12 domande sulla sessualitá

Gruppo Biblico di Evangelizzazione



12 domande sulla sessualitá
Parte - A -
(di Gabriella Parissi)


Q uesto questo articolo comincia una serie di riflessioni sul tema della sessualitá. Per troppo tempo la sessualitá é stato un tabú. Oggi alla societá pare che ci siamo liberati di questo tabú. Al contrario, pensiamo che mai come oggi ci sia un vero e proprio tabú del sesso.

 

Domande:
 
1. Che cosa significa “fare l’amore” nella visione biblico-cristiana?
2. Quali valori accompagnano o dovrebbero accompagnare la sessualità?
3. Quanto é importante la sessualitá nel rapporto di coppia?
4. In che modo una coppia può crescere e maturare nell’aspetto affettivo sessuale?
5. Che cosa sono e che importanza assumono i cosiddetti "PRELIMINARI" durante l'atto sessuale?
6. Che cosa pensa la Bibbia dell'omosessualità?
7. Che valore ha la verginità consacrata?
8. Perchè non dovrei usare i metodi anti-concezionali?

 



1. Che cosa significa “fare l’amore” nella visione biblico-cristiana?

IL VERO
L’uomo in quanto immagine di Dio è creato per amare e l’amore è pertanto, la fondamentale e nativa vocazione di ogni essere umano.
L’uomo è capace di un tipo di amore superiore; non quello della concupiscenza che vede solo oggetti con cui soddisfare i propri appetiti, ma quello dell’amicizia, in grado di riconoscere e amare le persone per loro stesse.

È un amore capace di generosità, a somiglianza dell’amore di Dio, si vuol bene all’altro perché lo si riconosce degno di essere amato, perché si sente che insieme è possibile costruire.

È un amore che genera la comunione tra le persone, poiché ciascuno considera il bene dell’altro come proprio.

Ogni uomo e ogni donna sono chiamati a questo tipo di amore, ad un amore che crea il VERO bene e lo dona anche agli altri. Perché solo così è possibile liberarsi dalle proprie illusioni, illusioni che generano schiavitù, perché non ci fanno vedere la realtà, ma solo la costruzione di ciò che vogliamo vedere.

Non è forse una illusione credere di aver bisogno di qualcuno? Non è forse una illusione dire ad una persona che è “la tua felicità”? Ma se io non vivo che nell’altro, io non vivo. E L’altro non potrà godere della mia presenza. Le persone vanno e vengono, purtroppo. Prima ti sembrava impossibile vivere senza lei o senza lui.

Ma se l’altro è la “mia felicità”, allora comincerò a pretendere questa felicità, comincerò a pretendere la sua presenza, i suoi pensieri… cercherò di possedere questa persona…
 

FELICITÀ COME NON-DIPENDENZA: LA SINFONIA DEL NON-ABBARBICAMENTO
<<Tutti noi dipendiamo gli uni dagli altri per ogni genere di cose… Dipendiamo dal macellaio, dipendiamo dal fornaio, dal fabbricante di candele. Abbiamo organizzato la società in questo modo, per una migliore efficienza. Ma dipendere psicologicamente, dipendere da un altro emotivamente cosa comporta? Significa dipendere da un altro essere umano per raggiungere la felicità.

Pensiamoci sopra! Perché se lo facciamo, la prossima cosa che faremo, ne siamo coscienti o meno, sarà ESIGERE che altre persone contribuiscano alla nostra felicità. Poi ci sarà un ulteriore gradino: paura, paura della perdita, paura dell’alienazione, paura di essere respinti, pura del controllo reciproco, paura della paura!

L’amore perfetto esclude la paura. Dove c’è amore non ci sono pretese, aspettative, dipendenza. Io non esigo che voi mi facciate felice; la mia felicità non alberga in voi. Se mi doveste lasciare, non mi sentirei dispiaciuto per me stesso; godo immensamente della vostra compagnia, ma non mi abbarbico a voi.

Godo della vostra compagnia sulla base del non-abbarbicamento. Non siete voi, ciò di cui godo; è qualcosa di più grande di voi e di me. È qualcosa che ho scoperto, una sorta di sinfonia, una sorta di orchestra che suona alla vostra presenza, ma quando voi ve ne andate, l’orchestra non smette. Quando incontro qualcun altro, suona un’altra melodia, altrettanto deliziosa. E quando sono solo, continua. Ha un grande repertorio e non cessa mai di suonare.>>
 

DI QUALE AMORE PARLIAMO?
L’amore che si alimenta e si esprime tra un uomo e una donna è dono di Dio, proviene prima di tutto da Dio, come ogni nostra energia proviene in ultima analisi dal Sole: è perciò forza positiva, orientata alla maturazione in quanto persone. Maturare significa crescere, camminare, iniziare ad assaporare il gusto della vita, il semplice piacere dei sensi, non con gola, ma di chi ha bisogno di niente, perché di tutto gode in maniera intensissima.

L’amore umano abbraccia pure il corpo e il corpo esprime l’amore spirituale.

Di conseguenza, la sessualità non è qualcosa di puramente biologico, ma riguarda il nucleo intimo della persona.

L’uso della sessualità ha la sua verità, raggiunge il suo vero significato quando è espressione della donazione personale dell’uomo e della donna.

LA sessualità umana è un BENE e parte da quel dono create che Dio vide essere molto buono, quando, ai primordi, “creò” l’uomo a Sua immagine e somiglianza.

Ma la sessualità ha come fine intrinseco l’amore, e più precisamente, l’amore come donazione e accoglienza, come dare e ricevere, e solo se orientata e integrata dall’amore, la sessualità acquista vera qualità umana e non viene degradata a puro piacere fisico, quali animali, ma può addirittura essere sublimata nell’andare oltre i corpi, oltre la mente, fino a raggiungere l’unione dei 2 spiriti.

OGGI
Oggi, invece  il disordine nell’uso del sesso, tende a distruggere progressivamente la stessa capacità di amare, facendo del piacere, invece che del dono sincero di sé, il fine della sessualità. Accade paradossalmente che chi cerca il piacere rischia di perdere il proprio IO, di diventare cioè schiavo dell’IO. Il piacere diventa la chiave di tutto, ma paradossalmente perdendo l’IO cado nell’ILLUSIONE e non provo VERO piacere, piacere appagante, rigenerante, ristrutturante. È piacere passeggero, che viene e va: non è certo, felicità. Al contrario chi si dona, chi si lascia coinvolgere, chi ha imparato ad accogliere a custodire, trova il vero piacere, quello che non ti lascia quando hai finito l’atto, quello che non coinvolge solo corpo e mente, ma tutto l’uomo e tutta la donna, perché comprende lo spirito.

Quando l’IO è al centro di tutto le altre persone sono irrimediabilmente ridotte ad essere oggetti della propria gratificazione: si ricercano le persone in quanto costituiscono una droga per raggiungere il proprio piacere.

SESSO, VITA E MATRIMONIO
Questo tipo di sessualità indebolisce il SENSO del vero amore tra l’uomo e la donna, sempre aperto alla vita; INDEBLISCE la stessa famiglia e rischia di indurre successivamente al disprezzo della vita umana che potrebbe essere concepita: la nuova vita rischia di essere identificata come un MALE che minaccia lo stesso piacere personale che l’ha generata.

L’unico “luogo” che rende possibile questa donazione, secondo VERITA’ è il matrimonio, ossia quel patto di amore coniugale che significa SCELTA cosciente e libera. Matrimonio significa scelta, se “non ti ci trovi”, se “lo vuoi”. Diventa scelta se pensi che l’amore, senza sentimentalismi, sia la fusione di 2 anime, che diventano UNO, se pensi che non possa finire “domani mattina”.

Il matrimonio è un legame che libera, ti lega al VERO e quindi ti libera dalle illusioni, l’illusione del dio piacere, l’illusione del dio incertezza, l’illusione del dio approvazione, del dio apprezzamento. Come l’oro in un anello, quando si è fusi, si è fusi. Non è legame, perché non l’oro non è legato al resto dell’anello, ma è uno con lui, è ancora lui. Quando non c’è questa fusione, siamo 2 unità indipendenti, con 2 menti indipendenti, che un giorno potrebbero iniziare a pensare e a vedere diversamente la realtà… perché ve lo ripeti siamo ciechi e illusi. La fusione ci fa vedere le cose dallo stesso punto di vista. Io non posso non capirti perché tu sei me, sei parte di me, non so più dove finisco io e dove cominci tu. Si ti vedo come persona indipendente da me, ma è solo una illusione, la realtà è che siamo uno solo.

Avete mai conosciuto coppie di persone in cui accade che quando muore l’uno l’altro inspiegabilmente muore dopo pochi mesi o dopo poche settimane? Quando muore l’uno, muore anche l’altro, quando è felice l’uno è felice anche l’altro, quando è triste l’uno è triste anche l’altro, perché non esiste l’uno e l’altro, ma solo l’uno.

Abbiate gli stessi sentimenti…

San Paolo ce lo ripete ben 3 volte:


Nel matrimonio l’uomo e la donna accolgono l’intima comunità di vita e di amore, voluta e desiderata da Dio stesso, che solo in questa luce manifesta il suo vero significato. L’istituzione matrimoniale non è una ingerenza della società e delle autorità, ma è ESIGENZA interiore del patto di amore coniugale che pubblicamente si afferma come unico ed esclusivo, perché nella sua essenza il vero matrimonio ci fa diventare uno. Questo è il disegno e il progetto di Dio.

La fedeltà a questo progetto non mortifica la libertà della persona, anzi, la pone al sicuro da ogni SOGGETTIVISMO e la fa partecipe della creazione, perché continua la stessa opera creatrice, non solo nel generare figli, ma in ogni gesto compiuto.
 


2. Quali valori accompagnano o dovrebbero accompagnare la sessualità?

Di fronte a una cultura che “banalizza” in larga parte la sessualità umana, perché la interpreta e la vive in modo riduttivo e impoverito, collegandola unicamente al corpo e al piacere egoistico, diviene assolutamente necessario presentare la sessualità umana come valore e ricchezza di tutta la persona, corpo, psiche e spirito.

IN-COMPRENSIBILITÁ
Il primo e più importante valore che accompagna la sessualità tra un uomo e una donna è l’amore.
Senza amore una coppia non può vivere, crescere, maturare e perfezionarsi come famiglia.
L’amore è veramente principio interiore e forza permanente che crea comunione fisica e spirituale fra le persone. Anche perché l’uomo non può vivere senza amore: se non gli viene rivelato l’amore, se non si incontra con l’amore, se non lo sperimenta, se non lo fa proprio, se non vi partecipa, la sua vita è priva di senso ed egli rimane un essere per se stesso
in-comprensibile”.

L’amore tra un uomo e una donna non deve essere fine a se stesso, altrimenti sarebbe sterile, ma deve crescere ed estendersi agli altri membri della stessa famiglia, genitori fratelli, sorelle, parenti … in modo che la “nuova famiglia”, alimentata dall’amore e dal rispetto reciproco, diventi comunità viva di persone.

E’ inoltre fondamentale anche la conoscenza della propria corporeità e dei ritmi naturali e temporali di fertilità. Si tratta di una conoscenza importante per comprendere il significato profondo della sessualità umana per “usufruirne” come donazione totale senza manipolazioni ed alterazioni.

La scelta dei ritmi naturali di fertilità, non è solo un metodo naturale di contraccezione, ma qualcosa di ben più profondo, in quanto comporta l’accettazione anche del dialogo, del rispetto reciproco, della comune responsabilità, del dominio di sé.  Accogliere il tempo e il dialogo significa riconoscere il carattere spirituale e corporeo della comunione coniugale. In questo contesto la coppia fa esperienza che la comunione coniugale viene arricchita di quei valori di tenerezza e di affettività, i quali costituiscono l’anima profonda della sessualità umana, anche nella sua dimensione fisica.

GODERE DAVVERO
Sessualitá é anche godere. Ma abbiamo perso il modo giusto di godere. Ne é una prova il senso di assuefazione che proviamo a lungo andare e che fa sí che alcuni ricerchino nuove esperienze, nuovi modi di fare l'amore, riducendo cosí l'amore a pura oggettivazione, a puro meccanismo corporeo.

In realtá se impari a godere intensamente ti basta molto poco. Quando non godi intensamente, hai bisogni di molto e della "novitá".

Ritrova te stesso, inizia un percorso di rinascita spirituale. La rinascita ti permetterá di aprire gli occhi e di aprire tutti i tuoi sensi, permettendoti di iniziare ad assaporare e gustare la realtá. Gesú é venuto infatti perché "abbiamo vita in abbondanza" (Giovanni 10, 10). Gesú parlava di cose semplici naturali. La sessualitá é la cosa piú naturale di questo mondo. Siamo riusciti a tapparla. A soffocarla.

L'abbiamo soffocata con il non parlarne. L'abbiamo soffocata con l'eccesso di parola, perché in ogni caso siamo rimasti alla superficie.

In questo modo abbiamo provocato distorsioni sessuali. Persone che hanno paura del sesso. Persone che durante l'atto sessuale devono "dimostrare" qualcosa.

Rilassatevi. Alla scuola di Gesú si impara a rilassarci difronte alla realtá. Gesú dice: "Non pensare al tuo fururo, vivi il presente".

Quando si vive male la sessualitá si pensa troppo a ció che accadrá dopo, non si riesce mai ad assaporare l'attimo, il momento. Gesú ti sta dicendo: rilassati!

Gesú proclamó beati coloro che fossero stati insultati perché seguivano la sua parola. Gesú voleva dire: "Non preoccuparti di ció che la gente puó dire di te! Se segui la mia parola non avrai piú sensi di colpa, non dovrai dimostrare niente a nessuno, semplicemente vivrai, vivrai la realtá, vivrai ORA".

Ancora Gesú ci dice: "Togli la trave dal tuo occhio". Non vediamo la realtá. Spesso non vediamo neanche l'altra persona con cui facciamo l'amore. Ci rendiamo conto di chi abbiamo davanti. Non parlo di semplice conoscenza. Parlo di consapevolezza. Ne siamo consapevoli?

Siamo consapevoli delle loro emozioni, dei loro sentimenti? Dei loro desideri? Del loro desiderio di passione e tenerezza?
Siamo consapevoli di noi stessi?

Gesú dice che abbiamo una trave nell'occhio, non vediamo la realtá. Come potremo assaggiare la realtá con questa trave? Come potremo gustare la realtá fino in fondo? Rischiamo di non godere mai. Di non godere come e quanto Gesú potrebbe metterci in grado.

Rischiamo di non far godere!!! Dico sul serio!

Rischiamo di far assaggiare solo la punta del piacere. Quello intenso. Quello che non ti lascia... quando tutto é finito. Perché in realtá tutto non é finito!

Rischiamo di non amare! Rischiamo di vivere di infelicitá, con qualche piccola parentesi.

É questo ció che vogliamo???

Se seguiremo tali principi la sessualità viene rispettata e promossa nella sua dimensione veramente umana, non viene mai usata come un “oggetto”, poiché non dissolve l’unità personale di anima, spirito e corpo. Impareremo cosí a vivere le cose fino in fondo.



3. Quanto è importante la sessualità all’interno della coppia?

Conosco persone che si sono lasciate dopo molti anni perché a un certo punto della storia è venuta meno l’attrazione sessuale verso l’altro o l’altra e quindi (dal loro punto di vista, ovviamente) anche tutto il resto, veniva meno dato che la buona intesa sessuale costituiva la parte più importante del loro rapporto.

Finita quella finito tutto!

Purtroppo questo non è un esempio isolato ma il pensiero di molte persone.

Il sesso invece che essere il completamento dell’amore reciproco che si esprime tra un uomo e una donna finisce col diventarne lo scopo e il fine ultimo.
Supponiamo che il sesso finisca per cause oggettive, come ad esempio a causa di un incidente. Finisce anche l’amore?
Se ciò dovesse accadere sarebbe sbagliato affermare che in quella coppia esisteva Amore. Siamo molto abili a scindere il sesso dall'amore quando ci fa comodo. E quando ci fa nuovamente comodo diciamo di amare una persona, quando significa semplicemente che andiamo bene a letto.

DI QUALE AMORE PARLIAMO?

Amore come dono reciproco


Quando pensiamo all'amore, all'amore di coppia pensiamo ad un legame. Si acquisiscono diritti e doveri sull'altra persona. A volte é come se inconsapevolmente si stipulasse un codice segreto, noto solo ai 2. Il vero amore é libertá e la libertá produce vero amore. Se ti amo ti lascio libero, anzi se sei schiavo, schiavo di te stesso, del tuo peccato, schiavo della societá, voglio renderti libero. Quando ti amo, apro la mia mano.
Pensate alla sabbia... quando chiudo il pugno la perdo. Solo tenendo entrambe le mani aperte posso raccogliere molta sabbia.

AMORE = LIBERTÁ

Ti lascio libero di essere diverso da me, libero di pensare diverso da me, libero anche di rifiutarmi...
La schiavitú soffoca l'amore. Se ti lego a me, sto dicendo: per essere felice tu devi essere cosí, cosí e cosí. Un giorno capiterá che l'altro sará diverso da come lo vedevi e resterai deluso. Rivorrai il tuo giocattolo. Sarai disposto a perdere la tua felicitá? La tua felicitá riposta in una persona che ti illudevi di conoscere, che ti illudevi di cambiare?

Daremo il giusto peso all'aspetto sessuale solo se impareremo a vivere la vita come un miracolo. Quando acquisiamo consapevolezza di essere niente, un niente che diventa qualcosa di infinitamente grande quando diventa un essere che ama, non quando semplicemente fa delle buone azioni, non quando fa qualcosa per il suo partner, ma quando ama e la sua essenza é amore, pace, forza. Quando si acquisisce consapevolezza che in ogni cosa c'é amore, vita e morte, ogni coppia capisce in quale misura sia importante l'aspetto sessuale, giorno per giorno. Allora si comprende il miracolo dell'esistenza, il miracolo della sessualitá!
 

Amore come vivere e accogliere la vita come un miracolo che si ripete ogni giorno

Daró il giusto valore all'aspetto sessuale se sapró rispettare l'altro come altro e come parte di me stesso. Rispettare l'altro come altro significa non ripiegarlo sui miei schemi mentali: l'altro ha i SUOI schemi. Rispettare l'altro come parte me stesso significa accorgersi che l'altro fa parte di me, che ne devo aver cura con la stessa forza e la stessa tenerezza con cui mi occupo di me. Amo l'altro non per imperativo morale, non per abitudine, non per interesse o calcolo ma perché é parte di me.

COMPAGNI DI VIAGGIO
Quando penso all’amore tra due persone mi viene subito in mente l’idea dei compagni di viaggio: i due compagni non solo si sono scelti ma continuano a scegliersi ogni giorno senza che uno diventi il fine dell’altro.  Viaggiano insieme , insieme affrontano le difficoltà e i problemi insieme camminano e crescono e il loro fine è la purificazione del loro amore. Imparano a godere l’uno dell’altro, con semplicitá, a prendere e dare gioia e piacere l’uno dall’altro per diventare sempre più un noi e non più un io + un tu.

Nelle Sacre Scritture é scritto:
 

Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie 
e i due saranno una sola carne.
(Genesi 2,24)

Non più io, non più tu ma noi.
Il noi per la Bibbia non è più scindibile, non saranno semplicemente l’unione di due cose ma una cosa nuova non divisibile.
L’amore sessuale è per sua natura indivisibile perché coinvolge ogni aspetto dell’uomo e della donna: spirito, anima e corpo.
 
 

 Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro
spirito, anima e corpo, 
si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.
(1Tessalonicesi 5:23)

E’ totale.  Nella sua natura non c’è posto per condividere lo stesso tipo di rapporto con più persone.
Se condividessimo il nostro corpo con più uomini o donne il nostro spirito con altre e la nostra anima, cioè il nostro intelletto le nostre emozioni e sentimenti con altre, ciò creerebbe in noi una profonda divisione, confusione, mancanza di serenità, dis-armonia.
Spirito anima e corpo sono strettamente connessi tra loro e possono essere presi solo con un’altra tri-unità oppure con nessuna.
Quindi o amiamo una persona e diventiamo con essa una sola carne o non amiamo nessuno e vivremo nel peccato nel senso detto nel corso biblico, cioè di spaccatura interiore, empietà dis-armonia. (Questo é un dato di fatto, non un imperativo morale!)

Chi considera fondamentale e importante solo aspetto sessuale, cioè l'aspetto corporeo,  non tiene conto dello spirito e dell’anima e quindi è un individuo incompleto.
E’ vero che l’amore comincia col desiderio, ma sarebbe riduttivo se si fermasse ad esso.

Abbiamo bisogno di unirci nell'anima, cioé nell'aspetto mentale-razionale, nelle facoltá intellettuali proprie dell'uomo e della donna, nel sentimento, nell'avere un comune sentimento, cioé uno stesso sentire.
Abbiamo bisogno di unirci nello spirito, cioé nell'aspetto intuitivo-irrazionale, in ció che riguarda il modo di rapportarsi alla vita, al creato.

Il vero amore, per crescere e alimentarsi ha bisogno di obiettivi, di sogni di speranze.
 
 

Se non è più forte della morte e 
non è più tenero di un filo d’erba, 
allora non è vero amore.

Se non è aperto come un oceano allora non è vero bene... 


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