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In Italia esiste una legge, la 185/90, che favorisce il controllo sull'esportazione di armi e che, tra l'altro, vieta il commercio verso i Paesi i cui governi sono responsabili di accertate violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti dell'uomo.

 

In questi giorni il parlamento sta discutendo un decreto di legge che ne limiterebbe molto l'efficacia, diminuendo i controlli e favorendo di fatto la produzione e l'esportazione.

 

Emergency ha aderito, insieme con molte altre associazioni, alla campagna promossa dal settimanale Vita "Difendiamo la 185". A questo indirizzo potrete trovare tutte le informazioni in merito:

 

http://web.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=13497

 

Le associazioni che aderiscono stanno anche preparando un appello da inviare ai parlamentari affinchè la legge non venga modificata, e appena sarà pronto lo metteremo on-line in internet.

 

Nel frattempo potete aderire mandando una mail a Vita, come indicato nel loro sito.

 

Cosi dice l'art. 1 della 185/90: L'esportazione, l'importazione e il transito di materiale di armamento nonchè la cessione delle relative licenze di produzione devono essere conformi alla politica estera e di difesa dell'Italia. Tali operazioni vengono regolamentate dallo Stato secondo i principi della Costituzione repubblicana che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

 

Ancora una volta vogliamo tutti insieme impedire che il nostro paese si renda complice all'uccisione di molte persone inermi, producendo e fornendo strumenti di morte. Come nel 1997, quando, tutti insieme, siamo riusciti a far passare la legge per la messa al bando delle mine antiuomo.