Gattostanco Home Page / La moto logora chi non ce l'ha / Itinerari |
6/12 giugno 2004
LE MONTAGNE IN GIUGNO SONO FANTASTICHE
Uscito dalla sardostrada a Desenzano, mi sono
subito diretto al Lago di Idro
per affrntare il Passo Crocedomini.Come sempre, ad inizio giugno, è
ufficialmente chiuso al traffico, ma in mt so che non ci saranno problemi.
Praticamente un prosieguo del Crocedomini è il Passo del Vivione, l'asfalto
è stretto ma perfetto, circondato da fitti boschi.
Come primo giorno è già molto, ma decidiamo di raggiungere il Passo
dell'Aprica per trovare un alloggio dignitoso, ed un buon trampolino di
lancio per il Mortirolo :-)
Anche l'indomani il sole ci allieta il risveglio.
Salendo dall'Aprica per i Mortirolo, la natura è sovrana. La strada non
induce certamente spiriti velocistici, ma gli scoiattoli nel bosco, i colori
di un cielo blu scuro e i profumi di resina, muschio ed erba che si liberano
dal gelo invernale, ci fanno sentire veramente vivi!
Che dire del Passo Gavia visto martedì 8 giugno 2004?
Scendiamo poi a S. Caterina Valfurva: dopo aver acquistato panini e speck ci
riserviamo due ore di meritato riposo in un'area pic-nic lungo la strada che
porta al Ghiacciaio dei Forni. Forse in alta stagione ci saranno bambini
rompicoglioni e un'enormità di umani urlanti... ma oggi non c'è nessuno. La
cascatella, la vista sulla vallata, sulle rocce, sui ghiacciai sono solo
nostre. La scelta di una panchina all'ombra o una panchina al sole è dettata
solamente dal nostro aver caldo o cercare di abbronzarci :-)
Poi c'è lo Stelvio. Anch'esso con la sua neve, ma sicuramente meno romantico
ed eroico del Gavia.
Obiettivo del mercoledì erano due strade alpine austriache a pedaggio: la
Silvretta (che non o mai percorso) e quella del Passo del Rombo. Beh,
fallimento: tutte e due sono ancora chiuse per neve :-(
Il Grossglockner, in giugno, è affascinante quanto il Gavia o lo Stelvio:
anche qui neve, asfalto pulito, vista mozzafiato dall'Edelweissspitze.
Polleggiamo all'Edelweissspitze in attesa che finisca una corsa ciclistica
sul versante nord poi decidiamo di seguire le indicazioni di un percorso ad
anello (stravolgendo quindi i nostri piani) presente nella brochure che ci è
stata regalata. Scendiamo quindi per la Gasteiner Tal (splendida) fino a Bad
Gastein.
Da qui la strada si interrompe: l'unico modo di raggiungere Mallnitz è
caricare la moto sul treno-navetta.
Ci dirigiamo poi per Spittal e Gmund, tra boschi verdissimi e cittadine da
Austria-Felix.
Dopo aver pernottato a Eisentratten in una locanda centenaria (e a poca
spesa) affrontiamo un altro parco-giochi per motociclisti: la bellissima,
verdissima e rilassante Nockalmstrasse.
Rientriamo in Italia per il Passo del Pramollo, dopo aver toccato il
Millstatter See e "beccato" per pura fortuna un altro tratto di asfalto
bellissimo: una semplice stradella secondaria che porta da Pollan ad
Hermagor!
Telefoniamo agli amici che ci confermano l'appuntamento a Canazei!!!!!!
Velocissimamente ci lanciamo verso la Carnia, poi Sappada, Cortina, il
Pordoi... sono le 19.30 quando arriviamo in albergo.
Lamps (sono appena partito e non vedo l'ora di ripartire!!!!)
Giancarlo "gattostanco" Gattelli - Ravenna
(E ANCORA INNEVATE)
E per mia fortuna avevo scelto proprio quella settimana per un giretto in
moto sulle Alpi :-)
Nel nostro arco alpino la neve, ancora presente in quantità in quote
medio/alte, ha iniziato a lasciare spazio con maggiore solerzia ai prati ed
ai pascoli.
Greggi e mandrie hanno finalmente iniziato a risalire in quota per
raggiungere gli alpeggi. Più volte, invece, ho incontrato vitelli che,
stipati due a due in piccoli rimorchi, venivano trasportati "a motore",
evidentemente troppo giovani e poco obbedienti per essere intruppati nella
transumanza.
In quota c'è ancora molto sale, la strada è molto sporca, ma il Crocedomini
è sempre affascinante.
E' la volta poi del Passo della Presolana, francamente ben guidabile ma non
eccezionale per quanto riguarda il paesaggio.
Mi è piaciuto molto di più il Passo San Marco, ancora ben innevato a bordo
strada, che con i suoi 2000 metri ci porta veramente a contatto con un
paesaggio da alta quota.
Anche qui la strada è chiusa al traffico. Infatti, in quota, una colata di
neve lascia poche spanne libere di strada. Ma la moto ha solo due ruote, e
con qualche attenzione (e dopo avere constatato, a piedi, che non c'è
rischio di rimanere bloccati senza spazio per fare inversione) passiamo!
Scendiamo verso Ponte di Legno, perchè l'obiettivo è il Passo Gavia.
Che in certi punti la neve ci sovrastava di parecchi metri?
Che il cielo sembrava un dipinto? Che le montagne attorno erano di una
bellezza e di un bianco abbagliante?
Che non avremmo più voluto andare via di lì?
Non ci sono parole per descrivere quanto mi piaccia il Passo Gavia :-)
Avevamo già scelto di scendere dall'Umbrail, ma poi ci siamo resi conto che
non ci sarebbe stata alternativa: dalla parte dell'Alto Adige la neve blocca
ancora la strada!
Come dicevo scendo dal belissimo e sconosciuto Passo Umbrail.
Lo sterrato "facile facile" è migliore di molti asfalti
post-gelate-invernali. La vista sula verdissima ed ordinatissima Val Mustair
rende un servigio alla salute degli occhi :-)
Da lì, dopo una breve visita a Glorenza (non dimenticatela!) un alberghetto
al Passo Resia ci garantirà un sano riposo... ieri 600 chilometri, oggi meno
di 150... ma che belli :-)
Delusi, rientriamo in Italia dalla vecchia Statale del Brennero e ci
consoliamo parzialmente con il Passo delle Erbe e con il Furcia...
Raggiungiamo quindi la Valle di Anterselva per assestare, l'indomani, il
balzo verso il Grossglockner...
Ma è anche la soddisfazione di vedere come il motociclisti vengano
considerati una risorsa economica di primaria importanza, e quindi blanditi,
coccolati, ricercati :-)
Piccole cose, forse, che però fanno piacere e sicuramente rafforzano la
voglia di ritornare.
E quindi ecco la brochure con i percorsi ad anello tra le strade alpine
dell'Austria.
La saletta riservata per il relax dei "Bikers" all'Edelweiss Spitze, oppure
la spugna, il secchio ed il rotolone di carta a disposizione per pulire le
visiere...
Ma anche gli armadietti gratuiti per i caschi, l'adesivo "dedicato" che
viene rilasciato assieme al biglietto del pedaggio...
Insomma: una capatina al Grossglockner non può mancare nel "palmarès" di un
vero mototurista!
Tremo per le carenature della Futura, ma raggiunta Mallnitz me la
riconsegnano sana e salva :-)
Anche qui, pur se meno maestosa di quella del Grossglockner,conosciamo una
strada che sembra disegnata per essere vissuta a due ruote: profumi, sapori,
asfalto, boschi e tanti motociclisti, di ogni Paese (gli italiani sono, come
sempre, i meno numerosi... mah).
Il Pramollo è splendido e guidabile nella sua parte austriaca, in pessimo
stato, purtroppo, nella parte italiana.
La passione per la moto è anche questa.
Darsi appuntamento una settimana prima a Canazei, per poi fare assieme,
l'indomani il Sella-Ronda :-))))))
E trovare un bicilindrico italiano pronto a salutarti con un pronto e
promettente borbottìò. Credo che anche la Futura si sia divertita
moltissimo, almeno quanto Claudia ed io!