di uscire. La ricordiamo ancora chiaramente che sgambetta posata sulla pancia della mamma e che ci guarda con gli occhi pieni di stupore. E' bellissima.
E poi succede quello che mai ti aspetti: una volta tagliato il cordone ombelicale, la portano per via per i lavaggi di rito e, quasi subito, si capisce che qualcosa non va. Emma non riesce a respirare, viene intubata e poi portata a patologia neonatale.
Siamo in angoscia, la mamma ancora in sala parto per il secondamento, il papa' che cammina avanti e indietro per il reparto: la nostra ginecologa ci rassicura, dicendo che sicuramente e' solo un problema passaggero, e che la bimba deve essere "stabilizzata". Portano Giovanna in reparto, mentre io vado a patologia neonatale.
Le tre ore successive sono quelle piu' brutte della nostra vita, separati uno dall'altra, senza poter stare accanto ad Emma per non farla sentire sola in questo momento difficile, a pregare tutti i santi disponibili perche' la nostra piccolina potesse tornare da noi sana.
A patologia neonatale il reparto e' chiuso, nessun medico esce per dirmi nulla. Per tre ore rimango in attesa e riesco solo a sbirciare attraverso una vetrata, dove posso solo intravederla nei momenti in cui non vi sono medici accanto a lei. E' quasi l'una di notte quando finalmente esce il medico di turno a dirmi che non sono riusciti a fare niente, la nostra Emma e' volata in cielo dopo tre ore dalla nascita.
Torno in reparto e rimango dieci minuti, ma sembrano ore, abbracciato a Giovanna: il dolore e' qualcosa che ci annulla e ci consuma da dentro. Lo chiediamo e ci portano a vedere la nostra piccola: in ambulanza visto che la mamma non si puo' ancora alzare ed il reparto si trova da tutt'altra parte. E' il primo momento, dopo la sala parto, che siamo tutti e tre insieme.
La notte passa senza riuscire a dormire, abbracciati, nel reparto di ostetricia, dove si sentono chiaramente i pianti degli altri neonati che vengono portati dalle mamme per l'allattamento notturno.
Per Giovanna e' straziante sentire quei pianti: per fortuna sta bene e la nostra ginecologa fa in modo di dimetterla dall'ospedale gia' lo stesso pomeriggio, per risparmiarle almeno questa tortura di sentire e vedere le altre mamme con i loro piccoli in braccio.
I giorni successivi li abbiamo passati, per tutto il tempo che era possibile, nella camera mortuaria insieme alla nostra piccola. Abbiamo voluto passare con lei tutto il poco tempo che ci e' stato concesso, e questo sicuramente ci e' stato di aiuto. Dopo il funerale siamo partiti, per un viaggio lungo l'Italia, alla ricerca di luoghi tranquilli dove stare da soli e pregare per la nostra piccola.
I primi mesi sono stati quelli piu' duri, fino all'estate. Giovanna incontra Ilaria grazie al Diario della Linda, e da quel momento il suo cammino diventa piu' sereno, anche se fatto sempre di alti e bassi.
Ad ottobre scopriamo che Emanuele e' in arrivo.... la nostra piccola Emma ci ha aiutato ad avere questa seconda gravidanza, un fratellino che non potra' mai sostituirla, ma restituire a mamma e papa' la gioia della vita.
Paolo e Giovanna
Notiziona!!!
...Sto benissimo oggi, cara Ilaria!
Stanotte alle quattro ho fatto il test di gravidanza....POSITIVO!!!!! L'abbiamo tanto sperato io e Paolo, tante volte in questi sei mesi abbiamo chiesto a Emma di mandarci un fratellino....e lei ci ha ascoltati quasi subito...ha strategicamente aspettato i nostri compleanni (io faccio 37 anni domenica, Paolo ne fa 39 l'11!) per farci il regalo più bello che potessimo desiderare.
Sei l'unica a saperlo oltre la famiglia più stretta (solo genitori e fratelli/sorelle): fino a che non vediamo il cuoricino battere preferiamo non dire niente agli amici ed agli altri parenti. Adesso sono ko dalla stanchezza (inutile dirti che dalle quattro non ho più chiuso occhio), ma con tanta speranza e con tanta voglia di godermi ogni secondo di questa nuova gravidanza. E' un regalo preziosissimo che ci è stato fatto, dobbiamo rendere grazie ogni giorno, indipendentemente da quello che sarà il disegno del Signore. Ti abbraccio forte forte.
Giovanna (e-mail del 03/10/2006)
GRAZIE AMICHE!!!
Carissime amiche,
grazie mille dei vostri messaggi e scusate il ritardo della risposta, ma è meravigliosamente duro abituarsi ad essere anche "mamme normali" tra pannolini, latte (che ahimé tarda a venire) ed orari assolutamente sballati. Se ci aggiungiamo poi i pellegrinaggi a casa di parenti e amici in adorazione del bebé, la prima settimana è davvero un tour de force in cui ci si sente fuori dal tempo e dallo spazio.
Mi siete mancate tanto....approfitterò di ogni sonnellino di Emanuele per rimanere in contatto.
Vi lascio, per oggi, con un segno del destino, o meglio della mia stella e di tutto quanto ne è seguito quest'anno.
Finito il cesareo sono stata riportata in stanza, ancora rimbambita dalla morfina e con le gambe insensibili. Dopo una mezz'ora è arrivata un'altra mamma cesarizzata, con cui ho cominciato a parlare. Mi ha chiesto se per me era il primo figlio. Le ho detto che avevo già un angelo in cielo di quattordici mesi. Lei mi ha guardato con i suoi occhioni chiari pieni di lacrime, dicendo che anche lei nel 2002 aveva visto volare in cielo subito dopo la nascita il suo secondo bimbo, per una malformazione molto simile a quella della mia Emma. Abbiamo parlato nei giorni del ricovero: i suoi sentimenti, il suo disappunto per l'asistenza avuta ed il suo desiderio frustrato di essere messa in contatto sono uguali a quelli di tutte noi. Le ho lasciato una stampa del sito, spero che prima o poi venga a farci un salutino. Non è stato un caso, le nostre stelle ci guidano. Baci a tutte
Giovanna (forum 23/06/07 - belle notizie e lieti eventi)

Emma e Matteo G.
Ciao carissime mamme speciali..c'eravamo anche noi, io e mio marito Manuele, sabato a Roatto per accendere due candele..una per Matteo e una per Emma,i miei cuccioli nati prematuri alla 23sima+1 il 26 novembre 2008..ma la nostra storia ve la racconterò nei prossimi giorni.Oggi scrivo per ringraziare Ilaria e Giovanna che ci hanno accolto all'ultimo minuto per l'incontro d'autunno..per ringraziare Loredana e,soprattutto la sua bimba Chiara per il pensiero..la favola della neve l'ho letta ai miei angeli!ringrazio Alexandra per averci accolto in casa sua e un bacio al piccolo ..un grazie a Stefania e Massimo ed un bacio al piccolo per la compagnia..un ciao a Verusca per la sua grinta,tanti chilometri con un bimbo appena nato..un abbraccio a Marcella perchè ho riletto la tua storia..un immenso grazie a tutte!
E' stato bellissimo tutto..emozionante fino a toccarti nel profondo..accendere le candele e sentire che loro sono accanto a noi..
Oggi giornata del ricordo..forse per me ancora più speciale perchè un anno fa entravo in ospedale con i miei cuccioli in grembo..oggi sono 10 mesi che la mia Emma è volata in cielo al fianco del suo fratellino..
Un abbraccio fortissimo a tutte.
Monica (forum 15/10/2009 - Mi presento)
Ciao carissime mamme..mi chiamo Monica,ho 38 anni e vorrei raccontare la storia dei miei cuccioli volati in cielo il 26/11/2008 Matteo e il 15/12/2008 Emma..non racconterò gli anni precedenti della loro attesa fatti di ansie e delusioni..ma racconterò solo di loro che sono stati un doppio dono speciale perchè gli abbiamo avuti grazie alla fecondazione assistita.Il 2008 è stato un anno importante..un anno che ha cambiato per sempre la nostra vita..tante date scalfite nella mia mente che scavano dentro di me..come il 17 giugno:ultimo ciclo..il 30 giugno: giorno in cui,dopo le cure del caso,mi prelevano gli ovuli(ben 7)..il 4 luglio:giorno in cui mi trasferiscono gli embrioni..che emozione quel giorno..portavo a casa i miei cuccioli e fin da subito ho iniziato a parlare con loro..li chiamavo Qui Quo Qua..il 18 luglio:giorno delle beta..aspettavo con trepidazione la telefonata della dottoressa perchè qualche notte prima avevo fatto il test di gravidanza e quella linea che aspettavo da anni finalmente si era colorata,sveglio mio marito con lo stick in mano e sorridiamo nel pieno della notte..sorridiamo,solo per il momento perchè poteva essere un falso positivo ma abbiamo visto accendersi una speranza..alle 14,30 il risultato POSITIVO!!e mi dice anche che probabilmente sono sono più di uno ed io rispondo che sono felice..che la famiglia si allarga in un botta sola..telefono subito a mio marito e a mia mamma..e piango..sì piango di gioia..non le ho mai provate queste lacrime..è tutto perfetto..e ringrazio Dio!!Il 30 luglio abbiamo la conferma che ci sono due cuoricini che battono!Il 7 agosto la prima eco,con tanto di videocassetta.La mia gravidanza inizia bene a parte la nausea e di conseguenza lo stomaco sotto i piedi che gestisco con crachers anche a notte fonda..però sono ansiosa..faccio brutti sogni e questo mi porta ad avere paura..guardo sempre gli slip tutte le volte che vado in bagno..ma dopo il terzo mese mi tranquillizzo..arriva un'altra bella notizia:mia sorella è incinta,così pensiamo a come sarà bello trascorrere la gravidanza insieme.
Arriva anche il periodo per l'amniocentesi e non so che fare,non voglio mettere in pericolo la vita di nessuno dei due..il mio gine dice che dalla translucenza nucale + il bi-test è uscito un buon risultato..ma sono testarda,anche se ho deciso di non farla voglio un secondo parere così,il 7 ottobre alla 16 sett.,vado dal gine che ci ha consigliato la fecondazione e mi chiarisce le idee..mi fà l'eco e ci comunica che sono maschio e femmina..siamo al settimo cielo!!e loro sono lì nello schermo che si muovono!!Il gine traccia righe a destra e a sinistra,li misura e dice che crescono bene..e poi click scatta la foto.Quando usciamo mi accorgo che c'è la foto solo del maschietto..penso forse a quest'epoca gestazionale sono simili!La notte del 12 ottobre la passo in bianco..un mal di stomaco pazzesco,mio marito vuole portarmi all'ospedale ma io non voglio ho paura che mi diano dei farmaci che possano fare male ai cuccioli..se sto seduta sento meno male,poi una camomilla.. e alle 3 di notte passa.Nei giorni a seguire ho un pò di mal di pancia..penso sia normale..va e viene..penso anche che forse ho bisogno di una fascia addominale ma il 16 ottobre ho la visita di controllo..chiederò al gine..intanto sto a riposo..sì il 16 ottobre avevamo spostato la data di 2gg per motivi di lavoro di mio marito..La sera del 15 ottobre(17 sett.+1)vado in bagno come ogni sera prima di coricarmi e i miei slip sono di colore caffèlatte..corriamo in ospedale..dall'eco loro stanno bene..la dottoressa di turno mi ferma per la notte..presume un infiammazione alle vie urinarie,ma domani c'è il mio gine di turno così deciderà lui il tutto..sì il mio gine,anche se molto disponibile non mi trasmetteva fiducia..lui dava tutto per scontato ma per me era la prima gravidanza..non parlava molto..volevo cambiarlo.Il giorno seguente ho fatto esami,visita con eco e tampone..pensavo sarei rimasta giusto il tempo di fare qualche accertamento..ma sono arrivate le perdite,allora mi hanno proibito di scendere dal letto e dalle flebo di antibiotico e spasmex siamo passati al miolene notte e giorno..il 29 ottobre mi applicano il cerchiaggio dopo un emorragia..ricordo bene le parole del primario..dice che il collo dell'utero è ancora lungo e per precauzione è meglio farlo,ma può succedere che andandolo a toccare si stimolino le contrazioni..non voglio perdere i miei bimbi e scoppio a piangere..e da quando sono entrata che tutti mi dicono di non piangere perchè loro sentono..lo percepiscono..così stimolo la pancia..respiro a fondo..devo essere forte..al risveglio ho dinuovo con me la flebo di sempre,il miolene,quella che porta tachicardia..quella che i medici alzano e abbassano il dosaggio a seconda dell'andamento..non si dorme molto in ospedale..anche se sono in una camera a parte,sento quello che succede fuori..bimbi che nascono..donne in travaglio..parenti amici che festeggiano i lieti eventi..ma io non sono sola ho mio marito..mia mamma che,per stare dietro a me specie nelle notti difficili,ha lasciato il lavoro e sopprattutto ho i miei cuccioli..gli parlo..gli dico che ce la faremo..che questo tempo passato in uno scomodo letto d'ospedale sarà solo un ricordo quando saremo a casa tutti insieme..che a casa avevamo lasciato i lavori a metà,ma non importava che loro intanto avrebbero dormito con noi..che la mamma e il papà si sarebbero organizzati come non mai..avremmo pensato a tutto..zona cambio e nanna al piano di sopra e idem al piano di sotto quando sarei rimasta a casa da sola..che quando saremo stati trasferiti a Torino(un'ora di strada da dove viviamo)saremo rimasti soli,la cosa all'inizio mi spaventava un pò ma poi non vedevo l'ora di andarci..Il primario era in contatto con una dottoressa di Torino che dirige un reparto per gravidanze gemellari,ma devo aspettare la 23sima settima perchè mi accettino..nel frattempo ci sono gine che vogliono dimettermi,altri non entrano neanche in stanza..fanno cucù sulla porta e dicono:''ah!qua c'è la signora che cova''..così un giorno prendo il mio gine e gli dico che deve far smettere agli altri medici di cambiare la terapia a loro piacimento che solo con la flebo di miolene ad un certo dosaggio ho meno mal di pancia..il 22 novembre dinuovo quel mal di stomaco pazzesco..nella notte del 25 novembre ho delle perdite liquide e mia mamma chiama il gine di turno ma si preesnta l'ostetrica che dopo avermi fatto un prelievo del liquuido presume sia urina..mia mamma va su tutte le furie e le dice di dire al gine di scomodarsi e di venire a vedere..quando arriva mi somministra una inezione di spasmex e va via..la mattina dopo ci comunicano che pensano di trasferirmi ad Alessandria perchè a Torino non c'è posto..mia mamma esausta discute nuovamente con loro..sono le 10.10 del 26 novembre,mia mamma sta preparando le mie cose per il trasferimento quando tutto ad un tratto sento scoppiare dentro e correre del liquido..inizio ad urlare e pregare il Signore che non è ancora ora..in un niente la mia camera si riempie di medici ed ecografo..si sono rotte le membrane del maschietto..mi aggrappo al camice del primario e lo supplico di salvarli..mi sedano un pò..il viaggio in ambulanza a sirene spiegate verso Alessandria..mi accoglie una dottoressa che sa il fatto suo..mi parla..ma non capisco..mi applicano il monitor per i battiti..li sento!scoprirò più tardi che era il cuoricino di uno solo..mi fanno saltare il cerchiaggio..intanto un'altra mi fa mille domande..il mio gruppo..dove ho fatto la fecondazione..allergie..farmaci somministrati..chiedete a mio marito..a mia mamma..avevo dei fogli con me dell'ospedale ma anche in questo caso non hanno fatto un buon lavoro!..mi mettono in un'altra sala per partorire..fanno entrare mio marito che mi guarda soffrire..non parlo..piango ma non per il dolore fisico..lui chiede di farmi l'epidurale..visto la situazione accettano.sono le 14:15 nasce Matteo..il suo braccino riverso all'indietro..è già un angioletto..alzo la testa..voglio vederlo il mio cucciolo!!ma sento dire dalla gine''fate uscire il marito..non voglio che s'impressioni..''subito dopo nasce Emma lei è viva la intubano e la trasferiscono in terapia intensiva..li guardo andare via i miei cuccioli..sono lunghi ma un pò magrolini..hanno i capelli..sono completi!!..poi mi danno qualche punto..un'ostetrica mi dice ''la prossima volta se ne faccia mettere solo uno..bla..bla''..fanno entrare mia mamma..mi abbraccia e mi dice che sono stata bravissima..che è fiera di me..io le dico che non ci sono più i miei cuccioli!!!!poi entra anche mio marito..ci chiedono i nomi..non li avevamo ancora scelti definitivamente..abbiamo deciso in quel momento..dopo due giorni mi dimettono..meglio così,lì ci sono troppi neonati..e poi devo andare da Emma che aspetta il mio latte..torno a casa dopo 40gg d'ospedale con le braccia vuote..sono a pezzi in tutti i sensi non riesco neanche a camminare..riabbraccio il mio gatto..e mia sorella che porta in grembo il suo bimbo..fuori una nevicata pazzesca..
Vorrei scrivere il proseguo ma ora non riesco a continuare..oggi non sto molto bene..scusate. Vi amo cuccioli.
Monica (forum 15/11/2009 - Le nostre storie)
Ciao care margherite del mio cuore!!Ritorno a scrivere di me..di noi..ho un sacco di cose da condividere con voi e cercherò di essere concisa..sempre se ci riesco!! 
Il mio ultimo post parlava che mi sarei recata ad un incontro di auto aiuto per genitori in lutto..ad oggi non ho più dubbi sul fatto che nulla succede per caso..e sono contenta di aver raccolto il messaggio e di avervi partecipato,anche se il mio prato margheritoso rimane il posto in assoluto dove mi sento capita a 360 gradi.In effetti mi sono sentita più di una volta fuori luogo..non proprio a mio agio ma c'era qualcosa che mi diceva che non dovevo smettere di andare (ci si trova ogni giovedì alterno) anche se parecchie sere ero talmente stanca che vedevo solo letto non mollavo.Ho conosciuto delle belle persone,siamo partiti in 5 genitori e ad oggi siamo divenuti 8..tra questi spicca una coppia di 70enni i quali 30 anni fà hanno perso il loro unico figlio di 15 anni,è stata una immensa tragedia che li ha visti sprofondare nella più profonda disperazione..di non volere altro che la fine della loro vita poi,l'incontro con un parroco speciale e la scalata di quella montagna così alta e ripida da non vedere mai la vetta..e nel cammino hanno acqiusito una fede invidiabile e un amore per il prossimo non da meno. 
Quando,io e lele,raccontammo la nostra storia loro ci guardarono e ci dissero che i bimbi come i nostri sono angeli,esseri puri,che scelgono ugualmente di venire anche se sanno che non si fermeranno che per poco  
Comunque questi incontri mi hanno aiutato,sono stata d aiuto e mi hanno fatto male..mi faceva soffrire il non averli vissuti rispetto agli altri genitori..ma è normale.. 
Quest'inverno abbiamo maturato delle importanti decisioni,una tra queste è stata accantonare la fecondazione,anche se con la mia età non è che potevo permetterlo ma il fatto è che,nonostante visite,il non sapere da dove è sbucato il battere che ha provocato il tutto mi spaventava..così ha preso sempre più piede la voglia di poter dare casa ed amore ad un bimbo che ne avesse bisogno,il desiderio cresceva sempre più fino a quando decisi più che mai ci siamo iscritti e,ha distanza di un mese,frequentato il corso informativo per aspiranti genitori adottivi.Questo è successo a inizio febbraio,è stato molto istruttivo,ovviamente,e ci ha chiarito molto le idee.Dalle varie nozioni che avevamo in merito sapevamo che avremmo scelto per la nazionale perchè per l'internazionale,a parte un sacco di soldini con una buona percentuale in anticipo,ci va un lavoro che ti permetta di partire dall'oggi al domani e stare via anceh qualche mese..e noi al momento dobbiamo fare i conti con il lavoro che abbiamo.Comunque dopo il corso ci siamo presi una piccola pausa di riflessione per poter andare poi dagli assistenti sociali a portare l'attestato di partecipazione e dare inizio alla domanda effettiva..ma nulla succede per caso... 
Il mio lavoro è un delirio..non vedo concretizzarsi le varie teorie che mi vennero proposte a settembre e questa cosa mi manda in bestia,sono fortemente insofferente..non posso pensare di essere stata presa in giro per la seconda volta..ma questo capitolo lo salto dico solo nulla succede per caso.. 
Arriva la festa del papà e il mattino seguente,domenica 20 marzo,mi reco dai cuccioli prima di andare a messa..entro,li saluto e guardo se era tutto in ordine visto che nella nottata c'era stato un bell'acquazzone,mi accovaccio tra loro due e cerco nella borsa "dei cuccioli" la spugna e lo straccetto per asciugare,quando mi va l'occhio sulla tomba della Emma e vedo la pietrolina a forma di fagiolo che invece di stare nell'insenatura del lumino se ne stava lì..allora guardo quella di Matteo,ma è al suo posto..apro una piccola parentesi:agli inizi della gravidanza li ho chiamati in vari modi e tra questi per un bel periodo li ho chiamati Borlotti(una varietà di fagiolo).Bene,d'istinto mi porto la mano alla pancia e rivolgendomi a Emma "..ma vuoi dirmi che nella pancia della mamma c'è un fagiolino?" ma poi penso che magari c'è stato il vento..l'acquazzone..ma di vento e acqua in questi due anni ce n'è stato è anche bello forte ma non si è mai spostato nulla..ma il discorso finisce lì,non ci penso più..ma in settimana di tanto in tanto questo pensiero raffiora ma continuo la mia vita..lavoro..palestra (una volta a settimana,due è impossibile..non ce la faccio)ma verso fine settimana il pensiero è più prepotente,così giovedì sera mentre andiamo all'incontro lo dico al Lele..ma non dice nulla.L'indomani sera torno a casa dal lavoro con il test di gravidanza,Lele lo vede e non è d'accordo..è preoccupato che ci rimango male ma io lo assicuro che devo avere una conferma in ogni caso.."e se Emma ci ha parlato sarebbe come non ascoltarla stai tranquillo che io sono serena..davvero ".Sabato 26 marzo ore 6 del mattino quelle due lineette si colorano in duenani secondi..dopo esattamente 28 mesi dalla loro nascita scopro di essere incinta..il mio pensiero è per loro.
Faccio un rapido calcolo sono poco più di 4 settimane..sono felice e ho paura..è un miscuglio di queste due emozioni..il lunedì dietro minaccione del Lele rimango a casa dal lavoro,ma da lì a poco le nausee e il vomitillo si impadroniranno di me.Nel frattempo la mia mente viaggia..faccio i calcoli della data del parto il 29 novembre..paura..la settimana la compio di martedì come con loro..paura..il 6 aprile dall'eco si vede solo la camera gestazionale,dobbiamo aspettare il 15..paura..per vedere un puntino pulsare..tutte queste "coincidenze" di date  ..da quell'eco ho parlato con il mio puntino e gli ho detto che l'accompagnerò fin dove vorrà arrivare prendendomi cura di lui..altro non posso fare,ma sento la vicinanza dei miei cuccioli alati e..preghiamo.Ad oggi sono di 11+2,lunedì ho lo screening del primo trimestre.Ho cambiato già gine,ho scelto quella con cui ho partorito i cuccioli..è diretta,mi dice che se passo il primo trimestre (visto l'età e cosucce varie)e il test combinato è buono,siamo a cavallo!!Sto facendo vari esami praticamente ogni settimana ne ho uno..ma va benone così!! Avrei voluto dirvelo subito ma sono stata malissimo quasi da subito e ho passato molto tempo tra medici,esami e sale d'attesa..vi ho seguito dal letto tramite cellulare ma non è come il computer..ora è da ieri che lo stomaco mi da tregua ed eccomi qui a vuotare il sacco.Mi auguro che questo "piccolo"miracolo si trasformi in un grande miracolo con la nascita del piccolo/a...a venerdì misurava 27mm e da qualche giorno si chiama "bagigia". 
E' tardissimo...Dolce notte mie margherite del cuore vi voglio bene e mi mancate tantissimissimissimissimoooooo. 
Un abbraccio a tutte voi e baci ma tanti tanti ai nostri angeli. 
Monica mamma di due cuccioli alati e di 27mm
Monica (forum 12/05/2011 - Le nostre storie)

grazie di cuore!!
Eccomi..finalmente dopo 5 mesi riesco a connettermi sul forum e ringraziarvi di tutto il tifo e le preghiere che hanno accompagnato la mia gravidanza..nonosatnte la distanza io vi ho sentite vicine!! 
Non mi sono dimenticata di voi..MAI e poi MAI succederà siete le mie sorelle..la mia famiglia!! 
La mia gravidanza mi ha messo a riposo e quindi le cose si sono accumulate e dopo la nascita di Christian se ne sono accodate altre..DICO SEMPRE CHE SONO FELICEMENTE INCASINATA E MORTA DI SONNO..così alla sera quando lo gnometto si addormanta io lo seguo a ruota perchè non riesco più a formulare una frase che abbia un senso..e' un bimbo che dorme pochino ma insistendo sono riuscita a fargli prendere delle abitudini..orari che devo assolutamente mantenere..ma dal mio micro cellulare vi ho seguito di notte tra una poppata e l altra..anche di giorno quando con una mano spingevo la carrozzina..ora dorme nel suo lettino. 
Ho letto di nuove mamme e le ho pensate tanto..io spero di cuore che la mia storia..il mio vissuto possa dare sostegno alle mamme che si sono affacciate in questo prato margheritoso..di non perdere la speranza..io vi ricordo tutte..tutte le volte che mi rivolgo al cielo..che Nostro Signore vi doni un pò di serenità e che presto le vostre braccia si riempino con un furgoletto..non per sostituire ma per ingrandire la vostra famiglia con i vostri angeli sempre nel cuore e vicini vicini perchè loro ci sono.. 
Vi racconto una cosa meravigliosa:quando ha scoperto di essere in attesa di Christian ero di 1 mese e i cuccioli compivano 28 mesi..8+2=10..1+0=1 e così fino alla nascita di Christian che è avvenuta il 24 novembre e loro hanno compiuto 36 mesi dopo due giorni..quindi 3+6= 9..praticamente i mesi di gestazione e così anche adesso Christian ha compiuto 5 mesi il 24 e i cuccioli 41 mesi il 26..4+1=5!! Poi Eleonora ha acquistato su internet un kit da ricamare,ha visto solo che era azzurro..ma una volta arrivatale acasa il kit lei e Sav sono rimasti a bocca aperta..il ricamo era di un bimbo nella carrozzina sì..ma si alternava con una carrozzina con due bimbi,maschietto e femminuccia!! non si può commentare solo il cuore che batte a mille!! 
Mie care margherite sono 18 mesi che non ci vediamo e sono in deficit di abbracci veri veri..tra poco più di un mese devo fare il pieno..non vedo l'ora..intanto domenica ci sarà il battesimo di Christian..che emozione!! 
VI VOGLIO UN BENE IMMENSO MIE ADORATE MARGHERITE!!!!!
Monica (forum 02/05/2012 - belle notizie e lieti eventi)

Enea M.
Mi chiamo Nancy e ho 21 anni.
Ho scoperto di essere incinta l'11 aprile 2009, la data prevista per il parto era il 6 dicembre 2009 e avrei partorito un bel maschietto che si sarebbe chiamato ENEA.
Dalle visite e dai vari esami (in tutta la gravidanza) è sempre andato tutto bene:il bimbo cresceva perfettamente ed era anche già girato a testa in giu, la placenta era ok,i miei esami andavano alla perfezione, non ho neppure avuto molti "fastidi" del tipo nausea, capogiri ed altro...insomma: meglio di così non poteva davvero andare.
Il 4 ottobre 2009 ero alla cresima di mia cognata (sorellina piu piccola di mio marito -non ancora sposati ma conviventi-)nella confusione non ho prestato piu di tanto attenzione al fatto di sentirlo muovere o meno...però avevo qualche dubbio perchè solitamente lo sentivo parecchio... si muoveva tanto e forte.
La sera, tornata a casa, mio marito come spesso faceva ha messo la mano per sentirlo e l'abbiamo sentito muovere un po'... poi siamo andati a letto.
Il giorno dopo ho continuato a sentirlo anche se meno rispetto a prima, cioè... piu piano.Nel secondo pomeriggio, verso sera, non l'ho piu sentito... l'ho detto anche a mio marito e abbiamo cercato aiuto su internet (avendo quello come unico mezzo disponibile in quanto siamo senza macchina e abitiamo in un posto abbastanza sperduto) e tutti ci hanno tranquillizzato dicendo che era una cosa normale sentirlo meno in quanto essendo già ad inizio dell'ottavo mese il bambino era abbastanza grosso ed era già incanalato per uscire con quindi meno possibilità di muoversi.Sono andata a dormire (seppur fossi abbastanza preoccupata) decidendo insieme a mio marito di andare in ospedale la mattina seguente.Così è stato: la mattina seguente siamo andati all'ospedale piu vicino e dicendogli il problema mi hanno immediatamente fatto un'ecografia dicendoci poi che purtroppo la gravidanza si era interrotta.Vedendoci abbastanza a pezzi ci hanno rimandato a casa evitando di ricoverarmi immediatamente e mi hanno dato appuntamento per il giorno seguente alle 8 del mattino.
Il mattino del 7 ottobre 2009 sono stata quindi ricoverata... mi hanno indotto le contrazioni con il gel una prima volta alle 9 del mattino ma non ha fatto particolare effetto... solo lievi contrazioni quasi inesistenti, così alle 15 circa mi hanno rimesso il gel una seconda volta e, quasi subito, sono iniziate le contrazioni forti... alle 19,43 ho partorito il mio Enea.La sera stessa verso le 22.30 ci hanno portato a vedere il nostro piccolo (scelta nostra ovviamente)... era assolutamente bellissimo: occhioni grandi come me, capelli neri e un po' ondulati come il papà, manine con ditina lunghe e affusolate, guanciotte e corpicino paffutello :)
ho avuto anche la possibilità di prenderlo in braccio almeno una volta :( anche se avrei voluto farlo in un'altra situazione e non una volta soltanto.
Ho avuto 4 punti esterni e mi hanno tenuta in osservazione per 3 giorni come in un parto normale.
Il 9 ottobre 2009 mi hanno dimessa in quanto stavo benissimo e il parto è andato bene...
Vorrei anche dire che le ostetriche, i medici e le infermiere sono stati tutti gentilissimi e mi hanno messo persino in una stanza un po' isolata e camera singola per stare tranquilla permettendo a mio marito di stare SEMPRE con me sia giorno che notte e agli altri parenti di entrare ed uscire liberamente anche fuori orario di visita vista la situazione.
Abbiamo il giorno stesso riconosciuto all'anagrafe il nostro bambino facendo atto di nascita e atto di morte insieme in quanto hanno considerato come se fosse morto alla nascita.
Il 12 ottobre 2009 abbiamo provveduto alla sepoltura. Il funerale non era possibile in quanto ci siamo informati e la chiesa non ammette una funzione per persone non battezzate e non battezza persone già morte. Quindi un bimbo nato già morto non è battezzabile e quindi non è neppure possibile fargli il funelare.
Ad ogni modo è venuto alla camera mortuaria un prete che gli ha almeno fatto la benedizione e poi l'abbiamo semplicemente trasportato (con un'agenzia funebre e con quindi il carro funebre) al cimitero del nostro paese dove l'abbiamo seppellito in terra.
Abbiamo provveduto noi direttamente a fargli la lapide... abbiamo deciso di occuparcene noi senza farlo fare ad un'agenzia funebre.
Tornando alle causee di questa interruzione di gravidanza: Non avevo avuto nessuna minaccia d'aborto. E' sempre andato tutto bene, il bimbo era cresciuto bene etc. Ho ricevuto gli esiti dell'autopsia e mi hanno detto che mi è successa una cosa che capita davvero raramente: è morto per ISCHEMIA FETALE GENERALIZZATA DA PATOLOGIA DEL FUNICOLO.
In pratica mi hanno spiegato che il cordone ombelicale è formato da una vena dritta principale in cui passa il sangue ossigenato e poi altre due vene secondarie che sono a spirale intorno alla vena principale.Quel che è successo a me è che queste due vene secondarie avevano formato una spirale troppo stretta e così hanno soffocato la vena principale... hanno formato una specie di nodo e così il sangue non è piu passato e il mio piccolo è morto.
Mi hanno detto persino che capita talmente raramente che è una cosa che tutt'ora stanno studiando perchè non conoscono ancora a fondo l'argomento.
In quanto, invece, allo stato d'animo: beh, potete immaginarlo.
Vi dico solo che la mia vita era improntata ed organizzata tutta su mio figlio.
Non lavoro e tutta la mia vita, al momento, è gestire casa, preparare pranzo e cena, etc
Insomma tutto ciò che fa una casalinga sposata (sebbene ripeto non sia ancora sposata legalmente poco cambia in quanto convivo).
Ho desiderato tantissimo questo bambino e mi sentivo completa al pensiero di averlo presto con me e potermi occupare in tutto e per tutto di lui.
E' da quando sono piccola che penso che fare la mamma sia davvero il mio "mestiere"... e questo pensiero non è cambiato anche crescendo. Penso di avere una predisposizione naturale ad essere mamma.
Il fatto di aver perso il mio piccolo oltre al dolore naturale per la perdita in sè mi fa anche sentire inutile e incompleta... come se non fossi stata "capace" di occuparmi di lui. E pensare che magari non ne avrò mai un altro (o comunque chissà tra quanto tempo) mi fa stare male.
Da un lato la mia mente mi dice: "non voglio piu figli" perchè la paura è troppa e sento anche una specie di "senso di colpa" verso il mio piccolo Enea che non ce l'ha fatta.
Dall'altro lato, però, il desiderio di maternità è davvero troppo forte e il pensiero di dover aspettare ancora (o magari non averne mai piu) mi rende davvero triste tanto che ogni giorno mi sveglio e mi addormento non sapendo neppure il motivo per il quale sto vivendo questo nuovo giorno.
Mio marito dal canto suo al momento non sarebbe neppure pronto ad un altro figlio e non posso certo biasimarlo ma dal mio canto... non so davvero che fare e come andare avanti ogni giorno con questa depressione generale per tutta la situazione.
Come se tutto ciò non bastasse abbiamo anche vari altri problemi quali appunto essere a piedi senza avere neppure una macchina, avevamo uno sfratto (il 7 dicembre 2009) che almeno quello si è risolto ed ora siamo in una nuova casa ma abbiamo comunque problemi per affitto,bollette etc in quanto mio marito a giugno 2009 ha perso il lavoro e, pur cercando ovunque, non è ancora riuscito a trovarne un altro a causa di questo periodo terribile di crisi, facciamo fatica persino ad andare avanti per le necessità basilari di sopravvivenza in quanto non avendo entrate nè aiuti di alcun tipo non abbiamo soldi e siamo pure costretti, come dicevo prima, a girare a piedi perchè non abbiamo altri mezzi nè amici o parenti che ci accompagnino,quindi anche cercare lavoro risulta complicato.
Così non ci è neppure concesso di vivere questo lutto perchè abbiamo troppe cose a cui pensare.
Nacy (forum 03/02/2010 - Le nostre storie)

Fabio:
Ciao a tutte , mi chiamo Elena.
Sono tre mesi che leggo il vostro forum, in silenzio, ma con molta ammirazione per il vostro coraggio e la vostra forza che mi hanno trasmesso speranza in un periodo per me in cui ne ho disperatamente bisogno. Vi ringrazio perché voi tutte, senza neppure conoscermi, avete fatto molto di più di molta della gente che mi sta attorno...con voi sono riuscita a vivere il mio dolore senza vergognarmene, senza doverlo controllare. Ho pianto per le vostre storie e in ciascuna di loro ho riconosciuto le mie emozioni e questo mi ha fatto sentire meno sola.
Non pretendo di paragonare il mio dolore al vostro, visto che il mio angelo ha raggiunto il cielo a sole 16 settimane e tre giorni, ma la sua breve esistenza ha lasciato in me un segno indelebile e la sua perdita un vuoto incolmabile.
Ho appena compiuto 30 anni e quella per me è stata la seconda gravidanza. Il mio primo figlio ha 5 anni ed è arrivato dopo molti mesi di tentativi, mentre il secondo è stata una bellissima sorpresa visto che non lo avevamo cercato. A dire la verità lui era già nei miei sogni da almeno due anni, volevo tanto regalare al mio Roby un fratellino o una sorellina, ma rispettavo la decisione di mio marito così, anche se a malincuore, mi ero rassegnata a lasciarlo figlio unico.
Sembrava che le mie preghiere fossero state ascoltate e la gravidanza andasse bene, già sentivo muovere il mio bimbo.
Il 21 giugno però sono stata ricoverata per una minaccia d'aborto, dopo 5 giorni di febbre alta il peggio sembrava passato. Il 25 mi avrebbero dimessa prescrivendomi solo assoluto riposo, lo stesso giorno ho avuto una rottura prematura delle acque, così le miei condizioni e quelle del bimbo sono precipitate. I medici davano pochissime speranze al piccolo mentre per me bisognava intervenire al più presto con l'aborto perché era in corso una sepsi. Ma come si può chiedere ad una mamma di sacrificare la vita del proprio figlio per la propria?! Poche ore dopo è stato il mio angelo a sacrificarsi, il suo cuore ha smesso di battere. Dopo il parto avrei voluto stringerlo tra le mie braccia, ma non me lo hanno neppure fatto vedere. Quando me lo hanno portato via una parte di me è andata con lui, quattro mesi della mia vita si sono dissolti nel nulla assieme alla gioia e alla speranza, lasciando il posto ad un enorme senso di vuoto e di impotenza.
Non riesco a perdonarmi di non avergli dato un ultimo saluto, di non averlo potuto accarezzare, di non essere riuscita a proteggerlo. Sono passati tre mesi e da allora non passa giorno che non pensi a lui, a come sarebbe stato.
Il mio sogno si è frantumato in mille pezzi come il mio cuore, credevo che il dolore avesse un limite, ma ho scoperto che come l’amore è infinito.
Avevamo già deciso il nome, Aurora se fosse stata femmina, Fabio se un maschio, ma non so come io ero convinta che sarebbe stato un altro maschio. Vi chiedo se c’è posto anche per lui tra le vostre stelline? Sicuramente lo avrà sempre mio cuore, in quello di mio marito e di suo fratello.
Grazie a voi tutte per avere ascoltato la mia storia e per avermi contagiato con la vostra speranza e grazie al mio angelo che mi ha fatto capire quanto possa essere infinito l’amore!
Ely (forum 24/09/2007 - Le nostre storie)

bentornato sole
Buon giorno a tutte, volevo condividere con voi la mia gioia perchè, come molte voi mi avevano detto sarebbe prima o poi successo fin dall'inizio del mio triste cammino in salita, finalmente il sole nella mia vita è tornato a splendere ed è ancora più forte grazie all'amore che mi lega al mio Fabio, che mi rende più consapevole di questa felicità.
Ieri ho visto il piccolino che sta crescendo dentro di me e anche se è poco più di 10 cm a me sembrava perfetto!
Lo sento già muoversi e quando succede ogni paura e preoccupazione scompare.
Sono al quarto mese e mi avvicino a grandi passi alla settimana in cui ho perso il mio Fabio e confesso che, nonostante mi continuino a ripetere che quella è stata una fatalità (una corion-amnionite batterica che ha scatenato la sepsi), non riesco ad essere sicura come vorrei.
Non passa giorno che non pensi a lui e per questo mi sento in colpa nei confronti della nuova creatura che porto dentro, ma poi penso che l'amore per i figli è infinito e ce n'è in abbondanza per tutti.
L'esame istologico mi ha confermato che era un maschio, per me non è stata una sorpresa perchè io lo avevo sempre saputo. Sentivo anche che qualcosa non andava nella gravidanza, nonostante le analisi e le visite incoraggianti, io avevo uno strano presentimento che continuava negli stessi miei incubi notturni, voi ci credete alla telepatia tra madre e figli? Io molto, capita anche a me con mia madre, lei vive a 200 km di distanza, ma è come se ci leggessimo nel pensiero e così è anche con le mie sorelle.
Credo che l'amore sia capace di scavalcare ogni limite.
Comunque per adesso gli incubi sono spariti e anche se so che non sarà facile scacciare ogni paura, sono certa che il mio angelo sta pregando per me e per il suo fratellino o sorellina in arrivo.
Grazie per avere condiviso con me il dolore, mi avete aiutato a dare spazio alla speranza e alla gioia ed eccomi qui a dimostrarvi che avevate ragione...il dolore non arriva mai da solo.
Un abbraccio fortissimo
Ely (forum 19/02/2008 - Belle notizie e lieti eventi)
il nuovo sole...

Carissima Morgana e mamme speciali, negli ultimi mesi mi sono un pò assentata dal forum, ma ho continuato a leggere ogni giorno i vostri messaggi di aiuto e di speranza con la stessa solidarietà per voi e lo stesso amore per il mio angelo Fabio che giorno dopo giorno dopo sono cresciuti assieme a me e al mio pancione...
Oggi sono alla 37a settimana e io e Francesco stiamo bene, ammetto che questa gravidanza non è stata una passeggiata, ma già lo sapevo, però ammetto anche che dopo le paure iniziali, che credo naturali dopo un'esperienza come la nostra, sono subentrate una grande speranza e forza che in me non conoscevo ancora. In questi nove mesi Fabio mi ha stretto la mano e ha cullato il suo fratellino in arrivo, come fa anche Roberto, che ormai sta fremendo dalla voglia di conoscerlo! Roby ha solo sei anni, ma ancora oggi, a distanza di 13 mesi dalla perdita di suo fratello Fabio, mi chiede e mi parla di lui, pochi giorni fa ci ha addirittura chisto come regalo un telescopio...per poter vedere, dice lui, ogni notte Fabio brillare nel cielo! I bambini sono sorprendenti!
Comunque Francesco non tarderà molto ad arrivare...il 13 agosto mi hanno fissato la data del parto cesareo e nonostante la mia grande paura, la voglia di conoscerlo e il desiderio di amarlo sono decisamente superiori!
Colgo l'occasione per fare un immenso in bocca al lupo a Morgana e a chi come noi sta per abbracciare un nuovo sole...e a chi crede sia ancora molto lontano auguro presto di crederci ancora...perchè davvero esiste!
Un abbraccio fortissimo a tutte. Ely
Ely (forum 31/07/2008 - Le nostre storie)
Sono tornata
Carissime, eccomi a raccontarvi la nascita di Francesco...scusate l’immenso ritardo ma sapete bene quanto siano intense le prime settimane!
Il parto cesareo era programmato per il 13 agosto, salvo complicazioni visto che già da qualche settimana avevo delle contrazioni sempre più forti e dolorose...avevo così tanta fretta di conoscere il mio piccolo che avevo preparato tutto nei minimi particolari già da un mese, ma speravo comunque di non anticipare, perché per me il 13 agosto è un giorno speciale visto che cade anche il compleanno di mia mamma!
Alle 7 del mattino sono stata ricoverata, ero incredibilmente tranquilla e serena e soprattutto ansiosa che arrivasse il gran momento, tanto che la notte non ho chiuso occhio perché l'ho passata a guardare l'orologio!
C'era un altro cesareo prima del mio quel giorno, ma verso le 10.30 una barella è venuta a prendere anche me, mi hanno preparata, ho salutato mio marito, entrambi con gli occhi lucidi dall’emozione (ho voluto che ci fosse solo lui ad aspettarmi fuori dalla sala operatoria) e mi hanno portato in sala operatoria...allora ho iniziato a tremare e sono andata nel panico...non so se più per la paura o per l'emozione, così ho rivolto una preghiera al mio Fabio, che mi stesse vicino .
Alle 11.15 ho sentito la voce di Francesco farsi strada nel mondo, il suo pianto era forte, lui stava bene e quando me lo hanno avvicinato per farmelo vedere non sono riuscita a trattenere le lacrime...lacrime di immensa gioia miste ad un pizzico di malinconia, Francesco è una miniatura di Roberto e allora ho pensato che forse anche Fabio sarebbe stato così.
Il mio fagottino è nato di 2.830gr e lungo 47 cm…mi hanno lasciato il tempo di dargli un bacino sulla fronte e me lo hanno portato via…a me sembrava di conoscerlo e amarlo da sempre, mi sono chiesta come avessi fatto fino allora a vivere senza di lui!
L’operazione non è stata una passeggiata e neppure il dopo, il dolore fisico però spariva ogni volta che lo abbracciavo e allattavo, è incredibile la forza che da l’amore verso i figli!
E che emozione è stato l’incontro di Roby con il suo fratellino! Quanta felicità e dolcezza nei suoi occhi…
Ormai è quasi trascorso un mese da quello splendido giorno e anche se la mattina mi sveglio con le occhiaie e due bei borsoni sotto gli occhi, visto che Franci è un bimbo nottambulo, quando guardo il mio piccolo mi perdo nel blu dei suoi occhi e nei suoi sorrisetti e ogni traccia di stanchezza svanisce… io, mio marito e Roberto non pensavamo che saremmo stati ancora così felici…la nostra famiglia unita tra cielo e terra adesso è completa e quando Francesco sarà più grande gli racconterò di Fabio e assieme a Roberto saluteranno la stella più luminosa!
Un abrraccio a tutte e grazie per il vostro sostegno
Ely (forum 11/09/2008 - Belle notizie e lieti eventi)


Federico S.
Ciao sono Marianna, definita fino a due anni fa la single per eccelenza!! Mai dire mai ....tutto un tratto (febbraio 2009)arriva l'amore e con esso il più bel regalo della mia vita il test positivo a maggio!!! Purtroppo la mia piccola stella è andata via a 6 settimane ...un grande dolore, ma la voglia di avere un figlio supera ogni ostacolo e così dopo due mesi di nuovo il test positivo. Sembrava che il destino si fosse accanito contro di me !!..la prima visita nulla non si vedeva il mio piccolo ....purtroppo era una extrauterina ...non è possibile noooo perchè ancora a me!!! I medici decidono di farmi degli esami più approfonditi ...ed ecco là che scopro di avere la trombofilia! Mi affido ad un ginecologo che con molta cura e premura cura il mio disturbo dicendomi che dovevo rimanere incinta e che il suo compito era quello di portare avanti la mia gravidanza con le cure necessarie. E così arriva la bella notiza ad aprile 2010. La mia gravidanza procede in maniera tranquilla con riposo, iniezioni, pasticche, tanta carne tanta acqua....fino ad arrivare a prenotare il mio cesareo per il giorno 11/12/2010. Il 3 dicembre visita di controllo! Tutto bene il mio piccolo Federico sta bene è cresciuto non ha problemi ed anche io sono in ottima forma. Tutte le mie analisi perfette ....davvero una brava mamma diceva e dice ancora il mio ginecologo! Il 9 dicembre perdo il tappo mucoso ...penso ci siamo .... forse partorirò il 10 invece dell'11. Vado in ospedale con le mia borsa e quella della mia stella. Ma cosa è successo!!!! Il cuoricino del mio piccolo Federico non batte più! Non è possibile mancavano solo due gg. Il dolore lacera ancora il mio cuore si è spezzato ed impossibile ritornare la Marianna che tutti conoscono. Vi prego piccoli miei aiutatemi a superare il mio dolore sono e sarò per sempre la vostra mamma. Il mio piccolo Federico era sanissimo non aveva nulla, improvvisamente non è arrivato più ossigeno .... forse giocava con il cordone o c'è stata una compressione ma nessuno sa dirmi cosa sia successo precisamente Un evento raro, una tragica fatalità!! Mamme care posso capire quanto sia doloroso, ma noi MAMME SPECIALI dobbiamo andare avanti per i nostri piccoli. Come GIOVANNA, che ringrazio con tutto il cuore per la sua estrema umanità, ho fatto un PATTO D'AMORE con i miei bimbi. Loro avranno una sorellina o un fratellino su cui vegliare per la vita ...è per questo che Dio ha deciso di tenerli con se. Chiedo a Giovanna se possibile di mettere tre stelline per i miei piccoli. I primi due non avevamo ancora un nome il terzo è Federico S.,nato il 10/12/2010. Spero davvero di poter al più presto scrivere a voi tutte la mia storia felice e poter conoscere qualcuna di voi con gli incontri che "GENITORI DI UNA STELLA" organizza. Vi abbraccio e mando un bacio a mie tre angeli. Per sempre la vostra mamma Marianna
Marianna (forum 16/02/2010 - Le nostre storie - 40 settimane d'amore Simo 77)

Federico Sb.
Carissimi genitori di una stella, 
siamo Elisa e Paolo ed anche noi dal 24 agosto 2012 abbiamo un angioletto in cielo di nome Federico. Abbiamo deciso di condividere con voi la nostra storia, sicuri che saprete capire la nostra sofferenza come nessun altro può farlo ed aiutarci a superare questa tragedia. 
Siamo sposati da 9 splendidi anni ed il nostro sogno è sempre stato quello di dare un volto al nostro amore e diventare una vera famiglia. Inizia così la nostra avventura caratterizzata da un grande 
entusiasmo e tanta voglia di essere finalmente genitori. Purtroppo gli anni passano a vuoto e non riesco a rimanere incinta. Iniziamo a fare dei controlli secondo quanto indicato dai medici ma tutto risulta normale, ci dicono che è solo questione di stress e basta non pensarci. Non ottenendo risposte precise decidiamo di rivolgerci ad un centro di Milano specializzato in problematiche di fertilità di coppia, era il 29 novembre 2010 ed a distanza di un anno il 16 dicembre 2011 dopo interventi, cure e tanti viaggi "della speranza" più una Fivet, finalmente sono incinta. Abbiamo iniziato a chiamare per nome i nostri bimbi il giorno stesso del transfer, per noi erano da subito Federico e Anna Karol pur non conoscendo ancora il sesso. Il 22 dicembre 2011 effettuiamo la prima ecografia, c'é solo una camera gestazionale ed un unico embrione, siamo un po' tristi perché pensavamo già a due angioletti ma se Dio aveva deciso così dovevamo rassegnarci e concentrarci sul miracolo della vita che avevo ancora in grembo e che sarebbe nato il 25 agosto 2012. 
Il 4 gennaio 2012 all'improvviso inizio ad avere delle perdite, corro in ospedale, il battito c'é ancora e mi rimandano a casa dicendo che è tutto normale. Dopo due ore mi ritrovo in un lago di sangue, ritorniamo in ospedale e per fortuna il nostro piccolino è ancora lì, mi rimandano nuovamente a casa dicendomi che sono nelle mani di Dio. 
Rimango immobile a letto dal 5 gennaio al 15 febbraio con una cura intensiva di progesterone e tra mille preghiere spero che il nostro sogno non finisca così all'improvviso. 
Fortunatamente il nostro angioletto non molla, si aggrappa con tutte le sue forze alla vita e riesce a superare anche questa difficoltà. Dopo questa brutta parentesi la gravidanza prosegue regolarmente con 
controlli ed esami mensili sia presso il centro di Milano al quale ci 
siamo rivolti che presso le strutture locali dove abitiamo, io non mi 
sono mai sentita così bene, tutto è perfetto "da manuale" mi dice 
sempre il medico.Alla prima morfologica ci dicono che è un maschietto, per noi era indifferente ma siamo contentissimi ed iniziamo a predisporre tutto per il suo arrivo. Finalmente la nostra casa si riempirà di gioia, dipingiamo la cameretta con le nostre mani 
decorandola con mille orsacchiotti, acquistiamo tutto quello che può 
servire ed io ricamo tutto il giorno bavaglini, lenzuola e tutto quello che fa parte del corredino di un neonato. Io e Paolo parliamo tanto con Federico, gli raccontiamo le favole, gli facciamo ascoltare le nostre canzoni preferite e lo rendiamo partecipe di tutto quello che facciamo quotidianamente. Ci sembra di toccare il cielo con un dito e non nascondo che ogni tanto scappa anche un pizzicotto per capire se stiamo sognando o se è realtà. 
Il 16 agosto 2012 alla 38 settimana facciamo 
l'ultimo controllo a Milano: tutto è perfetto. In contemporanea, fisso già con il medico che mi segue da Legnago il primo tracciato a distanza di qualche giorno giusto per essere tranquilla che Federico sta bene. Io e Paolo iniziamo inoltre a visitare degli ospedali della zona per scegliere una struttura il più attrezzata possibile per la nascita di Federico, non che ci siano problemi anzi i medici ci dicono che siamo troppo ansiosi ma per noi questo bimbo tanto desiderato rappresenta tutta la nostra vita.Il 22 agosto 2012 fissiamo una visita con il primario di ostetricia di un ospedale in provincia di Verona che ci è sembrato il migliore tra quelli visitati, è una persona squisita e molto competente, il quale ci conferma che tutto è nella norma, Federico è più di tre chili, il liquido amniotico è regolare ed il collo dell'utero già accorciato, il termine è fissato per il 25 agosto 2012.Fissiamo il tracciato per la mattina del 24 agosto 2012 e ritorniamo a casa felici.Nel pomeriggio del 23 agosto 2012 mi sembra di sentire meno i movimenti di Federico ma i medici mi hanno sempre detto che sono sufficienti 10 MAF al giorno, che il bimbo ha anche momenti di riposo ed in nove mesi ha meno spazio per muoversi inoltre le contrazioni preparatorie che avverto rendono più difficile la percezione di calci e pugni. Federico adora fare la doccia quindi dopo il solito riposino pomeridiano faccio una bella doccia e mi sembra di sentirlo muovere, mi tranquillizzo.Nella notte iniziano le contrazioni regolari, perdo il tappo che si presenta trasparente e gelatinoso come mi avevano insegnato ai corsi pre-parto, gli slip sono perfetti ed alle 4 del mattino del 24 agosto 2012 a 39 +6 settimane di gestazione partiamo per raggiungere l'ospedale, il cuore ci traboccava di gioia: era arrivato il grande momento. Arriviamo in ospedale, saliamo in reparto, fanno accomodare in sala attesa Paolo e mi fanno la visita di ingresso..... al momento del tracciato vedo il volto dell'ostetrica incupirsi, continua a spostare a destra e a sinistra lo strumento, rimette il gel poi mi dice che deve andare a chiamare la ginecologa di turno...io chiedo se c'é qualche problema ma mi tranquillizza. Dopo tre minuti arriva la ginecologa mi spiega che sembra non ci sia più il battito del bambino ma che devono fare un'ecografia per sicurezza perché a volte il bambino è in una posizione tale che si fa fatica a percepirlo. Io non voglio credere a 
quello che sento, gli dico che sicuramente lo strumento peri il 
tracciato non funziona bene ed è rotto perché avevamo fatto la visita 
con il primario 12 ore prima e tutto era ok. Ripetono l'ecografia tre 
volte e chiamano mio marito Paolo in sala con me poi la ginecologa ci 
prende la mano e con gli occhi lucidi ci dice che purtroppo non c'era 
più il battito e Federico ci aveva lasciato. Ci sentiamo gelare il 
sangue, non vogliamo crederci e supplichiamo medici ed ostetrici 
presenti di fare qualcosa, magari un cesareo d'urgenza e poi un 
massaggio cardiaco al piccolo, forse anche l'ecografo era rotto e non 
rilevava bene il battito. Chiedo a Paolo di cercare subito il nostro 
medico di Milano perché trovasse il modo di farci uscire da questo 
terribile incubo, la disperazione più totale ci assale e non riusciamo a fermare le lacrime. E' solo un brutto sogno dicevamo, ora ci svegliamo a vicenda e vedrai che tutto passa.Ci fanno accomodare in una stanza un pò appartata e con grande umanità cercano di spiegarci che purtroppo anche se rari casi simili esistono, ci spiegano che sarà necessario procedere con il parto indotto, rimane con noi un'ostetrica per farci coraggio e cercare di calmarci poi quando saremo stati pronti avrebbero iniziato la procedura.Io non sento più nulla, sono come una bambola di pezza, avrebbero potuto tagliarmi anche un braccio ma non avrei sentito alcun dolore. Mio marito Paolo non si ferma di piangere e di chiedersi perché proprio a noi dopo mille sacrifici, anni di attesa ed un bimbo meraviglioso che già era parte della nostra vita quotidiana. E come dirlo ai nostri genitori che non aspettavano altro che un momento di gioia dopo tante disgrazie che negli ultimi anni hanno colpito le nostre famiglie (io e mio marito siamo entrambi figli unici)? Alle 10 del 24 agosto 2012 iniziano l'induzione al parto, io non mi rendo ancora conto di quello che sta succedendo, è come se stessi guardando un film horror ... ma non posso essere io la protagonista è impossibile, mi ripeto continuamente! Alle 15.30 mi portano in sala parto, viene anche mio marito Paolo che non mi lascia un secondo, io continuo a ripetere a lui ed alle ostetriche che è tutto un errore, che Dio non poteva farci questo e che presto avremo sentito le urla di Federico.Alle 17.50 Federico arriva fra noi, è bellissimo la fotocopia in miniatura del papà, ha tantissimi capelli neri, visino roseo e paffutello, manine e piedini perfetti. Pesa Kg. 3,2 ed è lungo 50 centimetri. Me lo appoggiano sul petto, io lo guardo, lo copro di baci e gli tocco le manine chiedendogli di svegliarsi che la sua mamma ed il suo papà sono lì pronti ad accoglierlo ..... nulla succede. Dopo dieci minuti il medico mi dice che la placenta non si stacca e devono portarmi in sala operatoria, mi tolgono Federico, io gli dico a dopo amore mio...la tua mamma torna subito. Rimango in sala operatoria dalle 
ore 18 del 24 agosto 2012 alle 2.30 del mattino del 25 agosto 2012 a 
seguito di una grossa emorragia con conseguente arrestocardiocircolatorio da shock emorragico. Da quanto mi ha riferito mio marito i medici lo avevano chiamato alle 21 per dirgli che non sapevano più cosa fare, avevano tentato di tutto ma l'emorragia non si fermava e probabilmente come ultimo tentativo per salvarmi la vita sarebbe stato necessario asportarmi l'utero. Paolo non riesce a crederci prima il figlio e ora la moglie....ma non si fa prendere dalla disperazione e chiama il nostro medico di Milano, riesce per miracolo a trovarlo, conosce una tecnica nuova per arrestare l'emorragia ed evitare che mi tolgano l'utero, Paolo passa il cellulare ad un medico che sta uscendo dalla sala operartoria, lo staff decide di seguire le sue indicazioni del medico di Milano....una squadra di angeli con a capo Federico.... e l'intervento si conclude positivamente.Alle 2.30 del 25 agosto 2012 esco dalla sala operatoria con ancora il mio utero, mi portano in terapia intensiva e dicono a Paolo che la mia vita è appesa ad un filo e che è molto probabile che qualche organo sia stato compromesso, una minima crisi e avrei raggiunto Federico. Mi tengono in coma sedato.Il 27 agosto 2012 mi risvegliano, io non mi ricordo nulla di quello che è successo e non riesco a capire dove sono....mio marito Paolo mi racconta tutto ma sono ancora tra la veglia ed il sonno e non riesco a rendermi conto della realtà. 
Il 28 agosto 2012 mi spostano dalla terapia intensiva al reparto maternità dove rimango fino al 7 settembre 2012 (giorno delle dimissioni).Il mio amore Federico non l'ho più potuto tenere in braccio e non sono neanche potuta andare al funerale. Mio marito Paolo è stato con me giorno e notte durante tutto il periodo 
trascorso in ospedale, non mi ha lasciato un momento e lo considero il mio secondo angelo custode. Ci sono stati molto vicini anche medici, ostetriche, infermieri che giornalmente sono venuti a parlare con noi e a portarci conforto, anche in occasione del mio secondo ricovero dopo circa 20 giorni abbiamo trovato lo stesso clima di condivisione ed amore per il prossimo. 
A casa tutto intorno a noi ci ricorda Federico e gli splendidi nove mesi trascorsi con lui, a volte speriamo ancora sia solo un brutto sogno da cui ci risveglieremo presto. Abbiamo esaurito tutte le nostre lacrime ma cerchiamo di farci forza a vicenda e di rimanere uniti, se sono ancora viva ed ho ancora il mio utero una ragione ci deve per forza essere, sicuramente Federico non ha voluto che la sua mamma lo seguisse e lasciasse solo il suo splendido papà che ha già sofferto tanto nella vita ed aspettava solo la gioia di abbracciare la sua creatura. Federico ci manca da morire, è e sarà sempre il nostro splendido bambino, il nostro grande amore con cui ancora parliamo, a cui auguriamo la buonanotte e diamo il buongiorno, siamo sicuri che lui è sempre insieme a noi anche se in modo diverso e sicuramente ci aiuterà a ritrovare fiducia nella vita e a donargli un 
fratellino o una sorellina. 
Grazie per aver pazientemente "ascoltato" la nostra storia, ci piacerebbe entrare in contatto con voi o con altri genitori per ricominciare insieme a percorrere le innumerevoli salite che la vita ci riserverà..a volte ci consideriamo dei terremotati a cui è rimasto solo un granello di polvere di un immenso castello fatato ma anche un piccolo granello può essere un inizio. 
Elisa, Paolo e  Federico
Elisa (form 29/10/2012 - Le nostre storie)

Francesco V.
La storia di francesco: Oggi è il momento di raccontare la storia del nostro bambino, del nostro francescucciolo, che ancora mi guarda piangere ogni giorno per l'infinita tristezza che mi avvolge...
io e saverio ci siamo sposati il 22 giugno del 2007, dopo ben 10 anni di fidanzamento (!) e sopratutto di grande amore...
ad ottobre dello stesso anno scopro di essere incinta... lo dico a mia madre che forse per paura di quello che era accaduto a lei con la prima gravidanza (ho un fratello portatore di grave handicap) non si mostra contenta come vorrei... comincio gli esami di routine e scopro di aver contratto il CMV ... la mia gravidanza si è interrotta a gennaio 2008, non ho il coraggio di rischiare la vita di un altro bambino, le sofferenze che conosco, soprattutto per lui... mentre ancora cerco di riprendermi e far sparire quel maledetto virus dal mio sangue, a luglio dello stesso anno, mia madre viene operata al cuore d'urgenza e inaspettatamente e dopo 15 giorni di rianimazione e terapia intensiva, senza avere la possibilità di salutarla, ci lascia... io, mia sorella e mio padre rimaniamo da soli, completamente stravolti ... il mio carattere serio e responsabile all'ennesima potenza mi porta a sobbarcarmi il ruolo che era stato della mia mamma.. gestire la casa di mio padre, curare le sue necessità, essere il punto di riferimento di tutti gli affari della famiglia, anche perchè sono avvocato...
passano i mesi, le preoccupazioni sono talmente tante che perdo la mia identità, sacrifico la mia famiglia e, diciamolo apertamente, comincia la depressione, l'immagine di me in quel periodo è di una che sta per affongare a causa di una palla al piede che la porta giù.. e non sentivo di avere + la forza di riuscire a stare a galla... comincio a dimagrire, raggiungo i 45 kili e gli effetti appaiono subito: il ciclo mestruale è stravolto... mi spavento... la cosa che desidero di + è avere tanti bambini... io adoro i bambini da sempre... non può essere...
allora cominciano i pellegrinaggi dalla ginecologa, i monitoraggi.. non c'è + ovulazione, sei troppo magra, le ovaie sono policistiche... cure ormonali (clomid) ha effetti devastanti (iperovulazione) ci dobbiamo fermare... e pensare che io sono una naturalista!
dico alla ginecologa di non voler prendere + nulla e di resettare tutto... comincio a mangiare di + lo prometto...
raggiungo i 50 kili non so come, e al ciclo successivo ho un ritardo.. ultima mestruazione 19 maggio...test positivo.. nemmeno la mia ginecologa ci crede... ecco, adesso hanno inizio le 37 settimane + belle della mia vita... tutto comincia a trovare il suo senso... non abbandono nulla.. continuo a curare tutto ma alla luce di una nuova speranza... la mia gravidanza mia aveva salvato... tutto procede benissimo... cresco io e cresce lui perfettamente... già alla seconda eco il bambino si fa vedere benissimo... è un maschio... si chiamerà francesco come il nonno... ogni volta che andavo a fare i controlli di routine pregavo la mia mamma che tutto era a posto... e così era... mia madre mi ascoltava... non poteva essere diversamente, pensavo, con tutto quello che ho passato una cosa bella ci doveva capitare! e poi non è mica vincere il superenalotto! ero "solo" in attesa di un bambino... faccio qualche punturina, sto a riposo e si superano i 3 mesi... il tempo vola, la pancia cresce... sto benissimo è un coro di "sei bellissima, la pancia ti dona!"
mai una nausea, mai un valore alterato... sono contenta della vita per la prima volta....
dopo il settimo mese cominciano i preparativi... compro passeggino, cameretta (un'offertona!) corredino, mi arrivano i primi pensierini dalle amiche... comincio a disegnare il suo album... lo preparo, scrivo tante di quelle cose belle... faccio ginnastica preparatoria, mi abbono a io e il mio bambino, mi faccio portare da mia sorella un sacco di libri sul parto, uso l'olio di mandorle dolci come mi consigliano tutte ... sarà un parto bellissimo... corso preparto che spingo io ad organizzare perchè l'ospedale non ne faceva... non mi importa dei gatti neri che ho incrociato, dello specchio che si è rotto cadendo da solo in bagno,dell'incidente che ho avuto in macchina...
a dicembre ricevo la notizia che una mia amica di infanzia ha perso la sua bambina alla 36 settimana... è uno shock, ma egoisticamente penso che non può succedere anche a me... ste cose sono così rare... arrivo alla 37 settimana con 16 kili in + e una felicità immensa... mio padre non sta nella pelle.. il nipote maschio che aspetta da una vita... mio marito già lo vuole sulla moto... faccio vedere il pancione alla mia mamma, mia sorella prenota l'aereo..
tutti gli amici fanno a gara per prestarmi o regalarmi vestitini, oggetti, culletta.. e io ho tutto a casa, la valigia pronta...
ma è il 3 febbraio, la mattina del pre-ricovero... tutto a posto può andare.. solo false contrazioni...
dopo 6 ore il mio castello di carta si brucia...
si rompono le acque... le contrazioni aumentano... le parole di mio marito non mi tranquillizzano:"gioia, non è niente di strano, ce l'hanno detto che può nascere da un momento all'altro.." ma io non ero per niente tranquilla, non sono un medico ma ho letto abbastanza per capire che se non c'è travaglio qualcosa non va se si rompono le acque improvvisamente... stamattina era tutto a posto mi ripeto nei 5 minuti di macchina fino allo studio della ginecologa... corri in ospedale ill battito è lievissimo... io chiamo e faccio preparare la sala operatoria... ricordo le facce di ognuno degli infermieri... dottori.. anestesisti... c'erano già poche speranze... ma tutti velocemente mi preparano.. sento il taglio perchè ancora non sono del tutto anestetizzata e spero, spero di sentire il suo pianto.. vedo il medico che corre con la culletta nella sala accanto.. adrenalina... fai il massaggio... aspira... per oltre 45 minuti ci provano ... io comincio a tremare e chiedo ... nessuno mi risponde... non sento nulla ... non ho visto nemmeno il suo piedino che toccavo dalla pancia... mi sedano e mi risveglio con il viso di mio marito pieno di lacrime... il bambino, dov'è il bambino... il mio bambino... non ho il coraggio di vederlo nemmeno in foto.. 5 giorni di ospedale e il ritorno ad una vita nuova, imprevista, piena di lacrime... dove non c'è + il passeggino, il lettino, il fasciatoio...
ho voluto io stessa sistemare i suoi vestitini, le cosine che avevo ricamato con le sue iniziali...
adesso la sua cameretta è luminosa e piena di sole... nel mio cuore lui ci sarà sempre... ho visto la foto e voglio vederla sempre + spesso... mio marito mi racconta come erano le sue manine, le orecchie, aveva tantissimi capelli... il mio bambino è con noi ogni volta che ci abbracciamo... trovo i suoi messaggi... grazie alle mie amiche di genitori di una stella sto trovando una nuova speranza e sto vivendo una nuova vita... il mio francesco sarà sempre il nostro cucciolo cche tanto abbiamo voluto e che mi ha aiutato a uscire dal male nero dove non voglio tornare... la sua luce mi illumina il cuore e l'anima, devo solo trovare una nuova me... sono in viaggio...
eleonora+saverio = francesco per sempre
Eleonora (forum 11/05/2010 - Le nostre storie)

è nata una furfantella: Leila
Ciao a tutte! entro in questa parte del forum con un doppio sentimento: orgoglio e felicità perchè sono diventata mamma di una meravigliosa creatura, Leila, e imbarazzo per la mia totale assenza dal resto del sito  il 5 luglio scorso sono entrata col pancione in sala parto, ho subito l'anestesia epidurale e ho visto nascere Leila... la mia piccola però ha pianto poco e non mi è stata messa subito tra le braccia... ero stranita e impaurita da questa nuova esperienza ancora una volta diversa da quella che avevo sempre immaginato. 
Ho pregato, ho cercato francescucciolo e i miei angeli e loro mi hanno accompagnato per tutti i 15 giorni di ricovero della bimba in T.I.N. per dispress polmonare. 
Bè, adesso lei, con i suoi occhi da furfantella e i suoi forltissimi capelli neri, è qui che pedala allegramente nella navicella accanto alla scrivania mentre finalmente ho trovato il tempo e la possibilità di avere mente e cuore sereni per scrivere che SONO FELICE FELICE e ancora FELICE di avere una famiglia così speciale a casa mia e nella rete, grazie a questo sito così importante per me da oltre due anni. 
Le "margheritizie" (zie - margherite) sono già informate della vita di Leila quasi giornalmente grazie ai communicator e a FB ma non potevo non aprire questo post tanto agognato con un posticino finalmente anche per me e Leila! 
Vi voglio bene mamme speciali tra cielo e terra, siete nel mio cuore e sicuramente anche in quello di Leila  
A presto 
Eleonora (forum 23/08/2012 - Belle notizie e lieti eventi)

Gaia
Ciao, sono Stefania... vi avevo scritto per presentarmi un paio di settimane fa. Ora voglio raccontarvi quello che è successo...
La mia bimba, Gaia, è nata a 38 settimane e tre giorni, mi hanno indotto il parto perchè dalle ecografie avevano visto un'ansa intestinale dilatata. Nell'ultimo mese e mezzo prima del parto facevo ecografie un giorno sì e uno no... però nulla faceva pensare a qualcosa di così grave... sembrava che Gaietta avrebbe dovuto subire un intervento, ma non era neanche certo. Una chirurga neonatale teneva la situazione sotto controllo per evitare un volvo (cioè che l'intestino si attorcigliasse su sè stesso e diventasse necrotico), però sembrava che anche questo problema fosse passato in secondo piano... quando è nata stava bene, le hanno dato un Apgar di 9 a 1 minuto e 9 a 5 minuti... era bellissima: un visino angelico, la boccuccia a forma di cuore, le orecchie e il nasino perfetti, poi quella pelle così liscia... Le ho potuto dare un bacio nei pochi minuti in cui me l'hanno lasciata sul seno... mio marito ha potuto cullarla qualche istante. La guardavo mentre la pulivano, le dicevo di stare brava e lei mi ascoltava come quando nella pancia le chiedevo di spostare un piedino perchè mi faceva male.
Era un angelo di bambina, sarà per questo che è volata in cielo? Quello che è successo dopo è stato un incubo... l'hanno portata subito al centro immaturi (anche se lei non lo era e pesava 2,280 Kg) per poterle fare gli esami per l'intestino. Lì l'hanno messa nell'incubatrice e noi fino al giorno dopo non l'abbiamo potuta rivedere... guardare quel corpicino con la canulina al naso dentro quella "scatola" mi ha fatto una tenerezza immensa... le ho toccato la manina e lei l'ha stretta... non voglio pensare che fosse un riflesso, ma solo che lei avesse riconosciuto me e il suo papà... le ho accarezzato il bel visino... sorrideva, un dolce sorriso per la sua mamma e il suo papà... purtroppo tutto è durato molto poco, io ero stanca, la pressione bassissima e i punti che tiravano da morire... sono dovuta tornare in camera.
Il giorno successivo non l'abbiamo potuta vedere perchè è stata male... infatti il pneuma toracico che aveva avuto inizialmente si era aggravato, l'avevano intubata per farla respirare. L'ho solo intravista mentre la cambiavano per un secondo attraverso il vetro della stanza. Un singhiozzo e un groppo in gola sono state la mia reazione. Poi tutto è precipitato, nella notte l'hanno portata in rianimazione... è venuta una pediatra in camera a dirmelo. Fino al pomeriggio dopo non abbiamo avuto notizie, poi siamo andati in rianimazione nell'orario di visite e abbiamo iniziato ad aspettare... un'ora, due, tre... c'era un'emergenza e purtroppo era lei... abbiamo continuato ad aspettare almeno per avere qualche notizia. Dopo quasi quattro ore una dottoressa ci è venuta a parlare e ci ha detto che era gravissima, che non reagiva alle cure, che non sapevano più cosa fare. Non riusciva a respirare, i polmoni erano rigidi... Il dramma ci ha assaliti... ho solo avuto la forza di chiedere di battezzarla. Hanno fatto venire il cappellano e siamo andati a pregare con lei... povera stellina sdraiata su quel letto così grande, con tutte quelle canuline e quelle macchine che ogni tanto facevano rumori inquietanti. Il suo visino però non era sofferente, le ho accarezzato il volto, le ho tenuto la manina... poi siamo dovuti uscire... speravamo in un miracolo, continuavamo a pregare come avevamo sempre fatto ripetutamente durante la gravidanza... qualche ora dopo abbiamo parlato con un altro medico che ci ha detto che difficilmente avrebbe passato la notte... e infatti alle 23 il cellulare di mio marito è suonato... ci hanno detto che stava male ma in realtà lei era già volata in cielo. Io dentro di me lo sapevo. Non dimenticherò mai quando siamo arrivati davanti al reparto... io sulla sedia a rotelle, mio marito che mi spingeva e le nonne dietro di noi... abbiamo suonato... nulla... dopo poco è uscita la chirurga che ci aveva seguito in gravidanza, il suo sguardo era eloquente... il cuoricino di Gaia non aveva retto.
Io voglio pensare che lei fosse davvero un angelo, che fosse nata solo per lasciarsi vedere, baciare e fare una piccola coccola, voglio pensare che abbia aspettato di essere battezzata perchè sapeva che altrimenti non me lo sarei mai perdonata e poi... poi è volata tra le nuvole del cielo, felice e di lassù ci guarda e ci protegge.

Stefania mamma di Gaia (forum 28/03/2008 - Le nostre storie)
Un po'sottovoce
Vi annuncio che anch'io aspetto un altro "fagiolino"... sono di otto settimane... e per ora sono combattuta fra la gioia e i mille timori. Però sono contenta di annunciarvelo e condividerlo con voi...
Sono certa che è stato uno splendido regalo di Gaia per il suo papà, perchè abbiamo fatto il test di gravidanza il giorno del compleanno di mio marito... è tutto così speciale... che forza che hanno i nostri angeli!!!!
un augurio speciale a Verusca che ho visto essere anche lei in dolce attesa... Un bacio grande a tutte!
Stefania mamma di Gaia (forum 10/07/2008 - Belle notizie e lieti eventi)
L'arrivo di Alessandro

Meglio tardi che mai ... vi racconto dell'arrivo di Alessandro in mezzo a noi.
E' il 15/2/09, è la data presunta e le contrazioni iniziano a farsi sentire più intense... è una domenica e io e Max (mio marito) cerchiamo di restare calmi e affrontare serenamente l'imminente arrivo del piccolo Alessandro. Per cui cerchiamo di fare tutto normalmente: messa, pranzo dai miei genitori, visita al nostro angioletto al cimitero... poi verso le 18 non ce la faccio più e andiamo in ospedale. Lì mi visitano, ma la dilatazione è ancora scarsa, mi fanno il tracciato e poi mi lasciano libera di decidere se rimanere lì o andare a casa. Rimango e dopo poco le contrazioni aumentano, mi visitano e si rompono le acque.
Così andiamo di corsa in sala parto e lì devo ammettere che ogni spinta mi ricorda la nascita di Gaia... sono spaventata ma a fianco ho due splendide ostetriche che mi spronano e mio marito che mi tiene la mano e mi guarda con tanto amore.
Alessandro decide di essere dispettoso da subito e aspetta che sia passata da poco la mezzanotte per nascere... l'ostetrica ricompila la data di nascita... sono le 00.03 e possiamo finalmente vederlo e abbracciarlo. Eccolo, dolce tesoro, bellissimo e uguale alla sua sorellina...
Io e mio marito ci guardiamo commossi e entrambi pensiamo che la nostra Gaia è lì insieme a noi a proteggere il suo fratellino e la sua mamma e il suo papà.
Finalmente il nostro sorriso è meno triste e pensare a lei è più dolce anche se ci mancherà sempre da morire.
Il rientro è stato duro, le paure erano tante, Ale poi è un bambino molto coccolone e cerca probabilmente continue conferme di affetto... così fino a due settimane fa dormiva solo sulla nostra pancia, mangiava al ritmo di un'ora ogni due ore e durante il giorno riposava solo nel marsupio a passeggio... un po' dura, anche perchè a me è venuta anche la candida al seno (non vi dico il dolore)... ma poco importa perchè lui è qui!!!
Volevo condividere con voi queste emozioni che spero siano un raggio di speranza per chi è ancora nel dolore e un dolce ricordo per chi è nuovamente mamma, pur sapendo che nulla cancellerà nel nostro cuore le nostre stelline !
Vi abbraccio forte e anche se non scrivo spesso vi penso tanto, baci.
Stefania mamma di Gaia (forum 11/05/2009 - Belle notizie e lieti eventi)

Giada F.:
Ciao…mi chiamo Daniela e, con a fianco mio marito Aldo, mi trovo a scrivere la nostra storia, piena dello stesso dolore che ci accomuna a tutti voi.
Il 31.05.2010 la nostra piccola stellina di nome GIADA è volata in cielo per risplendere una luce meravigliosa, un bellissimo Angioletto che il Signore ha scelto per averlo per sempre al suo fianco.
La nostra gravidanza è stata proprio cercata e tanto desiderata: a luglio 2009 abbiamo affrontato una situazione abbastanza simile a questa:un aborto spontaneo alla 7 settimana con conseguente raschiamento.
Insieme io e Aldo, da soli, siamo riusciti ad affrontare e in qualche modo a superare questa dura prova.
I medici ci hanno chiarito che nella prima gravidanza, questa è una brutta esperienza che capita ad una donna su tre. Una percentuale molto alta nella quale ci siamo trovati anche noi: “siamo stati sfortunati” ci siamo detti….ma dopo qualche mese, arriva una bellissima sorpresa…. sono nuovamente incinta!!
Una GIOIA che ci riempie il cuore,ma allo stesso tempo c’è la paura che ci possa ricapitare un altro aborto. Le prime visite,i primi esami,tutto ok. Passati i primi 3 mesi,ritenuti quelli più a rischio, cerchiamo di stare più tranquilli, pensando che questa volta andrà tutto bene, e che a luglio arriverà un bellissimo fagottino tutto nostro da coccolare e accudire con tanto amore.
Che dire di questi mesi: una gravidanza perfetta! Esami di rutine sempre nella norma,l’ecografie fatte tutti i mesi (a pagamento) e la morfologica sempre perfette, nessun dolore, soltanto un po’ di nausee e tanto, tanto sonno. Al settimo mese scopriamo finalmente che sarà una femminuccia e spetta al papà sceglierle il nome. Le parlavamo sempre,quando si muoveva,io mi sdraiavo per poter sentire con la mia mano ogni suo movimento: così avevo la sensazione di riuscire a comunicare con lei,facendole sentire il mio calore e tutto l’amore che già nutrivo nei suoi confronti. Aldo l’adorava; scherzando mi diceva che non sarei più stata il suo amore…..Giada avrebbe preso il mio posto!!!
E quando finalmente ci sentivamo così forti da pensare che niente e nessuno avrebbe mai potuto distruggere la nostra felicità, un giorno un pensiero mi assilla: ‘voglio sentire la mia piccolina muoversi, anche solo una volta’. Fino alla sera prima avevo sentito i suoi movimenti, ma quel giorno erano già passate circa 5 ore di assoluto silenzio: ero lì,sdraiata sul divano,con le mie mani sulla pancia, nell’attesa di un piccolo segno…e invece….la mia pancia era immobile….era come se io e mia figlia non riuscivamo più a comunicare;io le parlavo,l’accarezzavo,ma lei non mi rispondeva. Allora, decidiamo di andare di corsa in ospedale, dove ci ha accolti il mio ginecologo e, con modi poco delicati,mi dice: ‘’signora,non è che ci stiamo fissando un po’ troppo??’’…(questa frase non potrò mai dimenticarla!)…..Faccio un cenno con le spalle e dico a me stessa che forse è vero, mi sto preoccupando inutilmente…che in fondo è solo quache ora che non la sento,magari sta solo dormendo e poi,negli ultimi mesi,è più grande e ha più difficoltà nel movimento….e invece,non appena il ginecologo ha appoggiato l’ecografo sulla mia pancia,è iniziato l’incubo peggiore della nostra vita…..Aldo che gli chiede spiegazioni su cosa stà accadendo,e il medico che ci conferma: ‘’’’NON SI MUOVE VERAMENTE…è VERO’’’’……No,non ci possiamo credere,penso che è soltanto un incubo dal quale ci sveglieremo presto…ma così non è…...ricordo le mie urla, il mio pianto,la mia voce che chiama Giada, le chiedo di muoversi, anche solo un piccolo movimento mi basta: è proprio di questi attimi il ricordo più straziante della nostra vita….(tutt’ora ho dei ricordi molto vaghi di quei momenti). Tutti i nostri progetti e le nostre aspettative sono state spazzate via, una parte del nostro cuore ci è stata strappata…. in quel momento sarei voluta morire lì con lei.
Sono rimasta in ospedale,mi hanno ricoverata, assegnandomi una stanza singola per dare la possibilità ad Aldo di restare sempre con me sia di giorno che di notte, e dare la possibilità ai nostri parenti di starci sempre accanto. Hanno programmato il cesareo per il giorno dopo (non avevo la forza per affrontare il parto naturale sapendo che la mia piccola Giada non c’era più).
Quella è stata la notte più lunga e triste della nostra vita: io e Aldo stretti in un abbraccio, con nostra figlia morta nella mia pancia. Sin da quella notte l’abbiamo affidata a Gesù e alla Madonna che le faranno da genitori, prendendosi tanta cura di lei e amandola, così come avremmo fatto noi……
E così,il 31 maggio 2010, a 36 settimane, è nata-morta, GIADA: una BELLISSIMA bambina, con tanti CAPELLI RICCI-RICCI,un fagottino rosa di 1,700 g, un po’ più piccola del normale, ma totalmente perfetta (l’autopsia non ha rilevato alcun problema,forse la morte è stata causata dall’iperspiralizzazione del cordone ombelicale, cioè,il cordone si è attorcigliato più volte su sé stesso…..tra l’altro è da considerare una casualità molto,molto rara).
Non dimenticheremo mai l’emozione che abbiamo provato nel vedere nostra figlia…... Lei era lì, con gli occhietti chiusi come se stesse dormendo, con il viso rilassato sembrava ci volesse sorridere….. io e Aldo eravamo felici di averla vista, di aver dato un volto all’ immaginazione che ci ha accompagnati per ben 8 mesi…. ma allo stesso tempo la nostra piccolina era lì, immobile, e sapevo che quella sarebbe stata l’unica volta che l’avrei potuta vedere, accarezzare, baciare, e che mai mi sarei presa cura di lei come fa una vera mamma, mai avrei sentito la sua voce, mai un suo respiro, mai il suo pianto, mai l’avrei vista sorridere, mai più avrei sentito il profumo della sua pelle…..
I giorni trascorsi in ospedale sono stati a dir poco strazianti,e sapete bene a cosa mi riferisco…ascoltare i pianti dei bambini che erano nelle altre stanze e pensare che noi eravamo rimasti senza nessuno,senza la nostra piccolina da tenere tra le nostre braccia……ma in compenso c’era Aldo sempre al mio fianco,i nostri parenti (che vivono a 400 km da noi) che sono venuti per starci vicino, degli amici tanto speciali che ci hanno dimostrato tutto il loro affetto, e l’aiuto di una psicologa che ci è stata di grande supporto in ogni nostro momento di confusione e che,ancora tutt’ora,si prende cura di me,e del nostro dolore.
È proprio Aldo che mi aiuta tantissimo: lui è molto forte, e in tutti i miei momenti più bui, riesce sempre a farmi vedere uno spiraglio di luce. Sono convinta che Giada mi parla e mi suggerisce tante cose,proprio tramite lui.
Sono stata dimessa dall’ospedale per poter partecipare al funerale,celebrato nella cappella dell’ospedale stesso: noi eravamo lì,accanto alla piccola bara bianca,la piccola culla che protegge la nostra Giada. L’abbiamo accompagnata al cimitero vicino casa,e dà allora,ogni giorno,l’andiamo a trovare e a darle un nostro saluto.
In tutta questa tragedia ingiusta,credo che ci sia per forza qualcosa di positivo,anche se è troppo presto per rendercene conto….l’unica cosa che per ora mi fa andare avanti,è pensare che Giada è un bellissimo Angelo che il Signore ha scelto per sé,perché troppo prezioso per restare qui, su questa vita terrena piena di sofferenza. La immagino sempre accanto a noi con la sua anima, ci guiderà in tutte le nostre scelte più difficili, e proteggerà per sempre la sua mamma Daniela,il suo papà Aldo e tutti i bimbi del mondo….E’ questo il compito che le abbiamo affidato.
Noi però,da parte nostra,le abbiamo fatto una promessa importante: Regalarle un fratellino o una sorellina,o magari entrambi…chissà…non sappiamo ancora quando saremo pronti, forse mai: per ora il dolore di aver perso la nostra prima figlia è qualcosa di insopportabile, ed è ancora troppo presto per riuscire a convivere con questa realtà cosi dolorosa,senza tanta tristezza nel cuore. Affrontare la prossima gravidanza non sarà per niente facile, saranno mesi pieni di ansia, paura e angoscia, ma Giada ci darà tutta la forza per superare qualsiasi difficoltà ed affrontare tutte le preoccupazioni…..e tutto andrà bene. Solo ora,dopo tre mesi dalla sua morte,inizio a rendermi conto che questa è la vita; che noi non siamo nessuno per poter decidere del nostro futuro e di quello degli altri,ma che c’è Dio al di sopra di tutto,che decide del nostro destino e del nostro passaggio, più o meno lungo, su questa terra.
Non c’è niente di giusto in tutto questo dolore che noi genitori speciali dobbiamo affrontare,ma credo che il Signore dà questo tipo di croce alle persone che sono in grado di sostenerle, e che,se ha scelto di portare via con sé i nostri bambini,è per toglierli da una sofferenza ancora più grande. E’ questo pensiero che mi accompagna ogni giorno e mi dà la forza per non impazzire: la nostra piccola Giada ha conosciuto solo l’amore in un mondo tutto ovattato senza alcun dolore o sofferenza.
Voglio raccontarvi ancora qualcosa: anzi,due sogni meravigliosi che abbiamo fatto io e Aldo e che resteranno per sempre nel nostro cuore: durante la notte prima di andare in ospedale, Aldo ha sognato di giocare con Giada, lei era felice, la teneva in braccio e si scambiavano affettuosi e teneri sorrisi;insomma,forse Giada ha voluto dare l’ultimo saluto al suo papà prima di volare in cielo,e gli ha voluto regalare,anche se solo in un sogno,la gioia di stringerla fra le sue braccia. Penso sia un sogno meraviglioso…..
La notte dopo che è ’’nata’’ Giada, ho pregato che mi venisse in sogno: volevo vederla per sapere dov’era e se stava bene….Bhe!..ho fatto un sogno che ha risposto alle mie domande: c’era un cielo celeste con qualche piccola nuvoletta bianca, un prato grandissimo tutto verde con qualche collina,e tanti,tanti bambini felici che giocavano tutti insieme spensierati. Al mio risveglio ero felice del sogno che avevo fatto…e sono sicura che Giada mi ha voluto far vedere dove lei ora si trova, in un posto magico e unico che spetta starci solo ai “bimbi-meteora” come ai nostri Angeli.
Anche se ancora non ho trovato del tutto la forza per reagire,sono certa che i nostri figli,da lassù,vogliono vederci felici, loro vogliono vederci vivere e non solo sopravvivere.
A tutti i genitori speciali,un grande augurio per un futuro pieno di gioia,e la speranza che la vita regali, a tutti noi, qualcosa per poter tornare a sorridere ancora.
Devo ringraziarvi perché con le vostre storie mi sono sentita meno sola……
GRAZIE per averci ascoltato…..un grande e affettuoso abbraccio da Daniela, Aldo e la nostra stellina Giada che brilla sempre per noi, lassù nel cielo…..
……TI AMIAMO GIADA
Daniela (forum 29/08/2010 - Le nostre storie)

Evviva ci sono anche io
mi chiamo MATTIA...
E con immenso piacere che mamma daniela e papa' aldo annunciano a tutti voi genitori speciali l'arrivo del piccolo ciuffo Mattia....un bimbo meraviglioso del peso di 3,190.....alto 50 cm... una vera polpettina con tanti capelli ovviamente ricci...un'emozione meravigliosa,un atmosfera magica,sentiamo nell'aria la nostra stellina Giada,che ci protegge con le sue grandi ali....Mattia e' un dono del Signore,e ogni giorno lo ringraziamo x averci dato la possibilita' di essere ancora una volta genitori.... 
Vi abbraccio tutti... 
Daniela con aldo sempre al mio fianco,la stellina giada che svolazza in festa intorno a noi e il piccolo mattia stretto stretto tra le nostre braccia....
...un sogno diventato realtà....
grazie x i vostri messaggi care amiche margheritine.....io e aldo siamo al settimo cielo.....ci spupazziamo in nostro piccolo amore,e sentiamo nell'aria una dolpresenza:la nostra piccolina Giada che svolazza allegra tra di noi,portandoci serenità e protezione.....un'emozione unica e magica....il mio Mattia sta bene,pare che cresce,e tra pochi giorni andiamo al controllo dal pediatra x vedere se il mio latte lo nutre abbastanza....a vederlo pare proprio di si!!!!! dico sempre che la "mucca carolina" ha un buon latte!!!! 
che emozione poterlo stringere,coccolare,sentire il suo calore e trasmettergli tanto tanto amore!!!! 
vi abbraccio e vi ringrazio ancora x quanto avete fatto x me,x noi,e quanto ancora fate nel starci vicini in questa gioia immensa....vi voglio bene e non vedo l'ora di potervi incontrare di persona x stringerci forte in un abbraccio tra genitori speciali divisi tra cielo e terra..... 
daniela,con Aldo il maritino tanto affettuoso al mio fianco, Mattia tra le nostre braccia e  l'angioletto Giada x sempre con noi,nel nostro cuore e nell'aria!!!!! 
Daniela (forum 14/11/2011 - Belle notizie e lieti eventi)

Ginevra:
Ciao a tutte, purtroppo anche io ho una storia da raccontare......
Dopo un primo aborto il 10 settembre 2006 quest'anno a Gennaio sono rimasta di nuovo incinta.Io e mio marito volevamo con tutto il cuore un bimbo/a e fin dall'inizio abbiamo iniziato a fantasticare, a programmare a leggere e documentarci.A Marzo ho avuto un distacco della placenta che mi ha costretta al letto per 2 mesi, ma ero felice perchè il "mio gamberetto" cresceva e stava bene. Alla 19a settimana abbiamo voluto fare un'ecografia supplementare perchè morivamo dalla curiosità di sapere se era un bimbo o una bimba. Ginevra sembrava star bene anche se l'ecografia aveva mostrato che il liquido amnbiotico era nei limiti inferiori della norma e si muoveva poco rispetto alle altre eco. Mi ero un po' allarmata, ma mi avevano tranquillizzato che forse stava solo dormendo e che per il liquido avrei dovuto solo bere di più. Dopo meno di 3 settimane sono tornata per l'ecografia morfologica. Mi avevano suggerito di mangiare un pacchetto di caramelle zuccherate perchè questo avrebbe stimolato la bambina a muoversi. Il dottore era molto concentrato e mi ha fatto spostare di posizione e poi....e poi quelle parole che hanno cambiato tutto..."signora non c'è battitto"...Credo di essere rimasta paralizzata per un tempo indefinibile, capivo eppure ero assente, mi hanno offerto dell'acqua, detto parole gentili..mi hanno spiegato che dovevo essere ricoverata d'urgenza perchè la "crescita si era arrestata sicuramente da più di 10gg" ....non dimenticherò mai l'immagine di quel mucchietto di ossa ammonticchiate che per quasi 6 mesi era stata la mia bambina...poi il ricovero ed i tre giorni di somministrazione di farmaci ogni 3 ore per cercare di provocare il parto....nel giro di pochi giorni sono stata risucchiata nel tempo, si è azzerato tutto, come in una partita a monopoli mi sono ritovata al via...C'è voluto del tempo prima chge trovassi la forza di piangere e non credo di aver pianto ancora abbastanza...è come se non fosse mai successo, se quei sei mesi non fossero mai stati vissuti...Ginevra è uscita di scena in silenzio e malgrado stiamo ancora facendo accertamenti tutti parlano di bambini e gravidanze al futuro....dov'è finito il passato? Vi ringrazio per avermi restituito la mia piccola Ginevra con i vostri racconti e di aver fatto di lei una stella...
Michi (forum 20/09/2007
- Le nostre storie)

Gioele:
Ciao a tutte. Prima di raccontare la mia storia vi ringrazio di cuore per aver inserito nel vostro cielo la stella di Gioele. Il mio piccolo grande angelo è nato il 23 aprile 2007 ed è morto il giorno seguente, a causa di quella che poi si è rivelata essere una diffusa polmonite linfocitaria (derivante da un'infezione improvvisa ed acuta). La mattina del 23 aprile ero andata in ospedale per fare l'ultima ecografia. Come da accordi con la mia ginecologa, dovevamo verificare se il bambino fosse diventato cefalico, poichè solo 15 giorni prima, nonostante andasse tutto bene, il bambino si presentava ancora di traverso. Durante l'ecografia la mia ginecologa ha notato una tachicardia fetale... dapprima pensava si trattasse di un'accellarazione temporanea...in relatà,durante il successivo monitoraggio non solo la tachicardia persisteva, ma peggiorava notevolmente... ogni due minuti suonava l'allarme che segnalava la sofferenza di Gioele. Mi hanno preparato d'urgenza al cesario ed alle 12,20 circa è nato Gioele, che fin dall'inizio faticava a respirare... l'hanno dovuto ventilare... ho sentito il suo pianto e per un secondo l'ostetrica mi ha fatto vedere il suo viso... bellissimo, era già un bimbone di oltre tre chilogrammi, con un taglio degli occhi ed un visino uguali a quelli della sorellina Ginevra, di due anni e mezzo. Quello è stato l'unico momento in cui ho sentito il pianto del mio bambino ed ho potuto vedere il suo viso... un momento fulmineo ma preziosissimo...il cui ricordo terrò vivo sempre nel mio cuore. A causa delle sue gravi condizioni, Gioele fu trasferito a Bologna, nel reparto di cardiochirugia pediatrica dell'ospedale più all'avanguardia della città... il suo cuoricino faceva fatica a pulsare il sangue. Nonostante le cure praticate dopo appena ventiquattro ore Gioele è morto ... Avrei voluto stare vicino a mio figlio nelle sue ore di sofferenza, nella sua lotta contro la morte... avrei voluto vederlo, coccolarlo, accarezzarlo, baciarlo, in quelle poche ma lunghe ore di lotta per la sopravvienza, ma i medici me lo hanno impedito. Ero ricoverata in un diverso ospedale, in un'altra città a distanza di circa 40 Km. ed ero a rischio di emorragia. Mio marito invece gli è stato vicino, l'ha visto pieno di tubi, attaccato al respiratore, in una stanza piena di dolore... ed è riuscito a farlo battezzare e cresimare. Sono trascorsi quasi tre mesi ma non c'è giorno in cui non riviva quei terribili momenti, l'angoscia, la paura, le preghiere, il dolore, lo stupore, l'incredulità, lo sgomento ed il vuoto... Un vuoto immenso, sconfinato e lacerante. Non c'è sera che non guardi il cielo, alla ricerca di un segnale, quasi di un sorriso del mio piccolo, grande e dolce angelo. Mi manca infinitamente...
E' un'esperienza atroce quella di perdere un figlio praticamente al termine della gravidanza, quando oramai sei pronta per accoglierlo tra le tue braccia... era già capitato ad una mia cara amica, Mariangela, che mi ha raccontato dell'esistenza di questo sito, ma fino a quando non è capitato anche a me non avevo idea dello stravolgimento, dell'angoscia e della disperazione che un lutto del genere può provocare!
La mia vita purtroppo è cambiata... nonostante io e mio marito stiamo lottando duramente affinchè ogni giorno sia migliore del giorno precedente e perchè il nostro dolore non costituisca un limite ed uno scoglio per nostra figlia e per il desiderio, ancora grande di averne altri, ho la consapevolezza, purtroppo amara, che nulla potrà riportare in vita Gioele, neppure l'amore immenso che proviamo per Ginevra.
Vi ringrazio di cuore. Ciao.
Elisa (forum 19/07/2007
- Le nostre storie)

Giorgia:
Ciao a tutti, mi chiamo Yvette, sono ungherese, ma vivo in Italia da quasi 18 anni.
L'estate del 2006 scopro di essere incinta. Una immensa gioia, visto che da 5 mesi che cercavamo la gravidanza.
25 settimane stupende senza nausea, senza nessun tipo di problema.
Io sono ipertesa da 3 anni, quindi ero curata da allora con antipertensivi. Ma la pressione fino alla 24 sett era sempre circa le 110/70. Poi comincia a fare dei capricci. Sale, il gine mi aumenta la dose delle medicine.Scende.
Poi dopo un paio di giorni risale. Aumentiamo ancora le medicine...scende.
25 sett. Ecografia doppler....non è brillante. La mia piccola risulte un pochino più piccola del dovuto.
25+3 la pressione 160/110. Mi ricoverano.
Per una settimana tentiamo di tenere dentro la bimba per cercare di dare un po' di speranza per la sopravivenza.
Ma il 26+3 cominciano scombussolarsi i miei valori. Proteine nelle urine, piastrine bassissime...etc...tutti i sintomi della hellp sindrome.
Il 20 nov.2006 alle 22.10 nasce la mia Giorgina.26+3. Pesa 680 grammi. Era piccola, magrolina, ma con il visino bello paffuto. Era bellissima. Con tanti cappelli neri.
In tin dicevano che la sopravivenza in questa epoca è di 60-70%.
Noi preghiamo, e siamo attaccati all'incubatrice...lei con gli occhi fasciati, intubata...sgambetta. Dicono che andiamo avanti non giorno per giorno, ma ora per ora.
Ma lei reagisce bene alle cure, è una bimba con una certa vivacita.
Ma dopo 4 giorni ha un'emorragia cerebrale.
Dobbiamo aspettare per vedere che livello è quell'emorragia. Se I o II allora potrebbe assorbirsi.
Chiedono se vogliamo battezzarla.
Il 27 nov. rifanno l'eco cerebrale...l'emmoragia non si è fermato. Siamo sulla via di non ritorno.
All'alba del 28 suona il telefono a casa...sapevamo già chi era
Senza tubi sembrava che dormisse, era una bimba bellissima. L'ho presa in braccio, sentivo il suo profumino da neonato, l'ho baciata tanto...l'ho baciata e accarezzata per 3 giorni. Ero felice di poterla sentire finalmente in braccio. Non ho mai immaginato l'incontro così...ma purtroppo non potevo più farci niente. Piangevo e la baciavo.
L'abbiamo fatto cremare.
Ora l'abbiamo a casa con noi con la sua mamma e papà.
Sono passati 9 mesi. Io ho ripreso la mia vecchia vita. Ma non è mai come prima. Non passa giorno che io non pensi a lei.
Sto legendo tanti libri della vita dopo la morte. Sono serena, so che lei sta bene, so che nel mio sogno ogni tanto mi viene trovare, e so che un giorno potremo stare insieme per sempre.
Ero un po' lunga, grazie che mi avete ascoltata.

Yvette (forum 25/08/2007 - Le nostre storie)

Giorgia M.
La nostra storia. Siamo Silvia e Marco … genitori di una nuova stellina … della nostra stellina Giorgia.
E’ trascorso poco più di una settimana da quando il suo cuoricino si è fermato, ma sembra già passata un’eternità.
In questi giorni ho spesso ripensato alle 34 settimane passate con Giorgia nella mia pancia; tutto è iniziato il 15 dicembre 2009 quando ho deciso di fare il test di gravidanza. In casa eravamo solo io e Valeria (la nostra prima bimba che tra qualche giorno compie due anni) perché Marco era ancora in ufficio; inizialmente volevo aspettarlo per fare insieme il test … ma la curiosità era troppa e ho deciso di farlo da sola...neanche cinque secondi dopo ho visto comparire le due linee blu … ero incredula … con Valeria c’è voluto tanto tempo, tra visite, analisi e accertamenti … con Giorgia è bastato solo il pensiero.
Con il cuore a mille aspettavo il ritorno di Marco …”eccolo … ho sentito aprire la porta di casa”… con un sorriso smagliante gli ho detto “Indovina?” e lui “Indovina cosa?”, gli ho mostrato allora il test … potete immaginare quanta e quale gioia ci ha investiti!
Da quel giorno è iniziata la nostra seconda gravidanza … sapevamo che non sarebbe stata una gravidanza spensierata perché Valeria è nata con parto cesareo alla 38° settimana per l’insorgere della gestosi, quindi con Giorgia avrei dovuto intensificare i controlli, soprattutto nell’ultimo trimestre, visto che la gestosi è tipica di quei mesi.
Tutto è trascorso tranquillo...settimana dopo settimana, ogni controllo che abbiamo fatto ci dava esito positivo: amniocentesi ok, morfologica ok, analisi ok … tutto ok. Arriviamo così all’inizio del fatidico terzo trimestre … l’ansia un po’ inizia a crescere … ogni settimana controllavo la pressione con la paura di averla fuori dal range 140/90…e invece fortunatamente i valori erano sempre perfetti, addirittura un po’ bassi.
Ogni martedì pensavo che un’altra settimana era passata e si avvicinava sempre più il traguardo … la tanto attesa 38° settimana, quando avrei dovuto fare il cesareo.
Il 25 giugno abbiamo fatto la flussimetria, tutto bene, anzi benissimo … la dottoressa: “ Signora, ha il cordone ombelicale intorno al collo, ma stia tranquilla perché questo può dare problemi solo in caso di parto naturale e poi ha ancora spazio per muoversi, può quindi liberarsi da sola. Giorgia ha già raggiunto un bel peso … è al 70° percentile … nascerà una bella bimba … guardi che nasino e che labbra … bella … bellissima!” e stampa una foto in 3D del suo bel visino paffuto.
Mancava poco, ancora una quarantina di giorni e Giorgia sarebbe stata tra le nostre braccia.
Il 28 giugno abbiamo ricevuto una notizia dolorosissima … dei nostri cari amici alla 32° settimana hanno perso Giacomo … così senza alcun motivo il suo cuoricino si è fermato. Nella nostra mente sono iniziati a nascere mille pensieri … mille perché, ma tutti senza alcuna risposta.
I giorni andavano avanti, così come i controlli, le analisi e tutto il resto; lunedì 5 luglio era programmata l’ennesima visita dal ginecologo … mi ha detto di avere prenotato la sala operatoria per il 4 agosto, con possibile variazione di un giorno visto che eravamo ad agosto. Trattandosi oltre che di un ginecologo anche di un amico gli ho raccontato di quello che era successo al bimbo dei nostri amici e lui ha cercato di tranquillizzarmi, confermandomi però che purtroppo sono cose che succedono e nessuno è ancora in grado di dare un perché.
Martedì, Mercoledì trascorrevano tranquilli … certo con un po’ di stanchezza in più visto anche il caldo degli ultimi giorni. Giovedì mattina mi sono svegliata e ho pensato: “ Strano … stamattina Giorgia ancora non si è svegliata … sarà una dormigliona come Valeria … speriamo!” . Io e Valeria abbiamo fatto colazione come tutte le mattine e siamo uscite; i soliti giri … scuola di Valeria, analisi, supermercato e poi piscina … no niente piscina … all’ultimo momento invece ho preferito rimanere a casa … troppo caldo per prendere l’auto.
Le ore passavano e nella mia mente ha iniziato a insinuarsi un pensiero fisso … “Perché oggi Giorgia è così tranquilla … forse sta di nuovo dormendo”; mi sono collegata a internet per cercare qualche notizia sui movimenti fetali … sembra normale che nelle ultime settimane i movimenti diminuiscano … ma a me sembrava passato troppo tempo dall’ultimo movimento che avevo avvertito … la paura ha fatto capolino … con le lacrime agli occhi ho iniziato a urlare “ Giorgia! Giorgia! Amore di mamma perché non ti muovi … fatti sentire … svegliati … svegliati! Non farmi preoccupare” ma Giorgia non mi ha dato alcuna risposta. Ho telefonato a Marco e gli ho chiesto di tornare immediatamente a casa per andare a fare una visita di controllo al pronto soccorso.
Nel tragitto casa-ospedale cercavo di convincermi che tutto era apposto e che era solo la mia suggestione … ma purtroppo non mi ero sbagliata … Giorgia era morta … sul monitor si vedeva il suo cuoricino fermo … fermissimo.
Sdraiata sul lettino del pronto soccorso mi è sembrato di rivedere un film già visto … solo qualche giorno prima Giacomo era volato in cielo e ora anche Giorgia l’aveva raggiunto … “No! Non è possibile! Ora mi sveglio da questo incubo e Giorgia inizia a fare la scalmanata nella mia pancia come ogni giorno!”.
Così non è stato … l’8 Luglio Giorgia è diventata una nuova stellina … la nostra stellina!
Dall’autopsia non è risultato nulla; la sua morte non è stata causata dalla strozzatura del cordone ombelicale intorno alle gambine (Giorgia si era infatti sciolta dal giro intorno al collo e si era legata la gambine), come inizialmente i medici avevano supposto.
Giorgia era sana, sanissima, ma soprattutto bella, bellissima!
Silvia (forum 20/07/2010 - Le nostre storie)

Giovanna Maria e Francesco S.
Care mamme e cari papà di questo prezioso forum, sento che è arrivato il momento di scrivere la nostra storia..dopotutto sono settimane che leggo le vostre e non sono mai riuscita a trovare la forza per scrivere di noi..di me, di mio marito Ric, della Gio e di Fra..
Sono Silvia, ho 30 anni e abito a Mestre.
Mi sono sposata con il mio grande amore il 2 giugno dello scorso anno, poi avevamo pensato a un paio d'anni da sposini armati di moto e voglia di stare assieme solo noi due..invece quasi subito mi ritrovo al bagno a vomitare, mattina, notte, giorno..uff..mi sa che qui tanto soli non lo saremo a lungo, pensiamo, pieni di sorpresa ed emozione..e il nostro viaggio comincia..nausea persistente, acne gravidico e altri fastidi si annullano ad ogni ecografia in cui vedo il mio Colino (da "pic-colino") muoversi e crescere.. passano i mesi e giorno dopo giorno mi sento sempre più fuori pericolo..mia mamma ne ha persi 5 (ma siamo nati in 6..)..all'inizio del quinto mi chiedo perchè tutti lo sentono muovere e io no..uffa..penso..quando inizia il divertimento?poi un giorno ai primi di dicembre arrivano le "farfalle" in pancia..che meraviglia..in quel momento mi sento mamma..mio marito ogni sera si appoggiava sulla pancia con lo stetoscopio nella speranza, invana, di sentir battere il suo cuore..che bello..già arrivavano regali, scrpine, bavaglini e affini..e io pensavo ma dai manca un sacco..e mi immaginavo il mio bambino, ero convinta fosse maschio (perchè una mamma certe cose se le sente no?)..attendevo solo la morfologica per la conferma e iniziavo a pensare qualche nome..da maschio ovviamente, perchè una mamma sa no? Poi il 22 dicembre la morfologica, Ric con la telecamera, la ginecologa con gli occhi al cielo dicendomi di non illudermi.. i papà fan così solo con i primi figli..e battute sul generis..inizia a ravanare con l'ecografo scherzando con noi, io sentivo le farfalle del mio Colino, poi strabuzza gli occhi,dice non ci siamo con le misure, i conti non tornano..penso forse Colino non è tanto piccolo e invece è grande e nasce prima..penso, mi stringo a Ric e dentro sento che è iniziata una nuova fase della nostra vita.. e comincia un lunga successione di eventi che li per li non capiamo..fogli che volano, lei che esce,arriva un altro medico..poi il verdetto..il bambino è indietro di un mese..come un mese cavolo penso, ne ha appena cinque e mezzo..e poi andava tutto bene, forse vi sbagliate..proviamo a capire a parlare a chiedere a ipotizzare..dovete andare a Padova, in un centro specializzato, lì si vedrà meglio, magari si capisce cosa è successo..io non riesco nemmeno a piangere..Dico a mio marito, tranquillo amore Dio non ci abbandonerà..dottoressa si vede il sesso? no signora,il bambino è davvero troppo troppo piccolo..ma forse le macchine sbagliano..magari recupera..mi dispiace..qui c'è qualcosa di molto molto grave..magari qualche anomalia cromosomica..perchè non avete fatto l'amniocentesi..dottoressa abbiamo trent'anni..perchè avremmo dovuto rischiare la sua vita? Coraggio, fate passare il Natale, poi il 27 a Padova vi diranno di più..Tralascio le notti insonni, le preghiere nostre, delle nostre famiglie, dei nostri genitori e amici..tralascio il Natale, i regali, l'angoscia, la paura anche solo di guardare su internet..decidiamo il nome di Colino..si chiamerà Giovanni..che significa Dio ha avuto misericordia..poi finalmente il 27 armati di fede e speranza andiamo ad affrontare il nostro destino..un medico agghiacciante si occupa di noi..il suo gelo e il suo distacco non li dimenticherò mai..ci tratta come carne da macello..Giovanni è per lui uno scherzo della natura..ha 23 settimane e le sue misure cossrispondono a 17..7 su 10 muore in pancia ci dice, 3 su 10 sarà gravemente malformato..e poi signora ha pochissimo liquido..come può andar bene questa gravidanza..Dottore, si vede il sesso? Si signora, è una femmina per quel che vale.. una femmina????? ma come..davvero..capisco che una mamma non sa proprio nulla..Guardo il mio amore, ci diciamo sarà Giovanna.. Giovanna Maria..Ric piange..io non sono più lì..qualcuno mi ha sollevata dove nulla può farmi male..mi fanno l'amnio, io dico ma come ho già poco liquido..signora se il bambino è sano lo riforma in qualche ora..ma avete appena detto che la mia non è sana..beh..bisogna capire cosa ha..così potete decidere...decidere? decidere cosa..cosa decidi dopo che hai sentito le farfalle..lei è nostra figlia..qui non c'è niente da decidere..fatemi quello che volete, ma questa creatura starà qui fin tanto che Dio me la lascerà..lui scocciato e ammutolito dalla mia risposta fa il suo e frettoloso ci saluta..poi la genetista, unica anima buona di tutto questo mondo assurdo..lei è ottimista..dice ma non è detto.. magari va bene..continuo a sentire farfalle..è un buon segno..andiamo avanti..deciderà la vita..altra eco fissata il 31 dicembre, stavolta a Treviso..io e il mio sposo ce la mettiamo tutta per essere ottimisti, se la Gio lotta anche noi lo dobbiamo fare.. e noi la ameremo in qualunque caso..la notte prima sto male, notte bianca, continuo a sognarla galleggiare morta..Ric mi tranquillizza ma non serve..io l'ho già capito..questa volta sono sicura..almeno questo una mamma lo sa..la mattina eco come da copione..mi dispiace non c'è più battito..la bambina non ce l'ha fatta..e poi non c'è più nemmeno una goccia di liquido..il resto è facile e ognuna di voi lo conosce..ricovero..induzione al parto..è il 1 gennaio, giorno di Maria..Maria che è madre e certo conosce il mio dolore..dall'alba a notte finalmente le candelette hanno effetto..contrazioni e tutto il pacchetto completo..ma non mi dilato..mi affido alla mia bambina, ti prego aiutami non ce la faccio più ora devi uscire da me..un secondo dopo ho sentito i suoi piedini..mio marito mi teneva, io ero accovacciata e l'ostetrica la ha avvolta in un telo..piccola come una barbie..era bella e minuscola..poi Ric ha iniziato la "guerra" burocratica per avere il corpo..di prassi vanno all'inceneritore..ma grazie ai prestampati di Ciao Lapo abbiamo chiesto e ottenuto il corpo..prima dei sei mesi fatti potevamo portarla noi..così l'abbiamo accompagnata in braccio nella sua piccola bara nel suo ultimo viaggio..era il 7 gennaio..poi tutto il resto..il dolore, la rabbia, l'amarezza, la nostalgia..è arrivata l'amnio..cromosomi a posto..piccola vittoria di Pirro..andrei a sbatterla in faccia al dottorino che ha chiamato mia figlia scherzo della natura..si suppone forse qualcosa di genetico legato a lei, non a noi..riprovate pure, ci dicono..noi scopriamo di essere una roccia in due..e amiamo la nostra Gio, e sappiamo che è il nostro angelo, e che da dove è veglia su di noi e ci custodisce..poche settimane dopo scopro di essere nuovamente incinta..un miracolo, cavoli a nemmeno due mesi dal parto..gioia indescrivibile..tanta paura ma anche tanta speranza..e poi stavolta c'è la Gio..ogni giorno andiamo da lei, io e Dissimo ( stavolta il soprannome sta per gran-dissimo), le cambiamo e curiamo i fiori, le parliamo, ci raccomandiamo a lei..comincia il conto delle settimane..ma anche Dissimo ha problemi di crescita..fin da subito appare indietro rispetto alle loro dannate tabelle..poi il 14 aprile una scena già vista..l'ecografo che ravana, la dottoressa che cerca e non si dà pace..mi dispiace non c'è più battito..stavolta mi sentivo intoccabile eppure di nuovo Dio ci aveva dato una vita che non avevamo cercato, ci aveva fatto innamorare di lei e poi se l'era ripresa..non importa se dopo 23 o 11 settimane, era un'altra vita, era un altro figlio..la dottoressa vuole trattenermi per il raschiamento, noi ci opponiamo, preferiamo aspettare qualche giorno e vedere se esce da solo..uscendo dall'ospedale guardo Ric e gli dico lui è Francesco, significa uomo libero..due giorni dopo contrazioni e spinte e me lo sono trovato in mano..L'abbiamo messo dentro un piccolo scrigno e sepolto assieme a sua sorella..
Questa è la nostra storia, questo il nostro dolore..pensavo che una gravidanza fosse solo vita, pensavo che una mamma potesse proteggere e difendere il proprio bambino..ho imparato che a fianco alla vita c'è la morte, che la vita è un miracolo, che un figlio non scegli quando viene nè quando va..che i figli non sono "nostri"..mi sono tanto arrabbiata, con Dio, con la vita, con le persone a cui va sempre tutto bene, mi sono sentita sola e fallita..mi sono chiusa in casa, mi sono buttata nello sport, ho litigato con mio marito..ho smesso di pregare, di parlare con i miei figli..ho creduto che esista solo il caso e che noi siamo degli sfigati..ho creduto di non meritere un figlio, ho creduto di non valere abbastanza..ho creduto che non valesse la pena vivere, che questa vita fa schifo..ho creduto che il frutto del mio matrimonio sia la morte..ho creduto di non voler più sapere nulla di bambini, ho desiderato farmi chiudere le tube..ho creduto di essere forte e mi son trovata debole, ho creduto di aver fede e mi son trovata senza senso e senza Dio..ogni giorno una battaglia, il nuovo lutto ha fatto riemergere il primo..tutto per niente..tanto dolore e nulla tra le mani..anzichè baciare il loro viso baciavo la croce piantata sopra..anzichè cambiare pannolini cambiavo cestini di fiori..poi Dio pian piano ha vinto la mia rabbia e mi ha fatto sentire che l'amore vince la morte..anche se la sofferenza resta..così come i tanti momenti di crollo e disperazione..è un cammino d'altra parte..non so nemmeno se abbia un arrivo o una fine..ma è un cammino dove non siamo soli..un libro (quando l'attesa si interrompe) mi ha permesso di trovare voi e tanti altri genitori che hanno vissuto il mio stesso dolore.. questo mi ha fatto sentire meno sola e più compresa..al mondo che pretende di nascondere questo dolore sminuendolo e facendoti sentire esagerata e compulsiva ho contrapposto un mondo di genitori che sanno che questi sono figli con la loro identità e dignità, e meritevoli di tutto l'amore possibile..GRAZIE DI CUORE!!poi abbiamo conosciuto un'altra coppia speciale che ha vissuto una storia simile alla nostra e la cui bimba fa la nanna accanto ai miei Gio e Fra..forse un giorno anche loro racconteranno la loro storia..assieme ci aiutiamo a darci la forza di sapere che un giorno tornerà la luce, che c'è speranza,che i nostri angeli ci aiutano dal Cielo giorno, dopo giorno, dopo giorno..
Infine questa storia ha sicuramente radicato l'amore di noi due sposi e messo le fondamenta del nostro matrimonio..per tutta la vita..Un abbraccio e una carezza a ognuno di voi che possa consolare il vostro cuore e accompagnarvi nei passi della vita assieme ai vostri angeli in cielo e a quelli in terra. Scusate il papiro..ma ne avevo bisogno..
Grazie,Silvia
Silvia (forum 10/06/2011- Le nostre storie)

Giulia G.:
Quando sono rimasta incinta di Giulia non me lo aspettavo, ho fatto il test dopo moltissimi giorni di ritardo convinta che esso fosse causato dallo stress accumulato per il trasloco nella mia nuova casa; era l’8 maggio ricordo che sono rimasta a fissare quelle 2 barrette color viola per più di un ora ripetendomi continuamente tra emozione e sgomento: “ io aspetto un bimbo, ho una vita, un piccolo essere dentro di me”. Mi sentivo così speciale, bella, felice come non mai non ci sono state più cose che desideravo, tu sei mamma e sai bene che quei piccoli esserini dentro di noi racchiudono ogni nostro desiderio , con loro hai già tutto e non desideri nient’altro. Ricordo ancora la prima volta che ho fatto l’ecografia, è stato meraviglioso vedevo in quel piccolo schermo la mia creatura così minuscola e già così perfetta ho visto i suoi piedini, abbiamo contato le dita delle sue manine, si muoveva come un trotterellino e io dicevo tra me ma “ho davvero questo piccolo essere che fa tutte queste caprioline” e l’amavo la amavo sempre di più. La gravidanza è stata buona fin dall’inizio: nessuna nausea né altri disturbi. L’unico fastidio è stato una forte colite di cui già soffrivo e che con lo stato di gravida si era un po’ accentuata ma che comunque avevo imparato a gestire e sopportare. Non c’era stato niente che ci potesse annunciare cosa ci aspettava. Ricordo che il giorno in cui avevamo scoperto che ci sarebbero stati dei problemi era stato un giorno particolarmente sereno ero alla 34 settimana: la mattina eravamo andati a scegliere tutto quello che sarebbe servito alla nostra dolce principessina, poi la visita dal ginecologo; doveva essere come tutte le altre visite, mi ricordo che mentre ci avviavamo allo studio del dottore mio marito si voltò sorridente verso di me e mi disse: ora andiamo a vedere la nostra Giulia in televisione ma da quello studio non siamo uscite allegri com’era sempre stato, da qui l’incubo. La mia bimba era affetta da atresia duodenale che in parole povere significa una chiusura un ostruzione nell' intestino che dentro di me non le permetteva di bere il liquido amniotico quando invece sarebbe nata non le avrebbe permesso di mangiare. Mi avevano detto che alla nascita bisognava operarla una semplice operazione e se riusciva a superarla avrebbe vissuto come una bambina normalissima. Il primo problema che ho dovuto affrontare è quello del drenaggio, mi spiego posto che la mia bimba non beveva il liquido amniotico questo mi risultava in eccesso e allora dava troppa pesantezza all’utero facendomi rischiare un parto prematuro quindi se volevo fare in modo che la mia bimba potesse superare l’operazione dovevo farla stare il più possibile nella mia pancia. Così il 15 di novembre il mio primo ricovero in un ospedale un po’ lontano da dove abitavo e per non pesare su nessuno mi sono finta coraggiosa e ho chiesto ai miei di non preoccuparsi di non stare con me . Così feci il primo drenaggio sai ti infilano un ago nella pancia bucano l’utero e inizi ad avere delle forti contrazioni col rischio di metterti a parto da un momento all’altro e devi stare ferma perché se ti muovi è peggio e la tua bimba rischia di pungersi con l’ago, io nonostante il dolore e la grande paura sono stata brava non fiatavo rimanendo ferma nella stessa posizione e con le forti contrazioni per più di un ora e mezzo. La prima volta mi hanno tirato fuori più di due litri di liquido poi al termine dovevo stare ricoverata per una settimana circa subendo lavaggi e punture di giorno di notte potendo vedere mio marito per pochissimo tempo e lontana dai miei cari e i miei amici. Ho subito tre drenaggi ma io dicevo sempre a Dio mandami e dammi tutto il dolore del mondo tutta la sofferenza ma fammi portare la mia bimba a casa. I giorni in ospedale sono stati terribili, io lottavo per la vita della mia bimba messa in delle stanze insieme a felici mamme che partorivano le loro creature e se li tenevano in braccio ma io avevo scoperto dentro di me una forza a me fino a quel momento sconosciuta, sapevo solo una cosa la mia bimba aveva bisogno di me e non potevo lasciare posto alla paura, no dovevo essere pronta a tutto perchè la mia piccola principessa aveva bisogno di me ora più che mai. Stremata nell’arco di 3 settimane avevo perso 10 kili, non riuscivo più a reggermi in piedi non dormivo più, finalmente poi ero riuscita ad arrivare alla 37 settimana data che per il pediatra che doveva operare la bimba era sufficiente perché lei avesse acquistato la maturità polmonare per superare l’operazione. La mia bimba nasce il 12 dicembre è perfetta è bellissima e respira da sola. Io l’ho potuta vedere solo dopo tre giorni perché mi ero così indebolita che non avevo la forza di tenermi in piedi finalmente il quarto giorno sono andata a vederla e le prime parole che ho detto sono state ma questa è davvero mia figlia che bella è davvero bellissima, intanto in questi giorni la bimba stranamente non riusciva a ossigenare il sangue e i medici non capivano da dove venisse il problema visto che le numerosi analisi e raggi ed altro non mostravano niente, niente infezioni, cuore a posto, polmoni a posto ma intanto la piccola peggiorava. La notte prima di morire in stanza ho fatto finta di dormire sentivo mia madre e mia sorella che vociferavano tra loro "piccola sta riuscendo a riposare finalmente" e così stremata ma si riprenderà, io quella notte non dormivo affatto avevo davanti gli occhi Giulia dentro una bara e dicevo a Dio ti prego salvala dammi tutto il dolore le sofferenze fisiche più atroci ma salvala e dicevo al diavolo non me la porterai via Dio non lo permetterà . Ma era solo un illusione la mattina viene un infermiera , io sono coricata e mi dice signora la bambina si è aggravata sono saltata giù dal letto niente dolori niente gambe che mi tremavano e correvo verso la mia bimba. Quando arrivai era accerchiata da tanti dottori e infermieri era attaccata a un respiratore che suonava perché non si riusciva ad ossigenarla io le gridavo Giulia la mamma è qui dai amore ce la puoi ce la devi fare e le cantavo la nostra canzoncina ma è arrivato un infermiere con l’acqua santa per battezzarla hanno recitato tutti il padre nostro tranne io, io guardavo mio marito e mi dicevo ma che fanno la mia bimba è viva ce la deve fare perché io sono accanto a lei ………….. credevo che una mamma è un essere speciale e solo lei è in grado di poter salvare la sua creatura, credevo che la mia voce, la mia presenza potesse dare a Giulia la forza necessaria per potersi riprendere credevo che una mamma può fare miracoli ma non è così alle 9 la mia piccola ha cessato di vivere il suo viso era rimasto sereno quasi come se la morte non l’avesse presa lasciando un gran vuoto dentro di me. Da allora ho smesso di pregare da allora ho smesso di sperare da allora non ho più visto la luce da allora sono sola senza più Dio. Lo so la mia è simile e dolorosa come tante altre storie raccontate in questo prato di margherite. Ho voluto scriverti perché voglio chiederti una cosa. Ho letto il tuo diario e c’è una parte in cui ti lamenti di come sono inorganizzate le strutture ospedalieri per quanto riguarda il sostegno per le morti perinatali. Io ti voglio dire di più io ho vissuto l’inferno ,in quegli ospedali non solo non ho avuto sostegno dopo la morte della bimba ma anche durante i miei ricoveri ho vissuto l’inferno. Ho visto il personale che somministra i pasti ai ricoverati che si prendono le parti migliori dei cibi che devono portarci e quindi chi ha la fortuna di essere vicina al proprio paese riesce a nutrirsi benefacendosi portare il pasto da casa mentre per chi come me era lontano doveva accontentarsi degli avanzi lasciati dal personale. Per esempio un giorno ho visto che sostituivano il panino destinato a noi con quello per esempio destinato ai diabetici, oppure toglievano la mozzarella la carne e ti mettevano tre piatti di minestra. La carta nel bagno, il sapone se lo portavano a casa e se lo chiedevi facevano un passa parola ti dicevano si la carta c'è ma chiede la e poi la ma la carta non arrivava mai tranne un giorno prima dei controlli che fatalità. In uno dei drenaggi a cui sono stata sottoposta ho dovuto passare ben cinque ore e mezzo dentro la sala tracciato con la flebo a digiuno completo e quando è arrivata l’infermiera a prendermi non mi ha aiutata ad alzarmi e quindi io stremata con le forti contrazioni e una flebo messa al braccio destro mi sono alzata come meglio potevo e quella sai come mi ha risposto ma lei è abituata a casa sua ad alzarsi con il culo…………….l’ha detto seriamente snervata perché si scocciava ad aspettarmi…………………………………………………..mentre ero a fare un altro tracciato sempre con forti contrazioni nel mentre l’ostetrica mi visitava per vedere quanto ero dilatata arriva un infermiera con una puntura destinata a me e l’ostetrica gli dice "aspetta non vedi che la sto visitando" e quella mi fa la puntura dicendo alla sua collega va bhe non fa niente tanto lei non sente niente…………………………per finire il dottore che mi ha fatto il cesario mi ha usata come cavia mi ha fatto un drenaggio l’ultimo con l’inganno di farmi nascere la bambina il giorno che poi è nata ma invece quel giorno ha fatto il cesario a donne che erano entrate belle perfette ma a cui una settimana prima ricevendole nel suo studio o comunque facendo il favore ai suoi colleghi lo avevo semplicemente programmato, io ero dolorante quel giorno il liquido dopo solo tre giorni che mi aveva drenato ero riaumentato facendo tornare le contrazioni e il dolore atroce nella spalla e lui fino alle una ci prendeva in giro dicendoci si forse lo farò ma senza averne l’intenzione e la bimba è nata solo perché mio marito ha fatto un casino e il direttore si è messo paura di una possibile denuncia ma me l’hanno fatta pagare quando mi hanno portato in sala parto nessuno mi ha rivolto parola nessuna mi ha fatto una carezza mi hanno fatto la schienale mi hanno fatto coricare e io gli dicevo che muovevo i piedi ma lui questo grande macellaio ha iniziato il taglio per tre volte, ho gridato e per tre volte ha continuato il taglio l’infermiera accanto a me mi gridava perché grida signora e io mi sono messa a piangere dicendole ma io sento il dolore e poi hanno capito che la schienale non mi aveva preso per niente e quindi mi hanno tagliata avendo sensibilità piena così sono passati all’anestesia totale e al risveglio non riuscivo più a respirare………………………………il giorno che la mia bimba è morta ero appena uscita dalla stanza dove avevo chiesto se me la facessero tenere in braccio anche se da morta e il medico anzi come lo chiamano il professore del reparto di ginecologia che doveva dimettermi mi ha detto eh signora gliel’avevamo detto che per la bimba ero presto nascere che ci vuole fare senza sapere perché la bimba non ce l’avesse fatta…………dico a una madre che ha perso appena la sua bimba tu gli dici che probabilmente è stata colpa sua perché ha avuto fretta di farla nascere……………….io non ho avuto fretta ma so che non avrei potuto superare un altro drenaggio a causa delle mie pessime condizioni fisiche…………….Cara Ilaria è lunga la mia storia già ho dovuto scriverti tanto per farti capire l’inferno che ho vissuto ci sono tante altre cose da raccontarti ……………….ti ho voluto far conoscere la mia storia per farti sapere che negli ospedali non solo non c’è il supporto dopo la morte di una bimba ma ti fanno vivere l’inferno anche prima, io ero lì bisognosa d’aiuto ero una donna incinta che stava lottando per la vita di una bimba e invece sembrava che avessi commesso chissà quale atroce delitto e dovevo scontare una pena, una donna che si trova a lottare per la vita di una creatura dovrebbe trovare personale con un sorriso pronta a sostenerla dovrebbe avere diritto almeno al pasto che gli spetta non a cose che il personale decide di dargli dai propri “scarti”…………………………………non c’è nessuno in ospedale che possa aiutarti da tali trattamenti non sai a chi rivolgerti e comunque anche sapendolo sei sola perché tutti gli ammalati si lamentano ma poi nessuno ti fa compagnia ti sostiene se vuoi fare denuncia. Ecco Ilaria io vorrei dare supporto a coloro che potranno vivere la mia situazione ma non so come farlo e per questo che ti ho scritto hai qualche idea ………………….posso creare qualche associazione ……………..che posso fare .Ti ringrazio sempre di cuore per ascoltarmi. Tu e Giovanna avete creato un meraviglioso mondo in cui i nostri piccoli angioletti non sono una cosa successa e basta vi ringrazio dal profondo del mio cuore.
Mery (forum 06/03/2012 - Le nostre storie)

Greta:
Ciao non ci conosciamo ancora ma abbiamo una cosa in comune: il dolore per la perdita dei nostri angeli, vi leggo da un bel pò di tempo.
mi presento, sono morgana, ho 34 anni, sono sposata da 4 anni abbiamo una vita bellissima,ci mancava solo un bimbo, lo abbiamo desiderato per 2 anni, tra cure, visite, sono rimasta incinta ed eravamo le persone più felici della terra, tutto procedeva bene, la mia casa era colma di vestiti, di giochi, la cameretta era pronta, il tetto azzurro con le nuvole bianche e al posto del lampadario un gran sole giallo che accendendosi illuminava la stanza con i suoi raggi, poi giochi, pupazzi, era tutto pronto.
Io ho sempre preferito una bimba e facendo l’ecografia scopro che dentro di me c’era una bimba, avevamo scelto di chiamarla Greta, ero felice, anche mio marito.
La sentivo dentro di me,questo mi rassicurava di tutto, avevo una grande voglia di conoscerla, di vedere il visino della mia principessa, di coccolarla, di amarla.
Io dovevo fare il cesareo per problemi all'utero ma questo non mi preoccupava, per la mia bimba questo ed altro, per la sua salute e per il suo bene avrei fatto di tutto.
Quasi l'ultima settimana in un'ecografia riscontrarono alla mia bimba una malformazione all'esofago che non le permetteva di alimentarsi e di crescere.
Mi è caduto il mondo addosso, non ci credevo neppure, non poteva essere, avrei voluto morire, non poteva essere, la mia piccola, l’amore della nostra vita, la principessa che avevamo sempre desiderato, il nostro sogno da quando ci eravamo sposati, speravamo in un miracolo, speravamo che l’operazione potesse andare bene.
cesareo d'urgenza, nasce la mia piccola il 23 ottobre, pesa 1850, un fagottino piccolo piccolo, viene trasferita in un altro ospedale per l'operazione.
Io sto male perché non potevo raggiungerla, avendo fatto il cesareo avevo la flebo ma dopo 2 giorni mi trasferiscono, lei sta male, ha avuto una serie di crisi respiratorie causando danni cerebrali, l'ho potuta vedere solo da un vetro, mai toccata, mai coccolata ,mai nulla, io e mio marito a soffrire dietro quel vetro, l’abbiamo battezzata.
Il 30 ottobre è diventato un angelo lasciano un vuoto incolmabile nel cuore e nella vita di mamma e papà, ora riposa nel cimitero, nella cappella di famiglia, la vado a trovare ogni giorno, ma IO STO MALE.
sono distrutta, non vivo più, prima era in cura da una psicologa per parlare un pò, All’inizio rifiutavo pure mio marito, ma piano piano ho accettato il suo amore, mi ero chiusa in me stessa.
ho fatto svuotare la casa, non ho pù nulla di Greta in casa, ho fatto togliere tutto, non volevo nulla che mi potesse fare stare ancora peggio.
oggi, dopo 15 mesi, sono di nuovo incinta, inutile raccontarvi l'iter per rimanere incinta, tra cure, esami, inseminazioni, ma alla fine sono qui con un altro esserino dentro di me. Anche se ancora sto tanto male, tanto. La mia Greta mi manca ancora oggi, ancora ora che ho questo figlio in grembo.
spero mi aiuti a vivere meglio questa gravidanza. Un bacione e grazie mille.
Morgana (forum 21/01/2008
- Le nostre storie)
Eccomi di nuovo
ciao amiche mie aggiorno brevemente il mio post, sto bene, anzi stiamo bene, io e Rebecca, oggi sono incinta di 34 settimane e il mese prossimo verso il 27-28 agosto la mia rebecca verrà alla luce con parto cesareo. E' inutile dirvi le mie paure, le mie preoccupazioni, la mia agitazione ma confido in greta che non mi lascia mai. Vi aggiorno presto, bacissimi.
Morgana e Rebecca 34 settimane e l'angelo Greta che ci protegge
Morgana (forum 30/07/2008 - Le nostre storie)

Eccomi
eccomi amiche mie, innanzitutto GRAZIE, GRAZIE per il vostro supporto, ecco il mio racconto parto.
Allora ero agitatissima già 2-3 giorni prima, il 19, sono stata tesissima tutto il giorno, ho pianto da morire, volevo stare sola sola, e i miei parenti cosa fanno????? mi invadono la casa eravamo 20 persone la sera di martedì per cercare di distrarre me dalle mie crisi d'ansia e di panico, mio marito poveraccio non capiva nulla, neppure di farsi una doccia e mia suocera esclama: non vorrai mica conoscere tua figlia con questa barba? perchè non ti docci?? La notte non abbiamo chiuso occhio( veramente erano giorni che non lo facevamo più ) al mattino mi alzo alle cinque, chiamo mio marito e dico: è tardi lui guarda l'orologio e dire: tardi?? ma se sono le cinque? dobbiamo essere in ospedale alle 8 e io: si certo ma a letto non riesco a starci neppure mezzo secondo in più.
Cosa faccio??? mi doccio per bene, calma e preoccupata, mentre iniziano le telefonate di mamma, suocera, sorella che mi stressano fino alle 8 e io a dire: si si ci vediamo in ospedale a casa mia non ci venite proprio.
Si alza mio marito alle 7, si doccia e ricevo gli sms di amiche che mi riscaldano il cuore, di altri parenti che mi dicono di stare calma a me??? calma???? ma neppure se mi davate una cisterna di camomilla ci stavo, partiamo da casa piangendo, io ho crisi di pianto forti, arriviamo ore 8 e 25, tutta bagnata di lacrime dalla tensione , mi vede il gine e mi fa: brava riesci ad arrivare in ritardo anche per partorire, non solo al matrimonio ( lui è il mio testimone di nozze, all'epoca arrivai 50 minuti dopo per colpa della parrucchiera ).
Andiamo in camera, intanto mamma, suocera parenti amici sono già lì, mi vedono in quello stato e mi dicono: che hai? perchè stai così? stia male?? e io: lasciatemi in paceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee e che cavolo.
Io continuo a piangere dalla tensione, arriva il gine a dirvi che così non potrò mai affrontare un cesareo di calmarmi, fosse facile?
Alle 9 meno un quarto scendiamo sotto, io , mio marito e mia cognata (è medico), lacrime a non finire in cameram in ascensore e sotto , sotto mi danno delle gocce per calmarmi perchè avevo tachicardia 130 battiti, extrasistole e pressione altina il gine che continua a dirmi: se non migliori ti riporto su e lo facciamo domani il cesareo e io: non esiste lo voglio subito.
Con quelle gocce mi calmo un pò e iniziamo , premetto che la presenza di mio MARITO è stata fondamentale, senza la sua mamma, le sue carezze, il suo calore non sarei mai uscita viva da lì dentro. Prima spinale, andata male, non mi ha preso. Seconda spianale neppure, terza spinale niente, quarta spinale niente, quinta spinale il gine dice: se non prendi neppure questa facciamo l'anestesia totale e io nooooooooooooooooooooooooooo
sesta spinale: finalmente prende, sento le gambe fredde, tremanti e prego Dio e mia figlia di non farmi morire prima di vedere Rebecca mio marito mi tiene la mano,mi dice che va tutto bene mentre parlano di barche, di progetti per domenica con il ginecologo, io tremo sudo, non capisco nulla.
Il gine mi dice che ci siamo quasi, io sento comprimere alla pancia, ecco sento una cosa scivolosa che esce da dentro di me: sento un pianto disperato, così è nata la mia bambina alle 9,45, 3.750 per 54 cm la cosa più bella della mia vita, il sogno di 5 anni di matrimonio.
Piangiamo tutti, io a fontana, mio marito, mia cognata, il gine, la mettono in un panno verde e la mettono al mio petto tutta tremante e sporca amore di mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaa mio marito piange, mai visto così emozionato, io pure, Rebecca gli strienge un dito.
La portano a controllarla, 3 neonatologi, dico a mio marito di andare, di andare da lei per controllare, intanto mi sistemano giù, mi ricuciono e sento che dicono che è sanissima ero felicissima, piangevo dalla felicità.
La porta mio marito dopo pochi minuti, avvolta in un panno verde pulita, tutta tremante e mi dice: è sana come un pesce e io dico: sicuro? avete controllato tutto tutto? e lui: si siiiiiiiii e ci stringiamo forte tutti e tre.
Andiamo in camera, tutti felici, tutti a piangere dalla felicità, non capivamo nulla nulla solo a paingere e a guardare questo miracolo.
Mio marito dice a tutti di accomodarsi fuori, volevamo stare tutti e 3 soli, piangiamo ancora, lui esce fuori dalla borsa uno scatolino con dentro un anello tempestato di brillantini e uno grande che era Rebecca dentro inciso, Morgana, Nico e Rebecca 20.08.08. piango ancora e non capisco più un tubo di niente poi porta una ciotola con 100 rose rosa stupende (al matrimonio 100 rosse) sono emozionata e dolorante.
Bhe i giorni dopo li conoscete, dolori, paure, tremori ma tanta tanta felicità per quest'essere che mi sta accanto e mi fa morire di gioia ad ogni suo sorriso.
GRAZIE GRETA PER QUESTO MERAVIGLIOSO REGALO CHE CI HAI MANDATO, MAMMA E PAPA' TI PENSANO OGNI ISTANTE E SPERANO DI VEDERTI CRESCERE NEGLI OCCHI DELLA SORELLA OGNI ISTANTE!
Ora Rebecca è qui di lato a me, sempre un sogno, la guardo e penso se è mia, se è nostra, mi guardo allo specchio con lei in braccio per capire se è vera o finta. E' una gioia indescrivibile. La amiamo tutti tutti tutti. E' una pacioccona, morbidona, ridolona, sta sempre a sorridere.
L'unico problema è che non si attacca al seno, l'ho messa ma niente, non ho neppure la montatea lattea per cui latte artificiale in polvere, ma l'importante che cresca. Baci a presto.
Morgana (forum 26/08/2008 - Belle notizie e lieti eventi)

Helena Stefania
Forever yours ... Sebbene siano passati quattro anni dal giorno in cui Helena Stefania ha raggiunto il firmamento delle piccole stelline  (alla 34° settimana) non abbiamo mai smesso di pensarla e amarla, peraltro condividendo le storie degli altri genitori che pur essendo ognuno diversa dall’ altra ci accomunano tutte nella stessa conseguenza.
Abbiamo vissuto la gravidanza con gioia e speranza pur venendo a sapere negli ultimi mesi che la placenta non lavorava in modo corretto nonostante uno stretto controllo e trattamento medico.
Purtroppo non ci sono mai stati comunicati degli esami da fare dall’ inizio della gravidanza per scongiurare dei rischi potenzialmente molto seri e questo ha determinato dei fattori scatenanti venuti a conoscenza solo dopo questo doloroso avvenimento per il quale non eravamo per nulla preparati ad affrontarlo.
Tutto accadde la sera del 1 agosto 2008, quando, d’improvviso si scatenò un’ emorragia e non sapendo come comportarci chiamammo il ginecologo il quale ci disse di recarci all’ ospedale per un controllo.
Ci preparammo rapidamente e partimmo in macchina in quanto l’ ambulanza non ci avrebbe portato nell’ ospedale in cui si era in cura ma durante il tragitto mi accorsi che il traffico non ci avrebbe permesso di arrivare tempestivamente quindi decisi di chiamare la polizia per chiedere appoggio pur di superare il traffico.
Fortunatamente mi passarono il Comandante della Polizia Stradale che senza pensarci troppo ci mandò una pattuglia che ci condusse a destinazione.
Giunti in ospedale, dopo il controllo l’ amara scoperta, la ginecologa disse che non c’era più battito e diede disposizioni di portarmi in sala operatoria; durante il trasporto, l’ infermiere comprendendo il mio stato d’ animo mi disse di non preoccuparmi perché quanto accaduto non era per colpa mia e queste parole mi confortarono facendomi comprendere che il mio percorso era corretto ma a malincuore compresi che era la volontà di Dio.
Ciò che è giusto non siamo noi a deciderlo ma rimane sempre un’ esperienza di vita anche se con diverse sfumature.
Rimane la consapevolezza della sua presenza e del suo amore tra noi sempre.
“Tu rayo de luz, que esta cargado de amor, nos guiará y nos protegerá en cada momento de nuestras vidas. Eternamente tuyos.  ”
Mami Guise, Papi Steo  & hermanito Ezio Felipe
Guisella (forum 16/06/2012 - Le nostre storie)
Il nostro piccolo Ezio Felipe :D !!!!!!!!
La nostra piccola stellina  Helena Stefania  è diventata sorella maggiore il 03/03/2011 inviandoci dal cielo (“dopo un accurato cast”) il suo fratellino il cui nome è Ezio Felipe  che adesso ha 15 mesi ed è birichino. 
Abbiamo avuto una gravidanza serena e questa volta molto monitorata .
A pesar de nuestros miedos y expectativas varias, sabemos que nuestra Helena Stefania nos ha dado todo su apoyo y todo su amor para que esta gestacion haya tenido un final muy feliz  
Muchisimas gracias querida hijita, nuestra angelita celestial.  
Ahora somos una gran familia  y a pesar de todo, muy dichosa
Guisella (forum 16/06/2012 - Le nostre storie)

Isabel:
Sono Daria,ho 31anni sono sposata, ho un figlio di tre anni e mezzo e fino a circa un mese fa aspettavo la mia piccola Isabel nata il giorno 11dicembre scorso deceduta la sera dopo... le cause ancora da chiarire dicono i medici....eravamo felicissimi,avevamo progettato tutto nei minimi dettagli,preparato nostro figlio maggiore che avrebbe dovuto insegnarle nelle piccole e grandi cose.
Arriva l'11 dicembre trascorsa una notte di contrazioni sempre più ravvicinate mi decido di chiamare mio marito,arriviamo in ospedale ...dilatazione completa...mio marito è in sala travaglio con me,mi assiste, siamo felici...non vedimo l'ora di vedere il viso tanto sognato della nostra piccola....in un ora di dolori intensi nasce la mia bambina di kg3,360 e 51cm bellissima come il fratellino.Mi portano nella stanza di degenza con accanto la mia piccola, mio marito me la da in braccio....non aspettavo altro...nove mesi trascorsi aspettando quel meravigioso momento ....ci accorgiamo che dalla bocca fa delle bolle, ma le ostetriche ci rassicurano dicendo che è normale...dopo tre ore dalla sua nascita si decidono a portarla in pediatria dove però non hanno strumenti di primo soccorso per intervenire su un neonato qualora avesse urgente bisogno come la mia piccola in questo caso...dopo ben due ore viene trasportata con l'ambulanza in un altro ospedale lontano un'ora...il giorno dopo sentita la gravità della situazione mi faccio dimettere e con mio marito andiamo a parlare con i medici i quali ci dicono senza mezzi termini che non sapevano cosa potesse avere la nostra bambina...la speranza era gia morta sentendo quelle parole come la nostra piccola che ci ha lasciato poche ore dopo...
Sono rimasta con il corpo di mamma,ma la pancia e le braccia sono vuote, c'è solo un gran dolore e un senso di colpa per non essere riuscita a non fare nulla per la mia bimba che non riuscirò mai vedere crescere insieme a suo fratello...l'unica cosa che mi da un pò di forza è sapere che potrò riabbracciare la mia piccola attraverso un altra creatura,perchè tutto è rimasto incompiuto,sospeso e doloroso ancora da assaporare....io la stò ancora aspettando la mia piccola e dolce Isabel....
Che l'alba di ogni giorno ti porti il bacio di mamma e papà

Daria (forum 05/01/2009- Le nostre storie)

Ivana:
Ciao a tutti, mi chiamo Lucrezia.
Anche io ho una storia da raccontare.
La mia ha inizio nell'agosto 2004, quando scopro con grande felicità di essere incinta. Io e mio marito eravamo sposati da marzo 2003 e dopo più di un anno ecco finalmente la bella notizia.
Ho trascorso i primi sei mesi in modo fantastico, senza nausee, senza alcun tipo di problema. Poi ecco che il giorno dell'ecografia della 32esima settimana, l'ecografo mi dice che c'è poco liquido amniotico e che devo rifare un controllo dopo 10 giorni...un'infinità se si pensa che la vita di mia figlia dipendeva da quel liquido.
Era il 23 febbraio...
Esattamente due giorni dopo, passo un'intera giornata a cercare un movimento, un qualcosa che mi facesse capire che mi stavo sbagliando, che la mia bambina era ancora viva, ma niente l'ultima volta che l'avevo sentita muovere era stata la mattina del 26 e poi niente per tutto il giorno.
Mi dicevo che ero io che mi ero fissata, e che andava tutto bene.
Il 27 febbraio appena sveglia ho riferito tutto a mio marito, è stata la più brutta domenica della mia vita.
Siamo andati subito da un ginecologo di fiducia, amico di famiglia, ormai in pensione, ma gentile da ricevermi e da visitarmi...in fondo mi facevo seguire in gravidanza dal figlio.
Lui ha cercato inutilmente il battito, era sconcertato, non sapeva come dirmi che ormai non c'era più niente da fare.
Ovviamente mi ha consigliato di andare in ospedale e che avrebbe pensato lui ad avvisare suo figlio.
Anche in ospedale un continuo sottopormi a tracciato, e poi finalmente ad ecografia. L'ecografo (che non era lo stesso di qualche giorno prima) era li che non riusciva a trovare le parole per dirmi che il piccolo cuoricino non batteva più.
Ovviamente mi hanno ricoverata, dopo un intero giorno in sala travaglio con tutte donne felici che stavano li per partorire, si sono decisi a spostarmi in corsia e stimolarmi il parto.
Bene, la mia piccola Ivana è nata il primo marzo 2006.
Non hanno voluto farmela vedere. Infatti ho sempre il rimpianto di non averla vista, di averla lasciata nuda nella piccola bara.
In seguito l'autopsia a riferito che la crescita era ferma alla 28esima settimana.
Inoltre alla mia seconda gravidanza, la ginecologa che mi ha seguito, mi ha riferito che in quella famosa ecografia dopo si vedeva liquido amniotico insufficiente, si notava che la bambina era in sofferenza. e che avrebbero dovuto ricoverarmi e farmi un cesario di urgenza, magari non sarebbe vissuta comunque o magari chissà...pesava 1 Kl.
Scusate se mi sono dilungata tanto...comunque ora ho una bellissima bambina di nome Paola che ha 18 mesi.
Lucrezia (forum 10/09/2007
- Le nostre storie)

Jonathan I.
Cara Ilaria e Giovanna, siamo Luigi e Meri anche noi genitori di una stella ( Jonathan ). Abitiamo in un piccolo paese nel comune di Lastra a Signa ( Firenze ), in quell’ anno eravamo in 5 coppie che aspettavamo un figlio, e quasi tutti dovevano nascere nello stesso periodo.
Ricordo il giorno del test eravamo al settimo cielo, una vita nasceva dentro di me, una piccola creatura nata dal nostro amore, era incredibile.
Una gravidanza perfetta ( troppo perfetta ), la paura che potesse succedere qualcosa era sempre presente, ( purtroppo quando hai qualcosa di bello e così ).
Arriva il giorno della AMNIOCENTESI e passiamo una settimana con la paura della risposta, con la paura che qualcosa non vada al posto giusto. Purtroppo è andata cosi: ci chiamarono dalla genetica dall’Ospedale di Careggi dicendo che c’era qualcosa che non tornava, ci chiesero di andare li al più presto per darci delle risposte, ( Questa e la prima volta che lo abbiamo pianto ).
La strada per arrivare all’ospedale sembrava infinita, mille pensieri passavano per la mente, mille paure, avrà una malformazione, sarà malato, sarà sarà sarà mille volte sarà.
Arrivammo in ospedale e ci presentarono una dottoressa molto carina e gentile che ci spiegò tutto, ci disse che non c’era nulla di cui preoccuparsi il problema era solo il cromosomo y che era più piccolo del normale e non comportava nessun rischio o pericolo per il bambino,
era solo un discorso di altezza che avrebbe preso dalla madre invece che dal padre, ( ricorderò sempre quella dottoressa, in ospedale la chiamano il dinosauro da quanto tempo lavora in genetica! )
Finalmente eravamo arrivati quasi alla fine, il corredino era li pronto, tutti i giorni lo guardavo per poter immaginare come poteva essere quel corpicino, e a chi potesse rassomigliare eravamo euforici.
La pancia cresceva poco, lui si muoveva poco, eravamo un pò preoccupati e decidemmo di andare in ospedale per un controllo, arrivammo a Torre Galli e ci dissero che mi volevano ricoverare perché era sera e non c’erano i dottori per farmi un ecografia, ma poi ci fecero sentire il battito del suo cuoricino che batteva benissimo e quindi più sereni e tranquilli tornammo a casa, anche perché dopo qualche giorno dovevo fare l’ecografia di controllo.
Arriva il giorno dell’ecografia finalmente, ( intanto alcune amiche avevano già partorito ) quindi anche noi non vediamo l’ora di vederlo.
Mi sdraio sul lettino, il dottore mi mette il solito gel e comincia, …….prima un gran silenzio, poi l’abisso ( signora non c’è più liquido amniotico è il bambino e morto ) . Gelo totale mio marito disse sta scherzando? Come morto!
Guardai Luigi che anche lui era rimasto pietrificato,mi abbracciò e cominciai a piangere, nel frattempo il dottore stava cercando di rintracciare per telefono la mia ginecologa per spiegargli l’accaduto,poi si rivolse verso di noi dicendo che era meglio andare il prima possibile all’ospedale perchè il bambino era ( secondo lui ) circa due settimane che era morto, e che ero in pericolo di vita anche io perchè rischiavo la setticemia.
Il buio più totale, dall’amore immenso che provavo fino allora all’odio infinito.
Stavo per morire anche io, non volevo tutto questo, perchè questo, a noi , confusione tanta confusione.
La corsa sfrenata verso l’ospedale, non volevo più che lui stesse dentro di me, dall’amore al rifiuto totale.
Mille domande e nessuna risposta ( perché nostro figlio ci ha abbandonato se andava tutto bene, perché? Perché? ).
Arrivammo a Torre Galli e anche a loro sembrava impossibile tutto questo, mi fecero un ecografia di controllo.
E constatarono il decesso del bambino, decisero di metterci nel reparto dei cesari per farci evitare le altre mamme con i neonati !!
Passammo tutta la notte in coma, i dottori decisero di farmi partorire normalmente perché era pericoloso con il cesareo, mi misero un ovulo per farmi venire le contrazioni, ( anche il travaglio mi sono dovuta sorbire ! ).
In quel momento odiavo tutti, dopo nove ore di travaglio e dolori sempre più forti decisero di farmi l’epidurale ( non facciamola più soffrire invano dissero i dottori ! ).
Li, soli. io e mio marito e il morto (lo chiamo morto perché in quel momento odiavo anche lui ) decidemmo di non vederlo, anche perché ce lo avevano sconsigliato non sarebbe stato un bel vedere.
Mi portarono in sala parto, mio marito lo fecero stare fuori, ero sola, sola con tutte le mie paure, mi dicevano spingi spingi Meri brava, finalmente, eccolo, ploffff, chiesi l’ho fatto? vidi i volti dei Dottori addolorate nei miei confronti, si mi dissero, e mille sensazioni mi avvolsero nella mente, il mio piccolo Jonathan non lo avrei mai visto, non c’era più niente che ci legava, il vuoto dentro di me che dolore immenso!!!!!.
Ora che sono qui, dopo otto anni, vi dico che il mio piccolo mi manca tanto anche ora, potessi tornare indietro lo guarderei lo prenderei in collo e chi sene frega se era diventato un piccolo mostriciattolo, era sempre mio figlio e mi manca il contatto con lui, lo amerò per sempre.
Il giorno dopo tornammo a casa io e mio marito con il nulla in mano, aspetti nove mesi per avere solo l’illusione di essere genitore e niente più.
Dopo qualche mese di nuovo incinta, paura totale ma dura solo due mesi, e ancora più in crisi, la paura era sempre più grande non potere avere dei figli. In tanto ci Arrivano i risultati dell’autopsia di Jonathan : tutto nella norma il bambino era sano nesun tipo di malformazioni, si tratta di una morte bianca in utero (destino infame ).

Asia e Ginevra
Novembre 2002 sono rimasta incinta un'altra volta la terza, iniziare questa gravidanza!! con tanta paura di non arrivare in fondo. Esami su esami, l’unica da fare e una cura di seleparina per la coagolazione.
30-08-2003 alle ore 12.00 il nostro miracolo nasce ASIA kg 2840 cm 47 l’ostetrica !!! e bella come il sole, E lei e il nostro sole.
Luglio 2007 un altra gravidanza, la mia ginecologa mi manda come gravidanza a rischio sotto il Prof. Mello di Careggi, lui mi fa fare duemila esami, e mi chiede gli esami di cui i vetrini e la paraffina dell’ autopsia Di Jonathan.
Dopo 7 anni siamo riusciti a sapere di che cosa e morto il nostro angelo: un mal funzionamento della placenta che non riusciva ad alimentare il bambino, pur troppo è morto di fame. ( perché non se ne sono accorti prima! maledizione non si poteva fare qualcosa in tempo? Non si saprà mai, in tanto il nostro angelo e lassù che ci protegge, ).
Il 10-03-2008 alle ore 12.15 un altro miracolo nasce GINEVRA kg 2580 cm 45, la seconda cosa più bella della nostra vita, dopo tanta sofferenza e un angelo in cielo ora ne abbiamo due sulla terra che valgono più della nostra vita.
Luigi e Meri
Un bacio e un abbraccio a tutta voi mamme speciali.
Meri (forum 09/03/2009 - Le nostre storie)

Karol:
Ho conosciuto il vs sito appena rientrata nella vita quotidiana dopo aver affrontato il 4 maggio scorso la terribile esperienza di un aborto alla 17 settimana per morte fetale intrauterina.
Tutto è successo nel giro di poche ore con una sentenza inaspettata e definitiva data dal medico senza nessun tatto e considerazione per me tremante e impaurita.
A dire il vero dopo aver letto le vostre storie e sopprattutto quella di Fiammetta mi sono sentita inadeguata a presentarmi perchè in fondo io ero solo all'inizio di questa splendida avventura che è dare una nuova vita, però ho pensato che comunque anche se tanto piccolo (7,5 cm)anche la mia creatura (non saprò mai se maschio o femmina)ha sfiorato questo mondo ed i sentimenti di profondo dolore che ho letto in queste vostre storie appartengono anche a me...
Il resto lo sapete già. Bisogna tornare alla vita normale, ho un bimbo di 5 anni a cui mi sono aggrappata per risollevarmi, un marito che cerca in tutti i modi di tranquillizzarmi, ma in me e rimasto lo shock per l'esperienza vissuta, l'incredulità, il senso di sconfitta, insomma mi sento come in ginocchio.
Sono certa che tutto migliorerà, anzi già e così perchè una profonda fede mi aiuta anche se non capisco il perchè di questa prova.
Grazie per l'ascolto
Olga (forum 15/06/2007 - Mi presento)

Laura M.
Mi chiamo Stefania ho 34 anni ho sempre desiderato tanto diventare mamma è sempre stato il mio sogno cosi dopo alcuni tentativi a natale del 2009 ricevo il mio regalo il test positivo incinta!! Che emozione non mi sembrava vero! io e Silvio ci siamo tenuti questo segreto tutto per noi per i primi tre mesi! volevano essere sicuri che andasse tutto bene, io sentivo che era una bambina! Finito il 4 mese abbiamo urlato al mondo la nostra felicità, stava andando tutto bene era tutto perfetto! il 12 aprile faccio un morfologica dal mio ginecologo ci conferma che era una bambina e che stava bene! ero al settimo cielo dovevo solo aspettare il 31 agosto per vedere la mia bambina! il 20 dovevo fare un altra eco in centro specializzato visto che mia cugina è nata con la palatoschisi!non la volevo neanche fare, ma poi ho detto va bhe facciamola, prima eco con una dottoressa restava sempre ad inquadrare il cuore poi dopo un pò un altra eco con una altra dottoressa e poi con estrema dolcezza mi ha detto che il cuore della mia bambina aveva problemi che la valvola la tricuspide non era ben formata! mi manda subito da un cardiologo neonatologo altra eco e lui mi comunica che la mia bambina ha la malattia di ebstein (un caso su centomila che fortuna )di grado severo, mi dice che il feto cosi lui la chiama la mia bambina potrebbe morire dentro di me, o nascere e morire subito, oppure potrebbe anche sopravvivere con tante operazioni ma che non sapeva dirmi niente di preciso...per lui ero un caso da studiare, vado dal mio ginecologo che mi spiega nuovamente tutto e mi dice che ci sono poche probabilità che riesca a portare avanti la gravidanza, e se me la sento che posso fare l aborto terapeutico! prendiamo tempo qualche giorno per pensare, mi toccavo la mia pancia e pensavo alla mia bimba, a quale scelta sarebbe stata la più giusta da prendere, inizio a sentirla muoversi sempre di meno ascolto il suo cuore con l angel sound, e non è più il suo solito battito! venerdi faccio un altra eco si concentrano solo sul cuore,(è l'ultima volta che vedrò la mia bambina) vedono che la situazione è ancora peggiorata, non c'è più la separazione tra parte destra e parte sinistra del cuore, l arteria polmonare non si vede più! cosi col mio cuore a pezzi prendiamo la decisione più difficile della nostra vita!
Il 24 aprile mi ricoverano per l aborto, non so più neanche se la mia bambina fosse gia morta dentro di me non la sento più muoversi, so solo che non voglia che soffra più! ormai so che non arrivera mai a nascere potrei aspettare e nascondere la testa sotto la sabbia, ma cosi farei soffrire chissa per quanto anche lei!
Il 25 alle 14:35 nasce il mio angelo un vero è proprio parto, non ho avuto il coraggio di vederla forse sono stata vigliacca, non volevo che quello fosse il mio ultimo ricordo con lei, preferisco immaginarmela bellissima con tanti capelli ricciolini e gli occhi celesti di mia nonna! piango sempre mi manca la mia pancia, mi manca la mia bambina, mia manca sentirla muoversi dentro di me! tutti mi dicono che devo farmene una ragione, che non poteva andare diversamente, di riprendermi.Parlare per gli altri è facile io oggi non vedo un fututo mi sembra tutto nero! si è vero spero di rimanere incinta il più presto possibile perchè il mio senso di maternità è forte, ma poi mi domando come vivro questa nuova gravidanza non potro più essere spensierata è felice come per laura, e gia capisco che sto facendo un torto alla creatura che avrò in grembo! non potra più essere come prima sara tutto diverso! Un bacio Stefania con laura nel cuore
Stefania (forum 06/05/2010 - Le nostre storie)

Leonardo C.
Salve a tutti,mi chiamo Katia,abito a Viterbo,sono mamma di 5 piccole pesti di 11,9,7,4,2 anni e di Leonardo,il mio piccolo angelo,che oggi avrebbe compiuto 2 mesi.
Sono circa 2 settimane che sto leggendo le vostre storie grazie a Verusca che mi ha parlato di voi,genitori di una stella,e ogni volta che mi chiedo "Perché è capitato proprio a me?" mi rendo conto che non sono sola,soltanto chi vive il mio stesso dolore può capire quanto sto soffrendo; non sopporto chi mi dice "Ma hai altri 5 figli!",e che significa? Leonardo è Leonardo e nessuno potrà mai sostituirlo...è il mio 6° bimbo,non cercato ma ugualmente tanto atteso con amore da tutti; l'anno scorso la secondogenita aveva scritto una lettera a Babbo Natale,voleva una sorellina,Chiara, e quando a Natale mi sono accorta di essere incinta non mi sembrava vero anche se poi sarebbe arrivato Leonardo! Doveva nascere a Ferragosto ma sapevo che non sarei arrivata al termine,la sesta gravidanza,le tante contrazioni che avevo,l'arteria ombelicale unica,l'ipertensione da giugno...tenevo tutto sotto controllo con le ecografie,la flussimetria,l'ecocardiografia fetale ma,contro ogni pronostico,sono arrivata a 39+1 settimane. La mattina del 10 agosto mi sono svegliata alle 4 con le contrazioni giuste,le controllavo con l'orologio e ho aspettato che fossero un po' più ravvicinate,poi alle 7 sono andata in ospedale con la gioia di tutti i miei figli,soprattutto di Erika che in quello stesso giorno compiva 9 anni. Quando sono arrivata in ospedale con la visita hanno visto che il parto era aperto,la testina ancora un po' alta ma quando mi hanno fatto l'ecografia per controllare il battito è sceso un gelo che non potrò mai più dimenticare...la dottoressa non sapeva come dirlo o ero io che non volevo capire,mi rifiutavo di sentire quelle parole "Mi dispiace,non trovo il battito",mi sentivo svenire,ho iniziato a urlare...non era possibile,fino alla sera prima quando mi sono addormentata si muoveva...le contrazioni si sono bloccate,mi hanno messo le prostaglandine per indurmi il parto ma la mia testa ha bloccato l'effetto anche di quello. Leonardo non poteva nascere proprio quel giorno,come avrebbe fatto Erika ogni anno a festeggiare il suo compleanno sapendo che il suo fratellino è morto proprio il 10? L'ho tenuto con me ancora per un giorno,l'ho tenuto al caldo,l'ho cullato nella mia pancia,dopo non avrei più potuto farlo,non volevo che se ne andasse...ma la mattina dopo,l'11 agosto,l'ho lasciato andare...era come l'avevo immaginato,bello come il sole,pesava kg 3,950,l'ho toccato,accarezzato...non doveva andare così,non doveva morire per un "nodo vero" al cordone ombelicale...
Il 10 agosto,giorno delle stelle cadenti,la mia stellina è rimasta lassù a brillare e ogni sera che i miei figli la guardano e dicono "Leonardo ci saluta" non posso far altro che piangere in silenzio.
Katia (forum 10/10/2011 - Le nostre storie)

Leonardo Z.
Anche la mia e una storia come le vostre. Ho 41 anni ed ero alla mia terza gravidanza tutto procedeva a meraviglia fino al 10 febbraio di questo anno(2009). La mia data del parto era il 29 Gennaio ma Leonardo non voleva nascere così per 12 giorni andavo e tornavo dall'ospedale per i vari controlli,fino al 10 febbraio quando sotto monitoraggio inizio a suonare un allarme ...si era perso il battito del bimbo, l'ostetrica mi disse (dopo aver controllato il monitoraggio)di stare tranquilla e andare a casa tanto l'indomani avrei fatto il parto indotto.Ma nel pomeriggio di quel giorno iniziarono le contrazioni arrivai in ospedale.......ma il battito del mio Leonardo non c'era più.... '41 settimane + 5 giorni insieme io e il mio piccolo....perchè aspettare così tanto?....perchè quel maledetto protocollo. Non riesco a darmi pace non so cosa sia successo,sto soffrendo in silenzio per la serenità dei miei 2 figli che cercano sempre il mio sguardo per riuscire a capire,ma è doloroso far finta di essere serena.La notte per me è il rifugio delle mie lacrime quando mi ritovo da sola con il silenzio e rivedo il mio piccolo ricciolo biondo immerso nel sonno eterno e mi chiedo ancora perchè?
Lilly mamma di Leonardo (forum 21/02/2009
- Le nostre storie)

Linda:
Sono rimasta incinta della mia prima figlia ad Agosto ’01 e a maggio finalmente arrivò il fatidico momento, quello del parto, solo non è andato tutto come mi aspettavo. Il travaglio ed il parto sono state un’esperienza bellissima, condivisa con mio marito che mi ha sorretto, confortato ma soprattutto si è fatto “stritolare” la mano per tutto il tempo, è stato il più bel momento della nostra vita, il giorno più bello ma anche il più brutto … infatti, dopo aver partorito e dopo aver tenuto la mia bambina qualche secondo sulla pancia, viva, l’hanno portata via d’urgenza, non c’è stato niente da fare, la trachea non si era finita di formare, non si era canalizzata nei polmoni e quindi una volta tagliato il cordone non ha avuto modo di respirare. Durante i nove mesi ti prepari a tutto, malattie o complicazioni varie, ma mai pensi alla morte.
Il dolore devastante che abbiamo provato ci spezzò il cuore, tornare a casa con la pancia vuota e nessuno da stringere ed amare era veramente orribile, l’unica cosa positiva è che tutto questo aveva unito me e mio marito come non mai.
Durante la gravidanza della Linda tenevo un diario, per ricordarmi le bellissime sensazioni che mi regalava questa bambina, dopo che volò in cielo, continuavo a scrivere le sensazioni, questa volta di dolore, è così che è nato "il diario della Linda".
Il tempo passava e nonostante gli alti e bassi dell'umore, la voglia di avere un'altro bambino era enorme, dopo sei mesi dal parto sono di nuovo rimasta incinta di Siria, scrivevo ancora, ma questa volta raccontavo queste nuove sensazioni e le paure per quest'altra gravidanza, ma c’era anche tantissima speranza.
Tutte le volte che facevo un ecografia uscivo piangendo a dirotto … ma questa volta dalla FELICITA’ !!!
Poi è nata la Siria e quando questa piccola aveva un anno e mezzo, inaspettatamente sono rimasta incinta un'altra volta, questa volta di Livia e così nel giro di pochi anni, dalla disperazione sono passata alla felicità e all'immensità delle mie piccole. Non è sempre semplice e non tutte le giornate sono state serene, ma ne è valsa la pena.
Il mio passaggio su internet con "il diario della Linda" ha dato modo a me e a Giovanna di incontrarci e di dare vita a "Genitori di una stella" ... e così eccoci quà!

Ilaria mamma di Linda (forum 22/02/2007
- Le nostre storie)

Piccoli pezzi del "il diario della Linda":
20 dicembre ’02
Stamani mattina ho fatto il test di gravidanza e senza guardarlo l’ho appoggiato sul mio comodino, dopo una ventina di minuti sono andata a svegliare Romano e gli ho chiesto di guardare il test al posto mio, dopo avergli spiegato il giochino delle linee, che ormai conoscevo a memoria lui ha guardato ed è stato in silenzio per qualche secondo, poi ha detto “Ila, qui sono due !”. Ci siamo abbracciati quasi fosse un sogno ed abbiamo gioito a pieno di questa meravigliosissima notizia di Natale. Ho telefonato alla mamma per dire anche a loro cosa era accaduto e poi via a lavorare … abbiamo fatto piangere tutti piccolo fagiolino !!!
24 dicembre ‘02
So benissimo che in questi momenti ogni mese è un eternità, ma bisogna andare avanti, per i figli che abbiamo avuto ma anche per quelli che potremmo avere, perché se molliamo noi, loro non potranno mai nascere.
Queste due righe per concludere il diario che ormai non è più giusto che continui, anche perché questo nuovo cirillo ha diritto a quello che aveva avuto la Linda, quindi un bel diario tutto suo. Un in bocca al lupo a noi quattro, famiglia alla riscossa !!!!
IL NOSTRO PRIMO INCONTRO
Erano le 12.15 del 23 agosto ed eccoti sulla pancia della mamma … tutta bianca e sudicia … praticamente sei “nata con la camicia” … giusto il tempo di guardarti piangere un pochino e la pediatra ti ha preso per farti tutti i controlli.
La mamma era stremata dal parto e dalla fatica per tirarti fuori, era stata un impresa da incredibile hulk !!! (invece di essere verde ero viola)
Dopo essermi sottoposta a svariate sbucacchiature con ago e filo, l’ostetrica è venuta dicendomi che tu eri in sala travaglio pulita e profumata che ci aspettavi.
Ed eccoti … il primo incontro ufficiale con il tuo babbo e la tua mamma … tutta la fatica e il dolore provato erano scomparsi, il tuo visino e il tuo pianto disorientato ci facevano commuovere. Increduli ti guardavamo ripagati a pieno dei nove mesi di attesa, non sapevamo nemmeno noi quantificare la nostra felicità !!!
Sei stata l’emozione più grande … poterti finalmente stringere era come un sogno.
Il babbo che già ti riempiva di baci e ti stringeva con tutto l’amore possibile, ormai tra le nostre braccia per proteggerti da qualunque cosa.
Dopo un paio d’ore ti hanno portato via e noi siamo andati a mangiare, alle 15.30, stremata sono rientrata in camera e raccontato un po’ come era andata mi sono distesa sul letto intenzionata a dormire per riprendermi dal parto e dalla nottata, avevo appena chiuso gli occhi, ed eccoti arrivare con la cullina perfettamente sveglia, il mio sonno, ormai era passato in secondo piano.
Ti ho disteso accanto a me e tu mi guardavi con gli occhi spalancati quasi a dirmi “allora sei proprio tu la mia mamma” ed io che non potevo trattenere le lacrime dalla gioia ti parlavo teneramente.
L’incredulità era veramente forte ed il pensiero che poche ore prima eri dentro la mia pancia ed ora ti potevo stringere, quello che avevo desiderato per nove mesi e non avevo il coraggio di sognare finalmente si era avverato !
!!

Ogni giorno che passava la rendeva diversa, una continua scoperta e poi dopo 1 anno e ½ che era nata … un ritardo … ed ecco che inaspettatamente dopo 9 mesi è arrivata anche la Livia … anche lei bella come il sole.

16 Marzo 2005 8 settimane e 2 giorni
Ciao Ciri … che sta per Cirillo o Cirilla o Cirilli, qui è la Mamma che ti/vi parla (non potendo (almeno per ora tenere un diario come alla tua sorellona) scrivo comunicando un po’ di sensazioni. Mi verrebbe da parlare al plurale ma allora la cosa sarebbe un po’ più complicata del previsto. Comunque anche se sei arrivato senza preavviso, sei un bel regalo … ti chiedo di essere buono, bello , intelligente ma soprattutto DORMIGLIONE e non come la Siria che ancora oggi mi fa confondere.

 

Linda C.
La mia Linda nel cielo stellato c’è dal 2007, anno in cui ci volò e la mia dolce amica Ilaria mi chiese il permesso di inserirla.
Fino ad oggi non ho trovato la forza di scrivere la mia storia, troppo era il dolore che mi dava riviverla ma ora, a distanza di 3 anni e 9 mesi da quel terribile 25 gennaio 2007, voglio raccogliere tutto il mio coraggio e farlo con voi, mamme speciali. Io e la mia famiglia abbiamo partecipato all’ultimo incontro tra le mamme e i papà che si è tenuto circa 10 gg fa a Firenze e conoscere voi mi ha dato la forza di affacciarmi in questo forum. Vedere il coraggio con cui vi siete raccontate e capire quanta forza possiamo trovare insieme è incredibile.
A quelle di voi che ho avuto la fortuna di conoscere ho accennato che la mia storia è diversa dalle vostre.
La Linda non l’ho persa a causa di morte perinatale ma l’ho persa a metà gravidanza. Come i vostri bimbi, arrivata dopo 10 anni d’amore, era desiderata e amata dal primo momento in cui abbiamo scoperto che c’era, che era un piccolo e tenero fagiolino pulsante. L’abbiamo accudita con gioia, stando attenti a qualsiasi cosa le potesse nuocere, abbiamo costruito sogni, progetti man mano che la gravidanza procedeva e i controlli andavano bene. Io avevo solo 29 anni a non avevamo controlli particolari a cui sottoporci, solo le ecografie di routine, in più la mia pancia cresceva e cosa di più poteva indicare che tutto procedesse a gonfie vele!
Poi quel terribile giorno: l’ecografia morfologica! C’era grande attesa per sapere se davvero era un maschietto come ci avevano detto e come speravamo, se davvero era il nostro Nicolò. Avevamo passato il Natale più bello della nostra vita con tanto amore delle nostre famiglie e tanta gioia per quest’esperienza meravigliosa! Siamo arrivati allo studio del ginecologo raggianti perché ancora una volta avremmo visto il nostro piccolo e questa volta ancora meglio delle altre. Ma subito dallo sguardo del medico ho capito che qualcosa di strano c’era. Dopo lunghi minuti di silenzio disse “avrei una segnalazione da fare” Il cuore mi andò in gola! “Ha un rigonfiamento nel cuoricino, proporrei una visita più approfondita. Ma non si preoccupi signora sono visite di routine”. Sembrava piuttosto tranquillo per cui cercai di mantenere la calma. Poi ci comunicò che era una bimba! Quando uscimmo mi veniva da piangere ma mio marito inizio a sdrammatizzare: “Ma smettila, l’ha detto anche lui che è solo un controllo!”. Cercai di restare calma e decidemmo che la piccola si sarebbe chiamata Linda, come avevo sempre desiderato, un nome bello, semplice, pulito.
Inizialmente non riuscii a prenotare la visita se non 2 settimane dopo, mi sembrava un’eternità, volevo togliermi quel macigno dallo stomaco e godermi con serenità la mia piccola. Dopo 3 giorni mia cognata mi segnalò che una sua conoscenza mi aveva fissato una visita specialistica la mattinata seguente nel migliore ospedale di Milano. Che gioia, la mattina dopo mi avrebbero detto che tutto andava bene e avrei amato la mia bimba ancora più di prima, se era possibile.
Certo la paura di qualcosa di più c’era “E se non potesse correre come gli altri bimbi?” chiesi a mio marito “Se dovesse fare un intervento al cuore?” Ma mi sentivo forte, avrei sostenuto anche un trapianto, una soluzione l’avrebbero trovata.
Invece no. Invece la mia bimba aveva una malattia genetica degenerativa, una sclerosi. Mi dissero che le possibilità erano due: o il cuore avrebbe smesso di funzionare durante la gravidanza o parto, a causa di questa grossa massa che si stava espandendo all’interno, o sarebbe nata con questa grave patologia nella sua forma più aggressiva, in quanto non si trattava di una mutazione di origine familiare (poi abbiamo dovuto fare molti esami ma da subito ci dissero che al mondo non esistono portatori sani).
Questa malattia porta nei primi 2 anni da 3 a 5 crisi epilettiche al giorno dovute alla formazione di tumori in tutti gli organi e in particolare nel cervello. Questi tumori nel cervello portano le crisi da cui il bambino può o non uscire vivo o uscire con gravissimi danni cerebrali. I bimbi con questa malattia non possono frequentare nessun tipo di scuola perché hanno un ritardo mentale troppo grave e in più hanno questi continui tumori a polmoni, reni, pelle, occhi.
Solo scriverlo mi fa piangere perché io non potevo credere che esistessero delle malattie così.
Iniziammo a girare e parlare con tutti gli specialisti di Milano! Non esistevano cure nemmeno per alleviare le sofferenze della piccola, nessuna possibilità, nessuna speranza. Intanto la piccola Linda iniziava a darmi i primi calcetti e io la accarezzavo e piangevo.
Non ce l’abbiamo fatta, non siamo stati forti abbastanza e abbiamo deciso di non far nascere il nostro amore, la bimba che amavamo più della nostra vita e per cui ci saremmo sacrificati tutti e due.
Ma non avevamo questa scelta. La scelta era tra perderla subito o vederla soffrire tutta la vita.
Io come mamma nella mia piccolezza non sono riuscita. Fino a quel momento non sapevo nemmeno si potesse abortire così avanti né avrei potuto minimamente considerare di farlo.
Non vi dico l’angoscia della scelta, dell’ospedale, dei particolari agghiaccianti che non voglio nemmeno raccontare. Per fortuna abbiamo trovato al Buzzi di Milano tra il personale delle persone molto umane e donne e mamme meravigliose che mi hanno abbracciata, coccolata, amata. Mi hanno detto che “erano con me”, che mi capivano, un’ostetrica addirittura aveva fatto la stessa scelta dieci anni prima e ora la sua missione è controllare che le donne vengano trattate con rispetto (perché non so se sapete che in alcuni ospedali le mamme vengono insultate e maltrattate dagli obiettori di coscienza che, invece di limitarsi a fare una più che legittima scelta - ci mancherebbe io non sono mica a favore dell’aborto- pensano di essere giudici e che sia il volere di Dio far soffrire di più chi fa questa scelta, come se già non la pagasse da solo).
Da quel giorno la mia sofferenza mi accompagna e cerco di conviverci. Sono sempre stata cattolica e praticante, credo tanto in Dio e anche nel suo perdono (chissà se mi perdonerà?). Forse di peggio di perdere un figlio c’è il dover scegliere sulla sua vita. Ma parlare di peggio o meglio di fronte a queste tragedie è solo inutile……….
Dico solo che il dolore per la perdita è stato forte ma il senso di colpa mi ha oppressa e mi opprime spesso ancora, avrei voluto essere stata più forte. Ma poi mi consolo dicendo che sono umana, che, ora che 2 figlie ce le ho, non tutti siamo forti e io non ce l’avrei fatta, per me era troppo.
Il seguito non è stato meno doloroso: depressione, otto mesi per aspettare gli esami fatti su di noi (avevamo già deciso che se avessero trovato qualcosa di familiare avremmo optato per l’adozione), lieti eventi tra cognati e amici ansiosi di condividere con noi (un po’ di pazienza e tatto?), e, solo dopo 4 mesi dalla perdita della Linda, mia sorella si è ammalata di tumore al pancreas. Ho davvero toccato il fondo. Mia sorella per me era la persona che amavo di più prima della Linda (l’amore tra uomo e donna, si sa, è un’altra cosa).
A settembre ho scoperto per fortuna di aspettare Marta e con lei nella pancia e poi tra le braccia ho lottato per quasi 2 anni con mia sorella contro quell’orribile malattia, ovviamente invano.
Ma un piccolo spiraglio di luce c’è. Cerco di entrarci.

MARTA E ANITA:
Quest’anno il 25 di gennaio, al cimitero a trovare la piccola Linda, ci siamo andati in 4. Infatti il 14 gennaio è nata anche Anita, che abbiamo concepito dopo la morte di mia sorella Monica e che lei prontamente mi ha mandato per alleviare le mie pene. Ora le piccole hanno 2 anni e mezzo e 10 mesi e mi riempiono la vita. Uno spiraglio c’è sempre, non bisogna soccombere. Certo la Linda manca sempre e nulla colmerà quel buco. Ma l’amore che ho è tanto e a volte mi sembra di impazzire tra lavoro e le 2 piccole che mi danno talmente tanto da fare che mi dimentico quasi dell’odissea che ho passato per arrivare fino a qui. Forse ancora non mi sono fermata, forse ci devo ancora fare un po’ i conti. Però ora non sono sola, ho trovato una strada! Anche voi la troverete, in un modo o nell’altro.
C’è sempre…a volte si fa attendere ma c’è...

Con amore per le mie 3 figlie e per voi mamme che soffrite.
Silvia (forum 18/10/2010 - Le nostre storie)

Linda P.
Ciao, sono Beatrice,
sono quasi 3 anni che leggo le pagine di questo sito ma non ho mai avuto il coraggio di scrivere. Ora però sento che è arrivato il momento di raccontare anche la mia storia sia per cercare di aiutare chi è costretto ad affrontare il percorso di mamma speciale sia per ringraziare chi lo ha fatto prima di me perché mi ha dato in questi anni la forza di sperare e di andare avanti.
La mia piccola Linda è morta alla 38esima settimana di gestazione dopo una gravidanza trascorsa senza particolari problemi. Il suo cuore ha cessato di battere senza una ragione certa ed i medici hanno assimilato l’evento alla morti bianche in culla.
Io sinceramente, oltre che al destino, attribuisco la colpa anche alla mia ex ginecologa perché il giorno prima della morte di Linda ero stata da lei per dirle che la sentivo muovere meno e la sua risposta era stata che era del tutto normale perché ormai era grande e non aveva più molto spazio per muoversi!!!! Non le è minimamente venuto il dubbio di fare un controllo più approfondito lo studio era affollato ed era quasi l’ora di pranzo. Forse le cose non sarebbero cambiate, ma se mi avesse mandato in ospedale a fare un monitoraggio forse e ripeto forse mia figlia si sarebbe salvata. Solo il giorno dopo non avendola sentita muovere né durante la notte né al mattino con mio marito siamo andati in ospedale dove purtroppo hanno potuto solo constatare quello che il mio cuore sapeva già. Non vi descrivo quei momenti perché li conoscete. La mia bimba è “nata” il 27 luglio 2008 ed è proprio quel giorno che abbiamo scelto il Suo nome. Fino a quel momento eravamo sempre stati indecisi tra Linda e Caterina, ma nessun nome ci sembrava più appropriato di Linda......chi più di lei poteva rappresentare la purezza? Per mesi mi sono ripetuta che non avrei dovuto fidarmi della dottoressa e che avrei dovuto seguire il mio istinto materno, ma poi ho razionalizzato che se qualcuno ha sbagliato non sono certamente io, non essendo un medico mi ero per questo rivolta allo “specialista”.
Spesso quando vedo una bambina che potrebbe avere più o meno l’ètà della mia mi vengono le lacrime agli occhi cercando di immaginarmi come sarebbe diventata. Purtroppo la sua immagine diventa ogni giorno più sfocata, mi ricordo le mani lunghe e la sua incredibile somiglianza con mio marito.
Non è stato facile superare quei momenti, ma giorno dopo giorno io e mio marito abbiamo imparato a convivere con il nostro dolore, fino a quando ci siamo sentiti pronti a ripartire. A pochi mesi dalla morte di Linda abbiamo avuto modo di conoscere un ginecologo innamorato del suo lavoro che ci ha aiutato, soprattutto psicologicamente, a stringere tra le braccia il nostro secondo figlio. Non passa giorno che non penso a Linda ma oggi siamo anche i genitori di uno splendido bambino di 1 anno che riempie di gioia la nostra vita e nonostante io abbia compiuto 41 anni non escludiamo la possibilità tra breve di tentare di dare un fratellino o una sorellina al nostro piccolo monello.
Per chi è credente e pensa che esistano gli angeli custodi vi dico anche che il mio secondo figlio è stato concepito ad un anno esatto dalla morte della sorella ed è nato il giorno di pasquetta, ossia il Lunedì dell’Angelo. Ho sempre pensato che questa nuova creatura fosse il regalo di Linda per la sua mamma e il suo papà.
Beatrice (forum 16/06/2011 - Le nostre storie)

Lorenzo:
La mamma di Lorenzo: Ciao a tutti...per caso Vi ho trovato,in realtà girovagavo su Internet invece di lavorare. E' uno di quei giorni in cui, ancora dopo 8 anni, mi chiedo perchè!
Io non volevo altro dalla vita...33 anni un'avventura con un uomo sposato...succede, sono incinta. Tiro fuori tanta grinta, ce la posso fare...Sono stati nove mesi, i più belli della mia vita...Ho saputo che era maschio, Lorenzo, gli dicevo: non avrai un papà ma sapessi quanti "zii" ti stanno aspettando! Il suo papà dall'ombra mi guardava e cominciava a sorridere...gli dicevo: ti fidi di me?? Sta tranquillo, avrò cura di nostro figlio e quando vorrai potrai urlare al mondo che è tuo!!
Andava tutto per il meglio...avevo preparato tutto..tutti eravamo pronti!!! 24 maggio 1999: si è inspiegabilmente fermato il cuore del mio bambino, e insieme la mia vita...vuoto assoluto! Perchè..perché..nato morto..perchè!!? Non è vero che il tempo aiuta...a volte penso di stare peggio oggi piuttosto che quel giorno. Sola con un magone di dolore nascosto nello stomaco..Devi ricominciare, tornare a vivere, ritrovare la gioia di vivere..Ma dove la trovo la gioia di vivere??? L'unica consolazione è sentire di esser la mamma di un angelo..Grazie, ora mi sono sfogata...sto meglio!! Un abbraccio a tutti i genitori di una stella...Lo dico a voi per dirlo a me: CORAGGIO!
Loredana mamma di Lorenzo (forum 20/11/2007 - Mi presento anche io)

 

Lorenzo N.
Ciao a tutti, ho scoperto questo forum traite Ilaria, abbiamo i figli a scuola insieme e me ne ha parlato, così ho deciso di raccontare anche la mia storia. Io mi chiamo Rossana e come voi sono mamma di una stellina, che per i miei 2 figli è il nostro angelo custode e si chiama Lorenzo. A dire la verità la storia inizia molti anni fa, all'incirca nel '90 quando avevamo deciso di volere un figlio ma dopo tanti tentativi purtroppo la cosa non si sbloccava e, consigliata dalla mia ginecologa, decidemmo di faci seguire dal centro infertilità di Careggi (Firenze, dove vivo) che forse qualcuna di voi conosce. Ci hanno fatto tutte le indagini ed analisi del caso ma, non avendo trovato niente di rilevante, ci hanno consigliato di iniziare a fare cicli di fecondazione assistita con varie tecniche: di base comunque fanno assumere alla donna ormoni per stimolare l'ovulazione e poi si procede inizialmente con rapporti spontanei (che di spontaneo non hanno nulla dato che sono comunque pilotati da loro) e poi con inseminazioni di vario genere. Comunque, a parte lo stress a cui una coppia è sottoposta, e posso assicurarvi che è notevole, se non ci sono problemi specifici difficilmente si ottiene qualche risultato. Infatti dopo circa 6 anni di questa musica, ben stufi della situazione, decidemmo di abbandonare tutto quanto e, all'ennesimo ritardo del ciclo al quale ormai avevo praticamente fatto il callo, feci il test di gravidanza, più perchè l'avevo in casa che per altro e SORPRESA risultò positivo! Qui ebbe inizio la mia prima gravidanza che poi mi ha regalato il mio primogenito Daniele che ora ha quasi 13 anni. A questo punto eravamo così felici di avere il nostro sognatissomo figlio che rimanemmo sorpresi quando dopo appena un anno e mezzo rimasi nuovamente incinta, a dire la verità ero convinta che non ci sarei più rimasta neanche con le cannonate visti i precedenti! Comunque eravamo contenti e iniziai con tutte gli esami necessari, compresa l'amniocentesi che già avevo fatto per il primo. Tutto sembrava procedere regolarmente fino all'ecografia di controllo della 22° settimana, quando la dottoressa mi tenne sulle spine per una buona mezz'ora ed infine disse che riscontrava un problema al pericardio, un versamento per l'esattezza, che lei non si sapeva spiegare e dato che l'amniocentesi era risultata regolare e non c'erano altre patologie. Mi consigliò di farmi seguire al centro prenatale sempre di Careggi ed io fiduciosa mi ci sono rivolta per tutto il resto della gravidanza. Si susseguirono infatti visite ed un totale di 12 ecocardio fetali, durante le quali il bambino cresceva regolarmente e nessuno mi ha saputo dare una spiegazione per questo maledetto versamento che però all'ultima ecocardio risultò totalmente riassorbito e quindi il problema pareva superato e risolto. Eravamo a metà luglio dell'anno 2000, ero alla 32° settimana ed avendo il primogenito di 2 anni decidemmo che saremmo andati in vacanza al mare visto il benestare dei medici, tanto avrei finito la gestazione a metà settembre. Quando però eravamo già al mare, a circa 35 settimane, un giorno mi sono accorta che qualcosa non andava: Lorenzo, così avevamo deciso di chiamarlo, non si muoveva più freneticamente come ero abituata ed un giorno, non avendolo sentito per tutta la notte, decidemmo di andare in ospedale in loco per un controllo. Devo fare una precisazione però perchè quando il bambino è già grandino gli stessi movimenti della mamma spesso lo fanno spostare ed io non ero proprio certa che quelli che sentivo fossero i movimenti miei o suoi. Quando però siamo arrivati in ospedale e mi hanno fatto il tracciato il battito non c'era più e non vi dico come mi sono sentita! Mi sembrava di vivere un incubo, ero sempre stata controllata da tutti e mi era sempre stato detto di stare tranquilla che ormai la situazione era risolta e non mi sarei mai aspettata questa disgrazia a così poca distanza dal parto, ormai mi sembrava fatta! Ed invece ecco la tragedia che ci piomba addosso, una cosa straziante alla quale non saremmo riusciti a reagire se non avessimo già avuto Daniele che, nell'innocenza dei suoi 2 anni, aveva bisogno di noi e per lui ci siamo fatti forza. Chiaramente ho dovuto affrontare un parto naturale per poter tornare subito da mio figlio, che ero stata costretta ad affidare ad una famiglia presso la quale avevamo alloggio al mare, e se io e mio marito ci aggrappavamo l'uno all'altra per superare tutto questo nello stesso momento ci siamo anche aggrappati a nostro figlio per evitare di andare fuori di testa del tutto. Io non ho avuto il coraggio di guardare il mio Lorenzo, è un rimorso che mi porterò sempre dentro ma in quel momento non volevo ricordarmelo morto ed ho preferito chiudere gli occhi per paura. Non ho neppure avuto il coraggio di indagare con un'autopsia per sapere le cause della sua morte, mio marito era così distrutto che mi ha chiesto di non farlo e del resto purtroppo nessuno avrebbe potuto restituircelo, ma io un sospetto ce l'ho ed in seguito, parlandone con il ginecologo che mi ha seguito poi per avere il secondo figlio Gabriele, temo che l'unica spiegazione plausibile sia un lieve tocco dell'ago dell'amniocentesi che abbia provocato una sofferenza alla quale non ha resistito. Certo che se fossi stata da sola ad affrontare tutto questo forse mi sarei battuta anche contro tutti per andare fino in fondo alla faccenda, ma certe cose non sono riuscita ad elaborale con la giusta freddezza e determinazione al momento. Anche se sono passati 10 anni comunque la cosa è ancora viva in noi e Lorenzo fa parte della nostra famiglia anche se come un angelo speciale tutto nostro. Ho voluto raccontarvi questa mia storia e perdonatemi se non sono stata molto chiara ma è la prima volta che la scrivo ed ho sentito il bisogno di condividerla con voi, grazie per avermi ascoltato.
Rossana (forum 14/10/2010 - Le nostre storie)

Luciano:
Ciao a tutte voi carissime mamme speciali. Sono Gloria, ho 37 anni e un bimbo di tre, Antonio. Mi faccio un po' di coraggio e vi racconto la mia storia. Il giorno del 19 ottobre doveva essere bellissimo: Nico, il mio compagno, tornava dalla Russia dopo un breve viaggio di lavoro e io avevo appena finito di preparare tutto il necessario per la nascita di Luciano che doveva essere imminente. Ero alla 37esima settimana di una bellissima gravidanza e la mattina stessa avevo la visita dal ginecologo. Andava tutto bene, lui scalciava e vedevo il suo cuoricino. La giornata trascorreva tranquilla fino a quando, nel pomeriggio, mi pervade una strana sensazione. In effetti era un bel po' che non lo sentivo muovere, ma non mi preoccupo più di tanto. In fondo capitava a volte che non si muovesse per delle ore. Verso sera faccio una doccia e ancora niente, mangio qualcosa e niente, non lo sento. Comincio ad allarmarmi così provo a sballottare la pancia,ma è inutile, non si muove. Corriamo all'ospedale dove subito mi fanno il monitoraggio. L'ostetrica mi fa cenno di si con la testa come per dire che sente il cuore. Ma era il mio! Mi fa girare di lato, prova da una parte poi dall'altra, cerca di tranquillizzarmi dicendomi che a volte capita di non sentire il battito e intanto chiama il ginecologo di turno per l'ecografia. Non scorderò mai gli sguardi che si scambiavano, le loro facce preoccupate... Le lacrime cominciarono a scivolarmi un po' prima di sentire quella maledetta frase che mi ha trafitto "mi dispiace, non c'è battito". No, no, no! Non è possibile, stamattina stava bene. Mi dispero. Il ginecologo mi parla e mi dice che sarebbe meglio fare un parto naturale, ma non sono così forte e opto per il cesareo. Dopo l'intervento è tutto finito, sono senza pancia e senza bambino. Decidiamo di vederlo ed è veramente bellissimo, sembra che stia dormendo. Me lo sarei portato a casa anche così. Ora sono passati poco più di due mesi e mi sento come se mi avessero amputato. L'autopsia non ha rivelato niente di anomalo nè nel bimbo, nè nel cordone e nè nella placenta. Nico mi è molto vicino facendo passare il suo dolore in secondo piano, ma io so che sta soffrendo tanto, povero amore mio. Non so proprio come riuscirò ad andare avanti, ma devo farcela soprattutto per Antonio perchè lo sto trascurando. Queste feste poi mi stanno uccidendo. Pensavo di sopportarle meglio, ma invece riesco solo a pensare che questo Natale lo avevo immaginato ben diverso, perchè in gravidanza ti dicono di tutto e ti mettono in guardia da ogni possibile pericolo, ma mai nessuno ti dice che ti possa capitare una cosa del genere due settimane prima di partorire! Vi ringrazio per avermi dato questo spazio. Vi sento veramente molto vicine. Un abbraccio.
Gloria (forum 27/12/2007
- Le nostre storie)
Maria Olivia
E' con immensa gioia che vogliamo comunicarvi con un po' di ritardo l'arrivo della nostra piccola Maria Olivia, nata all'ospedale di Ferrara il 5 marzo alla 36° settimana. Quante emozioni dietro questa nascita... Un fortissimo abbraccio a tutte le nostre mamme.
Gloria mamma di Luciano (forum 07/04/2009 - Belle notizie e lieti eventi)

Luigi
Ciao a tutte, 
sono Ida gia' mamma di una splendida bambina di nome Luna che ho cresciuto da sola essendo ragazza-madre... poi la comparsa all'orizzonte di un nuovo amore e a maggio la certezza dell'arrivo di una nuova vita, ero stranita forse terorizzata all'idea di dover cambiare la mia vita ma mai avrei potuto lasciarlo andare via.. l'ho tenuto e amato con tanti problemi intorno... poi il 18 di giugno mi sveglio in un lago di sangue la corsa in ospedale la paura di perderlo una diagnosi disastrosa con un distacco placentare di 7 cm che nn si chiudeva mai la decenza in ospedale fino al 12 luglio poi il riposo a letto interminabile, la paura di trovare quelle macchie d sangue ogni volta che andavo in bagno, finalmente l'arrivo di settembre con le cose che si aggiustano il pericolo scampato, il mio cucciolo che inizia a far casino nel mio pancino forse troppo casino troppooo.... i mesi scorrono l'attesa del 12 dicembre data che avevo scelto per la sua nascita tutto pronto, Luna che conta i minuti che la faranno diventare finalmente una sorella. Vedo il suo visino nella tridimensionale e me ne innamoro uguale al mio papi andato in cielo e che guardo ogni volta che qualcosa non va e mi do' forza perche' penso tanto c'e' lui che arrivera' stara' con me per sempre. Iniziano i primi tracciati tutto apposto fino a quello di venerdi 7 anch'esso perfetto.. sento il dottore mi chiede di ritornare anche lunedi 10 per l'ultimo tracciato io penso ma che ci vado a fare tanto mercoledi nasce... ma cii vado appena stesa su quel lettino e' iniziato l'incubo il battito delmio bimbo dov'e'??? non lo sentivo, non c'era piu', la corsa a fare l'eco e la conferma che il suo cuorino nn batteva piu', il mio bimbo era li' nel mio pancino ma non c'era piu' c'erano solo le mie urla i miei pianti la mia disperazione .. la corsa in sala operatoria per dividermi dal miio amore piu' grande. Ricordo l'anestetista e poi il sonno piu' lungo della mia vita quello eterno. Il risveglio il mio pancino vuoto il mio bimbo andato. E ancora pianti urla dolore, non l'ho visto il mio bimbo nn l'ha visto nemmeno il papa' ma io gia' lo conoscevo l'avevo gia' abbracciato mille volte, un dannato nodo al cordone ombelicale serrato come e' adesso il cuore me l'ha portato via per sempre.. il giorno in cui doveva nascere l'ho seppellito.... e dico NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO e sono incazzata da morire perche' fargli superare il distacoo di placenta cosi grave se poi doveva finire cosi. I medici dioono che e' morto nella notte tra domenica e lunedi come ho fatto a non capire che il miio bimbo non c'era piu'?? Si puo' morire due giorni prima di nascere??? continuano a dirmi di andare avanti ma io voglio solo tornare indietro e sentirlo ancora far casino nel mio pancino..... forse e' passato cosi poco tempo ma io mi sento morire. Sono egoista lo so quasi non penso al dolore dellA mia Luna...aiutooooooooo
Ida (forum 14/12/2012 - Le nostre storie)

Martina:
Io sono solo una zia, lei, la mamma, adesso è in ospedale perchè Martina domani,dovrà nascere,ma arriverà tra noi in silenzio...ad occhi chiusi.
Oggi pomeriggio io e R. siamo andate per un controllo di routine dal ginecologo, volevamo vedere Martina, sapere quanto era cresciuta, individuarne i lineamenti, giocare come eravamo solite fare a chi per prima riusciva ad intravvedere qualche dettaglio del suo corpicino: Ecco quella è la manina...e quello?? Guarda come batte il cuore...?
Oggi pomeriggio però il cuore di Martina non lo abbiamo sentito.Ci hanno spiegato, i medici, quello che era successo..e poi tutto il resto: l'ospedale l'angoscia, la tristezza il cercare di ricordare quello che i medici avevano detto,l'uscire da un sogno e ancora cercare di capire, di sapere, ecco allora che mi attacco ad Internet e leggo: le cause, le procedure, le percentuali (1%)Vengo a conoscenza di una realtà diversa dall'evento a cui ci stavamo preparando, diversa da quella che a suo tempo era stata per me quando è nato il mio bambino. Ed eccomi qua a nemmeno 8 ore da quando abbiamo saputo che Martina è una stella.
Adesso penso a R. e alla sua stella e voglio dire loro quanto gli voglio bene.
Ciao Martina.... zia Sara.
Sara (forum 01/07/2007
- Le nostre storie)

Martina M. :
Ciao, è passato un mese da quando la mia bellissima signorina Martina è diventata un angelo. Io sono mamma Alexandra, e vi voglio raccontare la storia della mia principessa. E’ una storia di amore, perché la mia signorina Martina è l’amore più grande della mia vita.
Ho scoperto di essere incinta all’inizio del 2007; il mio compagno ha altre tre figlie da una relazione precedente. Sono tre bellissime bambine che quando hanno saputo di aspettare ancora un’altra sorellina erano pazze di gioia! Noi viviamo in Francia, vicino al Lussemburgo, ma siamo italiani.
La mia gravidanza è stata per me serena. Solo ad un certo punto ho avuto paura, perché mi hanno detto che Martina aveva qualche problema al cuore da verificare. Alla fine non era nulla e tutto è tornato nella norma, ma lo spavento è stato notevole.
Ho ringraziato tanto la Madonna e ho promesso al mio compagno che l’avremmo chiamata Martina, come desiderava lui.
Tutti i giorni nella pancia io le cantavo Meravigliosa Creatura della Nannini e le facevo tante carezze. Sentivo nelle parole della canzone la nostra storia, senza nemmeno immaginare quanto potesse essere vera … Martina è nata il 4 Ottobre del 2007 ed è stata da quel momento tutto il mio mondo. Bellissima… E bravissima… Con lei ho passato i sei mesi più belli della mia vita.
Non avendo la famiglia e le amiche vere vicino (vivo qui da due anni circa), tutto quello che facevo lo facevo con lei! Abbiamo conosciuto tante mamme al corso del massaggio del bebé, in piscina, ai corsi in cui le facevano sentire la musica, giocare con fazzoletti di organza e tante altre cose…
Ce la siamo spassata alla grande! Andavamo ovunque sempre insieme..Due vere Gianni e Pinotto!
Lo dicevo sempre a tutti che mia figlia era un angelo. Lo so, tutte le mamme vedono i propri figli come perfetti, ma Marti aveva qualcosa negli occhi che la rendeva speciale. Una luce… Non piangeva mai, ridacchiava sempre! Mi piace pensare che fosse un angelo da sempre e che io non me ne fossi mai accorta. A volte chiudo gli occhi e ci vedo ballare la canzone dei teletubbies, ridere insieme e vedo la mia vita perfetta…
Tornare a lavorare è stato difficilissimo, dovevo lasciare la mia signorina Martina al nido, ma il mercoledì avevo il giorno libero, quindi lo usavamo per stare insieme sole io e lei. La sera dopo il bagnetto, le cantavo meravigliosa creatura, ma invece di dire “amore è vita meravigliosa” cantavo “amo Martina meravigliosa”. Quando la cantavo mi guardava fisso negli occhi e sentivo un amore profondo tra noi due; una magia…
Un venerdì l’ho portata al nido. All’una ho chiamato per sapere se andava tutto bene e lei stava dormendo… Poi alle due e mezza mi hanno chiamata.. La mia signorina Martina si era addormentata e non si è più svegliata..
Non voglio parlare di quello che è successo dopo, non sarebbe giusto per lei. Lei merita di avere solo i bei ricordi…
Mia figlia è un angelo ora, un angelo bellissimo da ormai un mese.
Non passa giorno in cui pianga perché mi manca, ma so che sono stata fortunata perché ho goduto di lei e del suo amore..
Mia figlia mi ha fatto capire il senso della vita… Io la amo infinitamente e so che lei è vicina a me tutti i giorni. Poi finalmente ci rincontreremo e niente ci potrà mai separare. Recupereremo il tempo perduto. Ho vissuto sei mesi con lei, ma sono stati sei mesi perfetti, i più belli di tutta la mia vita. Il suo amore mi ha riempito il cuore e mi ha reso una persona migliore.
Purtroppo penso sia troppo difficile per noi capire che la vita non è questa. Siamo troppo umani e attaccati al corpo. Ma un giorno capiremo.
I nostri figli ci amano, anche se non ci hanno mai conosciuto… Io voglio credere in questo, altrimenti la mia vita non significherebbe nulla.
Sono convinta che le nostre stelle vivono insieme, di luce. Ed un giorno io l’andrò a prendere e sarà per sempre…
Alexandra (forum 05/05/2008
- Le nostre storie)

Matteo
Ciao!!!! già mi mancava collegarmi al nostro cielo in questi giorni!!! Innanzitutto GRAZIE!!!
Siete delle persone fantastiche e mi avete aiutato tantissimo in questi mesi a vivere la mia gravidanza un po' più serenamente...
Il piccolo Matteo sta benissimo, è bravissimo e mi da il tempo di affacciarmi qui, in questo cielo speciale!
Gli dico sempe che se è cosi bravo è perchè sua sorella gli fa fare dei bei "sognetti"...
Avevo tante paure, di non essere una brava mamma, di amarlo di meno, di fargli male, persino di farlo cadere, invece ora che è qui capisco che è il regalo più grande che potessi ricevere!
Sento la mia signorina Martina ancora più vicina, se possibile...
Parliamo io e lei e ridacchiamo di quanto dorme il suo fratellino, di quanto sia buffo!
Ha fatto molti esami ed è tutto a posto.
Farà tra un mesetto una notte in ospedale per monitorare il sonno, ma è una misura cautelativa.
Abbiamo deciso per l'apparecchio di monitoring mentre dorme.
Devo dire che a parte i falsi allarmi causati da qualche elettrodo che ogni tanto si stacca (ma raramente), riesco persino a dormire relativamente bene. Vi ringrazio ancora per i bellissimi messaggi d'amore e speranza.
I nostri angioletti sono davvero speciali...
Mando un grosso abbraccio alle mamme che aspettano qualche bella notizia; vi auguro che possiate realizzare i vostri desideri.
E' vero che la vita è dura con noi, ma dobbiamo davvero cercare di convivere con i nostri angeli in maniera più serena.
Il percorso è lunghissimo, dura una vita... Ma è bello sentire che sono vicino a noi e che ci riempono ogni giorno il cuore di amore, anche se non li vediamo. Un abbraccio speciale per la mia Stefy e spero di ricevere presto la notizia della nascita di Ale (non troppo presto pero' ) vi voglio un bene enormissimo!
Alexandra (forum 19/01/2009 - Belle notizie e lieti eventi
)

Martina Me.
Ciao a tutti è la prima volta che scrivo...vi racconto in breve la mia storia..ho 31 anni e da quasi2 anni io e mio marito cercavamo un figlio e lo volevamo in modo naturale...il 6 novembre 2009 mi accorgo di essere incinta, ero felicissima e mio marito ancora più di me..il nostro sogno sarebbe diventato realtà..ho avuto una gravidanza bellissima stavo bene ed ero bella e sana quando intorno alla 23 settimana (dopo aver scoperto che sarebbe arrivata Martina una bimba vivace e dispettosa a giudicare dai calci e dalle posizione in cui si metteva durante l'ecografia) comincio a soffrire di problemi a mio avviso digestivi e a vomitare quasi ogni notte liquido giallo, mi sono subito fatta vedere ma niente sembrava andare storto quando all'improvviso alla 24° settimana vengo ricoverata d'urgenza in ospedale per PRECLAPSIA ovvero pressione alta e quindi GESTOSI..dopo una settimana di cure con flebo tutto sembrava migliorare quando il 04/04/2010 (pasqua) tutto precipita dopo pranzo mi partono le contrazioni e distacco della palcenta con conseguente emorraggia e dopo 2 ore cesareo d'urgenza con anestesia spinale (dove ho sentito tutto) stavo per morire ho avuto un emorraggia durante l'intervento e mi hanno salvato l'utero dopo 2 ore di intervento..Martina è nata 409gr. è stata trasferita in un altro ospedale in terapia intensiva è vissuta 10giorni crescendo fino a 512gr. con una vitalità e una forza da vera guerriera..ma alla fine una crisi respiratoria me l'ha portata via e io la penso ogni giorno era bella e forte solo tanto piccola...e ad oggi io non so ancora come sto.. un giorno piango e mi dispero l'altro mi faccio forza e mi sforzo di condurre una vita normale..ma in fondo io come sto proprio non lo so..penso solo almio piccolo angelo che amo e amerò per sempre...
Dafne (forum 29/04/2010 - Le nostre storie)

Matilde
ciao... ho lasciato un messaggio prima per raccontare in poche righe cosa ci è successo... ma voglio anche presnetarmi.
Mi chiamo giulia e sono la fortunata moglie di Federico...
purtroppo nel periodo più bello della nostra vita... in attesa di quella bimba che ci riempiva il cuore di gioie... dopo 22 settimane di una gravidanza serena e perfetta... la nostra vita si è spezzata. Il 10 Aprile abbiamo fatto la morfologica e tutto era perfetto... cuore organi misure... tutto!
Da martedì 15 sentivo che qualcosa era cambiato... non la sentivo e tutti mi dicevano che fino alla 28 settimana era normale sentirli in modo discontinuo.... ,a il mio istinto purtroppo non mi mentiva e giovedì 17 la mia ginecologa... un angelo, mi dice alle 10 del mattino che non c'è più il suo piccolo e armonioso battito.... mi è caduto il mondo addosso e voi potete capirmi...
Era tutto pronto per Matilde e noi eravamo pronti ad accogliere questo meraviglioso dono del cielo.
Mi hanno ricoverata subito all'orspedale di Asti e alle 3 e 25 di notte del 18 aprile era tutto finito... sogni speranze e una parte della nostra vita è andata in cielo con Matilde vi risparmio i particolari che già sapete....
Avevamo fatto il test il 15 dicembre... ultimo ciclo 15 novembre... poi il 24 dicembre la prima eco eravamo a 5+4....
e il giorno di Natale lo avevamo detto a tutta la famiglia tra la gioia e le lacrime dei nonni... anche mio fratello e mia cognata un mese prima di noi avevano dato la bella notizia... Gabriele mio nipote nascerà il 22 luglio... e purtroppo non potrà giocare con la sua cuginetta Matilde...
Spero che Dio ci aiuti a ritrovare la forza per cercare la vita di nuovo
Matilde ti amo
Giulia e Federico (forum 28/04/2008 - Mi presento)

Matilde Angela
ciao a tutte, mi chiamo Monica,sono di Torino,ho 37 anni e come tutte voi ho anche io una stellina che brilla....
La mia Matilde è nata il 06/07/2008 alla 33+5w ed è volata in cielo il giorno dopo per un problema polmonare.....
E' stata una gravidanza difficile è partita trigemina, a febbraio ho fatto l'embrioriduzione di due gemellini e ho portato avanti la gravidanza con Matilde, essendo l'utero predisposto per tre gemelli ho passato 4 mesi a letto e i restanti 4 in ospedale in tutto sono stata ricoverata 5 volte e l'utimo ricovero è durato 40 giorni.
Avevo il collo cortissimo e quindi mi tenevano costantemente sotto controllo.La notte tra il 5 e il 6 luglio mi è partito il travaglio e mi hanno fatto il tg cesareo.La bimba è nata di 1670gr. e il pediatra a detto a mio marito che era tutto a posto e che da li a una decina di giorni sarebbe venuta a casa.....Ho partorito all'1,31 non ho dormito tutta la notte perchè ero troppo felice, il pomeriggio con la sedia a rotelle sono scesa al nido e sono stata con la mia bambina, che bella che era....durante la notte ha avuto un problema polmonare,i medici hanno fatto un drenaggio per l'aria e al mattino dopo che hanno tentato di cercare mio marito che sfortunaytamente quel giorno aveva il tel che faceva i capricci, sono venuti in reparto e mi hanno comunicato che Matilde era grave.
Ho cercato mio marito e insieme siamo scesi a vedere cosa succedeva,ormai Matilde era sedata e molto provata, non ci hanno dato molte speranze erano le 13, Matilde è spirata alle 15,45....
Quanta rabbia, quanto dolore,quanta ipocrisia e falsità sono passati da allora....
Il dolore è cambiato mam mano che passano i giorni,ma è un dolore che viene da dentro,è un dolore che non puoi spiegare, solo chi lo ha provato capisce.....
Sono membro si un'altro forum (alf) dove ho trovato molto conforto,ed oggi parlando con la psicologa che mi ha seguito durante tutta questa gravidanza,e che era al mio fianco nei momenti più difficili,mi ha parlato di questo forum.....
Sono qui....accoglietemi, mi fara e spero ci faremo del bene....
Un abbraccio a tutte! Monica e Daniele genitori di Matilde Angela

Monica (forum 05/09/2008 - Mi presento)

Matteo e Ale
Oggi,nella giornata del ricordo,vorrei anch'io raccontare la mia storia, la storia dei miei cuccioli.
Il desiderio di diventare mamma mi accompagnava già da molto tempo e quando, nell'aprile del 2007, mi accorsi di aspettare un bambino non mi sembrava vero, il mio sogno si stava avverando! i mesi della gravidanza sono stati i più belli della mia vita:tutto procedeva alla perfezione ed io ero il ritratto della felicità.
Il dieci dicembre, in ritardo di qualche giorno sulla data presunta del parto, ebbi delle perdite e andai all'ospedale. Mi dissero che di lì a poco sarebbe iniziato il travaglio e mi ricoverarono. Dopo due giorni ancora niente ma io stavo bene ed ero tranquilla. Il dodici dicembre mi fecero lo scollamento delle membrane inducendomi meccanicamente il travaglio che infatti iniziò dopo poche ore.Durante
la notte le contrazioni si intensificarono ma fui lasciata comunque in corsia, in una stanza con altre cinque donne senza la possibilità di avere qualcuno vicino. L'ostetrica che, anche se in modo discontinuo, mi monitorava diceva che andava tutto bene. Poco dopo le sette del mattino del 13 dicembre mi dissero che era ora di andare in sala parto e che potevo avvisare il papà. In sala parto l'ostetrica che mi seguì continuò a rassicurarmi. Io, in preda ai dolori del parto, pensavo solo che di lì a poco avrei visto finalmente il mio bambino. Valeva ben la pena di soffrire così. Solo alle 8 e 55 l'ostetrica si decise a chiamare un medico che mi sembrò particolarmente taciturno ma a cui, in quei momenti, non feci molto caso: da lì a pochi minuti avrei tenuto in braccio Matteo! Il medico sollecitò l'episiotomia e alle 9 e 04 Matteo nacque. Che gioia!!Ma....Matteo, il nostro adorato bimbo, non piangeva, non si muoveva, era cianotico, non respirava...abbiamo aspettato un suo vagito ma nulla. Io e il suo papà non siamo riusciti a dire neanche una parola. Arrivarono di corsa altri medici, cercarono di rianimare il nostro cucciolo per circa un 'ora, lì vicino a me. Io potevo vedere tutto, mi sembrava un incubo. Mi sentivo come fossi stata una spettatrice esterna, ero come "anestetizzata", la mia mente non riusciva ad accettare quella realtà. Mi rendevo conto che il nostro bambino, il nostro adorato Matteo non ce l'avrebbe fatta. Ma perchè??Cosa era successo? Perchè mi avevano detto che andava tutto bene se ora Matteo stava morendo? Trasportarono il nostro bimbo in TIN e noi potemmo solo aspettare. Dopo un paio d'ore i medici ci dissero che Matteo aveva una gravissima e rarissima malformazione cardiaca, che forse si poteva tentare di portarlo a Bologna ma ci fecero capire che le possibilità di sopravvivenza erano praticamente nulle. Noi decidemmo di non prolungare l'agonia del nostro bambino ma appena lo strinsi tra le braccia mi disperai al pensiero di non aver tentato anche quella strada.
Matteo visse solo poche ore. Il giorno che doveva essere il più bello della nostra vita divenne il peggiore.
Eravamo distrutti ma mai, nemmeno per un momento, pensammo che quello che avevano detto i dottori non fosse la verità. I miei familiari, invece, dubitarono subito delle spiegazioni dei medici e ci convinsero a presentare un esposto alla procura della repubblica per avere la possibilità di sapere ciò che era realmente successo.
Ora, a distanza di dieci mesi, sappiamo con sicurezza la causa della morte di Matteo. Ad ucciderlo è stata un grave e protratta sofferenza fetale intrapartum. Bastava un taglio cesareo e Matteo sarebbe qui con noi, il suo sorriso ci illuminerebbe le giornate, le sue manine stringerebbero le mie...mi manca tutto di lui e invece posso solo guardare la foto del suo bellissimo viso e immaginare come sarebbe.
Stringere un figlio tra le braccia mentre muore è la cosa più brutta che può succedere a una mamma...non so come ho fatto a sopravvivere ma l'amore di tante persone, dei miei familiari e soprattutto l'amore del mio compagno che ha condiviso e condivide con me questo immenso dolore e l'aiuto di Dio mi hanno dato la forza per andare avanti e dopo qualche mese di aprirmi di nuovo alla vita. A fine giugno di quest'anno scopro di essere nuovamente incinta. Ecco, riesco a vedere uno spiraglio di luce in fondo a questo tunnel nero nero. Le cose sembrano andare per il meglio ma ad agosto, quando sta per finire il terzo mese la batosta: il piccolo sta male, ha sicuramente delle gravi malformazioni e difficilmente la gravidanza arriverà al termine.
Ai primi di settembre, a sedici settimane, il nostro piccolo diventa un angelo e vola in cielo, va a raggiungere il suo fratellino. Un altro figlio che se ne va...come posso sopportarlo? E' un momento terribilmente difficile per me, mi sembra di essere ripiombata nel baratro, di non riuscire a respirare. Ma so che non mi posso arrendere. Voglio ancora sperare che il nostro sogno si possa avverare, che quella luce in fondo al tunnel ritornerà a splendere sempre più forte grazie anche e soprattutto ai miei cuccioli e forse un giorno anch'io potrò tenere in braccio un altro bambino, godere del suo sorriso e sentirmi chiamare mamma.
Grazie bambini miei. Con infinito amore, la vostra mamma
Claudia (forum 15/10/2008- Le nostre storie)

Matteo e Tommaso
Ciao a tutte, mi chiamo Benny Vi racconto la mia storia...compio 30 anni come regalo voglio diventare mamma vado dal gine controllo utero,ovaie tutto ok via libera passa 1 anno nessun bimbo facciamo alcuni esami scopriamo che il mio amore ha dei problemi con il suo seme ed anche abbastanza gravi bisogna affrettarci trovando un ospedale con un centro di fertilità ci affidiamo ad uno di Bologna e ci mettono in una lista d'attesa, trascorrono i mesi aspettando una telefonata per iniziare i trattamenti farmacologici su di me, l'operazione al mio amore per estrarre il seme e dopo la fecondazione in vitro. Non sopporto più questa attesa troviamo un altro centro a Perugia questo non ha liste d'attesa perchè è a pagamento quindi si inizia con una serie di analisi ed esami di prassi che non finiscono più sia per me che per lui dopodichè via.
il 13/06/07 scopro di essere incinta qiundi festa grande...ma è durata poco dopo 9 settimane il battito della mia pulce non c'è più quindi il 20/07/07 il raschiamento entro in una crisi profonda ma me ne faccio una ragione mi dicono tutti che la natura provvede da sola quindi forza e coraggio. facciamo il secondo tentativo di fecondazione ma non rimango incinta e sono sempre più abbattuta mi rialzo e proviamo a fare il terzo ma il mio fisico comincia ad essere provato fisicamente e mentalmente non riesco a produrre abbastanza ovuli niente tentativo (e via soldi che se ne vanno), non ho più fiducia in nessuno e niente ma combattiamo contro il tempo perchè il seme che ormai hanno congelato non dura in eterno e quindi dobbiamo andare avanti (chiediamo un prestito in banca). Volo a Barcellona (sono molto preparati) alla prima visita mi rimandano a casa non si può iniziare perchè ho una mega ciste nell'ovaio che se non sparisce va operata!! controllo il mese dopo dal gine non c'è più. Organizzo tutto per partire il ciclo successivo e questo è il "viaggio della speranza" partiamo in macchina con un contenitore apposito con il seme congelato sull'azoto liquido. Finalmente inizio tutto procede bene dopo un mese finalmente torno a casa e il 18/04/08 scopro di essere incinta finalmente un pò di luce in fondo al tunnel la prima eco dal gine e scopriamo con preoccupazione e tanta felicità che sono 2!! Alla 11esima settimana torno a Barcellona faccio la villocentesi ci dicono che sono 2 maschietti sanissimi. A casa conduco una vita tranquilla per non rischiare, tutto bene, il 21/08/08 vado in ospedale per dolori basso ventre scopro che sono contrazioni ricoverata sotto flebo e controllata con i tracciati contrazioni in diminuzione e battiti dei bimbi tutto ok dopo una settimana mi dimettono torno a casa ma subito iniziano i dolori aspetto credendo che siano dovuti dal viaggio in macchina tel al gine e mi dice di stare tranquilla che sono agitata ma continuano e sempre più forti così la sera stessa torniamo in ospedale mi fanno il tracciato sono contrazioni forti e ravvicinate subito flebo poi la visita c'è una dilatazione speriamo che non aumenti vedo le facce intorno a me non molto positive io nel panico ma non penso a niente finchè non mi portano in sala travaglio per vedere cosa succede se la dilatazione si ferma bene altrimenti il parto solo che non sono pronti i miei piccoli perchè sono alla 23esima settimana quindi non c'è neanche una minima speranza di sopravvivenza e come potete immaginare la mattina del 29/08/08 è iniziato il parto il primo piccolo è uscito ed io ormai erano ore che non ero più in me dalla disperazione ripetevo una cantilena di continuo mi ero isolata da tutto quel dolore fisico e mentale poi mi hanno addormentata e così mi hanno fatto partorire anche l'altro mio piccolo al risveglio ho realizzato tutto ciò che mi era successo ma non ho aperto gli occhi per un giorno intero ho continuato a fare la cantilena a dire di continuo no no no e quando sentivo nel corridoio un piccolo che piangeva mi tappavo forte le orecchie. Sono passati appena 16 giorni da quel maledetto giorno e non capisco perchè sia arrivato sono distrutta e sono poche forse nulle le persone che ti capiscono realmente tranne voi che ci siete passate leggo i vostri racconti piangendo. Trascorro così le mie giornate alla ricerca di chi come me ha dovuto partorire i suoi angeli con il cuoricino che gli batteva forte forte per aiutarmi a capire cosa è successo intanto mi rimane solo una piccola tomba al cimitero da andare a trovare tutti i giorni chiedendogli scusa
Benny (forum 15/09/2008 - Mi presento)

Matteo M.:
Vorrei raccontare la mia storia … Dopo 9 mesi di vani tentativi, finalmente scopro di essere incinta.
La gioia è immensa e tante sono le paure, ma so che io e mio marito, insieme, ce la faremo…
Per scaramanzia non dico niente a nessuno per i primi 3 mesi;
al quarto vorrei gridare al mondo intero che entro pochi mesi ci sarà un piccolo cucciolo insieme a noi...
Inevitabilmente facciamo i primi progetti, lasciamo galoppare la fantasia… la prima volta che lo terremo tra le braccia, come sarà duro il rientro a lavoro, chi si occuperà di lui mentre noi non ci saremo…
Al 5 mese vengo ricoverata perché ho poco liquido amniotico, il riposo e le cure dovrebbero aiutarmi a riprodurlo.
Finalmente ricevo una bella notizia: è un maschietto!
Io e mio marito scriviamo i nomi che ci piacciono in alcuni pezzetti di carta e ne scegliamo uno a caso; a entrmbi è capitato lo stesso nome: Matteo.
Adesso sento il mio bambino ancora più vicino, ora anche lui ha il suo nome...
Dopo una settimana il terribile verdetto: agenesia renale bilaterale.
Il mio bambino non ha sviluppato ne i reni ne la vescica, mi dicono che c’è un’incompatibilità con la vita…
In una sola settimana il mio sogno si infrange per trasformarsi presto in un brutto incubo dal quale non riesco a svegliarmi…
Mi danno solo 3 possibilità:
- aspettare che il mio bambino si spenga da solo prima della fine dei 9 mesi;
- pregare perché riesca a venire alla luce per poi vederlo morire entro 48 ore;
- aborto terapeutico.
Non faccio altro che piangere, non posso credere che tutto questo stia succedendo proprio a me, vorrei che ci fosse una 4 possibilità…
Ho fissato l’appuntamento per l’aborto terapeutico, giovedì mi ricoverano per tutti gli accertamenti del caso e venerdì indurranno il parto… dovrò partorire come tutte le mamme che sopportano il dolore in vista della gioia che verrà quando metteranno loro tra le braccia il loro piccolo, ma per me non ci sarà questa gioia, ci sarà solo la consapevolezza che è tutto finito…
La mia unica speranza è che presto ci sia un altro esserino dentro di me ma non so se riuscirò mai a vivere una gravidanza serena, sapendo che tutto può cambiare da un momento all’altro, che basta poco perché i sogni si spezzino…
Roberta
(forum 01/10/2007 - Le nostre storie)
Il sole stà tornando ...
Care mamme speciali, è quasi in punta di piedi che oggi torno da voi, dopo questi 5 mesi di angoscia e dolore, oggi ho visto battere un nuovo cuoricino, una nuova vita che stà crescendo in me, ho quasi paura a dirlo, quasi fosse solo un bellissimo sogno...
Mi sento così strana, sono felicissima e allo stesso tempo non voglio farmi illusioni, tutto può ancora succedere...
Ho fatto il test il giorno della festa della donna e per me non poteva esserci regalo migliore... purtroppo nei giorni scorsi ho avuto anche delle perdite, pensavo che il mio piccolino fosse già volato dal fratellino Matteo, ma così non è stato, lui è dentro di me ed io sento la speranza rinascere, la luce tornare...
E' tutto così strano, ricominciare da capo, pensare di non essere più sola, di essere responsabile anche per questo piccolo esserino... pensavo non sarei più riuscita a provare queste sensazioni ma ora devo ricredermi, l'amore riesce sempre a farsi strada ed io farò del mio meglio per godermi ogni attimo di questa nuova gioia...

Roberta (forum 17/03/2008 - Belle notizie e lieti evanti)
Care mamme e papà speciali, oggi volevo rendervi partecipi di un altro piccolo passo avanti...
Stamattina ho fatto il bitest e la translucenza e, nonostante le mie paure più grandi, il mio piccolino sembra stia bene.
Tutti i valori sono a posto e non dovrò fare l'amniocentesi!
Mi sono sentita così sollevata, ho passato tutto il weekend con l'ansia che potessero dirmi che ancora una volta qualcosa non andava, ho pregato tanto il mio Matteo perché mi aiutasse ad essere forte e adesso mi sento decisamente meglio.
Certo l'ostacolo più grande deve essere ancora superato, dovrò aspettare almeno altre 2-3 settimane per vedere se i reni si sono formati e funzionano, ma cerco di essere positiva e mi ripeto che stavolta andrà tutto bene.
Nel frattempo ho letto le nuove storie, la bellissima notizia che ci ha dato Fede e anche quella più triste di Giulia e Federico... non ho poteuto trattenere le lacrime, continuo a pensare a come la vita sia strana, prima ti da e poi ti toglie, allora mi sento ancora più combattiva, perché ogni giorno che passiamo con queste creature sia speciale e indimenticabile.
Spero tanto che il sogno di Ilaria si avveri e che quelle carrozzine si riempiano presto dei nostri nuovi cuccioli...
Roberta

Roberta (forum 28/04/2008 - Belle notizie e lieti evanti)
E' nata Sophia!!!
Care mamme speciali, con gioia immensa vi annuncio la nascita di Sophia, il 9 alle 08:27.
Ancora non mi sembra vero, la guardo e non riesco a credere di avercela fatta, mi sembra di vivere un sogno...
Domenica all'una del mattino ho rotto le membrane e sono corsa in clinica dove mi hanno detto che ci sarebbero volute anche 24 prima di iniziare il travaglio. Alle 3 sono iniziate le contrazioni ogni 5 minuti e alle 5:20 avevo 5 cm di dilatazione. E' quindi arrivato mio marito e mi hanno portato in sala travaglio dove, ad ogni contrazione, mi faceva i massaggi che ci avevano insegnato al corso preparto. Poco prima delle 8 avevo raggiunto la giusta dilatazione e così mi hanno portato in sala parto.
Le spinte sono stata la parte più difficile, ero così stanca che non riuscivo a spingere a sufficienza, poi quando finalmente lei è nata e l'ho vista tutta blu ho pensato al peggio e ho pregato il mio Matteo di proteggere la sua sorellina, ed è stato allora che l'ho sentita piangere...
Poi me l'hanno poggiata sopra e io l'ho tutta baciata, è stato così emozionante...
Già dal primo istante mi è sembrato tutto naturale, allattarla, il cambio del panno, il bagnetto... è come averla sempre avuta!!!
Lei poi è veramente brava, mangia e dorme e poi fa certi sorrisi...
Ora posso dire con assoluta certezza che ne è valsa la pena, nessuna sofferenza potrà mai superare la gioia di fare la mamma e sono certa che anche Matteo, da lassù, è felice per la sua famiglia!
Un grazie di cuore a tutte voi che avete contribuito alla realizzazione di questo sogno.
A presto Roberta

Roberta (forum 15/11/2008 - Belle notizie e lieti evanti)

Michele:
Ciao a tutte, mi chiamo Mariangela e anche io sono la mamma di una stella. Il mio piccolo Michele ci ha lasciato ormai due anni fa il 28 luglio 2005 alla 40sima settimana di gravidanza. Una sera non lo sentivo muovere, sono andata di corsa in ospedale e li purtroppo il monitoraggio e l'ecografia hanno confermato che non c'era più battito. Michele è nato il giorno dopo con parto naturale che mi era stato consigliato dai medici e che nonostante sia stato dolorosissimo e straziante sono felice di avere fatto. Oggi due anni dopo ho appena festeggiato il primo compleanno del mio piccolo Matteo nato il 28 giugno 2006 esattamente 11 mesi dopo la nascita del suo fratellino. Proprio in occasione del compleanno di Matteo e con l'avvicinarsi di quello di Michele penso molto più spesso del solito al mio piccolo angioletto e il dolore è ancora molto forte. Ho conosciuto la vostra associazione solo ieri, ma per fortuna in questi due anni ho conosciuto sempre sulla rete altre mamme in altri forum e siti che purtroppo avevano vissuto la mia stessa esperienza e che sono state fondamentali per cercare di sopravvivere al dolore e cercare di ritrovare un pò di serenità.Sono contenta di avere conosciuto anche voi, ho ancora momenti molto difficili e avere altre 'spalle su cui piangere', spalle di mamme che possono capirmi senza bisogno di tante spiegazioni è una risorsa preziosissima.
Un abbraccio.
Mariangela (forum 02/07/2007 - Mi presento)

Miriam N.:
Ciao a tutte mi presento sono Anna e sono nuova, ho letto un pò delle vostre lettere, non sapevo neanche dell'esistenza di questo sito poi soloquando le cose di succedono in prima persona ti accorgi che attorno a te altre persone hanno vissuto la tua stessa situazione. Ho 42 anni divorziata e adesso vivo da un po' di anni con Antonio un uomo delizioso.E da un po che desideravano un figlio poi quando non ci speravamo più alla vigiglia di Natale 2010 1° visita ginecologica dopo ritardo e finalmente l'esito si è una GRAVIDANZA 1° figlio una gioia immensa, poi andando avanti abbiamo scoperto che era femmina Antonio aveva sempre desiderato una bimba, la sua principessa infatti decise di chiamarla così MIRIAM (principessa). La gravidanza è andata avanti bene io stavo bene poi ad aprile mi è venuta la pressione alta e il ginecologo decide di darmi la pastiglia per la pressione poi il 26/4/2011 dopo la visita dicendomi che andava tutto bene mi dice che d'ora in avanti sarò seguita in ospedale per gravidanza a rischio visto la pressione (meglio ancora ho pensato io sarò più seguita) il 12/5/2011,vado a vare una eco e il ginecologo di turno spaventatissimo ci manda subito all'Ospedale di Cuneo situazione molto grave la bambina è molto piccola non cresce e non si nutre da un mese circa dalla placenta in quanto le arterie uterine e quella ombelicale sono chiuse ero alla 27+3
Veloce corriamo a Cuneo i nostri cuori pieni di terrore la nostra bimba. A Cuneo decidono di farmi il taglio e farla uscire perchè non può più stare li ne per lei ne per me allora il sabato 14.05.2011 nasce MIRIAM gr. 530
Viene messa subito in Terapia Intensiva e piccolissima a detta dei medici però molto forte e respira da sola.Io la vedo dopo due giorni è molto piccola piange e si dispera dicono che deve abituarsi alla nuova situazione è perfetta ha tutto e solo piccola è bellissima
Vengo dimessa e veniamo a casa senza di lei un trauma
Andiamo tutti i giorni stiamo li con lei dopo pochi giorni diminuisce a 474 gr. ma poi recupera e dopo tre settimane diventa 830 gr. La nostra gioia iniziamo a vedere un pò di speranza. Ma poi un maledetto sabato 4 giugno 2011 ci telefonano di andare subito su Miriam ha preso una infezine e lei così piccola non ha gli anticorpi per superarla fanno di tutto antibiotici, trasfusioni ma non c'è niente da fare di spegne sotto i nostri occhi facendo un ultimo movimento con il piedino come per salutarci. La mia bimba la prendo in braccio per stringerla a me non l'avevo mai fatto prima perchè sempre in incubatrice era così piccola e io non ha potuto fare niente per lei solo starle vicina ma non è bastato.Mi manca da morire come farò senza di Lei. Il papà è disperato la sua piccola lo adorava già quando le metteva la mano dentro l'incubatrice le prendeva il dito e si addormentava come faremo senza di lei
Ci sembra tutto inutile andiamo avanti giorno per giorno perchè è la vita ma non ha più senso niente
Non doveva succedere era così indifesa
Grazie per avermi ascoltato volevo farVi conoscere la mia piccola principessa
Un abbraccio forte a tutte Voi
Anna (forum 14/07/2011 - Le nostre e nostre storie)

Noemi
Ciao a tutti, volevo raccontare la mia storia.
Ho perso la mia bambina il 23 luglio a 40+5 giorni di gravidanza.
La notte prima sentivo dei dolori, la mattina mi sveglio e non sento piu la piccola muoversi. Dopo un paio d'ore decido di andare in ospedale. Arrivato li mi fanno un primo tracciato, si vedono le contrazioni regolare, allora dopo un ora il medico mi visitava, il parto era ancora chiuso. Il medico decide che si fa un altro controllo dopo due ore e mi dice di andare a fare colazione. Appena uscita dall'ospedale mi accorgo che perdo sangue, prendo paura e torno in ospedale...Li mi dicono che e normale perdere dell'sangue dopo una visita e tutto apposto allora me ne vado via, adesso ha anche smesso di sanguinare...Torno dopo due ore in ospedale, i dolori sono aumentati, faccio un altro tracciato, l'ostetrica fa tanto fatica a trovare il battito, ma dopo finalmente l'ha trovato, commincio a preoccuparmi, la chiedo se e tutto apposto, mi dice di si e scappa via senza dare un'occiata all'tracciato....Passa piu di un ora, nessuno controlla il tracciato, e entra il medico, sento dei dolori forti sulla pancia. Il medico adesso vede il tracciato e si accorge subito che il battito non e buono. Faccio un altra visita e qui commincia il dramma, nessuno mi dice cose successo, mi portano in sala operatorio, anestesia totale, un cesareo d'urgenza...Mi svegliano dopo 40 minuti e mi dicono che la bambina e morta per un distacco di placenta...Sono passati tre mesi e mi chiedo ogni giorno come poteva succedere, ero in ospedale, mi sentivo sicura, e mi fidavo di loro...
Scusatemi per il mio italiano ma non sono madrelingua...

Cri (forum 04/11/2009 - Le nostre storie)

Nicolò A.
questa è la storia del mio angioletto....
tutto comincia il 9