Ritorno a casa, di Natasha Radojcic-Kane

Ritorno dalla guerra, nella casa che non c'è più

Un ritorno dai molti conti in sospeso in una Bosnia nella quale molte questioni sono tuttora irrisolte. Halid, reduce vincitore dal fronte di Sarajevo, tornato da eroe ma interiormente devastato dalla guerra non trova più nulla di ciò che era il paese in cui è nato e cresciuto. La guerra casa per casa ha sconvolto la vita del paese, quella che in occidente chiameremmo tranquilla vita di provincia. In Bosnia tutto ciò non è possibile, le amicizie non sono più le stesse, non lo sono gli ambienti e anche i sogni non si replicano più allo stesso modo.

Ritorno a casa è una storia fortemente impregnata nel presente oltre che nel recente passato delle regioni in cui è ambientato, un western alla slava, o meglio alla jugoslava che si legge tutto d'un fiato. Nel breve romanzo dell'esordiente Natasha Radojcic-Kane, belgradese giramondo figlia di un matrimonio misto serbo-musulmano ed emigrata in America, ci sono un po' tutti gli ingredienti del difficile ritorno alla normalità in un Paese che ha vissuto la guerra dall'interno.

Le storie individuali si intrecciano nell'evoluzione di un contesto in cui il conflitto non è esaurito con la fine dei combattimenti. Il clima di tensione, di sfida rimane fino all'epilogo. L'arretratezza di una società contadina è il contesto in cui l'azione si svolge senza mai diventare protagonista, impossibile peraltro da scambiare per altro rispetto al mondo balcanico che rappresenta. La drammatica storia della regione e della Bosnia in particolare raccontata magistralmente da Ivo Andric nel Ponte sulla Drina qui si concentra su tre giorni in un villaggio nell'entroterra di Spalato ma il senso, l'inquadramento delle vicende non cambiano. E' la rappresentazione di un microcosmo di ciò che gli storici chiamano balcanizzazione. Certo, la narrazione di questo Ritorno a casa è diretta e senza fronzoli, vi è però la stessa drammaticità del Nobel bosniaco, la stessa continua distruzione e ricostruzione di tutto, dalle case e le strade ai rapporti interpersonali in una logica di evoluzione storica ancora lontana dall'essere tranquillizzante.

La trama, da Internetbookshop.it

Halid ha molti conti in sospeso. Dalle trincee di Sarajevo è tornato con una reputazione da eroe, un incubo ricorrente e parecchio denaro di origini poco chiare. Per sbarazzarsi della prima gli basterà una partita di caccia con due amici d'infanzia, finita sparando con armi da guerra agli unici animali sopravvissuti nei boschi intorno al villaggio, i ratti. Per non vedere più quella bambina cadere sotto il fuoco incrociato dei cecchini sarà forse sufficiente smettere di dormire. Ma liberarsi del denaro, o moltiplicarlo, ed è il denaro con cui Halid vorrebbe riscattare il suo amore di un tempo, ora ostaggio di una donna e di una storia crudele, risulta più difficile

Ritorno a casa, di Natasha Radojcic-Kane, Adelphi, 2003, p.200, € 13,50