Magna Grecia, viaggio verso le Origini
Piatto di ceramica offerto in dono al Prefetto dell'isola di Eubea dal "Centro di Ricerche Storiche d'Ambra", che lo aveva fatto realizzare ed ornare con decorazioni tardo-geometriche di provenienza euboica dell'VIII s.a.C., ritrovate disegnate su cocci di ceramica negli scavi archeologici di Lacco Ameno.. Nell'interno vi è scritto: Calcide: Eretria: Pithecusa: Aenaria: Isola d'Ischia. |
Greci euboici e Ischitani, gemellaggio culturale
Benvenuti fratelli nella vostra città, vostra patria – ha
detto il sindaco di Calcide, Ghianni Spano, accogliendo la delegazione
ischitana.
Gli Ischitani e i Greci euboici, pur vantando gli stessi antenati (nell’VIII
sec. a.C. gruppi di cittadini greci, provenienti da Calcide e da Ereteria
popolarono l’Isola d’Ischia e fondarono Pithecusa, primo insediamento greco
in Occidente), non si erano mai incontrati.
A colmare questa “lacuna” storica ha provveduto Nino d’Ambra con il suo
“Centro di Ricerche Storiche d’Ambra”, concordando con il Ministero degli
Esteri di Grecia un incontro tra una delegazione ischitana e le Autorità
dell’isola di Eubea, a conclusione di un viaggio turistico-culturale
attraverso le principali città che ricordano la Grecia antica.
Lo storico incontro è avvenuto il 19 settembre u.s.
Il pullman isolano, già prima di entrare in città, era atteso da una staffetta
della polizia che l’ha scortato fino all’Hotel Palliria, dove era stata
allestita la sala di riunione per il ricevimento.
Hanno ricevuto gli ospiti, tra gli altri:
- Il Prefetto dell’isola di Eubea in rappresentanza del Primo Ministro
ellenico e della Regione;
- il Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Eubea;
- il Sindaco di Calcide;
- il capo della Polizia della Regione;
- il delegato degli insegnanti della Regione;
- il presidente dell’Ospedale comunale;
- il rappresentante dell’Ordine dei Giornalisti;
- il direttore del giornale “Evoicos Chronos”;
- il delegato dell’Istituto dell’Autogestione di tutta la Regione;
- un inviato del Sindaco della città di Kimy (comune dell’Eubea gemellato con
Bacoli);
- una rappresentanza dei consiglieri comunali di Calcide.
Il Prefetto, il Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Eubea
ed il Sindaco di Calcide hanno preso la parola rivolgendo espressioni di
fratellanza e di gratitudine al gruppo ischitano e ringraziando l’avv.
d’Ambra per la storica iniziativa che – hanno affermato – dovrà essere
foriera di più stretti legami tra i due popoli discendenti dagli stessi
antenati.
Il Sindaco di Calcide ha, fra l’altro, accettato l’invito del Sindaco di
Lacco Ameno a presenziare, con una delegazione, alla prossima apertura del Museo
di Villa Arbusto.
Gli Ischitani hanno portato e letto messaggi dei Sindaci dei Comuni isolani, del
Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Napoli, del Presidente
dell’Azienda Turismo.
L’avv. d’Ambra, titolare del “Centro di Ricerche Storiche d’Ambra”,
promotore e organizzatore dello storico incontro, ha illustrato i motivi
storico-culturali che lo hanno ispirato.
Ha concluso gli interventi il Prefetto di Eubea, Kontomaris Eftihis, massima
autorità della Regione, portando preliminarmente agli ischitani il saluto del
Primo Ministro greco Andrea Papandreu. Ha avuto parole di particolare
apprezzamento nei confronti dell’avv. d’Ambra per l’iniziativa ed ha
inviato in dono un piatto di ceramica al Presidente della Provincia di Napoli
che, a sua volta, gli aveva inviato una riproduzione del Palizzi.
Dopo il “meeting”, la delegazione ischitana è stata ospite gradita per
tutta la giornata del Sindaco di Calcide e dei consiglieri comunali, che si sono
prodigati in mille modi, tra affettuosità e gentilezze veramente al di sopra di
ogni immaginazione.
Uno dei momenti più importanti è stata la visita al nuovo Museo di Eretria,
ancora in corso di allestimento, dove si respirava aria archeologica pithecusana.
I messaggi
Mi associo con piacere all’iniziativa dell’avv. Nino
d’Ambra. Dopo secoli di storia la possibilità di rivedere e studiare i luoghi
ove nacquero i nostri ascendenti è un’occasione che va colta a volo.
A Lei, quindi, giunga il saluto mio e della popolazione che rappresento, con la
certezza che un gemellaggio storico tra Calcide e l’isola d’Ischia sia
foriero di futuri e proficui approcci.
Giuseppe Gaudioso
Sindaco di Barano
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Da codesta città partirono, oltre 27 secoli addietro, coloro
che, per primi, posero piede sulla nostra isola realizzando quella prima colonia
ellenistica che poi, nei secoli, ha dato origine anche alla nostra cittadina.
Nel momento in cui un gruppo di isolani si accinge a compiere un viaggio, con
finalità culturali e turistiche, in codesta città mi è oltremodo gradito far
pervenire a Lei ed attraverso Lei a tutti i Calcidesi un affettuoso saluto da
parte dei cittadini di Casamicciola Terme, discendenti dagli stessi Vostri
Antenati.
Giuseppe Iacono
Sindaco di Casamicciola Terme
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Colgo l’occasione dell’incontro, promosso dal Centro di Ricerche Storiche
d’Ambra, tra Lei ed un gruppo dell’Isola d’Ischia, per salutare nella
Popolazione di Calcide e di Eretria i fratelli della comune origine, se pur
risalente all’VIII sec. a. C.
Sono sicuro che l’incontro non sarà un’occasione qualsiasi, se pur
piacevole, ma la prima per più stretti legami tra le popolazioni dell’isola
di Eubea e quella dell’isola d’Ischia, non dimenticando che la civiltà
ellenistica si diffuse in Occidente ponendo il primo passo sull’antica
Pithecusa, oggi Isola d’Ischia.
Aderendo alla storica e suggestiva iniziativa, La saluto, caro Sindaco, assieme
ai miei concittadini, che saranno vicino ai Suoi in spirito il 19 settembre,
giorno dell’appuntamento.
Gaetano Colella
Sindaco di Forio
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Sono il sindaco di Lacco Ameno, la cittadina dell’isola
d’Ischia sorta e sviluppatasi nella località in cui i suoi lontani antenati
fondarono la colonia di Pithecussai, avviando, prima ancora della fondazione di
Roma, quel movimento di trasmissione di tecnologia e di cultura che fu poi
insostituibile riferimento per tutta la civiltà europea.
Da un illustre studioso la colonia fondata dai Calcidesi fu definita una
Singapore antica per l’importanza delle relazioni commerciali e culturali che
ebbero come centro Pithecussai.
“Crocevia del mondo antico” fu di recente definita la stessa colonia da
parte del prof. David Ridgway, uno degli scopritori delle vestigia più
significative lasciate dalla lunga ed operosa dimora dei Greci di Calcide nella
nostra Isola.
Mentre qui a Lacco Ameno è in avanzato corso di allestimento un Museo
archeologico, nel quale saranno offerti alla facile lettura dei turisti di tutto
il mondo che annualmente frequentano l’isola d’Ischia gli oltre diecimila
reperti venuti fuori dall’acropoli, dalla necropoli e dalle officine
metallurgiche di Pithecussai, giunge opportuno e simpatico l’incontro che la
ufficialità di Calcide si appresta ad avere con una rappresentanza di ischitani
in visita in Grecia.
Nell’inviarle, egr. Sindaco, in omaggio una copia dell’ultima pubblicazione
del predetto prof. Ridgway quale testimonianza dell’antico rapporto tra le due
popolazioni, auspico che la imminente inaugurazione del Museo in allestimento
possa essere onorata dalla presenza di una delegazione di Calcide con a capo il
suo Sindaco, primo momento di un possibile gemellaggio tra le due Comunità.
Vincenzo Mennella
Sindaco di Lacco Ameno
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L’Amministrazione Provinciale di Napoli coglie questa
favorevole occasione per inviare a Lei, Sindaco del capoluogo di Eubea, un
fraterno saluto per quelle popolazioni, discendenti dai nostri stessi Antenati,
con preghiera di trasmissione ai rispettivi rappresentanti.
Iniziative come questa del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra sono non solo
occasione di arricchimento culturale, ma soprattutto stimolanti una maggiore
conoscenza fra gruppi etnici diversi, presupposto indispensabile pe ricostruire
la pace nel mondo.
Sono certo che l’appuntamento del 19 p.v. che “fissarono” i nostri comuni
Antenati 2.744 anni addietro, sarà l’inizio di più stretti legami tra le
nostre rispettive popolazioni tendenti ad una maggiore fratellanza.
Franco Iacono
Presidente Amministrazione Provinciale di Napoli
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La meritoria iniziativa del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra di far incontrare, a 2730 anni di distanza, gli antenati dei primi abitanti dell’isola d’Ischia, ci offre l’occasione per indirizzare i sensi di fraterna amicizia – che devono legare due grandi popoli, come quello greco ed italiano – e per rilevare come i cittadini di Serrara Fontana abbiano, intatti, nella loro cultura e tradizione, gli insegnamenti dei Calcidesi che, nell’VIII a. C., popolando le nostre terre, dettero inizio alla civilizzazione dell’Occidente.
L’arte di navigare i mari, con coraggio e perizia, è immutata nei cittadini di S.Angelo, così come la coltura della vite e la produzione del vino è radicata nei contadini delle zone “alte” di Serrara e Fontana.
La riscoperta delle proprie “radici” è un fatto importante per un popolo e scoprire che il popolo d’Ischia ha siffatte, qualificanti “radici” ci sprona ad operare sempre meglio, nel ricordo di quei primi colonizzatori venuti, su leggere navi, dalle lontane terre di Calcide.
Giovanni Iacono
Sindaco di Serrara Fontana
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Sono particolarmente lieto di inviare il saluto dell’ente
turistico dell’isola d’Ischia alla popolazione di Calcide; saluto che è
accompagnato tuttavia dall’amarezza di non aver potuto partecipare
personalmente alla visita promossa dal benemerito Centro di Ricerche Storiche
d’Ambra.
La ricerca delle proprie radici credo che sia uno dei desideri dell’uomo e
l’occasione che si presenta di poter stabilire un contatto con gli antenati di
Ischia è particolarmente suggestivo e venato di commozione.
Oggi porto un saluto da lontano, con la speranza, però, di un incontro a breve
termine qui ad Ischia, dove Lei, Signor Sindaco, sarà sempre ospite gradito.
Auguro a Lei ed ai suoi concittadini ogni fortuna e benessere e con tali
sentimenti mi unisco a Calcide ed ai Calcidesi in un ideale cordiale abbraccio.
Umberto Di Meglio
Presidente Azienda Turismo
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Il significato dello storico incontro
[illustrato da Nino d’Ambra]
«Desidero innanzitutto ringraziare, per
l’affettuosa accoglienza, le Autorità e i cittadini presenti, e precisar che
i messaggi testè letti (dei Sindaci dei Comuni dell’isola d’Ischia, del
Presidente dell’Azienda di cura ,soggiorno, turismo, del Presidente della
Provincia di Napoli) sono stato inviati tutti al Sindaco di Calcide perché,
prima di partire dall’Italia, non sapevamo di registrare sì alto onore
nell’essere ricevuti da così tante e qualificate Autorità. Ma io sto qui non
solo per salutare voi e tutti i cittadini dell’Eubea, ma soprattutto per
mantenere fede ad un appuntamento che i nostri comuni Antenati presero 2744 anni
fa, allorché posarono il primo piede nell’isola d’Ischia, allora chiamata
Pithecusa: quanti di loro non riuscirono a realizzare l’umano desiderio di
rivedere la terra d’origine.
Noi sentiamo oggi le stesse emozioni che sentono gli emigrati
quando ritornano alla propria terra. Questo è uno dei grandi risultati
dell’approfondimento storico delle proprie origini. La storia riesce ad
annullare il tempo e ci fa sembrare tanto recenti avvenimenti che pur sono
accaduti circa ventotto secoli addietro.
A voi il nostro ringraziamento, a voi per loro,
per quegli umili coloni a cui va il merito maggiore se oggi la nostra Isola ha
raggiunto livelli sociali così avanzati: un buon seme che ha resistito alle
avversità del tempo!
Ma forse non è solo l’isola d’Ischi che deve ringraziare gli
antichi abitanti dell’Eubea, principalmente quelli delle città di Calcide e
di Eretria, per il grande apporto di civiltà e di cultura, ma tutta l’Europa,
perché proprio dall’Eubea partirono tre “novità”socio-culturali
importantissime, che informarono tutta la civiltà occidentale: l’idea della
città-stato, la scrittura e la rappresentazione artistica della figura umana
(come acutamente hanno sottolineato gli archeologi proff. Giorgio Buchner e
David Ridgway).
Negli scavi che benemeriti hanno eseguito nell’Isola d’Ischia sono stati
rinvenuti oltre diecimila reperti – di cui una buona percentuale di
provenienza da Calcide ed Eretria -: oggetti della natura più varia: di uso
domestico, di lavoro, di culto, di pietà per i defunti, ecc…., ma il fatto più
significativo, quello che maggiormente ci ha bene impressionati, è di non aver
trovato armi, né pugnali né spade. Questo vuol dire che i nostri
comuni Antenati vennero in pace. Per noi mettere in luce ciò è di estrema
importanza, specie oggi allorché l’esigenza di pace è generale e la si legge
con evidenza negli occhi dei diseredati e in quelli di uomini di buona volontà.
Gli antichi euboici insegnarono e tramandarono, fra l’altro, l’arte di
lavorare il ferro e l’arte della ceramica. Con il “Centro di Ricerche
Storiche d’Ambra” abbiamo ricostruito questo piatto di ceramica ed ornato
con decorazioni tardo-geometriche (dell’VIII s. a.C. di provenienza euboici)
disegnate su cocci di creta rinvenuti negli scavi archeologici di Lacco Ameno;
piatto che abbiamo portato per donarlo alla popolazione di Eubea, nella
significazione ideale di una continuità storica.
Nell’interno vi abbiamo scritto i nomi di città importanti per
la nostra storia e per la nostra origine CALCIDE:ERETRIA:PITHECUSA:AENARIA
:ISOLA D’ISCHIA.
Calcide ed Ereteria furono le due città che popolarono stabilmente per la prima
volta l’isola d’Ischia; Pithecusa è il nome che le dettero i greci euboici;
Aenaria è quello dei romani; Isola d’Ischia è il nome attuale. Con le due
date: 750 a.C., quando presumibilmente gli Euboici popolarono in massa Pithecusa
per la prima vola, e 1984, anno di questo storico incontro.
Questo piatto decorato a mano (eseguito da un
nostro bravissimo artigiano, Taki da Forio) che, a nome del “Centro di
Ricerche Storiche d’Ambra” desidero donare a Lei, signor Prefetto, quale
rappresentante di tutta l’isola di Eubea, vuole essere anche una dimostrazione
tangibile che quell’arte della ceramica, insegnata ai loro discendenti dai
nostri comuni Antenati, nella nostra terra non è stata dimenticata.
Infine ho da segnalarvi un particolare che certamente vi farà
piacere conoscere: nell’isola d’Ischia abbiamo una contrada chiamata
Kalimera (buon giorno in lingua greca), che dall’VIII s. a.C. non ha mai
cambiato nome anche perciò noi ricordiamo di continuo i nostri rapporti di
origine con l’isola di Eubea e la Grecia.
Vorrei concludere con l’abbracciare Lei, sig. Prefetto (se me lo permette),
con un abbraccio che vuole essere ideale tra la popolazione dell’isola
d’Ischia e la popolazione dell’isola di Eubea, un abbraccio che vuol dire
ritrovarsi dopo tanti secoli, nel ricordo, che la storia ci rende vivo, di tanti
nostri antichi antenati a cui la lontananza e le circostanze della vita non
permisero di ritrovarsi e di riabbracciarsi.
Con gli stessi sentimenti abbraccio il Sindaco di Calcide a cui
dono, sempre a nome del “Centro di Ricerche Storiche d’Ambra”, un libro
dove sono raffigurate le località più belle e suggestive dell’isola
d’Ischia. Se avessimo saputo di avere l’onore di essere ricevuti da tutte
queste esimie Autorità, avremmo provveduto a portare ricordi per tutti. E’
stata una graditissima sorpresa incontrarvi così numerosi ed autorevoli: ne
siamo molto lieti anche se alquanto imbarazzati.
Grazie, fratelli, per la magnifica accoglienza.»
Nino d’Ambra
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Il saluto del Sindaco di Calcide
« Benvenuti fratelli nostri nella vostra città,
vostra patria. I miei collaboratori, consiglieri ed assessori, vi danno il
benvenuto non nella nostra città ma nella vostra patria.
Purtroppo la nostra isola ha avuto la disgrazia, negli anni
passati, di perdere il legame che aveva con tanti suoi figli. Perché
sfortunatamente qui, da noi, abbiamo avuto per quattrocento anni l’invasore,
pertanto non abbiamo potuto avere legami con voi. Oggi che abbiamo avuto
l’onore di accogliere voi, figli e fratelli, siamo felici e commossi. Siamo
sicuri che questo sarà l’inizio di un legame profondo e più duraturo, legame
che porta agli uomini pace e serenità.
La nostra comunità farà del suo meglio per promuovere un
gemellaggio tra le nostre popolazioni. Saremo felici se potremo essere presenti
alla inaugurazione del vostro Museo (archeologico di Lacco Ameno).
Speriamo che così potremo fare del nostro meglio anche per aiutare i nostri
fratelli di Cipro che si trovano ancora sotto l’invasore, mentre alcuni di
loro sono pure scomparsi. Sono loro fratelli come siamo noi, noi e voi; hanno
bisogno anche del vostro aiuto per essere di nuovo liberi.
La città dio Calcide vi prega di considerarvi come onorati ospiti:
perché qui sarebbe assurdo che i figli ritornassero alla loro patria e non
avessero una ospitalità adeguata. Solo ci dispiace che il tempo è così breve
e non possiamo fare tutto quello che dovremmo.
Sui vostri doni c’è la vostra volontà ed il vostro desiderio di visitare la
vostra patria di un tempo: ci sentiamo onorati.
Sperando per voi che avrete un buon soggiorno qui, vi do il
benvenuto assieme agli assessori ed ai consiglieri comunali. Vi prego di
trasmettere i nostri messaggi a tutti i Comuni dell’Isola d’Ischia e di
assicurare gli ischitani che noi cercheremo di fare il nostro meglio per rendere
questi legami più stretti.
Benvenuti fratelli in patria.»
Ghianni Spano
Sindaco di Calcide
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L’Intervento del Prefetto
Dopo il Sindaco ha preso la parola Ghianni Mploukidi,
presidente dell’Unione dei Comuni dell’Eubea che ha porto il benvenuto agli
ospiti a nome di tutte le Amministrazioni municipali dell’Isola. Si è
complimentato con la Delegazione ischitana per gli studi storici effettuati e
per l’amore verso la storia che ci aiuta – ha detto – a conoscere il
passato, presupposto per andare avanti meglio nel futuro.
Ha concluso gli interventi il Prefetto dell’Isola di Eubea Eftihis Kontomaris
(la più alta Autorità presente allo storico incontro), col porgere
preliminarmente agli Ischitani il saluto del Primo Ministro greco Andreas
Papandreu. Si è detto lieto di trovarsi fra delegati e rappresentanti di
Amministrazioni locali, proprio in un momento in cui il Governo greco aveva
intrapreso concrete iniziative per rilanciare e potenziare i poteri municipali,
iniziative che avrebbero investito tutti i settori, specie quelli culturali.
Vi ringrazio per il vostro dono –ha continuato il Prefetto – lo terrò
sempre in Ufficio, l’Ufficio del Prefetto dell’Eubea, così tutto il popolo
dell’Isola potrà ammirarlo. Mi voglio congratulare con l’avv. d’Ambra per
questa storica iniziativa e spero che la sua opera progredirà con risultati
sempre migliori, ogni giorno di più, a vantaggio dell’isola d’Ischia ed
anche per i suoi successi personali. Vorrei sottolineare, a titolo personale e
al di fuori della carica, che essendo io dell’isola di Corfù mi sento più
vicino agli Italiani; perché, come è noto, l’isola di Corfù ha avuto
l’influenza italiana, del vostro popolo. Pertanto mi sento doppiamente lieto
nel trovarmi qui a darvi il benvenuto.
Anch’io ho delle scuse da fare come il prof. d’Ambra, in quanto nemmeno io
conoscevo i particolari dell’incontro. Avrei un piccolo dono per il
rappresentante della Provincia di Napoli: un piatto dove è raffigurato
l’antico sfondo della città di Calcide con i saluti da portare al Presidente
della Provincia.
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Al termine dell’incontro l’avv. Nino d’Ambra, a nome del Centro di
Ricerche Storiche d’Ambra, ha inviato un messaggio di saluto e di
ringraziamento all’archeologo prof. Giorgio Buchner che con i suoi studi e le
sue ricerche appassionate ha fortemente contribuito a creare quella sensibilità
storica, lievito dell’iniziativa.
Dalla nave che la riportava in patria, la Delegazione ischitana inviava al Prefetto dell’isola di Eubea, via etere, il seguente messaggio: Lasciando la Grecia rinnoviamo saluto di Pithecusa a Lei et popolazioni Evia.
(Nino d’Ambra “La Rassegna d’Ischia”, novembre 1984)
<<......Tra i numerosi viaggi fatti da d'Ambra all'estero, non posso tacere quello -molto romantico- realizzato in Grecia nel settembre 1984 con una cinquantina di ischitani, per incontrare gli abitanti di Calcide nell'isola di Eubea, i cui progenitori sarebbero stati, nel lontano secolo VIII a. C., fondatori della greca Ischia,, cioè Pithecusa, avvenimento di grande importanza storica e culturale, che mi richiama alla mente un altro viaggio in Grecia, quello di Gabriele d'Annunzio ed Eduardo Scarfoglio, a bordo dello yacht Fantasia alla ricerca delle origini della civiltà, poi cantata dal poeta nel "Viaggio verso l'Ellade sacra", prima parte di "Maia" (1895), una delle Laudi del Cielo, del Mare, della Terra, degli Eroi.........>> tratto dal testo "Rassegna sulla Storia recente dell'Isola d'Ischia" del prof. Michelangelo Mendella, [docente di Storia Contemporanea presso l'Università di Napoli] ,Napoli 1994, pag.13. |