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Afternoon con Giovan Battista Brambilla

in Pride, n. 42, dicembre 2002


di Giovanni Dall’Orto



Saranno passati forse quindici anni da quando ho visto le prime foto di Giovan Battista Brambilla, ma ancora ricordo la netta impressione di trovarmi di fronte a qualcosa di nuovo, di originale. Erano le foto d’un ragazzo che fotografava i suoi amici e coetanei: sdraiati seminudi su un divano, affacciati a una finestra, in mutande mentre si rasavano…. In tutte le foto aleggiava un’atmosfera di grande rilassatezza e naturalezza. Il tributo al grande Bruce Weber era esplicito, ma l’aria che si respirava era già personale: c’era una vena insolita di romanticismo, di sogno, di stupore di fronte alla bellezza e alla dolcezza. C’era negli sguardi dei suoi modelli la maliziosità mediterranea che prima di lui solo Tony Patrioli aveva saputo catturare.

Con gli anni, conoscendolo meglio, ho imparato che ciò che sembra “spontaneità” (nell’arte, ma anche nella banale scrittura giornalistica) è sempre il risultato d’un artificio perfetto: le “istantanee” di Brambilla che mi parevano “rubate” sbadatamente mentre il modello gironzolava per la stanza nascevano invece da una ferrea programmazione.

Un paio di volte Brambilla, di cui nel frattempo ero diventato amico dopo aver curato un suo libro fotografico (Un’altra estate, edito da Babilonia edizioni), mi ha permesso di assistere a una sessione (infrangendo la sua ferrea regola di non voler nessuno tra i piedi mentre lavora: né assistenti, né il povero gatto).

Il servizio si è svolto fra le pile di libri del suo studio (gran parte delle sue foto è nata tra il suo terrazzo - con un fondale di teli bianchi per schermare la luce - e la poltrona a fianco della porta-finestra del terrazzo). Qui ho scoperto in attesa libri d’arte e ritagli o addirittura disegni su cui il fotografo avevo appuntato idee per pose da studiare col modello. Ogni tanto Brambilla s’interrompeva, frugava tra gli appunti, estraeva un foglio e andava a discutere col modello una certa posa. Altre volte invece improvvisava. Ho così scoperto che le pose “spontanee” possono essere il risultato di una vera tirannia, col modello che chiede flebile “Posso muovermi, ora?” e il fotografo, implacabile che risponde: “Sì, ma ancora uno scatto, fermo così e trattieni il respiro”.

Quanto alla rilassatezza, quella è autentica. Brambilla negli anni ha conservato l’abitudine di fotografare in primo luogo amici, o amici di amici. Prima di fotografare una persona la vuole conoscere: niente modelli di agenzia. La sua foto di nudo è innanzi tutto ritratto, e se prima di ritrarre una persona la si conosce, si riuscirà a catturarne meglio gli aspetti più veri. Questo spiega anche perché non abbia i ritmi serrati di produzione di certi suoi colleghi, ma in compenso proponga foto con persone insolitamente a loro agio, palesemente divertite dall’esperienza di posare per lui.

Con gli anni questo fotografo ha distillato una galleria di ritratti che ora ci propone in un’esposizione fotografica presso la Libreria Babele di Milano (via san Nicolao 10) e presto anche altre città italiane. S'intitola Afternoon, spiega il fotografo, “perché mi sono reso conto del fatto che tutte le mie foto sono sempre state scattate di pomeriggio”, forse per una ricerca istintiva d’una luce più sensuale, più morbida. In tutte le foto è sempre stata usata infatti solo la luce naturale, magari con opportuni accorgimenti per schiarire le ombre.

Nelle foto in mostra emerge lo stile personale che rende ormai riconoscibili i suoi ritratti: un impasto fra sogno e vibrazione erotica, tra rappresentazione e idealizzazione, che è ormai il suo “marchio di fabbrica”.

In occasione della mostra Brambilla ha inaugurato il suo sito, http://digilander.libero.it/gbbrambilla/ (l’indirizzo è provvisorio). Nel sito, ancora in costruzione, oltre alle foto di nudo ci saranno sezioni che riguardano altri aspetti del suo lavoro: ritratti di personaggi famosi scattati per l’agenzia fotografica “Grazia Neri”, i Gay Pride (per cui ha anche vinto il Premio Kodak nel 2000), e addirittura brevi filmati scaricabili in cui si potranno vedere i modelli in movimento e sentirli parlare. Non mancherà la possibilità di acquistare stampe fotografiche, per i collezionisti, o di proporsi per posare.

L’inaugurazione di Afternoon di Giovan Battista Brambilla avverrà il 5 dicembre alle ore 18:00 con un party, presente l’artista e alcuni dei suoi modelli; la mostra resterà aperta fino al 10 gennaio 2003 tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00 (compresa la domenica), tranne il lunedì (ore 14:00-19.00).

In occasione della mostra la libreria “Babele” offrirà a prezzo speciale copie delle opere del fotografo.




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