Acque minerali italiane: valori oltre i limiti per diverse marche. Su Acqua di Nepi nuove analisi

Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia esperienza, clicca QUI
Per sapere cosa è il PRIMO FLAGELLO umano che si chiama CAFFE'
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QUI Leggi quanto riporta il sito PAGINE MEDICHE "area medica" della CAFFEINA Clicca QUI inoltre è un INSETTICIDA Clicca QUI e lo ZUCCHERO: dannoso e tossico come il CAFFE', l'ALCOOL ed il TABACCO Clicca QUI  Per tutta la documentazione in nostro possesso clicca QUI

Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/alimentiessenziali.htm

Tutto sul MAGNESIO
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/magnesiobase.htm

Tutto sulla vitamina D
http://acidoascorbico.altervista.org/prova1/Immagini/vitaminadbase.htm

Ritengo questa notizia MOLTO IMPORTANTE per la SALUTE delle persone, poichè "CHI NON SI LAVA I DENTI?".
Soffri di mal di testa?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Soffri di cervicale?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Soffri di giramenti di testa, specialmente al mattino quando ti alzi dal letto?
SEI SICURO CHE LA CAUSA NON SIA IL TUO DENTIFRICIO?
Il tuo DENTIFRICIO contiene il FLUORURO DI SODIO, sai cosa è e che ruolo ha sulla tua salute?    

Viene messo nei dentifrici adducendo che questo serve a sbiancare i denti. Assolutamente FALSO, poichè a lavare i denti non è il dentifricio, ma lo SPAZZOLINO, e poi sono certo che non bastano pochi minuti al giorno per sbiancare i denti, ma ci vuole ben altro.
L'ACIDO ASCORBICO ingoiato giornalmente, che dei denti è il TOCCASANA, poichè il primo sintomo dello SCORBUTO è appunto la caduta dei denti, di cui la PIORREA è la prima cugina e segnale di CARENZA di questo ACIDO ASCORBICO.
Pensa che ti avveleni GIORNO DOPO GIORNO, ogni volta che ti lavi i denti usando questo tuo DENTIFRICIO, INCONSAPEVOLMENTE.
Ora, sapendo, hai un modo solo per averne certezza, ed è di smettere di lavarti i denti con il TUO DENTIFRICIO, sostituendolo con gli "ALIMENTI ESSENZIALI" come ti ho detto sopra.

La parte dice:
"CITO E SOTTOLINEO:
"Il fluoruro di sodio è un ingrediente comune dei veleni per topi e scarafaggi, degli anestetici, dei farmaci psichiatrici (Prozac) e ipnotici e del gas nervino (Sarin).
Prove scientifiche indipendenti hanno rivelato che il fluoruro causa vari disturbi mentali, oltre poi a ridurre la durata della vita
e a danneggiare la struttura ossea. (CERVICALE)
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/fluoroneidentifricia.htm

La bocca e le vertebre del collo SONO DIRETTAMENTE a contatto a distanza di pochi centimetri e sai che il FLUORO ROVINA LE OSSA.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/dentifricioanticaerboristeria.htm


Quindi mi permetto di consigliarti di ELIMINARE IL DENTIFRICIO con un bel risparmio, sia in salute che in denaro, e per lavarti i denti usa l'ACIDO ASCORBICO, il CLORURO DI MAGNESIO ed il BICARBONATO DI SODI (comune solvay da cucina), sciolti in un pò di acqua di rubinetto, nella quale bagnerai lo spazzolino a mò di dentifricio.
Ma se vuoi la SALUTE DEVI lasciare le DROGHE LEGALI, di cui il CAFFE', e sugli scaffali i prodotti che negli ingredienti trovi la scritta "AROMI " o "AROMI NATURALI" o gli altri PRODOTTI CHIMICI DEI QUALI I LORO NOMI NON LI CONOSCI, ed ingoiare SOLO CIBI NATURALI di cui LATTE, CARNE e GRANO macinato NATURALI LO SONO. Le cosi dette ALLERGIE sono causate dai PRODOTTI CHIMICI AGGIUNTI VOLONTARIAMENTE DA LORO, ora capisci il perchè, di cui i nostri avi NON NE HANNO MAI SOFFERTO.
Ti faccio presente che sia l'ACIDO ASCORBICO, il CLORURO DI MAGNESIO che il BICARBONATO DI SODIO, sono tre "ALIMENTI ESSENZIALI" che già sono nel tuo sangue, di cui la CARENZA è causa certa di malattie.
SE POI RITIENI CHE LE NOSTRE INFORMAZIONI SONO UTILI ALLA TUA SALUTE, AIUTACI CON UNA PICCOLA DONAZIONE, anche solo di 2 euro POICHE'  NOI NON SIAMO LE "RICERCA SUL CANCRO" che scoperte NON NE FANNO MAI E NON TE LE COMUNICANO MAI, le nostre ricerche le leggi quasi ogni giorno.
Come fare? è molto semplice, clicca sul link:
http://acidoascorbico.altervista.org/donazioni.htm

...e se vuoi acquistare gli "ALIMENTI ESSENZIALI" PER LA TUA SALUTE a buon prezzo e con uno sconto del 10% immediato clicca sul link e segui le indicazioni:
http://acidoascorbico.altervista.org/Pubblicita/materiamadre.htm

Per la informazione completa su quanto sopra, quindi sul FLORURO DI SODIO (VELENO PURO) eccoti il link
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/fluoroneidentifrici.htm

Ciao, noi non ci conosciamo, quindi mi presento.
Mi chiamo Franco Genre e sono l'ideatore di questi due siti.

http://acidoascorbico.altervista.org/

http://clorurodimagnesio.altervista.org/

Gestisco inoltre 5 gruppi su facebook, nei quali leggi tutte le nostre notizie, questi:

Acido Ascorbico (ALIMENTO ESSENZIALE)
https://www.facebook.com/groups/acidoascorbico/
Acido Ascorbico Pregi e Difetti
https://www.facebook.com/groups/1415891408656788/
Sessualità e Salute
https://www.facebook.com/groups/520769368046413/
Clorurodi magnesio, i veri amici
https://www.facebook.com/groups/892671707425090/
La vitamina D3 (ORMONE) un "ALIMENTO ESSENZIALE" come e quando
https://www.facebook.com/groups/1393838840860425/

Prima di procedere nella informazione è consigliabile vedere questo video molto interessante ed istruttivo al riguardo dell'acqua in bottiglia e l'acqua del rubinetto:
http://m.youtube.com/watch?v=X3QxBjWa2vU

L’acqua del rubinetto è buona,
ma non ci fidiamo
Massimo Labra e Maurizio Casiraghi
Che rapporto hanno gli italiani con l’acqua? Molti preferiscono quella in bottiglia.
Cosa li guida nella scelta? Il gusto o la diffidenza verso l’acqua del rubinetto? Nell’articolo gli autori conducono un’analisi critica delle diverse tipologie di acqua, evidenziando quali sono i principali timori e le preferenze degli italiani.
Italiani: un popolo di bevitori
Gli italiani sono un popolo di bevitori di acqua minerale o meglio: di acqua in bottiglia. L’interesse del mercato è dimostrato soprattutto dalla continua immissione di nuovi marchi (in totale circa 270 nel 2010), che si somma alla diversificazione dei prodotti proposti dalle aziende del settore. Si spazia dalle acque con proprietà curative (digestive, diuretiche ecc.), a quelle leggere o povere di alcuni elementi, sino a quelle microfiltrate. Il consumatore è sempre più attento alle proprietà salutistiche dell’acqua e al benessere: basti pensare ai messaggi pubblicitari che vengono usati per veicolare le differenti tipologie.
Nel corso dell’ultimo decennio la produzione nazionale di acque minerali è passata da circa 6 miliardi di litri a oltre 13 miliardi di litri, con un consumo pro capite di circa 200 litri annui. Le aziende che prelevano acqua dalle 189 fonti del territorio nazionale sono 321 e il giro di affari del settore è stato stimato in 2,5 miliardi di euro annui.
Si calcola che il costo medio per famiglia per l’acquisto di acque minerali sia i circa 300 euro all’anno. La scelta della tipologia di acqua acquistata dipende certamente dall’effetto delle pubblicità e della comunicazione, anche se in media le acque più vendute risultano essere quelle con i prezzi più abbordabili.
Gli italiani preferiscono, quindi, l’acqua in bottiglia, ma non vogliono spendere molto per acquistarla. Sebbene molti marchi abbiano provato a sviluppare un rapporto di fedeltà con il cliente, legandolo a un certo gusto di acqua e di packaging, spesso è il prezzo a determinare la scelta dell’acquisto dell’italiano medio.
Una ricerca condotta dallo ZooPlantLab dell’Università di Milano-Bicocca nell’ambito del progetto “Milano da Bere”, sviluppato in collaborazione con Legambiente Lombardia, Altroconsumo, Altraeconomia e con il supporto della Direzione Generale Commercio, Fiere e Mercati della Regione Lombardia, ha Massimo Labra Consumatori, Diritti eMercato Maurizio Casiraghi numero 2/2010
90 Università degli Studi di Milano-Bicocca Argomenti

ha evidenziato che circa la metà della popolazione lombarda preferisce acqua in bottiglia a quella del rubinetto e ne consuma almeno mezzo litro al giorno.
In base a queste stime si potrebbe dedurre che l’acqua potabile in Italia sia di pessima qualità e che per questa ragione gli italiani si orientano verso il consumo delle acque minerali. Questo non è vero e qui di seguito procederemo con il confronto tra le differenti tipologie di acqua, per dare al consumatore conoscenze e strumenti oggettivi e scientifici per effettuare scelte più consapevoli sulla tipologia migliore da consumare.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/alluminioacquacerv.pdf

QUI il PDF con le analisi complete delle acque minerali italiane *
http://news.klikkapromo.it/file/analisi%20acque%20minerali.pdf

E' migliore l'acqua di rubinetto o quella delle bottiglie?
Sono anni che bevo esclusivamente quella del rubinetto per ovvi motivi, ma questo articolo conferma appieno le mie convinzioni.
Sono certo che sarà una conferma anche per voi., certo, perchè nessun essere vivente usa l'acqua delle bottiglie. Anzi gli animali bevono anche nei rivoletti ed addirittura dalle paludi senza alcun problema.
Noi però abbiamo la fortuna dei rubinetti, ma ci dicono che ci causa danni, iniziando dal CLORO, ma è FALSO poichè anche il CLORO è un "ALIMENTO ESSENZIALE", come il BORO, che entrambi possono far male solo in grande quantità.
Ma il SISTEMA, formato da politici IMMONDI, hanno addirittura tolto le fontane dai nostri paesi e città, pur di assecondare i bar e le industrie alimentari.
Certo, tanto la vita umana vale meno di un euro!!!
Consumare acqua del rubinetto è un’ottima idea: è più controllata e ha meno rischi di quella in bottiglia, ed è una scelta più economica
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I benefici dell’acqua: fitness, depurazione e massaggi
Siete fra le persone che bevono acqua del rubinetto o in bottiglia? Seppur si pensi che quella in bottiglia sia più salutare, ci sono tanti buoni motivi per bere acqua del rubinetto.
Controlli più severi
L’acqua del rubinetto ha limiti alle sostanze indesiderate più severi rispetto alle acque minerali in bottiglia. In particolare la soglia di tolleranza coincide nel caso di alluminio, arsenico e nichel, ma non per il manganese, dove il limite per le acque minerali è dieci volte superiore a quella dell’acqua del sindaco. Un problema però può derivare dallo stato delle tubazioni che portano l’acqua fino al rubinetto di casa: le vecchie tubature corrodendo rilascino alcune sostanze dannose, come il piombo. Verificate che le tubature del vostro edificio siano in buono stato.
Microbiologicamente sicura
L’acqua del rubinetto è microbiologicamente sicura perché trattata con cloro (che in modeste quantità non è pericoloso per la salute), e controllata periodicamente. Se avete dei dubbi, sappiate che online si trovano per ogni comune, i dati riguardanti l’analisi dell’acqua.
Contiene calcio
Ci si lamenta del fatto che l’acqua del rubinetto è più “dura” per via del calcare; è vero, ma può essere filtrata per evitare questo inconveniente e non tutti i mali vengono per nuocere: quest’acqua contiene calcio, microelemento che aiuta a mantenere in salute le ossa e non solo. Solo se si hanno reni malfunzionanti, la presenza di calcio può essere un problema, per una persona sana non ci sono controindicazioni.
Nessun rischio legato alla plastica
Le bottiglie di plastica usate per acqua sono generalmente fatte con un materiale comunemente detto PET il cui scorretto utilizzo o riutilizzo può portare alla formazione di sostanze pericolose. Diversi studi hanno infatti messo in luce che ci può essere il rilascio di molecole tossiche e cancerogene dai contenitori di PET all’acqua, soprattutto se le bottiglie sono esposte ai raggi solari o a fonti di calore.
Fa bene al portafoglio e all’ambiente
L’acqua del rubinetto è più economica di quella in bottiglia: evitare di acquistare acqua in bottiglia può comportare un risparmio di diverse centinaia di euro nell’arco di un anno. Non solo, l’acqua in bottiglia inquina, sia che si usino confezioni di plastica sia che si usino bottiglie di vetro. Nel primo caso per via della difficoltà di smaltimento della plastica, nel secondo perché il trasporto dallo stabilimento ai punti di vendita, le operazioni di imbottigliamento e il riciclo del vetro hanno un impatto sull’ambiente.

http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/acquadirubinetto.htm

LA PIU' GRANDE VIGLIACCATA DI TUTTI TEMPI!
L'ACQUA DELLE BOTTIGLIE DI PLASTICA
ECCO CHIARO SULL'ARTICOLO IN OGGETTO IL PERCHE' LE DITTE CHE IMBOTTIGLIANO ACQUA HANNO FATTO DI TUTTO PER FARTI IL LAVAGGIO DEL CERVELLO SULL'ACQUA POTABILE. DICHIARANDO FALSITA' SUL CONTENUTO DI QUESTA, INIZIANDO DAL "CLORO" CHE HAI GIA' NEL SANGUE IN QUANTO UN "ALIMENTO ESSENZIALE", SENZA IL QUALE NON SARESTI QUI' A LEGGERE..
HO CERTEZZA CHE NON SI FA' MAI NULLA PER NULLA.
E POI, COSA GLIENE IMPORTA SE TI CAUSANO IL TUMORE E TUTTE LE ALTRE MALATTIE GRAZIE AL CONTENUTO DELLA PLASTICA E DELL'ACQUA IMBOTTIGLIATA CHE OLTRE AL BISFENOLO A, ANCHE L'ARSENICO?
QUELLO E' E RIMANE "TUO PERSONALE" INSIEME ALLE SOFFERENZE CHE NON SI POSSONO QUANTIFICARE, MA IL D E N A R O, quello S I'.

Per rendere l'idea dobbiamo sapere che il CLORURO DI MAGNESIO un "ALIMENTO ESSENZIALE" che è nel sangue di ogni animale al mondo ed è in maggior parte sulla terra, nei mari e negli oceani, ma in queste acqua vi è la maggior parte della popolazione animale e vegetale.
Eppure questi esseri viventi NASCONO, VIVONO E MUOIONO nel CLORURO DI MAGNESIO.

L'acqua in bottiglia è un business con un giro d’affari stimato in 10 miliardi di euro l’anno che si alimenta di canoni concessionari irrisori.
21 marzo 2018 - L’Italia è il primo paese in Europa e il secondo al mondo (dietro solo al Messico) per consumo di acqua in bottiglia, con una media di 206 litri l’anno a persona. L’acqua è un grande business per le aziende imbottigliatrici: un giro d’affari stimato in 10 miliardi di euro l’anno che si alimenta di canoni concessionari irrisori, pari a circa 1 millesimo di euro al litro, 250 volte meno del prezzo che i cittadini pagano per una bottiglia. La denuncia arriva da Legambiente e Altreconomia alla vigilia della Giornata mondiale dell’acqua.

Nel dossier “Acque in bottiglia. Un’anomalia tutta italiana”, le due associazioni sottolineano come i cittadini siano ancora troppo diffidenti nei confronti dell’acqua di rubinetto e le aziende facciano affari d’oro. In Italia ci sono oltre 260 marchi distribuiti in circa 140 stabilimenti che imbottigliano oltre 14 miliardi di litri necessari per garantire il consumo procapite italiano.

“Proponiamo di applicare un canone minimo a livello nazionale di almeno 20 euro al metro cubo, cioè 2 centesimi di euro al litro imbottigliato – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – Un canone comunque irrisorio, ma già dieci volte superiore a quello attuale e che permetterebbe alle Regioni di incrementare gli introiti di almeno 280 milioni di euro l’anno, da reinvestire in politiche e interventi in favore dell’acqua di rubinetto“.

http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/acquabisfenoloA.htm

Descrizione del CLORO, un "ALIMENTO ESSENZIALE"
"Lo ione cloro (simbolo chimico Cl–) è un elettrolita, cioè uno ione con carica negativa che, insieme agli altri elettroliti come il potassio, il sodio e la CO2 totale (sotto forma di ione bicarbonato), serve per
regolare la quantità di liquidi presente nell’organismo (attraverso una fine regolazione della pressione osmotica),
mantenere l’equilibrio acido-base (pH),
mantenere l’equilibrio fra le cariche positive e negative nel fluido extracellulare (la parte liquida che circonda le cellule),
regolare il volume di sangue presente e la sua pressione.
Benchè la denominazione corretta del parametro misurato dalle analisi del sangue sia cloruro (o ione cloro), per maggior chiarezza nel resto dell’articolo faremo riferimento al nome dell’elemento chimico.
L’esame del sangue che ne misura la quantità presente viene spesso richiesto insieme al dosaggio di tutti gli altri elettroliti; il corretto equilibrio fra queste sostanze è infatti indispensabile al funzionamento di muscoli, cuore e nervi e può essere quindi utile a valutare condizioni come
pressione alta,
insufficienza cardiaca,
problemi renali,
disfunzioni epatiche (fegato).
Lo ione è presente in tutti i fluidi corporei, ma raggiunge la massima concentrazione nel sangue e nel liquido intracellulare, dove è lo ione a carica negativa più comune.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/cloronelsanguedaicibi.htm

Chiedo scusa, benchè avvezzo a scoperte pressochè sensazionali che già vi ho elencato quali, questa ultima mi ha lasciato di stucco.
Già ero venuto a conoscenza del CANCEROGENO bisfenolo A o BPA contenuto nella plastica, comprese le bottiglie dell'acqua minerale, ma non avevo ancora scoperto che nelle acque minerali vi si trova anche l'ARSENICO.
La descrizione che ne dà l'articolo del fondo pagina non lascia dubbi sulla sua pericolosità.
Mi permetto di riportare una parte dell'articolo come anteprima:
"L’Arsenico è classificato dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro come elemento cancerogeno certo di classe 1, e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche, e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute. L’assunzione cronica di arsenico, soprattutto attraverso acqua contaminata, è indicata, da una rilevante documentazione scientifica, anche quale responsabile di patologie cardiovascolari, neurologiche, diabete, lesioni cutanee, disturbi respiratori, disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche."
Ed è per questo che ringrazio la mia convinzione di sempre che le acque dell'acquedotto sia la più controllata e la più PURA.
L'inganno del CLORO è ormai palese a tutti.
L’Arsenico è classificato dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro come elemento cancerogeno certo di classe 1, e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche, e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute. L’assunzione cronica di arsenico, soprattutto attraverso acqua contaminata, è indicata, da una rilevante documentazione scientifica, anche quale responsabile di patologie cardiovascolari, neurologiche, diabete, lesioni cutanee, disturbi respiratori, disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.
Una indagine realizzata nell’ambito del progetto Atlante Europeo dell’EuroGeoSurveys Geochemistry Expert Group (pubblicata nel maggio 2010 dalla rivista ‘Le Scienze’) ha permesso di conoscere tutti i dati relativi alla composizione delle acque minerali europee. Nel caso di quelle italiane è stato quindi possibile conoscere tra gli altri, anche il valore per litro del tanto discusso Arsenico. Ecco l’elenco delle principali acque minerali e loro contenuto in Arsenico (ricordando che per tutte le acque minerali italiane prese in esame, in nessuna è stato riscontrato un valore superiore ai 10 microgrammi per litro).
Principali Acque Minerali e relativo valore di Arsenico – Dati 2010 (ricordando che per tutte le acque minerali italiane prese in esame, in nessuna è stato riscontrato un valore superiore ai 10 microgrammi per litro).

http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/acquaconarsenico.htm

Tu non sei malato, sei assetato.
Pagina 4/13 che dell'originale è 8/262
L’incubo della vita e della morte in quel buco infernale perseguitava tutti e mise alla prova il coraggio e la resistenza sia dei forti che dei deboli. Fu allora che il corpo umano mi rivelò alcuni dei suoi maggiori segreti, segreti mai compresi dalla scienza medica.
Per la maggior parte dei prigionieri, di età dai 14 agli 80 anni, la pressione di questa vita eccezionalmente dura causò molto stress e malattie. Il destino deve avermi scelto per essere lì ad aiutare parte di questa gente disperata. Una notte, dopo circa due mesi dalla mia reclusione (avevo cominciato con 6 settimane di isolamento), quel destino si rivelò.
Erano circa le ore 23. Mi svegliai e mi resi conto che un mio compagno di cella soffriva di terribili dolori allo stomaco. Non riusciva nemmeno a camminare da solo. Gli altri lo stavano aiutando a stare in piedi. Egli soffriva di un’ulcera peptica ed aveva bisogno di un medicinale. Rimase malissimo quando gli dissi che non mi era stato permesso di portare con me in prigione scorte di medicinali.
Allora l’evento sorprendente si verificò !
Gli detti due bicchieri d’acqua.
Il dolore scomparve in pochi minuti ed egli poté stare in piedi da solo. Il suo sorriso andava da un orecchio all’altro. Non potete immaginare la gioia che provò per il sollievo, perfino in una situazione del genere.
“Che accade se il dolore ritorna?” mi chiese.
“ Bevi due bicchieri d’acqua ogni 3 ore”, risposi.
Fu libero dal dolore e dalla malattia per il resto della sua detenzione. La sua “cura dell’acqua” in quell’ambiente così inospitale mi stupì come medico.
Sapevo di essere stato testimone di un potere curativo dell’acqua che non mi era stato insegnato alla Scuola di Medicina. Mi sentii sicuro che una simile osservazione non era mai stata fatta nell’ambito della ricerca medica.
Se l’acqua poteva curare l’attacco di una malattia dolorosa in un ambiente così stressante, certamente ciò richiedeva ulteriore ricerca. Mi resi conto che il mio destino di terapeuta mi aveva condotto in quel “laboratorio di stress umano” per insegnarmi un nuovo approccio alla medicina e per rivelare molti altri segreti nascosti riguardanti il corpo umano. Aprii gli occhi.
Istintivamente mi resi conto del motivo per cui ero finito in prigione.
Smisi di pensare a me stesso ed incominciai a concentrarmi sulla ricerca medica. Iniziai a identificare i numerosi problemi di salute causati dallo stress della prigionia. Nella maggior parte dei casi essi implicavano dolori di natura ulcerosa. Io trattai quelli che venivano da me con ciò che aveva dimostrato essere il miglior “elisir naturale”: l’acqua. Scoprii che l’acqua poteva trattare e sanare più malattie di qualunque altra medicina che conoscevo.
Riusciva a curare persino qualcuno che stava letteralmente morendo di dolore ! Erano di nuovo le ore 23 circa.
Stavo andando da un compagno malato quando udii un lamento proveniente da una cella in fondo al corridoio. Seguii il suono e trovai un giovane arrotolato sul pavimento della sua cella. Sembrava totalmente incosciente ed emetteva
profondi, laceranti lamenti.
Gli chiesi cosa avesse. Non reagì.
Dovetti scuoterlo, prima che fosse in grado di rispondere che la sua ulcera lo stava uccidendo.
“Che cosa hai fatto per placare il dolore?”, gli chiesi.
Mi spiegò esitando.
“Sin dall’una...quando è iniziato, ho preso tre Tagamesh... un’intera bottiglia di antiacido... ma il dolore non ha fatto che peggiorare”. ( In quel periodo i prigionieri potevano ottenere medicinali dall’ospedale del carcere).
A quel punto avevo idee molto più chiare sul dolore da ulcera peptica. Ciò di cui non mi ero reso conto fino ad allora era la gravità che poteva raggiungere quando neppure forti calmanti riuscivano a fermarlo. Dopo aver esaminato il suo addome per verificare possibili complicazioni, gli detti due bicchieri di acqua del rubinetto – all’incirca mezzo litro. Lo lasciai per visitare
un altro compagno malato e tornai dopo dieci minuti. Le grida di dolore non risuonavano più nel corridoio.
“Come ti senti?” gli chiesi
“Molto meglio”, rispose, “ma provo ancora un po’ di dolore”.
Gli diedi un terzo bicchiere d’acqua ed il dolore cessò completamente entro quattro minuti.
Quest’uomo era stato semi-incosciente in punto di morte; aveva assunto un’enorme quantità di medicine per l’ulcera senza alcun risultato ed ora, dopo aver bevuto tre soli bicchieri di acqua del rubinetto, era senza dolori, in grado di stare seduto e di socializzare con gli amici.
Che scoperta umiliante! Ed io che credevo di aver ricevuto la migliore preparazione medica del mondo, a Londra!>
http://acidoascorbico.altervista.org/prova30/Immagini/corpoeacquabr.pdf

dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/corpoeacquabr.htm

Detto questo riporto quanto ha scritto nel suo messaggio su facebook Giuseppe Luigi Mastromattei e di seguito le risposte.....
"Giuseppe Luigi Mastromattei
5 febbraio 2013
Oggi ho assistito ad un fatto incredibile. Ero a casa mia, mi stavano presentando le caratteristiche e il funzionamento di un impianto per la potabilizzazione delle acque ad osmosi inversa. Ad un certo punto hanno inserito un apparecchio per l'elettrolisi in due bicchieri uno con l'acqua del rubinetto e l'altro con l'acqua depurata col sistema dell'osmosi inversa. Risultato, il bicchiere contenente l'acqua del rubinetto si è coperto di uno strato melmoso e rugginoso, quello con l'acqua depurata è risultato solo leggermente giallino. Ad un certo punto ho preso un'altro bicchiere d'acqua di rubinetto nel quale ho versato una dose da 3 grammi di vitamina C e al quale abbiamo applicato gli elettrodi, risultato: l'acqua è rimasta bianchissima, la persona che mi presentava l'impianto è rimasta senza parole, quasi attonita, mentre io me la ridevo di gusto, GRANDE acido ascorbico!!!"
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/acquainplastica.htm

ATTENZIONE, ATTENZIONE, ATTENZIONE IL PERICOLO E' REALE E GIA' LO TENIAMO IN CASA.
SI CHIAMA BISFENOLO A, UN PRODOTTO CHIMICO CANCEROGENO.
Gli " AROMI" o "AROMI NATURALI" li possiamo evitare lasciandoli sugli scaffali, ed è ANCORA PEGGIO della COCACOLA, in quanto anche questa se vuoi la eviti, ma il BISFENOLO A, NO, come fai?
Sei organizzato ad usare gli oggetti che lo contengono in ogni occasione della giornata sopratutto in casa!
CERTO E' NEGLI OGGETTI SI PLASTICA E PEGGIO ANCORA NELLE BOTTIGLIE DELL'ACQUA, LATTINE E BARATTOLI DI LATTA PER BEVANDE ED ALIMENTI.
NON HO PIU' PAROLE per descrivere il mio disappunto!
Lascio a voi capire il perchè di questa mia forte delusione nell'interpretare il comportamento così abominevole del mio simile nascondendosi dietro alla parola SCIENZA, quindi alle PROVE SCIENTIFICHE, VERE O FALSE.
Ecco perchè la STRAGE di TIROIDI nella popolazione IGNARA, ma poi dopo aver INCASSATO per l'asportazione, ecco l'"EUTORIX" A VITA con lauti guadagni garantiti.
"La scheda
Il Bisfenolo A (BpA) costituisce oltre il 70% del materiale plastico conosciuto con il nome di policarbonato, e per rendersi conto si tratta di una produzione annua pari a di 3 milioni di tonnellate nel mondo.
Si tratta del principale componente del policarbonato utilizzato per imballaggi e contenitori, ed è anche un componente delle resine epossifenoliche, impiegate nel rivestimento interno delle scatolette di metallo di alimenti e bibite, dei coperchi dei vasetti di omogeneizzati e di bottiglie di vetro. E’ anche presente nelle stoviglie di plastica e in diversi contenitori per alimenti nei serbatoi domestici dell’acqua potabile e nei tini per il vino ed è classificato come interferente endocrino ( ovvero sostanze che possono entrare in conflitto con le sostanze ormonali dell’uomo) e può interferire anche con la tiroide."
La parte la trivi sull'articolo sotto.
E non venitemi a dire che questo BISFENOLO A BPA non è messo nei prodotti di plastica per AMMALARE ED ELIMINARE LE PERSONE, COME PROGETTATO A TAVOLINO da scienziati SCELLERATI ED IMMONDI.
Basta cliccare sul link, leggere la tabella e giudicate voi stessi.
Non ci vuole molta cosidetta: SCIENZA per capirlo, vero?

http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/bisfenoloAbpa.htm

01-03-11
SALUTE: DA OGGI STOP AL BISFENOLO A NEI BIBERON.
(ASCA) - Roma, 1 mar - Entra in vigore oggi 1° marzo il divieto alla fabbricazione nell'Unione europea di biberon contenenti Bisfenolo A (BPA), sostanza potenzialmente molto pericolosa. Il BPA e' ampiamente utilizzato nella produzione di biberon in plastica. Se il Divieto di fabbricazione parte dal 1° marzo il divieto di commercializzazione e importazione di biberon contenenti BPA scatta dal 1° giugno: lo stabilisce una direttiva Ue (2011/8/EU), adottata alla fine di gennaio.
''Oggi è una data molto significativa - afferma Eva Alessi, responsabile sostenibilità del WWF Italia - perché segna un traguardo importante anche per il WWF nella salvaguardia della salute pubblica e dell'ambiente.
L'obiettivo raggiunto è fondamentale perché riduce - ma non elimina - l'esposizione della parte più vulnerabile della nostra popolazione, i bambini, ad una sostanza di cui sono sempre più evidenti gli effetti avversi. Infatti nel valutare i rischi per i bambini, bisogna considerare, oltre alla contaminazione dovuta al contatto diretto del biberon con il latte, anche altri apporti derivanti dalla contaminazione ambientale dovuta all'uso del bisfenolo A come additivo delle plastiche in moltissimi altri oggetti''.
''Da anni il WWF, in accordo con la comunità scientifica, sollecita una regolamentazione più severa per gli interferenti endocrini (Ie) che impattano sulla vita dei bambini e degli adulti - aggiunge - e sono ormai considerati contaminanti ubiquitari. La lista degli Ie è lunga e comprende oltre al bisfenolo A anche, tra gli altri, le diossine, i ritardanti di fiamma utilizzati in apparecchiature elettroniche e nelle tappezzerie, nonché diversi pesticidi. Una crescente quantità di dati scientifici ritiene che il feto ed il bambino siano particolarmente a rischio anche in presenza di dosi di interferenti endocrini molto più basse di quelle che causano effetti nell'adulto e per questo urge che la UE metta in atto una regolamentazione più severa''.
Piccole quantità di BPA possono essere rilasciate dai biberon nel latte nel momento in cui questi contenitori vengono riscaldati a temperature elevate.

http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/bisfenoloa.htm

Un articolo sotto recita:
"Il corpo umano
Ma quanta acqua c’è nel nostro corpo?
L’acqua presente nell’essere umano mostra differenze notevoli secondo l’età, la costituzione, il tipo di alimentazione. Inoltre gli organi e i tessuti sono idratati in modo diverso uno dall’altro. Da giovani siamo decisamente più ricchi d’acqua, soprattutto nei tessuti molli, nella pelle e nei tessuti connettivi e sottocutanei. Crescendo il tenore d’acqua si riduce progressivamente da una media del 75% del bambino piccolo a circa il 50% nella terza età."
...quindi ritengo che bere ACQUA, meglio se DI RUBINETTO, sia molto importante, anzi importantissimo.
Purtroppo però si beve sempre troppo poco, ecco che allora mi permetto di sottoporre un articolo che elenca in modo chiaro dei segnali possono dirci senza ombra di dubbio che si è CARENTI di ACQUA.

La sete è il sintomo più evidente, ma come si può capire se si beve abbastanza acqua? Prestare attenzione a questi segnali è una preziosa indicazione.
L’idratazione è indispensabile per stare bene, d’altronde il corpo è composto in gran parte da acqua. Per capire se ne state bevendo abbastanza acqua, fate caso a questi 5 segnali.
Mal di testa e stanchezza
La sete è sicuramente il primo segnale che non state bevendo a sufficienza, ma esistono dei sintomi più difficilmente collegabili alla disidratazione come l’insorgere di mal di testa, la sensazione di stanchezza, la difficoltà di concentrazione e i capogiri. Ciò avviene perché se il quantitativo di acqua introdotto è insufficiente, il sangue viene irrorato con più difficoltà ed è meno ossigenato e il cervello, composto principalmente di acqua, ne fa le spese, come anche l’intera efficienza dell’organismo.
Pelle opaca e disidratata
Avete labbra screpolate e pelle secca? Bevete di più. L’acqua che ingerite va come prima cosa ad irrorare gli organi, poi a soddisfare il bisogno di idratazione della pelle. Se il quantitativo d’acqua bevuto è limitato la pelle non riuscirà ad avere un’adeguata idratazione e quindi apparirà secca.
Stitichezza
Non è un caso che si dica a chi soffre di stipsi di beve tanta acqua, l’acqua contribuisce alla corretta motilità intestinale a tutto beneficio della regolarità. Se siete stitici o se avete le feci molto dure è il caso di bere di più.
Colore scuro dell’urina
Fate mai caso al colore della vostra urina? Che sia scura la mattina al risveglio è normale, ma che continui ad esserlo anche nel corso della giornata, dopo aver bevuto, significa che non avete introdotto abbastanza acqua dal momento che risulta comunque molto concentrata. L’acqua la diluisce facendola diventare di un colore più tenue.
Crampi
Anche i crampi sono collegabili alla disidratazione. A questo sintomo devono fare particolare attenzione gli sportivi, soprattutto in estate, quando per via del sudore perdono molti liquidi e con essi preziosi sali minerali. Nel loro caso diventa fondamentale non solo bere acqua ma integrare i sali minerali persi.

http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/acquaidratazione.htm

Ormai siamo abituati a bere acqua da bottiglie in plastica,sia per comodità,sia perchè ci viene maggiormente proposta. Ecco La verità che si nasconde dietro.
Quante volte siete fuori e pensate: “Vorrei proprio bere dell’acqua adesso”. Per cui entrate in un negozio e ne comprate una bottiglia, in genere una di quelle leggere in PET, anche perché spesso non se ne trovano altre. È semplice portarsele dietro mentre si corre o si viaggia. E proprio su queste bottiglie l’organizzazione Storyofstuff ha realizzato un video informativo. Viene fuori abbastanza chiaramente quale sia l’impatto delle bottiglie di plastica sulle nostre vite. Di seguito i punti salienti:
Una situazione che conosciamo molto bene e che possiamo definire l’altro lato della medaglia: un paesaggio meraviglioso come quello di una spiaggia, pieno di rifiuti e bottiglie di plastica. Un ambiente pericoloso anche per gli animali, che possono soffocare a causa di questi scarti abbandonati in giro.
Perché mai beviamo l’acqua nelle bottiglie di plastica? Al giorno d’oggi sono in molti a sapere che i residui di olio che si usano per produrre la plastica sono dannosi per la salute. Durante un test a Detroit, negli Stati Uniti, è stato scoperto che le costose bottigliette da 2$ contengono in realtà una qualità d’acqua inferiore a quella erogata dal rubinetto e persino il sapore è più scadente. Ma allora come mai la gente continua a preferirle?
I produttori vendono le bottiglie d’acqua a un prezzo di mercato che è 2.000 volte superiore al costo dell’acqua del rubinetto. Chi pagherebbe 10.000€ per un panino solo perché è confezionato nella plastica? Negli anni Settanta le società che ottenevano i ricavi maggiori in questo mercato erano quelle che vendevano bibite analcoliche, come la Coca Cola.
Ma quando si scoprì che queste bevande non facevano bene, si riprese a bere l’acqua del rubinetto. Per far fronte a questo cambiamento nel comportamento di consumo, queste stesse società iniziarono a vendere acqua in bottiglia. Ma la reazione non fu delle migliori, alla gente sembrava che provassero a mettere in vendita l’aria. Per cui la domanda venne creata artificialmente. Si iniziò a insinuare il dubbio che bere acqua del rubinetto non fosse salutare e che l’uso migliore restasse quello per l’igiene della casa e della persona. Poi vennero associate al prodotto immagini piene di colori, con montagne incontaminate.
Foto che suggeriscono la purezza dell’acqua. Da notare il paradosso, essendo quella in bottiglia, semplicemente acqua del rubinetto filtrata. Per non parlare del contenitore in cui viene venduta: la plastica è uno dei fattori di maggior rischio per l’ambiente. Non può essere distrutta. Il problema principale sta nella produzione delle bottiglie. Le grandi quantità di petrolio richieste corrispondono a quelle necessarie per le automobili negli Stati Uniti. La diffusione a livello internazionale è poi un altro fattore, viene fuori un numero pazzesco se si considera che si usa una bottiglia ogni 2 minuti.
Il problema successivo è lo smaltimento: anche se c’è un simbolo per il riciclo sulle bottiglie, questi prodotti non vengono rigenerati poi così spesso.
L’80% delle bottiglie finisce nella spazzatura e ci vogliono circa 1.000 anni prima che si decompongano. Nel caso vengano bruciate si creano ulteriori disastri ambientali. Quando i resti vengono gettati nei cassonetti per il riciclo, succede che interi carichi di bottiglie vuote vengano trasportate fino all’India e restino in cumuli insieme ad altre. Anziché essere riciclate, vengono declassate a prodotti di qualità più bassa che, ovviamente, in un secondo momento, finiranno a loro volta nei cassonetti.
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Chi usa le bottiglie di plastica lo deve fare seguendo questi 3 passaggi: paura, tentazione e disinformazione. In molti posti, l’acqua del rubinetto (la peggior nemica dell’industria delle bibite) non si può bere, ma questo è causato, in parte, anche dalle fabbriche dove si processa l’imbottigliamento dell’acqua stessa. Eliminano i liquidi di scarto nei fiumi. Come si può fronteggiare quest’industria?

http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/acquavelenosa.htm

Generalmente è sconsigliabile l’acquisto di acqua in bottiglie di plastica. Questo sconsiglio non deriva soltanto dall’aspetto ecologico, ma anche per il bene della nostra salute. Ormai anche i sassi sanno che l’uso indiscriminato della plastica ha causato (e causa) non pochi danni all’ambiente. La plastica è una sostanza che il nostro pianeta fà fatica a metabolizzare, più o meno come un alimento che facciamo fatica a digerire.
Nel caso comunque si decida di bere l’acqua nelle bottiglie di plastica sarebbe opportuno controllare prima le etichette.
Perché
Le lettere presenti nel simbolo del riciclo, come PP e HDP, ci dicono tanto sulla plastica stessa. Questo è quello che bisogna sapere:
Se nell’etichetta c’è scritto PET o PETE (Polietilene tereftalato), la plastica delle bottiglie può aver contaminato l’acqua con metalli e sostanze chimiche in grado di influenzare l’equilibrio ormonale nel vostro corpo.
Se nell’etichetta c’è scritto HDP o HDPE (Polietilene ad alta densità), l’acqua presente nella bottiglia molto probabilmente non è stata contaminata da nessuna sostanza nociva.
Se nell’etichetta c’è scritto 3V o PVC (Cloruro di polivinile), non bisogna assolutamente bere quell’acqua. Questo tipo di plastica rilascia sostanze chimiche tossiche che influenzano il nostro equilibrio ormonale.
Se nell’etichetta c’è scritto LDPE (Polietilene a bassa densità) è molto strano. Perché l’LDPE è usato soltanto per fare i sacchetti di plastica.
Scritto da: Alessandro Pecora

http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/acquainplasticac.htm

L'acqua in bottiglia LEGGETE!!
L’acqua in bottiglia lasciata nella vostra automobile è molto dannosa!
È stata identificata come la causa più comune dell’elevato tasso di diossina nella formazione del cancro al seno. Un oncologo ha detto: “ le donne non dovrebbero bere l’acqua dalle bottiglie lasciate nelle automobili. Il calore reagisce con i prodotti chimici della plastica che libera la diossina nell’acqua.” La diossina è una tossina che trova un buon alloggio nel tessuto e genera il cancro al seno. Quindi dovreste essere molto prudenti e non bere mai l’acqua lasciata in automobile se c’è la bottiglia di plastica.
Fate passare il messaggio a tutte le donne che conoscete.
Abbiamo bisogno di diffondere queste informazioni che possono salvare delle donne! Utilizzate una borraccia in acciaio inossidabile o una bottiglia di vetro al posto di quella di plastica!
Fatelo sapere anche a chi una figlia o un figlio se vi pare!
Questa informazione circola dal centro medico dell’esercito. Non mettere i recipienti e gli imballaggi di plastica nel microonde. Né la bottiglia d’acqua nel congelatore. La diossina causa il cancro specialmente quello al seno. La diossina inquina tantissimo le cellule del vostro corpo. Non congelare le vostre bottiglie di plastica con l’acqua così che non liberi diossina dalla plastica.
Il primario della clinica del benessere nell’ospedale di Castle, Edward Fujimoto ha parlato della diossina ed è quindi malvisto. Egli ha detto non dovremmo mai riscaldare il nostro cibo nel microonde, soprattutto nei recipienti di plastica perché la combinazione delle alte temperature libera la diossina nel cibo e di conseguenza nel nostro corpo. Raccomanda invece di utilizzare recipienti di vetro come il pyrex o Corning o recipienti in ceramica, si ottiene lo stesso risultato ma senza diossina. La carne o le zuppe istantanee dovranno essere tolte dal recipiente e riscaldate con qualcos’altro. La carta non è malvagia ma non sapete cosa contiene. È più sicuro utilizzare il vetro soprattutto per riscaldare. Vi ricordiamo che i fast-food hanno modificato i loro imballaggi per diversi problemi di cui la diossina è una delle ragioni. È anche molto dannoso il film plastico (PVC) per rinvolgere e riscaldare il cibo nel microonde. È come una bomba atomica nel cibo, il calore eccessivo miscela la tossina velenosa del film ai cibi. È meglio coprire il cibo con un tovagliolo di carta.
Questo articolo dovrebbe essere inviato a tutte le persone importanti della vostra vita.
Postato 15th May 2011 da Patrizia Poliseno
http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/acquainplastica.htm

L’acqua in bottiglia lasciata nella vostra automobile è molto dannosa!
È stata identificata come la causa più comune dell’elevato tasso di diossina nella formazione del cancro al seno.
Un oncologo ha detto: “ le donne non dovrebbero bere l’acqua dalle bottiglie lasciate nelle automobili.
Il calore reagisce con i prodotti chimici della plastica che libera la diossina nell’acqua.” La diossina è una tossina che trova un buon alloggio nel tessuto e genera il cancro al seno. Quindi dovreste essere molto prudenti e non bere mai l’acqua lasciata in automobile se c’è la bottiglia di plastica. Fate passare il messaggio a tutte le donne che conoscete.
Abbiamo bisogno di diffondere queste informazioni che possono salvare delle donne! Utilizzate una borraccia in acciaio inossidabile o una bottiglia di vetro al posto di quella di plastica!
Questa informazione circola dal centro medico dell’esercito. Non mettere i recipienti e gli imballaggi di plastica nel microonde. Né la bottiglia d’acqua nel congelatore. La diossina causa il cancro specialmente quello al seno. La diossina inquina tantissimo le cellule del vostro corpo. Non congelare le vostre bottiglie di plastica con l’acqua così che non liberi diossina dalla plastica. Il primario della clinica del benessere nell’ospedale di Castle, Edward Fujimoto ha parlato della diossina ed è quindi malvisto. Egli ha detto non dovremmo mai riscaldare il nostro cibo nel microonde, soprattutto nei recipienti di plastica perché la combinazione delle alte temperature libera la diossina nel cibo e di conseguenza nel nostro corpo. Raccomanda invece di utilizzare recipienti di vetro come il pyrex o Corning o recipienti in ceramica, si ottiene lo stesso risultato ma senza diossina.
La carne o le zuppe istantanee dovranno essere tolte dal recipiente e riscaldate con qualcos’altro. La carta non è malvagia ma non sapete cosa contiene. È più sicuro utilizzare il vetro soprattutto per riscaldare.
Vi ricordiamo che i fast-food hanno modificato i loro imballaggi per diversi problemi di cui la diossina è una delle ragioni. È anche molto dannoso il film plastico (PVC) per rinvolgere e riscaldare il cibo nel microonde. È come una bomba atomica nel cibo, il calore eccessivo miscela la tossina velenosa del film ai cibi. È meglio coprire il cibo con un tovagliolo di carta.

http://acidoascorbico.altervista.org/prova03/Immagini/acquainplasticab.htm

Abbiamo già parlato nei mesi scorsi delle acque minerali, di quelle italiane distribuite negli Stati Uniti (con una analisi dettagliata di tutti gli elementi presenti e non segnalati in etichetta, a questo link l’articolo completo) ma soprattutto degli alti consumi in Italia (siamo primi in Europa) e di uno studio della EuroGeoSurveys di cui vi abbiamo già parlato e in cui si faceva notare come le acque minerali europee godano di buona qualità e quelle italiane siano sopra la media europea, eccetto casi particolari – diversi da nazione a nazione – in cui è stata riscontrata una presenza elevata ad esempio di Uranio in Repubblica Ceca e Slovacchia ma anche in Italia (qui il nostro articolo). Torniamo a parlare della ricerca della EuroGeoSurveys (che ripetiamo, riguarda i dati delle analisi effettuate nel 2008 su 1.785 campioni di acqua in bottiglia acquistati nei supermercati di tutto il continente e provenienti da 1.247 diverse sorgenti situate in 38 diversi paesi europei). Tra le 158 marche di acque minerali italiane analizzate in alcuni casi i valori di alcuni metalli pesanti risulta più alto rispetto a quelli previsti per l’acqua potabile del rubinetto (ricordiamo, l’acqua di rubinetto ha dei limiti molto più restrittivi rispetto a quelli ammessi dalla legge sulle minerali – d.m. del 29/12/2003). Quindi nessun allarmismo, o almeno nessun allarme per chi beve saltuariamente le acque minerali, mentre se non si soffre di particolari patologie (per cui è prescritto l’utilizzo di un determinato tipo di acqua piuttosto che un’altra) e si beve quotidianamente un’acqua minerale ricca di una o più sostante potenzialmente tossiche, allora bisogna fare più attenzione. Nel grande atlante europeo delle acque si possono riscontrare tra le 158 marche italiane alcuni valori più alti rispetto a quelli dell’acqua del rubinetto (per cui vale sempre il discorso che la migliore acqua rimane quella pubblica, sicura, controllata e gratuita) e rispetto alle linee guida dell’OMS. Vediamo nel dettaglio:

Toka (Fonti del Vulture – PZ): presenza di Boro (un oligoelemento essenziale per la salute delle ossa: funzione principale del boro è quella di garantire un buon assorbimento del calcio nel corpo. La normale alimentazione fornisce il giusto apporto di questo oligoelemento. Bagni in acque con alta concentrazione di Boro possono esser d’aiuto nel trattamento di malattie della pelle come la psoriasi. Secondo alcune ricerche, a lungo termine dosi eccessive di Boro possono incidere negativamente sulla riproduttività maschile) nella quantità di 1170 mcg/litro (500 mcg/l è il valore di riferimento per l’Organizzazione Mondiale della Sanità mentre per le acque potabili in Italia il valore è entro i 1.000 mcg/l). Quindi ben sopra i valori di riferimento sia italiani che internazionali.
Uliveto, Ferrarelle, Acqua Claudia, Sveva, Sandalia, San Martino e acqua Fonte Chiara: in questi casi i valori più alti di Boro (in questo caso a differenza dell’acqua Toka, tutti sotto i 1.000 mcg/l, quindi per la legge italiane rientrano tutte nelle acque potabili) sono: 536 mcg/l per Fonte Chiara, 697 mcg/l per acqua Sveva, 738 mcg/l per acqua Claudia, 847 mcg/l per acqua San Martino, 699 mcg/l per Sandalia e 548 mcg/l per acqua Uliveto.
Questione Nitrati: i valori di legge prevedono un dosaggio di 45 mg/l, ridotto a 10 mg/l se l’acqua minerale è utilizzata per l’alimentazione dei neonati (come spesso riportato in etichetta dai produttori). Secondo la ricerca europea, in Italia sono diverse le acque minerali che superano i 10 mg per litro e che quindi sono sconsigliate per la prima infanzia, eccole (in ordine di concentrazione): acqua Egeria (Sorgente Egeria, Roma – 35.10 mg/l), acqua Galvanina (Sorgente Galvanina, Rimini – 34.90 mg/l), Toka (Fonti del Vulture – 34 mg/l), Santa Maria (località Santa Maria Zappulla – 30 mg/l), fonti di Orvieto (20.50 mg/l), Tamara (Fonte Eleonora, Nuoro – 18.70 mg/l), Eleonora (Fonte Eleonora, Nuoro – 18.20 mg/l), Vivien (Sorgente Traficante, Rionero in Vulture – 17.40 mg/l), acqua Paradiso (sorgente Corte Paradiso, Udine – 16.50 mg/l), Fonte Aura (Sorgente Fonte Aura, San Gemini, Terni – 16.10 mg/l), Isola Antica (Macomer, Nuoro – 16 mg/l), Lughentina (Fonti di Sardegna – 15.80 mg/l), Candida (Macomer, Nuoro – 15.40 mg/l), Funte Fria (Macomer, Nuoro – 14.90 mg/l), Santafiora (Sorgente in Monte S. Savino, Arezzo – 13.05 mg/l), Goccia Viva (12.90 mg/l), Smeraldina (Sorgente Smeraldina. Monte di Deu, Sassari – 12.20 mg/l), Luna (Sorgente Luna. Primaluna, Lecco – 11.50 mg/l), Col Fabrizia (10.23 mg/l).
Nitriti: i nitriti sono sostanze tossiche che, legandosi all’emoglobina (la proteina del sangue che trasporta l’ossigeno ai tessuti) ostacolano l’ossigenazione. Particolarmente a rischio sono i neonati, nei quali la scarsa ossigenazione può causare difficoltà respiratorie e, in casi estremi, asfissia (morbo blu). Il limite per legge nelle acque minerali è di 0.02 mg/litro. In questo caso alcune acque minerali italiane superano questo limite: Levissima (Cepina Valdisotto, Sondrio – 0.131 mg/litro), acqua Cime Bianche (Vinadio, Cuneo – 0.132 mg/l), Sandalia (Villasor, Cagliari – 0.160 mg/l), Recoaro (Recoaro Terme, vicenza – 0.097 mg/l), acqua Paradiso (Paradiso di Pocenia, Udine – 0.057 mg/l), Fonte Tavina (Fonte Tavina. Salò, Brescia – 0.023 mg/l), Boario (Boario Terme, Brescia – 0.021 mg/l), Sorgente dell’Amore (Fonte di Grimaldi. Grimaldi, Cosenza – 0.021 mg/l). Il gruppo Sanpellegrino (in riferimento ai valori di Nitriti per l’acqua Levissima) chiarisce alla rivista ilSalvagente – che ha pubblicato questi dati – che ‘nelle certificazioni emesse dalle Asl e dall’Università di Pavia viene da sempre rinvenuta nell’acqua Levissima una concentrazione di nitriti regolamentare, inferiore a 0,002 mg/l’ e pertanto viene imputato ad una ‘svista’ il valore riportato dalla tabella dell’atlante europeo delle acque minerali.
Acqua di Nepi (Nepi, Viterbo): per questa nota acqua minerale (gruppo San Benedetto) il valore anomalo riscontrato è stato quello del Berillio (una sostanza molto tossica, classificata tra le sostanze cancerogene di classe A dall’Environmental Protection Agency – USA – che non dovrebbe superare i 4 mcg/l), nella quantità di 4.69 mcg/litro (non esistono attualmente dei limiti per questa sostanza in Italia nè in Europa). A questo si aggiunge anche una eccessiva presenza di Alluminio (237 mcg/l contro i 200 mcg/l consentiti per le acque potabili) e di Fluoro (1.64 mg/l contro 1.5 mg/l consentiti per le acque potabili e per la prima infanzia). In questo caso non mancheremo di pubblicare, appena disponibili, le nuove analisi che il gruppo sta effettuando sull’acqua di Nepi e che verranno rese note in autunno.
Acqua Claudia (Anguillara Sabazia, Roma) Egeria, Lavaredo e Sandalia: come per l’acqua di Nepi (le due fonti si trovano a circa 30 km di distanza l’una dall’altra) anche nell’acqua Claudia è stata riscontrata una presenza eccessiva di Fluoro (1.52 mg/l contro 1.5 mg/l consentiti). Stesso discorso per la fonte romana dell’acqua Egeria (1.71 mg/l). 1.75 mg/l di Fluoro sono stati invece riscontrati nell’acqua Lavaredo (S. Candido, Bolzano). Ma il dato più ‘importante’ è stato riscontrato dall’acqua Sandalia (Villasor, Cagliari), con una presenza di Fluoro di ben 7.93 mg per litro.

[ QUI il PDF con le analisi complete delle acque minerali italiane * ]
I dati smontano in parte le convinzioni di molti consumatori per cui l’acqua minerale venduta in bottiglia è migliore (in termini qualitativi e di controlli) di quella del rubinetto, ma allo stesso tempo a parte alcune eccezioni (soprattutto se si utilizza l’acqua per l’alimentazione del neonato) non sono emersi dati così allarmanti (calcolando che in Italia sono oltre 300 le fonti di acque minerali naturali e pochi i casi citati di superamento limiti). Non mancheranno nuove analisi (una è in corso proprio in un laboratorio del Centro Italia) sulle acque minerali e probabilmente nemmeno quelle di verifica di diverse aziende coinvolte nella ricerca. Il nostro Staff è molto sensibile all’argomento ed è possibile contattarci per segnalarci ulteriori ricerche o segnalazioni.
[ * dati progetto Atlante Europeo dell’EuroGeoSurveys Geochemistry Expert Group pubblicati nel maggio 2010 dalla rivista ‘Le Scienze’ ]

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il link è: http://news.klikkapromo.it/2011/07/acque-minerali-italiane-valori-oltre-i-limiti-per-diverse-marche-su-acqua-di-nepi-nuove-analisi/

 

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