Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia
esperienza,
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Per sapere cosa è il PRIMO FLAGELLO umano che si chiama
CAFFE'
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MEDICHE "area medica" della
CAFFEINA Clicca
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inoltre è un
INSETTICIDA Clicca
QUI e lo
ZUCCHERO: dannoso e
tossico come il
CAFFE', l'ALCOOL
ed il TABACCO Clicca
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Per tutta la documentazione in nostro possesso
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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/alimentiessenziali.htm
Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm
Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm
Ecco l'informazione che ci dà Linus Paulig a proposito dello zucchero e le MALATTIE CARDIOVASCOLARI.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/zuccheroictus.htm
per il COLESTEROLO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2//Immagini/colesteroloa.htm
La quantità ENORME di CARBOIDRATI poichè ritenuti ENERGIA è
consigliata dal sistema attuale.
Ma, viene spontaneo chiedersi:
"Dato che le cellule, bisognose di produrre ENERGIA, possono usare come
propellente sia gli ZUCCHERI che i GRASSI, quali animali liberi, in natura
ingoiano gli zuccheri nella loro vita?"
Abbiamo certezza che in proposito, in autunno TUTTI gli animali sono grassi e
paffutelli, onde poter superare il periodo di digiuno obbligatorio, in assenza
di cibo di cui si nutrono. Mi viene quindi spontaneo capire che sia il dietologo
che i nutrizionisti stanno facendo il loro ESCLUSIVO INTERESSE PRIVATO per cui
capisco che i CARBOIDRATI li lascio a loro ed alla loro famiglia.
Sono cattivo?
Ora leggiti questa pagina e cambiati la vita, TROVANDO LA VERA SALUTE.
https://youtu.be/1FPvEPGXDzI
Paura di INVECCHIARE? Ecco gli alimenti da evitare assolutamente
https://www.youtube.com/watch?v=BkwJnwQRlww
CARBOIDRATI= LEGUMI, CEREALI
Ecco perché FAGIOLI e LEGUMI fanno male al nostro intestino
https://www.youtube.com/watch?v=8stYIeKw7bA
Ecco perché i cereali e i cibi integrali sono un pericolo per la salute
https://www.youtube.com/watch?v=-Vf5TXe3BSo
Da questa pagina
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/carboidratifalsi.htm
Capito quanto sopra, dato che nessun essere vivente và dal suo
simile per la salute, è comprensibile che ogni individuo di qualsiasi specie, si
AUTOGUARISCE, perchè se così non fosse nel mondo non ci sarebbe più la vita,
vivendo il tempo che deve vivere, lo vive in SALUTE.
E' chiaro che il sottoscritto non voglio essere eterno, ma come loro vorrei
vivere il mio tempo come loro: in SALUTE.
Chiedo troppo?
Dobbiamo quindi dedurre che tutti i problemi sotto descritti si risolvono automaticamente poichè la materia prima impiegata è di competenza degli animali ERBIVORI o da cortile come da impostato da >Madre >Natura.
Lo racconta il noto micologo pugliese, Andrea Di Benedetto, che, da anni,
si occupa dei problemi del grano duro e di micotossine. Questo ‘regalo’ lo
dobbiamo all’Unione Europea che, dal 2006, in seguito alle pressioni delle
lobby, consente l’arrivo, con le navi, di grani duri che in altre parti del
Mondo vengono smaltiti come rifiuti tossici. Il problema vale per tutti i
consumatori europei ma, in particolare, per gli italiani: soprattutto per gli
abitanti del Sud Italia che, in media, tra pasta, pane, pizze, dolci ingeriscono
ogni anno 130 chilogrammi di derivati del grano. Da qui l’aumento di malattie:
Morbo di Crohn, Parkinson, Autismo e altre patologie autoimmuni. E anche la
Gluten sensitivity, scambiata per Celiachia
Che pasta, pane, pizze, semola per cus cus, ‘merendine’ e dolci arrivano sulle
nostre tavole? I Nuovi Vespri, già da qualche tempo, batte su questo argomento.
Abbiamo parlato del glifosato contenuto nel grano duro che arriva dal Canada. E
delle micotossine. E di come difenderci dai prodotti avvelenati – parliamo
sempre di derivati del grano – che ci sono in giro: per esempio, dove acquistare
la pasta e come fare a individuare un pane fatto con grano che contiene
micotossine. Oggi offriamo ai nostri lettori un approfondimento: un’intervista
con Andrea Di Benedetto, un micologo (la micologia è la branca delle scienza
naturali che studia i funghi) che, da anni, si occupa dei problemi legati al
grano duro che circola in Italia. Per fare il punto della situazione sui
prodotti derivati dal grano duro inquinati e anche per fare ulteriore chiarezza
su quella che Saverio De Bonis – uno dei protagonisti di GranoSalus – ha
chiamato la prova delle fettina di pane”.
Il quadro che emerge dalla chiacchierata che abbiamo fatto con Di Benedetto è a
dir poco inquietante.
“Partiamo da una semplice considerazione – ci dice il micologo Di Benedetto -:
un grano che ha viaggiato molto deve costare di più. Invece, con riferimento al
grano duro che arriva dal Canada, avviene l’esatto contrario: alcune partite di
grano duro costano poco. Questo ci dovrebbe fare riflettere”.
Qualche riflessione l’abbiamo fatta anche noi sul glifosato contenuto nel grano
duro che arriva dal Canada…
“E avete fatto benissimo. Ma ci sono altri problemi, non meno gravi, legati alla
presenza di micotossine. E’ il caso del cosiddetto DON, acronimo di
Deossinivalenolo. La presenza di questa micotossina nei mangimi prodotti e
commercializzati in Canada, in una quantità oltre a mille ppb (sigla che sta per
parti per miliardo ndr), crea seri problemi agli animali monogastrici, che non
progrediscono nella crescita”.
Che cosa sta cercando di dirci?
“Dico che l’Unione Europea, nel 2006, in seguito alle pressioni delle lobby, ha
fissato il limite di questa micotossina a 1750 ppb”.
Si riferisce al grano duro destinato all’alimentazione umana?
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/granodurocanadese.htm
L'anno scorso sono state acquistate all'estero 2,3 milioni di
tonnellate di frumento. E secondo i coltivatori nazionali questo va a scapito
della sicurezza alimentare. Anche perché in Italia i limiti alle sostanze
contaminanti sono più alti che nella maggior parte del mondo: "In Canada quella
materia prima non si usa neanche per gli animali". Gli industriali rispondono
che il grano straniero, che ha più glutine, migliora la qualità della pasta
di Luisiana Gaita | 28 febbraio 2016
520
Più informazioni su: Coldiretti, Esportazioni, Pasta, Slow Food
La guerra del grano nel Paese della pasta. Contadini contro produttori per colpa
del frumento duro importato dall’estero. Materia prima non italiana senza la
quale la Penisola non potrebbe coprire il proprio fabbisogno, né esportare
maccheroni e spaghetti in tutto il mondo. Ma l’importazione ha delle conseguenze
in termini di controlli, qualità del grano, prezzi e paradossi. Quello più
eclatante: “In Italia può essere consumato anche dai bambini ciò che in Canada
non va bene neppure per gli animali”. È la denuncia di Coldiretti, che segnala
la mancanza di trasparenza sull’etichetta. Ma gli industriali non ci stanno:
“Producendo pasta fatta con solo grano italiano non potremmo esportarne il 58%
ed è proprio il grano estero (con più glutine) a migliorare la pasta italiana”.
L’ultimo atto di questa guerra è andato in scena al porto di Bari, dove gli
agricoltori di Coldiretti Puglia e Basilicata hanno ostacolato il transito di
tir stracolmi di grano duro. Chi ha ragione? Nella città del pane, Altamura, il
responsabile di Slow Food Condotta delle Murge Michele Polignieri ha le idee
chiare: “Una cosa è l’alta quantità di glutine – dice a ilfattoquotidiano.it –
un’altra è l’assenza di sostanze tossiche”. I vuoti sono da ricercare anche
nelle leggi comunitarie, non tarate sugli interessi del consumatore.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/granocanadese.htm
L'articolo sotto parla della "farina 00" usata per il pane, ma e
per i biscotti, le brioss, i dolci ed i dolcetti tanto invitanti, che troviamo
sia nei supermercati che nei bar in bellavista ed il più delle volte posti per
l'acquisto di "impulso" vicino alle casse.
Sono certo che il contenuto è il medesimo con l'aggiunta
degli AROMI o AROMI NATURALI quindi è ancora peggio, in quanto un insieme di
prodotti CANCEROGENI che poi alla fine sono coperti dalla COMPLICE classe medica con la
parola EREDITARIETA'.
Non sai cosa sono gli AROMI o AROMI NATURALI?
Un IMBROGLIO tra i peggiori non te lo perdere. La pagina
recita:
"Svelato il segreto più gelosamente custodito dalle
multinazionali alimentari
Tutte le aziende alimentari custodiscono gelosamente UN PICCOLO SPORCO SEGRETO e
oggi voglio rivelartelo mettendo a nudo tutta la questione!
Molte persone parlano degli additivi chimici utilizzati come ingredienti, questo
però non è il solo problema: le aziende alimentari inseriscono qualcos'altro
negli alimenti, qualcosa che sfugge alle regolamentazioni qualcosa di DAVVERO
MESCHINO.
Il problema principale di ogni azienda alimentare è vendere di più spendendo di
meno.
Per far ciò le aziende nell'ultimo secolo si sono sempre più modernizzate,
implementando sistemi di produzione ad alta resa e bassa spesa.
Questi sistemi di produzione sono stati applicati all'agricoltura, agli
allevamenti e tutta la produzione successiva.
Procedimenti altamente tecnologici producono enormi quantità di cibo in
pochissimo tempo.
Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale
NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di
lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA
FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate
adatte per essere sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico,
risultato il cibo che esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è
cattivo, e nessun uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato.
Ma un momento! Il cibo che troviamo al supermercato è gustoso, pieno di sapore,
eppure proviene da procedimenti industriali: come è possibile tutto ciò?
La risposta è semplice:
CHIMICA!
Questo è il segreto delle aziende alimentari, tutto il sapore dei loro cibi
proviene da quell'unica piccola parolina sul fondo della lista degli
ingredienti:
“AROMI”.
Dietro a questa semplice e onnipresente scritta si può celare di tutto.
E non farti ingannare dal termine “Aromi naturali”: la differenza con il
semplice termine
“Aromi” è davvero minima e di naturale c'è ben poco (potremmo dire niente!).
Gli aromi costituiscono un mercato fiorente gestito da poche compagnie di punta
in tutto il
mondo.
Si parla addirittura di servizi segreti del cibo.
I servigi di queste aziende produttrici di inganni, (Aromi), sono rilasciati
sotto stretto riserbo, non sia mai che l'opinione pubblica venga a conoscenza
che lo yogurt alla fragola presente in tutti i supermercati contiene:
amil-acetato, amil-butirato, amil-valerato, anetolo, anisil-formato,
benzil-acetato, benzile-isobutirato, acido butirrico, cinnamil-isobutirato,
cinnamil-valerato, olio essenziale di cognac, díacetíle, dipropil-chetone,
etil-acetato, etil-amilchetone, etil-butirato, etil-cinnamato, etil-eptanoato,
etil-eptilato, etil-Iactato, etil-metilfenilglucidato, etil-nitrato,
etil-propionato, etil-valerato, eliotropina, idrossifreniP2-butanone (soluzione
al dieci percento in alcol), alfa-ionone, isobutil-antranilato,
isobutil-butirato, olio essenziale di limone, maltolo, 4metilacetofenone,
metil-antranilato, metil-benzoato, metil-cinnamato, carbonato di metil-eptina,
metil-naftil_chetone, metilsalicìlato, olio essenziale di menta, olio essenziale
dì neroli, nerolina, neril-isobutirato, burro di giaggiolo, alcol fenetilico,
etere di rum, gamma-undecalactone, vanillina e solvente.
Tutto questo elenco di ingredienti dietro la piccola scritta “Aromi”
Fra questi ingredienti troviamo un estere (anisil-formato) dell'acido formico,
nonché esteri
(metil-antranilato, metil-benzoato, metil-cinnamato) dell'alcole metilico: nel
corpo gli esteri in genere vengono "smontati" (non al 100%), ossia nel caso
specifico si liberano appunto, a seconda della sostanza, alcole metilico ed
acido formico che sono entrambi assai velenosi!
Senza gli aromi il cibo industriale risulterebbe pessimo e quindi invendibile.
Gli aromi sono un inganno colossale che ogni giorno ci portiamo a casa sulle
nostre tavole. Esistono migliaia di aromi e nessuno sa che tipo di interazioni
possono verificarsi all'interno del corpo umano:non esistono studi in tal senso,
questo per due motivi:
1. Sarebbero davvero molto lunghi e costosi.
2. Le multinazionali alimentari non ne vogliono sapere di uno studio di questo
tipo, un'eventuale bocciatura senza appello degli aromi farebbe crollare
l'intera industria.
Buona parte del cibo che ti porti a casa ogni giorno contiene un inganno e mina
la tua salute in modo che nemmeno immagini."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/aromia.htm
Lo racconta il noto micologo pugliese, Andrea Di Benedetto, che,
da anni, si occupa dei problemi del grano duro e di micotossine. Questo ‘regalo’
lo dobbiamo all’Unione Europea che, dal 2006, in seguito alle pressioni delle
lobby, consente l’arrivo, con le navi, di grani duri che in altre parti del
Mondo vengono smaltiti come rifiuti tossici. Il problema vale per tutti i
consumatori europei ma, in particolare, per gli italiani: soprattutto per gli
abitanti del Sud Italia che, in media, tra pasta, pane, pizze, dolci ingeriscono
ogni anno 130 chilogrammi di derivati del grano. Da qui l’aumento di malattie:
Morbo di Crohn, Parkinson, Autismo e altre patologie autoimmuni. E anche la
Gluten sensitivity, scambiata per Celiachia
Che pasta, pane, pizze, semola per cus cus, ‘merendine’ e dolci arrivano sulle
nostre tavole? I Nuovi Vespri, già da qualche tempo, batte su questo argomento.
Abbiamo parlato del glifosato contenuto nel grano duro che arriva dal Canada. E
delle micotossine. E di come difenderci dai prodotti avvelenati – parliamo
sempre di derivati del grano – che ci sono in giro: per esempio, dove acquistare
la pasta e come fare a individuare un pane fatto con grano che contiene
micotossine. Oggi offriamo ai nostri lettori un approfondimento: un’intervista
con Andrea Di Benedetto, un micologo (la micologia è la branca delle scienza
naturali che studia i funghi) che, da anni, si occupa dei problemi legati al
grano duro che circola in Italia. Per fare il punto della situazione sui
prodotti derivati dal grano duro inquinati e anche per fare ulteriore chiarezza
su quella che Saverio De Bonis – uno dei protagonisti di GranoSalus – ha
chiamato la prova delle fettina di pane”.
Il quadro che emerge dalla chiacchierata che abbiamo fatto con Di Benedetto è a
dir poco inquietante.
“Partiamo da una semplice considerazione – ci dice il micologo Di Benedetto -:
un grano che ha viaggiato molto deve costare di più. Invece, con riferimento al
grano duro che arriva dal Canada, avviene l’esatto contrario: alcune partite di
grano duro costano poco. Questo ci dovrebbe fare riflettere”.
Qualche riflessione l’abbiamo fatta anche noi sul glifosato contenuto nel grano
duro che arriva dal Canada…
“E avete fatto benissimo. Ma ci sono altri problemi, non meno gravi, legati alla
presenza di micotossine. E’ il caso del cosiddetto DON, acronimo di
Deossinivalenolo. La presenza di questa micotossina nei mangimi prodotti e
commercializzati in Canada, in una quantità oltre a mille ppb (sigla che sta per
parti per miliardo ndr), crea seri problemi agli animali monogastrici, che non
progrediscono nella crescita”.
Che cosa sta cercando di dirci?
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/granodurocanadese.htm
Ma quale celiachia. Chiamatela Roundup Maurizio Blondet
10 agosto 2015
Sono almeno 12 mila anni che l’umanità mediterranea si nutre di frumento, senza
problemi. E di colpo, ecco sorgere la “intolleranza al glutine”, con relativo
ipersviluppo degli affari relativi a questa “malattia”: paste senza glutine a 5
volte il prezzo delle normali, prodotti bio dove l’etichetta dichiara “senza
glutine”, cibi spesso a carico del servizio sanitario nazionale… Il glutine è un
veleno? Si deve sospettare del grano geneticamente modificato?
Per una volta no. Anche se c’entra il Roundup, il diserbante della Monsanto,
specifiamente concepito dalla multinazionale per essere usato in abbondanza coi
suoi semi geneticamente modificati (modificati appunto per resistere al
diserbante, che uccide tutte le erbacce) .
Come ha scoperto la dottoressa Stephanie Seneff, ricercatrice senior al
Massachusetts Institute of Technology (MIT), da una quindicina d’anni gli
agricoltori americani, nelle loro vastissime estensioni, hanno preso l’abitudine
di irrorarle di Roundup immediatamente prima della mietitura.
In questo caso, profittano delle qualità disseccanti del prodotto, con il suo
agente attivo, glisofato. Hanno scoperto che, spargendo tonnellate di glisofato,
la resa per ettaro aumenta. Perché? Perchè, prova a spiegare la Seneff, “le
brattee protettive si frantumano, la spiga muore, e con l’ultimo sospiro,
rilascia i chicchi” che altrimenti resterebbero attaccati nel resti della spiga
ancor umida. L’aumento di resa non è enorme, ma è importante per coltivatori
stra-indebitati con le banche. Inoltre, il disseccamento facilita la battitura
condotta coi giganteschi macchinari industriali (spesso affittati, quindi se li
si può usare per meno giorni, si risparmia) e consente di anticipare
l’operazione di mietitura. “Un campo di grano matura di solito in modo ineguale;
una irrorata di Roundup consente di disseccare ugualmente le zone ancor verdi e
quelle già gialle, e procedere alla mietitura nello stesso tempo”, ha spiegato
un coltivatore di nome Keith Lewis.
E’ dunque l’estrema manifestazione della industrializzazione totale
dell’agricoltura americana, nel quadro della violenza generale sulla natura
(hanno abolito la rotazione agricola, coltivano sempre le stesse colture da
denaro sullo strssso campo, compensando l’impoverimento del terreno con
tonnellate di fertilizzanti chimici), hubrys che resterà sempre come lo stigma
dell’americanismo quando avrà condotto all’estinzione di questa civiltà. Lo
stesso ministero americano dell’agricoltura ha reso noto che, dal 2012, il 99%
del grano duro, il 97% del frumento prinaverile, e il 61 % di quello invernale
subisce il trattamento al glisofato: il che costituisce un aumento dell’88% per
il grano duro, e del 91% per il primaverile rispetto a quanto si faceva nel
1998.
Piccolo particolare, l’industria della birra non accetta l’orzo da trasformare
in malto, se è irrorato di Roundup; i piselli e le lenticchie, se irrorate, non
hanno parimenti mercato. Invece il grano si può vendere, e dar da mangiare agli
esseri umani, oltre che agli animali allevati per la carne e il latte.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/celiachia.htm
Sapevate che la farina panificabile che arriva nelle panetterie
comuni può contenere fino a 109 additivi diversi? La farina biologica, invece,
non contiene assolutamente alcun additivo. Questo articolo riguarda non solo il
pane, ma tutti i prodotti fatti con la farina bianca, ovvero dolci, pizze, ecc.
La porcheria che si consuma sotto il sinonimo di pane, è una combinazione di
sostanze chimiche che sono utili solo per chi vende il pane ma che danneggiano
chi lo consuma.
Tutti abbiamo sentito dire che anticamente si sopravviveva a volte con solo pane
e cipolla, ma chi pretende di fare una cosa simile oggi, sarebbe un suicida.
Il pane che oggi ingeriamo, è una pasta di amido che non nutre, anzi,
sovraccarica di calorie vuote e porta all’obesità e alla perdita di minerali.
Chi non sa che il pane bianco produce stitichezza? Quello che non tutti sanno è
che produce molte altre malattie tra le quali:
Obesità
Cancro al colon
Mancanza di minerali (osteoporosi, artrosi, etc.)
Emorroidi
Colesterolo
Diverticoli
Gli additivi che per legge sono aggiunti alle farine sono l’acido ascorbico
(E300), la L-cisteina (E920) e l’acido fosforico e i suoi fosfati (E338 – E452).
Inoltre nell’estratto di malto contenuto ci sono additivi con effetto
conservativo (E270, 280) e addittivi antiossidanti (E325, 326, 327). Questi
additivi aumentano la forza della farina o la diminuiscono, e sono usati come
agenti lievitanti e per panificare. Nei pani speciali ve ne sono molti di più
perchè vengono aggiunti al latte in polvere. allo strutto, agli oli, ecc. per la
conservazione, per il colore, per l’emulsione ecc.
I mulini industriali usano prodotti chimici differenti per lo sbiancamento come:
l’ossido di azoto, diossido di cloro e nitrosyl e perossido di benzoile
miscelato con sali chimici vari.
Un agente sbiancante, il diossido di cloro, combinato con le proteine qualunque
siano, ancora rimaste nella farina, produce allossana. L’allossana è velenosa,
ed è stata utilizzata per produrre il diabete in animali da laboratorio. Il
diossido di cloro serve anche ad allungare la durata di conservazione della
farina, ma non è propriamente salutare, infatti può uccidere la flora
intestinale ed è usato anche nei detergenti.
Il pane bianco e i falsi pani integrali (fatti con farina bianca e un po’ di
crusca, lievito artificiale e prodotti chimici, e non ha importanza che la marca
sia famosa), contengono molte delle seguenti sostanze chimiche:
gesso bianco
monogliceridi e digliceridi
stearoil-2-lactilato di sodio
azodicarbonamido
acido tartarico
diacetilo
glicol propileno
muschio d’Irlanda
farina di riso
pappa di amido
soia in polvere (residui di estratti di olio)
diossido di cloro
farina di pesce
farina di ossa
dose di calcio
fosfato de ammonio
bromato di calcio
azodicarbonato
polisorbato 60 e certo molto sale…
Credete che tutto questo è aggiunto per il bene della vostra salute?
Il gesso bianco, detto solfato di calcio, non è aggiunto per togliere le crepe
dal vostro stomaco, ma perché è più facile impastare la massa da infornare pari
a 250 Kg. in macchine gigantesche.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/farinaperpane.htm
La farina 00 è nociva. Dietro il suo aspetto apparentemente innocuo, il
suo colore candido e la sua consistenza così vaporosa e leggera, si nasconde un
vero e proprio pericolo per la salute umana.
Questa farina – diffusissima nei supermercati e comunemente usata negli impieghi
casalinghi - si ottiene attraverso la macinazione industriale del chicco di
grano, che comporta l'eliminazione del germe (ovvero il cuore nutritivo del
chicco, che contiene aminoacidi, acidi grassi, sali minerali, vitamine del
gruppo B e vitamine E) e della crusca (la parte più esterna, particolarmente
ricca di fibre). Tutto questo porta a un impoverimento della materia prima: da
questa macinazione si ottiene infatti una farina raffinata, che si mantiene a
lungo, ma risulta terribilmente depauperata e ricchissima di zuccheri.
Abbiamo chiesto al professor Franco Berrino, ex direttore del Dipartimento di
medicina predittiva e per la prevenzione dell'Istituto Nazionale dei Tumori di
Milano e consulente della Direzione scientifica, quali sono gli effetti negativi
dell'uso abituale di questo tipo di farina.
"La farina 00 - come tutti i prodotti raffinati – provoca un aumento della
glicemia e il conseguente incremento dell'insulina, fenomeno che nel tempo porta
ad un maggior accumulo di grassi depositati".
Tutto questo si traduce quindi con un indebolimento dell'organismo, sempre più
soggetto a malattie di ogni tipo, tumori inclusi.
Quali farine bisogna scegliere allora?
"L'ideale – spiega Berrino – è acquistare grano biologico dai nostri contadini
(possibilmente il grano duro, che ha un contenuto più basso di zuccheri) e
macinarselo da soli. In casa".
Vi sembra impossibile? Niente affatto!
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/farina00.htm
Prima di lasciarvi leggere gli articoli sotto è bene che
sottoponga e descriva quanto risulta da questo insieme di questi articoli.
Sappiamo che vi sono molte persone e ve ne saranno sempre di più, che soffrono
di una allergia denominata CELIACHIA.
Sappiamo anche che la causa di questo disguido viene indicato il GLUTINE
che guarda caso è contenuto nella GRANO da dove si ricava la farina 00.
Ormai nei supermercati troviamo cibi con le scritte "non contiene glutine", i
ristoranti preparano pasti dedicati a questi CILIACI, naturalmente queste spese,
come sempre sono a carico del malato.
Mentre alle industrie alimentari solo i BENEFICI con prezzi lievitati, nel
preparare questi CIBI.
Nell'articolo sotto viene dimostrato che NON è il GLUTINE a causare questa
ALLERGIA, ma questa avviene a livello intestinale causato dalla COLLA o MUCO,
con l'aiuto degli "AROMI" o "AROMI NATURALI".
"Vi sono alcuni alimenti che, durante la digestione,diventano una specie di
colla, detta muco, capace di attaccarsi alle pareti intestinali ed altre
condutture organiche, e ricoprirle con uno strato sempre più spesso.
Il muco intestinale, sostanzialmente, è il risultato di anni ed anni di accumulo
di sostante organiche collose sulle pareti dell’intestino. Si pensi che,
mediante autopsia, si è riscontrata in certe persone una presenza di muco
ammontante fino a 7-8 kg.
L’INTESTINO E’ LA CHIAVE DELLA SALUTE
In questa sorta di colla trovano riparo e proliferano i parassiti e la Candida
(un lievito molto pericoloso per la nostra salute). Questi prodotti a base di
farina e zucchero alimentano e fanno sviluppare la flora batterica nociva con
conseguenze enormi.
Questo squilibrio intestinale genera moltissimi problemi. Il famoso medico
americano Norman Walker affermava che tutte le malattie hanno inizio
dall’intestino. Infatti in esso troviamo la maggior parte del sistema
immunitario, è l’apparato che ci fornisce di energia e che digerisce e produce
lo scarto a partire dal cibo. Se l’apparato gastro-intestinale smette di
funzionare tutta la nostra vita fisica e mentale ne sarà enormemente
danneggiata.
Infatti è stato dimostrato che il nostro umore dipende dalla flora batterica e
la serotonina, l’ormone del benessere, è prodotta per il 95% proprio a livello
intestinale."
Come ovviare a questo problema?
Semplice, ingoiando ACIDO ASCORBICO e gli altri "ALIMENTI ESSENZIALI" come il
CLORURO DI MAGNESIO, la vitamina D e come vedremo sotto la vitamina E.
Naturalmente si deve evitare come la peste il CAFFE', la farina 00 e gli "AROMI"
o "AROMI NATURALI".
Provare per credere.
Ma non finisce quì, vi è un altro problema causato da questa farina 00 che come
abbiamo visto contiene fino a 109 additivi.
Parliamo di una parola a TUTTI sconosciuta, la parola ALLOSSANO.
Questo è un veleno prodotto da:
"Al di là del fatto che la farina commercialmente più usata è senza la crusca
(fibra), essa subisce un trattamento di sbiancatura… Eh si.. purtroppo è così…
Le cose più “buone” e “naturali” che avete mangiato (cosa c’è di naturale in uno
spaghetto?) sono sbiancate… come se fossero sporche originariamente e vanno
sbiancate.. Purtroppo esse vengono sbiancate con sostanze chimiche. In alcuni
paesi è permesso sbiancare le farine con il biossido di cloro… una sostanza che
in questi alimenti si combina con le proteine residue e produce ALLOSSANO (alloxan
in inglese), un veleno usato per produrre il diabete sugli animali in
laboratorio."
Eccoci, ci siamo, si parla di DIABETE ed ecco che compare l'ALLOSSANO, ma
nessuno ne parla di questo, vero?
Neppure i medici ai quali è il compito di farci mantenere la SALUTE.
"Avete letto bene, ogni giorno rischiate di mangiare un alimento che potrebbe
contenere tracce di un veleno usato per produrre il diabete in laboratorio sugli
animali, distruggendo le cellule beta del vostro pancreas.
Alcuni studi dimostrano che è possibile invertire gli effetti dell’ALLOSSANO
integrando la propria dieta con la vitamina E."
Come si può ovviare e magari anche GUARIRE?
"Prima di tutto, smettere di mangiare cibi preparati con farina bianca. Anche se
già avete il diabete, i supplementi di vitamina E possono ancora aiutare, così
come possono farlo anche molti cibi comuni. L’ aglio, per esempio, fa cose
egregie nel diabete come affermato dal Dr. Benjamin nel suo libro Aglio per la salute (Garlic for Health).
Semplice, anche in questo caso ingoiando ACIDO ASCORBICO e gli altri "ALIMENTI
ESSENZIALI" come il CLORURO DI MAGNESIO, la vitamina D e come già consigliato e
vedremo sotto: la vitamina E.
Naturalmente si deve evitare come la peste il CAFFE', la farina 00 e gli "AROMI"
o "AROMI NATURALI".
Provare per credere.
Dell'articolo voglio far notare e sottolineare queste due parti:
"L NOSTRO ORGANISMO E’ COME UN SISTEMA IDRAULICO
“Se osserviamo il corpo umano noteremo che ospita un complicatissimo apparato
idraulico, con una grande quantità di tubi e tubicini in cui circolano i liquidi
del corpo: principalmente sangue e linfa. Vi sono alcuni alimenti che, durante
la digestione,diventano una specie di colla, detta muco, capace di attaccarsi
alle pareti intestinali ed altre condutture organiche, e ricoprirle con uno
strato sempre più spesso.
Il muco intestinale, sostanzialmente, è il risultato di anni ed anni di accumulo
di sostante organiche collose sulle pareti dell’intestino. Si pensi che,
mediante autopsia, si è riscontrata in certe persone una presenza di muco
ammontante fino a 7-8 kg.”"
Ed ecco che possiamo capire la diarrea iniziale causata da ACIDO ASCORBICO,
CLORURO DI MAGNESIO e vitamina D, anche se ingoiati da soli, senza gli altri
"ALIMENTI ESSENZIALI", come denunciato da persone che hanno iniziato col solo
CLORURO DI MAGNESIO. Questi devono DEPURARE gli intestini da questa specie di colla che
impedisce l'assorbimento dei nutrienti da parte del sangue che scorre in loro.
Quindi ecco che anche solo questo DEVE FAR CAPIRE CHE IMPEDIRE QUESTA DIARREA
LIBERATRICE NON PUO' CHE ESSERE NOCIVO.
Avendo poi certezza che per formare quel malloppo di colla ci vuole molto tempo
e molto tempo ci vuole perchè il corpo ne sia liberato.
Per questo di solito, quella diarrea insistente viene nel primo periodo, quello
che noi indichiamo come la purificazione dalle TOSSINE che ora capiamo anche
come liberazione da questa specie di colla. Quindi cercare quella denominata TI
(Tolleranza Intestinale) è controproducente e direi perfino LESIVO poichè non
permette al corpo di svolgere la sua primaria necessità di liberarsi da problemi
che ha dovuto sopportare per anni.
Non solo, ma possiamo capire il perchè il dottor Gerson ha riscontrato dei
benefici nelle persone che facevano il CLISTERE DI CAFFE' e la dottoressa Catherine Kousmine:
"La "terapia" del dottor Max Gerson.
Gerson, nelle sue teorie personali, considerava di grande importanza
l'eliminazione delle tossine dall'organismo, attribuendo al fegato un ruolo
importante nel processo di guarigione. Gerson, nelle sue teorie personali,
considerava di grande importanza l'eliminazione delle tossine dall'organismo,
attribuendo al fegato un ruolo importante nel processo di guarigione.Gerson,
nelle sue teorie personali, considerava di grande importanza l'eliminazione
delle tossine dall'organismo, attribuendo al fegato un ruolo importante nel
processo di guarigione.
Parte del suo trattamento privo di riscontri scientifici consisteva nella
somministrazione di clisteri di caffè, a causa del ruolo riconosciuto alla
caffeina per stimolare la produzione della bile, e ipotizzando lui di accelerare
in tal modo l'espulsione delle tossine.
-
Lo stesso tipo di osservazioni sono state fatte indipendentemente dalla
dottoressa Kousmine appena qualche anno più tardi (vedi per esempio il libro
"Salvate il vostro corpo"). Catherine Kousmine infatti, dopo avere scoperto che
il cancro e le altre malattie degenerative erano causate da una scorretta
alimentazione è riuscita a curare tantissimi pazienti orientandoli verso
un’alimentazione naturale (assieme alla pulizia dell’intestino con clisteri alla
camomilla e iniezione rettale di olio di semi di girasole spremuto a freddo,
ricco di vitamina F). Nel corso della sua lunghissima carriera la dottoressa
Kousmine non solo ha visto come è possibile curare le malattie croniche
degenerative che si manifestano sempre più spesso nella nostra società moderna
(e che sono assenti nei popoli primitivi che ancora seguono uno stile di
alimentazione tradizionale) ma che lo stato di salute degenera rapidamente
passando da una generazione all’altra, anche perché i figli prodotti dall’unione
di due genitori malati hanno già dei deficit congeniti; per non parlare di
un’alimentazione la cui qualità peggiora nel corso degli anni, sempre più
orientata verso il cibo processato, confezionato, pre-cotto, dolcificato,
ossidato, con additivi chimici conservanti e pesticidi."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/dottorisei.htm
ed ancora:
"LA FARINA CHE CONOSCIAMO E’ UNA INVENZIONE MODERNA
La farina che riteniamo essere normale in realtà non ha più di 60 anni, prima la
farina normale era quella integrale!
La farina bianca è privata della crusca e del germe di grano e inoltre per
renderla bianca in modo omogeneo, viene trattata con sbiancanti chimici come
l’ossido di azoto, di cloro e il perossido di benzoile miscelato con sali
chimici vari, addirittura l’ossido di cloro combinandosi con le proteine, ancora
presenti nel chicco può dare origine alla ALLOSSANA, sostanza utilizzata per
provocare il diabete in animali da laboratorio. Cosa che spiega anche
l’esplosione di malati di diabete negli ultimi anni.
Vengono aggiunti anche additivi chimici per impedire che si formino dei grumi e
che si sviluppino larve di insetto. Il Prof. Berrino ha detto bene definendola
il più grande veleno della storia (VEDI VIDEO)
PERCHE’ E’ STATA INTRODOTTA LA FARINA BIANCA
La farina integrale ha dei tempi diversi, più lunghi, è più delicata nella
lievitazione,non consente di produrre determinati prodotti, come quelle ricette
che richiedono sottilissimi strati di pasta (come la pastasfoglia, i borlenghi,
i bignè). Uno dei motivi principali è che si può conservare a lungo perché è
molto difficile che gli insetti si riproducano, come mai? Perché è quasi priva
di qualunque valore nutritivo come vitamine, minerali, enzimi."
Certamente ognuno di noi avrà mangiato una pizza, un piatto di spaghetti, della
pasta fresca fatta in casa, del pane appena sfornato ecc. ecc. ma vi siete mai
soffermati un attimo a pensare… perché la farina usata per la pizza/pasta/pane è
così bianca? Se domani mattina prendete un pugno di grano appena raccolto e lo
macinate per farne farina anche nel modo più fine possibile, non diventerà mai
così bianco come la farina usata per la vostra pizza/pane/pasta. Perché? Al di
là del fatto che la farina commercialmente più usata è senza la crusca (fibra),
essa subisce un trattamento di sbiancatura… Eh si.. purtroppo è così… Le cose
più “buone” e “naturali” che avete mangiato (cosa c’è di naturale in uno
spaghetto?) sono sbiancate… come se fossero sporche originariamente e vanno
sbiancate.. Purtroppo esse vengono sbiancate con sostanze chimiche. In alcuni
paesi è permesso sbiancare le farine con il biossido di cloro… una sostanza che
in questi alimenti si combina con le proteine residue e produce ALLOSSANO (alloxan
in inglese), un veleno usato per produrre il diabete sugli animali in
laboratorio.
Avete letto bene, ogni giorno rischiate di mangiare un alimento che potrebbe
contenere tracce di un veleno usato per produrre il diabete in laboratorio sugli
animali, distruggendo le cellule beta del vostro pancreas. Se siete li lì pronti
ad ingurgitare il buon succulento panino o merendina, forse è meglio non farlo e
se per anni l’avete fatto e avete una storia familiare di diabete, è meglio
cambiare le proprie abitudini, smettendo di nutrirsi con farine sbiancate ed
adottare dei rimedi al fine di non peggiorare le cose o nel migliore dei casi di
invertire gli effetti dell’ ALLOSSANO, integrando la propria dieta con la
vitamina E. L’uso del biossido di cloro non è consentito nei paesi Europei, ma
c’è da chiedersi se la maggior parte di farine usate in Europa e che provengono
da importazione, se rispettano il divieto dell’uso di questa o altre sostanze
chimiche tossiche.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/germeallossano.htm
da questa pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/intestinifarinabianca.htm
Dell'articolo sotto, devo fare presente che:
"Il germe di grano contiene agenti fitoattivi, calcio, potassio, fosforo, zolfo,
zinco, rame, ferro, magnesio, manganese, molibdeno, selenio, silicio, lecitina,
vitamina del complesso B, vitamine A e D, inoltre contiene anche una grande
quantità di vitamina E. Quest’ultima rallenta in modo naturale lo sviluppo delle
malattie degenerative causate dall’inquinamento dell’aria, inoltre rinforza il
sistema immunitario. La vitamina E ha un ruolo importante anche nel trattamento
del cancro: Impedisce la riproduzione delle cellule cancerose, previene il
danneggiamento del DNA, si utilizza con molta efficacia contro il cancro della
prostata. Aiuta a prevenire il morbo di Alzheimer, le malattie del cuore, dei
polmoni e del sistema circolatorio. Un altro principio attivo importante del
germe di grano è l’OCTACOSANOLO, che è un alcool saturo composto da 28 atomi di
carbonio. Per il fatto che il germe di grano contribuisce al miglioramento della
nostra lucidità mentale e resistenza fisica, è particolarmente raccomandato a
sportivi e studenti. L’OCTACOSANOLO rinforza la capacità riproduttiva degli
uomini, rilassa la muscolatura spesso contratta a causa dello stress, ravviva
gli organi dei sensi ed accelera i riflessi. Il germe di grano con i suoi
principi attivi diminuisce il livello del colesterolo nel sangue e mantiene in
equilibrio il funzionamento dell’organismo."
quindi ritengo che questo sia il LIQUIDO SEMINALI del grano dove è contenuto il
DNA della pianta.
MA NON CONTIENE ACIDO ASCORBICO, al contrario di quello animale che ne è la
base.
La scoperta più stupefacente che ho fatto nel mese
scorso, novembre 2015 è che
nel GERME di TUTTI i semi vegetali vi sono gli stessi contenuti dallo SPERMA
animale, e come potrebbe essere diverso?
Di lì ha inizio la VITA.
Come si potrà rilevare dal pezzo dell'articolo che
riporto sotto, il contenuto del GERME di grano è di TUTTI gli "ALIMENTI
ESSENZIALI" contenuti nel liquido seminale maschile di TUTTI i maschi
animali del mondo detto SPERMA. Così è per TUTTI i semi al mondo, poichè un
GERME lo contengono TUTTI dove è depositato il DNA della specie dove ha inizio
la vita futura sia VEGETALE che ANIMALE.
Questo è comprensibile in quanto, come sappiamo, anche loro sono nostri fratelli
poichè proveniamo da quegli unicellulari usciti dal mare di cui ci parla Irwin
Stone:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/acidoascorbicomanca.htm
"pagina 1/10------sostanza fondamentale
L'ACIDO ASCORBICO è una sostanza ubiquitaria fondamentale nel processo
vitale. Tutti gli organismi viventi o la producono o la prendono dal
nutrimento oppure periscono. I sistemi enzimatici per la produzione
dell'ACIDO ASCORBICO sono di antica origine e si sono formati molto presto
nello sviluppo del processo vitale su questo pianeta, probabilmente mentre
le forme più altamente sviluppate erano ancora forme primitive
unicellulari.
pagina 1/10------solo embrione ma produce molto ACIDO ASCORBICO
L'evidenza della embriologia sia delle piante che degli animali corrobora
questo punto di vista dal momento che il seme dormiente della pianta e
l'uovo dell'animale sono privi di ACIDO ASCORBICO. C'è una produzione
immediata di ACIDO ASCORBICO nel seme che germina o nell'uovo in sviluppo,
perfino quando l'embrione non è niente più che un grumo di alcune cellule.
pagina 1/10------alta produzione sia in piante che animali
Anche la sua diffusa presenza in tutti gli odierni organismi
pluricellulari, sia piante che animali, lo testimonia. Possiamo anche
dedurre che la produzione di ACIDO ASCORBICO era ben sviluppata prima che
gli organismi viventi divergessero nelle forme di piante e di animali.
pagina 2/10------RENI E FEGATO
Il luogo degli enzimi per la produzione dell’acido ascorbico nei
vertebrati a sangue freddo, i pesci, gli anfibi ed i rettili, è nei reni.
I più altamente attivi mammiferi a sangue caldo tutti sintetizzano il loro
acido ascorbico nel fegato. Una delle principali
funzioni dell’acido ascorbico nella fisiologia animale è il mantenimento
della omeostasi biochimica sotto stress. Più grande è lo stress a cui è
sottoposto l’animale, più acido ascorbico produce.
Circa 165 milioni di anni fa, quando la natura aveva in vista l’evoluzione
dei più attivi e stressanti mammiferi, doveva essere presa una importante
decisione morfologica e fisiologica. I reni, pure adeguati come sito di
sintesi dell’acido ascorbico per i lenti vertebrati a sangue freddo, erano
inadeguati per le aumentate richieste di acido ascorbico per i più
altamente stressati mammiferi. La soluzione vincente di questo problema fu
il trasferimento degli enzimi per la produzione dell’acido ascorbico dai
relativamente piccoli e biochimicamente affollati reni al più spazioso
fegato, che è il più grande organo del corpo. Tutti gli odierni mammiferi
capaci di sintetizzare acido ascorbico lo producono nel fegato perché ogni
antica forma che non effettuò tale
passaggio era così handicappata biochimicamnte che fu eliminata dalle
forze della evoluzione.
...racconta l'EVOLUZIONE DEGLI ESSERI VIVENTI E L'ACIDO ASCORBICO
e spiega la perdita di produrcelo autonomamente
pagina 6/10------l'ACIDO ASCORBICO è un metabolita per tutti gli animali e
non una VITAMINA
Stone 20. Negli ultimi 60anni, l'ACIDO ASCORBICO è stato visto
come"vitamina C" quando in realtà è un metabolita del fegato e certamente
non una "vitamina" per la miriade di mammiferi che hanno intatto il gene
per lo L-gulonolactone ossidase. Tali mammiferi non prendono lo scorbuto,
anche se hanno una dieta completamente priva di vitamina C.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova30/Immagini/irwinstorianaturale.pdf
Infatti Linus Paulig scrive di Irwin Stone:
"pagina 107/340------dice Irwin: 1) battericida, 2) disintossica, 3) controlla,
4) è innocuo
Irwin Stone (1972) ha descritto l'ACIDO ACORBICO in relazione alle malattie
batteriche nel modo seguente:
1) E' battericida o batteriostatico e uccide o previene la crescita di organismi
patogeni.
2) Disintossica e rende innocui le tossine batteriche ed i veleni.
3) controlla e mantiene efficace la fagocitosi.
4) E' innocuo ed atossico, senza danno per il paziente, gli effetti
sopramenzionati."
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/originalelp.pdf
Che gli animali ed i vegetali siano FRATELLI, vi è un fatto di
conferma incontestabile, che nessuno potrà mai contraddire.
Sappiamo che l'uomo, con le sue manipolazioni, riesce ad ottenere degli incroci
accoppiando delle razze diverse, sia animali che vegetali, dalle quali però ne
ottiene un risultato uguale, e come risultato degli individui IBRIDI che sono
STERILI.
Un esempio di incroci tra razze animali molto conosciuto, è quello tra un
cavallo ed una asina, il cui risultato è il mulo che è un individuo IBRIDO
STERILE.
Un altro esempio molto conosciuto è l'accoppiamento tra il maschio di cardellino
e la femmina di verdone, dal quale, anche in questo caso, nasce un individuo
IBRIDO. Molti altri incroci sono fatti tra razze animali
La stessa pratica su razze vegetali diverse è fatta dall'uomo, un modo è
l'innesto, ottenendone degli individui IBRIDI come per esempio l'incrocio su una
pianta di mandarino con l'innesto dell'arancio il quale è famoso per l'assenza
di semi. Il termine mandarancio si riferisce a un gruppo di agrumi, gli IBRIDI
tra il mandarino (Citrus reticulata e Citrus nobilis) e l'arancio (Citrus ×
sinensis e Citrus × aurantium). È un termine che sovente trae in inganno, anche
perché molto spesso viene usato impropriamente. Storicamente è stato il primo
nome che si volle dare al frutto che volgarmente veniva chiamato mandarino, ma
non attecchì. Fu bensì subito accettato per i vari IBRIDI che si fecero tra il
mandarino e gli aranci (sia quello dolce che quello amaro), ed è ciò che in
effetti significa tuttora nella letteratura scientifica. In pratica però viene
poco usato e si preferiscono le singole denominazioni commerciali.
Molti altri incroci fra razze vegetali, le quali confermano che i risultati
ottenuti sono gli stessi a quelli ottenuti dalle razze animali, LA STERILITA'
DEGLI INDIVIDUI CHE NE NASCONO.
Questo fatto determina anche e senza ombra di dubbio che l'Homo Sapiens, così
denominato per il suo GRANDE CERVELLO (il più STUPIDO al mondo), non è altro che
un piccolissimo puntino su questa terra e non sarà mai in grado di cambiare la
NATURA. In verità ancora più piccolo di quello da lui INVENTATO CON TANTA
FANTASIA: IL VIRUS.
e Lorenzo Acerra scrive:
"pagina 62
La vita, ogni forma di vita, è nata nel mare tanti milioni di anni fa. Il DNA di
esseri viventi per conservarsi e moltiplicarsi ha deciso, nel salgemma marino
cristallizzato, di costruire una macchina basata su un unico programma di fondo,
"il mantenimento dei sani livelli di MAGNESIO nei vari androni della cellula".
Il nostro corpo è quella macchina
Abbiamo sempre bisogno, sopratutto nelle strutture di basi cellulari, di
attingere al sale più prezioso di cui è prodigo l'oceano. Il nostro cordone
ombellicare con l'oceano è solo apparentemente spezzato.
La salinità dell'interno della cellula dipende dal MAGNESIO, non solo perchè
esso è guardiano dei canali ionici della cellula, ma anche perchè il passaggio
diretto attraverso la pareti (che riguarda l'acqua ed in maniera notevolmente
più ridotta altre sostanze) dipende dal contenuto di MAGNESIO della cellula,
cioè da quell'esercito di "soldati semplici" che nella descrizione precedente
poteva sembrare avere un ruolo marginale. E invece l'organismo umano è tutto un
gioco di micro-processi osmotici ed è per questo che la supplementazione di
CLORURO DI MAGNESIO in un organismo carente, spesso si traduce in un sostanziale
ringiovanimento.
L'acquisizione di acqua e la ritenzione al livello giusto nella cellula è una
questione di presenza di forze osmotiche, cioè di MAGNESIO. Il CLORURO DI
MAGNESIO ha un rapporto particolare con l'acqua, tanto è vero che, potete
vederlo con i vostri occhi, attirerà acqua dall'aria in breve tempo. Cambiando
la situazione osmotica di una cellula, gli scienziati sono riusciti ad ottenere
un afflusso corretto di acqua al suo interno e dunque un flusso rigenerativo in
cellule precedentemente invecchiate. Alterazioni della situazione osmotica si
verificano man mano che un organismo subisce un impoverimento di MAGNESIO.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/magnesioclorlorenzoacerra.htm
e quindi l'ACIDO ASCORBICO, diventa ora la base della vita di questa pianta.
Ma sarà solo per il grano questo?
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/germegranosperma.htm
Il GERME è di TUTTI i semi vegetali al mondo, il quale contiene
ciò che contiene lo SPERMA di TUTTI i maschi animali al mondo, nei quali: NASCE
LA VITA.
Come potrebbe essere diversamente?
Il prezioso cuore del chicco di grano, ricco di sostanze nutritive per
arricchire i vostri piatti: è un'ottima fonte di proteine, sali minerali e
vitamine del gruppo B ed E e ha proprietà energetiche e antiossidanti.
Questo germe di grano essiccato si può aggiungere al latte, allo yogurt, ma
anche a minestre, zuppe, e insalate, o usare nella preparazione di prodotti da
forno.
Quali sono i punti di forza di questo prodotto?
Vero concentrato di sostanze nutritive, il germe di grano è la parte più vitale
e nascosta del chicco, vale a dire l'embrione da cui si sviluppa la pianta.
Ricco di vitamine, fibre e oligoelementi, questo prezioso alleato della salute
viene purtroppo perso durante il processo di lavorazione della farina di
frumento, privando così l'alimento delle sue sostanze più importanti. Ecco
allora che un'integrazione periodica di germe di grano essiccato sopperisce alle
numerose carenze della dieta occidentale.
Quali sono i benefici principali che ne hanno derivato gli utilizzatori?
Il germe di grano è ricchissimo di vitamina E, utile per rafforzare il sistema
immunitario, per contrastare l'anemia e soprattutto per combattere i radicali
liberi, contribuendo a rallentare il processo di invecchiamento delle cellule.
Contiene inoltre ben quattro vitamine del gruppo B, importanti per la produzione
di energia, minerali e oligoelementi, principalmente fosforo, potassio,
magnesio, zinco, ferro e selenio, e l'octacosanolo, una sostanza che potenzia
l'efficienza mentale e la resistenza fisica. Grazie alla presenza di acidi
grassi polinsaturi, infine, è un valido alleato del sistema circolatorio, perché
mantiene la giusta fluidità del sangue e abbassa il colesterolo.
Quali sono gli utilizzi tipo di questo prodotto?
Alimento molto versatile, il germe di grano essiccato trova ampio impiego in
cucina. Può essere consumato nel latte e nello yogurt, o aggiunto a vellutate di
verdura, zuppe e brodi, preferibilmente a fine cottura per evitare la
dispersione delle sostanze nutrizionali. Il suo sapore neutro lo rende inoltre
adatto ad essere utilizzato nella preparazione dei prodotti da forno, dolci e
salati, o come condimento per un'allegra insalata.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/germedeisemi.htm
Il germe di grano è un autentico “concentrato di salute”, contiene grandi
quantità di aminoacidi, acidi grassi, sali minerali, proteine e vitamine. E’
particolarmente ricco di vitamina E che agisce come antiossidante e grazie alla
quale il germe di grano è utilissimo per combattere efficacemente
l’invecchiamento ed i radicali liberi responsabili dello sviluppo del cancro.
Il chicco di grano è formato da quattro parti: il germe (embrione), il tessuto
nutritivo (endosperma), la crusca del seme (testa), il guscio esterno del seme
del grano (pericarpium). Dal punto di vista biologico la parte più pregiata è il
germe che si trova nella parte bassa del chicco. Il germe in sostanza è lo stato
embrionale del chicco di grano.
Il germe di grano contiene agenti fitoattivi, calcio, potassio, fosforo, zolfo,
zinco, rame, ferro, magnesio, manganese, molibdeno, selenio, silicio, lecitina,
vitamina del complesso B, vitamine A e D, inoltre contiene anche una grande
quantità di vitamina E. Quest’ultima rallenta in modo naturale lo sviluppo delle
malattie degenerative causate dall’inquinamento dell’aria, inoltre rinforza il
sistema immunitario. La vitamina E ha un ruolo importante anche nel trattamento
del cancro: Impedisce la riproduzione delle cellule cancerose, previene il
danneggiamento del DNA, si utilizza con molta efficacia contro il cancro della
prostata. Aiuta a prevenire il morbo di Alzheimer, le malattie del cuore, dei
polmoni e del sistema circolatorio. Un altro principio attivo importante del
germe di grano è l’octacosanolo, che è un alcool saturo composto da 28 atomi di
carbonio. Per il fatto che il germe di grano contribuisce al miglioramento della
nostra lucidità mentale e resistenza fisica, è particolarmente raccomandato a
sportivi e studenti. L’octacosanolo rinforza la capacità riproduttiva degli
uomini, rilassa la muscolatura spesso contratta a causa dello stress, ravviva
gli organi dei sensi ed accelera i riflessi. Il germe di grano con i suoi
principi attivi diminuisce il livello del colesterolo nel sangue e mantiene in
equilibrio il funzionamento dell’organismo.
Raffinazione e molitura integrale
Durante la raffinazione, insieme al guscio esterno del grano, purtroppo vengono
eliminate anche le fibre non solubili in acqua, le vitamine del complesso B, i
sali minerali, le proteine ed i principi fitoattivi contenuti nel guscio stesso.
Per questo motivo la farina raffinata non contiene più le componenti più
preziose della pianta. Questo procedimento si effettua generalmente affinché il
prodotto finito duri più a lungo, dato che gli acidi grassi contenuti nel germe
diventano rancidi molto presto.
Al contrario, nel caso della farina integrale e dei prodotti da forno o della
pasta a base di essa, i chicchi vengono macinati insieme alla crusca. Ecco
perché questi prodotti non sono privi del loro originario valore nutritivo.
Ottenere il germe dal grano è un’operazione piuttosto semplice, dopo la molitura
la farina deve essere solamente setacciata. Alla fine del processo rimangono
tante piccole briciole bianche come fiocchi, le quali possono essere consumate
da sole oppure con altri cibi, mescolate con lo yogurt ed insalate. La modalità
giusta da seguire è inserire nel nostro regime alimentare circa 50 gr di germe
di frumento al giorno. La maggior parte delle componenti salutari però non sono
contenute nei germogli secchi ma nei germi appena raccolti. Dal punto di vista
nutrizionale questi germogli sono i più raccomandati. Questi si possono
preparare anche a casa. I germogli dei chicchi messi in ammollo sono da
consumarsi entro3-4 giorni.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/germegranosperma.htm
“La farina 00 è il più grande veleno della storia, anche se biologica“,
così il professor Franco Berrino definiva questo alimento in una puntata di
Report del 2009. E il motivo è che la farina bianca, così come tutti i prodotti
raffinati, causa un aumento della glicemia e, di conseguenza, un incremento
dell’insulina, portando col tempo ad un maggior accumulo di grassi depositati, e
al conseguente indebolimento del nostro organismo, che diventa maggiormente
esposto ad ogni tipo di malattie, anche tumori. Berrino ha spiegato che la
farina 00, malgrado non abbia alcun gusto, ha avuto successo commerciale perché
si conserva per un tempo indeterminato. Quando la farina viene raffinata perde
le proprietà nutrienti tipiche del frumento integrale, che è un’ottima fonte di
fibre ed è ricco di numerose sostanze, che si trovano nella crusca e nel germe
Farina 00: "Il più grande veleno della storia". Perché fa male?
Quando mangiamo prodotti raffinati, tra cui il pane bianco, gli zuccheri
presenti nel sangue aumentano improvvisamente e in maniera notevole e di
conseguenza il nostro organismo produce più insulina, che porta all’incremento
di grassi depositati e favorisce un rapido aumento di peso e di trigliceridi
elevati. Tutto ciò può causare malattie cardiache. Inoltre, col passare del
tempo, la produzione di insulina si blocca perché il pancreas è troppo carico di
lavoro, provocando stati patologici come l’ipoglicemia e malattie come il
diabete.
L’unico modo per ovviare al problema è consumare prodotti integrali, ma bisogna
stare attenti! Perché spesso il pane integrale venduto nei supermercati è
“finto” e lo si può riconoscere perché è più chiaro di quello “vero”. Negli
scaffali dei supermercati troviamo anche altri finti prodotti integrali come
pasta, fette biscottate, crackers e dolci. La maggior parte di questi viene
prodotta aggiungendo alla farina 00 della crusca finemente rimacinata, che è un
residuo della raffinazione.
E il danno provocato dai “finti prodotti integrali” è doppio, spiega Franco
Berrino, perché “provoca l’indice glicemico alto della farina raffinata e
l’effetto dannoso della troppa crusca, che è quello di ridurre l’assorbimento
del ferro e del calcio“.
E in merito alla farina 00 biologica l’epidemiologo ha spiegato: “Così si trova
anche il paradosso assurdo del supermercato che ti vende la farina 00 biologica.
Ma come si può sciupare un grano biologico per fare una farina 00? Se mangio la
farina 00 posso prendere anche quella non biologica, tanto i pesticidi rimangono
nella parte integrale, cioè nel germe e nella crusca, e dunque sono eliminati
col processo di raffinazione che porta alla 00“.
Dunque la cosa ideale da fare, sempre secondo Berrino, è “acquistare grano
biologico dai nostri contadini (possibilmente il grano duro, che ha un contenuto
più basso di zuccheri) e macinarselo da soli. In casa“. Dove si compra il
mulino? Su internet si possono trovare dei mulini a pietra di dimensioni ridotte
e i costi vanno dai 300 ai 500 euro. Un investimento che in un periodo di crisi
può essere gravoso per molte famiglie, ma che sicuramente farà risparmiare sia
in salute che in denaro in futuro.
(Video – Elisir, intervista al Dott. Franco Berrino)
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/farina00berrino.htm
L’intolleranza al glutine e la Celiachia stanno crescendo in maniera
esponenziale in Europa, negli USA e nel resto del mondo tanto da essere in forma
epidemica e si stima che il 5% della popolazione Europea e Statunitense siano
affette da questa patologia.
Uno studio pubblicato sulla rivista Interdisciplinary Toxicology (1) mette in
discussione l’origine delle malattia che viene definita secondo la medicina
ufficiale una malattia autoimmune, i cui effetti sono collegati al consumo di
alimenti contenenti glutine una proteina presente nei cereali come frumento,
orzo , segale e avena. Lo studio sostiene che un maggior uso del diserbante a
base di glifosate, conosciuto principalmente con il nome commerciale di Roundup,
nella coltivazione dei cereali e non solo, potrebbe essere la causa della
crescita dei casi di celiachia, intolleranza al glutine, come mostra questo
grafico riportato nell’articolo, ma anche della sindrome dell'intestino
irritabile.
Hospital discharge diagnosis (any) of celiac disease ICD-9 579 and glyphosate
applications to wheat (R=0.9759, p=1.862e-06). Sources: USDA:NASS; CDC. (Figure
courtesy of Nancy Swanson).
I ricercatori suggeriscono che il glifosato, il principio attivo dell’erbicida
Roundup, può essere il fattore principale che causa questa epidemia.
Secondo gli autori, la malattia celiaca è associata a squilibri nei batteri
intestinali che possono essere completamente spiegati dagli effetti noti del
glifosato sui batteri intestinali, tra cui la riduzione dei Lactobacilli e dei
Bifidobateri da un lato e da una sovracrescita del C. difficilis e Desulfovibrio
dall’altro come riportato in tabella 1.
Tabella 1: Distruzione dei batteri intestinali
Un recente studio sull’esposizione al glifosato nei pesci carnivori ha rivelato
notevoli effetti negativi in tutto il sistema digerente (Senapati et al. , 2009
). L’attività di proteasi, lipasi, amilasi sono tutti diminuiti in esofago,
stomaco e nell’intestino di questi pesci in seguito all’esposizione al glifosato.
Gli autori hanno anche osservato “distruzione delle pieghe delle mucose e
disordine di struttura dei microvilli” nella parete intestinale, insieme ad una
secrezione esagerata di mucina in tutto il tratto gastrointestinale. Queste
caratteristiche ricordano molto la celiachia.
I peptidi del glutine nel grano sono idrofobici e quindi resistenti alla
degradazione gastrica, pancreatica e alla proteasi intestinale (Hershko e Patz,
2008 ). Pertanto, l’evidenza di questo effetto sui pesci suggerisce che il
glifosate può interferire con la riduzione delle proteine complesse nello
stomaco umano, lasciando grandi frammenti di glutine nell’intestino umano che
poi innesca una risposta autoimmune, portando a difetti nel rivestimento del
tenue che sono caratteristici di questi pesci esposti al glifosato e dei
pazienti celiaci.
Altre caratteristiche della malattia celiaca sono la riduzione di molti enzimi
citocromo P450, che agiscono nella detossificazione di tossine ambientali,
nell’attivazione della vitamina D3, nel catabolismo della vitamina A e nel
mantenere la produzione di acidi biliari e fonti di solfato nell’intestino e,
secondo gli autori dello studio, il glifosato è noto per inibire gli enzimi
citocromo P450.
Anche carenze di ferro, cobalto, molibdeno, rame e altri metalli rari associati
alla malattia celiaca possono essere attribuiti alla forte capacità di glifosato
di chelare questi elementi. Analogamente, deficit di triptofano, tirosina,
metionina e selenometionina associati alla malattia celiaca corrispondono alla
capacità nota del glifosato di esaurire questi aminoacidi. I ricercatori
sottolineano inoltre che i pazienti con malattia celiaca presentano un rischio
più elevato di sviluppare il Linfoma non-Hodgkin, malattia che è stata anche
associata all’esposizione al glifosato. Inoltre, essi sostengono che problemi
riproduttivi associati alla malattia celiaca, come l’infertilità, aborti e la
nascita di bambini con malformazioni possono essere spiegati dal glifosato.
Tutti i noti effetti biologici del glifosato (inibizione del citocromo P450,
interruzione della sintesi di acidi aromatici amminoacidi, chelazione di metalli
di transizione e azione antibatterica) contribuiscono all’insorgere della
patologia della malattia celiaca, afferma il documento.
Gli autori riportano nelle seguenti tabelle gli effetti del glifosate e le
relative disfunzioni e conseguenze.
Tabella 2: Chelazione dei metalli di transizione
Tabella 3: Inibizione citocromo P450
Tabella 4: soppressione della via dello Schikimato
Effetto del glifosate
L’utilizzo del diserbante glifosate nella coltivazione del grano
Il diserbante glifosato viene impiegato nella preparazione del letto di semina
del grano e di recente è stato anche ammesso l’uso come disseccante totale nel
trattamento pre raccolta tra i sette e i quattordici giorni dalla raccolta per
provocare l’indurimento della granella soprattutto nelle annate piovose o se
coltivato in zone con clima freddo.
I ricercatori hanno riferito che i residui di glifosato nel grano e in altre
colture sono aumentati notevolmente negli ultimi anni grazie a questa pratica
della essiccazione delle colture con il veleno per facilitare la raccolta e che
ha aumentato l’esposizione della popolazione al veleno attraverso il cibo.
Richiamano inoltre l’attenzione sul fatto che dal 2001, l’uso del glifosato in
agricoltura è aumentato esponenzialmente a causa della diffusione di colture OGM
Roundup Ready, ovvero resistenti al diserbante in questione.
L’uso del diserbante glifosate è vietato nel disciplinare di coltivazione del
metodo biologico.
Figura 1: preparazione del letto di semina con diserbante glifosate
Celiachia e cofattori
Altri cofattori che intervengono nell’aumento dei casi di celiachia oltre a un
sempre crescente utilizzo del diserbante glifosate potrebbero essere l’utilizzo
di concimi chimici a base di nitrati che tendono ad aumentare la percentuale
proteica e quindi di glutine nella farina ed anche il fatto che a partire dagli
anni 60 i grani sono stati irraggiati per aumentare la produttività e quindi
sono stati selezionati grani “nanizzati” ad alto rendimento che hanno bisogno di
un maggior numero di trattamenti con pesticidi chimici di sintesi tra cui
diserbanti, fungicidi e insetticidi, trattamenti che sono vietati nel metodo
biologico.
Conclusioni
In base ai dati riportati nell’articolo (1) è molto probabile che la celiachia
abbia origine dall’utilizzo del diserbante e/o disseccante totale glifosate e
dalla relativa ingestione di residui più che dalla presenza di glutine nella
farina stessa e che l’intolleranza al glutine sia una conseguenza piuttosto che
la vera causa della malattia. Pertanto nella maggior parte dei casi, soprattutto
quando viene esclusa la sua origine genetica, si può prevenire nutrendosi con
farine ed alimenti coltivati con il metodo biologico. Interessanti e gustosi
sono pane e pasta prodotti con grani antichi coltivati in Italia fino agli anni
‘60 circa e ora riscoperti, che non sono stati irraggiati e che si sviluppano
con uno stelo alto un metro e mezzo circa per cui non hanno bisogno di
diserbanti né di fungicidi e vengono coltivati con il metodo biologico
mantenendo il profumo del pane e della pasta di una volta.
Glyphosate, pathways to modern diseases II: Celiac sprue and gluten intolerance,
Anthony Samsel and Stephanie Senef, Interdiscip Toxicol. 2013, Vol. 6 (4):
159-184. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3945755/
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