Le armi usate dai Partigiani |
Erano di solito armi in dotazione ai militari, sottratte dopo l'otto settembre nelle caserme abbandonate o prese a militari della RSI |
Prede belliche sottratte a militari tedeschi e militari della RSI |
Erani armi che arrivavano dagli alleati tramite lanci con paracadute |
Beretta mod. 1934 Pistola dordinanza delle Forze Armate Italiane, la Beretta mod. 1934, calibro 9 corto (380 ACP) era frutto di una evoluzione iniziata nel 1915 e passata attraverso i modelli 1919 23 e 1931, nel 1934. Grande robustezza, semplicità di struttura e di impiego. Arma a chiusura labile non è allaltezza ne per calibro ne per geometria di bloccaggio delle sue coetanee adottate dagli altri eserciti e mi riferisco allamericana Colt 1911 A1 cal. 45 ACP, alle tedesche P08 e P38, alla polacca Radom Vis, alla finlandese e svedese Lahti 35 ed alla Browning HP tutte in calibro 9 Para.
Dati tecnici: capacità del caricatore sette cartucce, peso ad arma scarica con caricatore 625 grammi, lunghezza della canna 89 millimetri, posizione del carrello a caricatore vuoto bloccato aperto, sicurezza ordinaria a comando manuale. |
Fucile mod. 1891 Larma con cui si identifica lEsercito Italiano nelle sue vicende militari dal principio del secolo alla fine del secondo conflitto mondiale è il mod. 91.
Di calibro 6,5x52, ha una lunghezza di 128 centimetri ed innasta una baionetta di 41 centimetri. Un nuovo modello di moschetto, più maneggevole, con la baionetta pieghevole incorporata, viene sviluppato presso larsenale di Torino. Dello stesso calibro, è lungo 92 centimetri, pesa tre chilogrammi ed il proiettile ha una velocità iniziale alla bocca di 701 metri al secondo che permette un tiro mirato a 300 metri.Questa arma più maneggevole prende piano piano il posto del fratello più anziano |
Moschetto Automatico Beretta mod. 38 A Arma automatica individuale italiana di larga produzione, destinata prima ad armare gruppi speciali quindi interi reparti. Il MAB 38 A è una bellissima arma ben progettata e
sapientemente costruita, a chiusura labile, dall inconfondibile aspetto con il suo
copricanna traforato ed il ricco calcio di legno, costosa nella costruzione, robusta e
sofisticata nella meccanica. |
Moschetto Automatico Beretta mod. 38/42
La semplificazione del modello 38A è la variante
definitiva dellarma che conserverà il suo nuovo aspetto fin oltre il dopoguerra
quando ne verrà cessata la produzione. La canna accorciata ha perduto il suo copricanna
traforato e le dimensioni totali sono più ridotte. |
Mitra F.N.A. modello B - 1943 Costruito in quantità limitate durante la Repubblica
Sociale Italiana. Ricavata dal pieno di pezzi dacciaio forgiato, ha laspetto
solido ed accattivante di unarma ben fatta e costosa. La canna misura 198 millimetri e permette al proiettile
una velocità di bocca di 373 metri il secondo. |
Mitra modello T.Z. 45 Prodotta in quantità limitate verso la fine della guerra. Realizzata, in maniera relativamente rozza, durante gli ultimi tempi della Repubblica Sociale Italiana ha la caratteristica di avere oltre ad una sicura vicina allimpugnatura unaltra posta dietro il caricatore. Possiede un calciolo retrattile che scorre lungo il castello di culatta, calibro 9mm para, caricatori da venti e quaranta cartucce estraibili e basculanti. Arma a chiusura labile e massa battente, inizia il ciclo di fuoco che può essere automatico o a colpo singolo, ad otturatore aperto. La canna ha una lunghezza di 229 millimetri ed è protetta da una gabbia con asole allungate. Lunghezza totale con calciolo esteso 851 millimetri e 566 col medesimo retratto. Il peso dellarma scarica è di 3260 grammi e la velocità del proiettile alla bocca di 385 metri il secondo, tiro utile 100-200 metri, cadenza di fuoco teorica 550 colpi il minuto. |
Breda mod. 1930 Fatto con materiali eccellenti ha una meccanica di altissima precisione con tolleranze piccolissime. Il sistema è a chiusura stabile con spinta retrograda azionata dal rinculo. La sostituzione della canna, rapida e semplice, non ha bisogno di guanti poiché questultima ha una impugnatura apposita. Il caricatore contiene venti colpi, troppo pochi per
unarma che ne può sparare cinquecento al minuto. Le cartucce hanno bisogno di
essere lubrificate perché cè il pericolo di qualche problema di espulsione. I
pezzi in movimento vanno tenuti continuamente puliti e spesso vanno lubrificati. |
Mitragliatrice Breda mod. 1937 Questa mitragliatrice, molto ben fatta ma totalmente fuori tempo, va ad armare le nostre truppe. E calibro otto, spara solo 450 colpi al minuto (solamente con il suo trepidi), pesa 38 chilogrammi e utilizza caricatori da 30 colpi. Per trasportarla occorrono due uomini o un mulo più i porta munizioni. Il sistema operativo a sottrazione dei gas di sparo dalla canna e la solita meccanica con tolleranze bassissime creano problemi di inceppamento. Le munizioni vanno lubrificate come pure frequentemente le parti in movimento. Era lunga 1270 millimetri più la lunghezza del treppiedi, pesava solo la canna 4,400 chili. Raffreddamento ad aria e velocità iniziale alla bocca del proiettile di 793 metri al secondo. Tiro utile 3000 metri. |
P08 Luger La più bella pistola che sia stata mai pensata e
costruita in tutti i tempi ed in qualsiasi parte del mondo. Pistola a chiusura stabile con sistema di otturazione a
snodo in tre pezzi, ripreso dalla mitragliatrice Maxim, è composta da quarantatre parti
lavorate in maniera finissima , con minime tolleranze e alti costi di produzione, fatti
che costituiscono i suoi soli difetti come arma militare. |
Walther P.38. Arma anche questa complessa ma di più facile lavorazione e minor costo della P.08, durante la seconda guerra mondiale viene costruita ed assemblata da diverse fabbriche sia in territorio germanico che nei paesi occupati. La finezza delle lavorazioni e le rifiniture negli anni del conflitto vanno sempre peggiorando man mano che ci si avvicina alla crisi finale, sia per la necessità di produrre grandi quantità di armi sia per la scarsità di mano dopera altamente qualificata.
Pistola superba per disegno e prestazioni, innovativa
per il sistema di chiusura stabile e per la doppia azione del grilletto che nel dopo
guerra saranno adottati entrambi da molte pistole, non esclusa quella Beretta 92 F che
armerà gli eserciti di mezzo mondo compresi gli Stati Uniti. |
Fucile Mauser Kar.98
Il congegno di chiusura a catenaccio Mauser è il principe degli otturatori per le armi lunghe a ripetizione semplice di questo secolo.
Il Kar (Karabiner) 98k è il fucile che arma alcune
Unità combattenti della Repubblica Sociale Italiana ed in particolare quelle addestrate
in Germania. Versione accorciata del Gewehr 98 è adottata dall esercito germanico
nel 1908 e con lievi modifiche continua ad essere prodotto fino al 1945 da diverse
fabbriche in Germania e nei territori occupati. |
Mitra Schmeisser M.P. 38/40 Questa arma anche nasce nel 1938, costruita in lamiera stampata , calciolo pieghevole in tubolari, cassa e guanciole in bachelite completano questa arma molto semplice, leggera e poco costosa. A chiusura labile, inizia il ciclo di fuoco, solo automatico, ad otturatore aperto che viene spinto in avanti da un elementare dispositivo a cannocchiale dotato di molla accorciata. Calibro 9 millimetri Para, velocità di tiro 500 colpi al minuto, lunghezza totale 883 millimetri e 630 a calciolo ripiegato, lunghezza della canna 251 millimetri, peso chilogrammi 4,024, velocità iniziale alla bocca 365 metri al secondo, tiro efficace 100/200 metri, Caricatore contenente 32 cartucce. |
Maschinengewerht M.G. 34 / 42 L M.G. 34 fu studiata nella fabbrica Mauser di Oberndorf.
L Oberkommando Des Heeres (OKH) richiese una speciale mitragliatrice adatta a tutti
gli scopi per luso della munizione di fanteria (7,92x 57 IS) ma quando nasce
già ci si rende conto che è una macchina fuori della realtà per modalità costruttive e
costi. Ne vengono costruiti parecchi esemplari, ma appena possibile si sostitusce con la
M.G. 42.
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Lo Sten era un'arma costruita molto semplicemente, composta da appena 47 parti, in acciaio stampato e saldato. Gli unici pezzi meccanici erano il bullone? ed il barilotto?. Il formato compatto, semplicità della fabbricazione e facilità dello Sten di smontaggio (e di nascondersi) ne facevano un'arma interessante per i gruppi della resistenza sul continente. Poteva utilizzare le munizioni tedesche calibro 9mm.Dati tecnici: calibro 9mm Parabellum, caricatore 32 colpi, lunghezza 762 mm, peso 2,95 chili, cadenza di tiro 550 colpi al minuto, velocità del proiettile alla bocca di 381 metri al secondo. |
Thompson
Facilmente riconoscibile grazie al suo ingombrante caricatore a tamburo da 50 colpi. Quando scoppiò la guerra, l'esercito Britannico riconobbe il bisogno di un fucile mitragliatore, e ordinò l'M1928 dall'America. Quando gli Stati Uniti entrarono in guerra, anche loro adottarono il Tommy Gun. Si verificò presto l'impossibilità di approvvigionamenti senza modificare il disegno originale, cos' l'arma venne modificata nel modello M1A1 appena spiegato più sopra. La principale modifica fu l'eliminazione dell'impressionante ma ingombrante caricatore a tamburo da 50 colpi in favore di caricatori da 20 o 30 colpi. |