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VICENDE STRUTTURALI

1. Costituzione

Il 3° Reggimento Artiglieria da Montagna viene costituito, con sede in Bergamo, per effetto del R.D. n. 1254, alla data del 1-1-1915 con:

- gruppo «Oneglia» (25^, 26^, 27^ btr.) del l° Reggimento;

- gruppo «Bergamo» (31^, 32^, 33^ btr.) del 2° Reggimento;

- gruppo «Corno» (34^, 35^, 36^ btr.) di nuova formazione;

- gruppo «Genova» (28^, 29^, 30^ btr.).

Le batterie sono armate con il nuovo materiale da 65/17 a deformazione. Comandante: il Colonello Giuseppe Regazzi.

2. Primo conflitto mondiale

 Dal maggio 1915 passano alle dipendenze del 3^ ° le btr. 59^ e 61^ già della Milizia Mobile (M.M.).

 Durante il conflitto, l'Artiglieria da Montagna subisce uno straordinario incremento ed il 3° trasforma o costituisce 19 gruppi.

 Sono stati costituiti:

- nel dicembre 1915: XVII e XVIII con le rispettive btr. 72^, 73^, 74^, 75^, 76^, 77^";

- nel novembre 1916: XXIV con le btr. 56^, 60^, 62^°;

- nel marzo 1917: XXVII con le btr. 88^, 89^, 90^;

- nel giugno 1917: XXXI con le btr. 97^,98^,99^;

- nel 1918: in marzo il XXXII ed in maggio il XL.

Successivamente, in esecuzione alla circ. n. 144895 del 26-1-1918 del Comando Supremo, con la quale viene soppressa la differenziazione fra Artiglieria da Montagna e Artiglieria someggiata, si attua un ridimensionamento delle batterie da montagna che vengono alleggerite nell'organico, ed a un potenziamento delle batterie someggiate portandole allo stesso livello organico di quelle da montagna.

Le batterie trasformate, sono armate con il pezzo da 65 ed i gruppi da montagna o someggiati della nuova unica specialità assumono la denominazione di «gruppi da 65 montagna».

 In tale operazione il 3° provvede a trasformare:

- nel gennaio 1918: il II, V, XV, XVI, XVII, XIX gruppo someggiato rispettivamente in XLII, XLV, LV, LVI, LVII, UX gruppo da 65 montagna;

- nel febbraio 1918: il VI e il VII in XLVI e XLVII;

- nel marzo 1918: l'VIII e il XX in XLVIII e LX;

- nell'aprile 1918: il XIV in LIV;

- nell'agosto 1918: il XXV in LXVI.

3. Tra i due conflitti mondiali

Terminata la guerra, i gruppi di mobilitazione vengono sciolti, i Reggimenti da Montagna subiscono notevoli movimenti anche strutturali, che culminano, nel 1921, con la soppressione delle denominazioni tradizionali dei gruppi e con il ridimensionamento degli stessi Reggimenti.

Questi vengono ordinati su Tre gruppi, armati con il materiale da 75/13 di preda bellica, ed il 3° assume la seguente fisionomia:

- I gruppo (ex «Oneglia») su 1^,2^,3^ btr., in Ivrea;

- II gruppo (ex «Bergamo») su 4^, 5^, 6^ btr., in Bergamo;

- III gruppo (ex XXIX) su 7^, 8^, 9^ btr., in Bressanone.

Nel 1926, però, una nuova trasformazione delinea la struttura con la quale il 3° entrerà nel secondo conflitto mondiale.

Infatti, ritornati alle denominazioni tradizionali dei gruppi, il 3° viene ad essere costituito da:

- gruppo «Conegliano» su 13^, 14^, 15^ btr.;

- gruppo «Udine» su 16^, 17^, 18^ btr.;

del 2° Reggimento. Non a torto si è parlato, in tale circostanza, di trasformazione del 2° Reggimento da Montagna in 3° della stessa specialità.

 Nuova sede è Gorizia; il «Conegliano» prima a Conegliano Veneto e poi ad Osoppo e 1'«Udine» a Gorizia.

 Nel 1929 un altro gruppo del 2° il «Belluno» su 22°, 23°, 24° btr.

passa al 3° rimanendo nella sede di Belluno.

Alla fine del 1935, per la guerra italo-etiopica, si forma il 5° Reggimento da Montagna, su due gruppi: il «Lanzo» del quale fa parte anche la 13^ btr. per il periodo della campagna, ed il «Belluno». In questo nuovo «Belluno» però si trova solo la 24^ btr., mentre la 22^ e la 23^ sono rimaste al vecchio «Belluno».

Terminata la campagna, nel 1937 il gruppo «Belluno» rimane definitivamente al 5°, raggiunto anche dalle 22^ e 23^ btr., mentre il 3° resta nuovamente con i soli gruppi «Conegliano» ed «Udine». La 16^ btr. resta al gruppo «Lanzo».

4. Secondo conflitto mondiale

Con la precedente struttura il 3° partecipa all'occupazione dell'Albania ed inizia la seconda guerra mondiale, inquadrato nella Divisione «Julia», in appoggio all'8° ed al 9° Reggimento Alpini sul livello di cooperazione battaglione-batteria.

Come già nel corso della prima guerra mondiale, anche durante la seconda vengono costituiti nuovi gruppi che, anziché essere numerati progressivamente come nel primo conflitto, assumono il nome delle valli dalle quali i gruppi stessi attingono i loro contingenti.

Il 3° costituisce i gruppi: .

- «Val Isonzo» su 38^ e 39^ btr., in Tolmino;

- «Val Tagliamento» su 41^, 42^, 43^ btr., in Osoppo;

che partecipano assieme ai gruppi permanenti alla campagna di Grecia. Nel corso della campagna anche altri due gruppi entrano a far parte del 3°:

- «Val Tanaro» su 25^, 26^, 27^  btr. (quest'ultima in rinforzo al Raggruppamento alpini «Pizzi» fino al febbraio 1941);

- «Val Po» su 72^, 73^, 74^ btr.

del 4° Reggimento Artiglieria Alpina, inviati in Grecia in rinforzo alla Divisione «Julia».

Alla fine della campagna di Grecia il 3° perde i gruppi «valle»:

- il «Val Tanaro» ed il «Vai Po» rientrano al 4°;

- il «Val Isonzo» ed il «Val Tagliamento» entrano a far parte del 6° Reggimento della Divisione «Alpi Graie» di nuova costituzione.

 II 3° torna pertanto sui gruppi «Conegliano» ed «Udine» fino alla vigilia dell'apertura del fronte russo.

In vista del nuovo impiego, il 3° viene potenziato con:

- 77^ btr. controcarri su 6 cannoni da 75/39-38 (preda bellica f.);

- 45^ e 47^ btr. contraerei da 20 mm;

- gruppo «Val Piave» del 5°, su 35^ e 36^ btr. armate con il materiale da 105/11 di fabbricazione francese, di preda bellica.

Anche le dotazioni vengono modificate con l'innovazione della sostituzione delle squadre carreggio dei reparti munizioni e viveri dei vari gruppi con un autocarreggio dotato di autocarri medi.

Per tutta la campagna di Russia l'ordinamento resta immutato, ma il 3° subisce perdite paurose per cui, al suo rientro in Patria, necessita di un completo riordino.

 L'8 settembre 1943, nel pieno dello svolgimento di dette operazioni di riordino in Friuli, il 3° viene sciolto.

 

5. Dalla ricostituzione alla ristrutturazione.

 II 3° riprende a formarsi dal I ° febbraio 1951 al comando del Colonnello Carlo Ravnich con sede in Udine.

Entrano a far parte del 3° successivamente:

 - il gruppo obici da 75/13 «Belluno», su 22^, 23^, 24^, 25^ btr., tante batterie quanti sono i battaglioni della Brigata «Julia»; il «Belluno» è costituito in gruppo autonomo dall'autunno 1947;

- il gruppo controcarri da 57/50 «Ju1ia», enuc1eato dal 41° artiglieria c.c.;

- il gruppo c.a.l. da 40/56, appositamente costituito presso la Scuola di Artiglieria di Sabaudia nel maggio 1951, su l^ e 2^ btr.;

- il gruppo obici da 100/17 «Conegliano», su 13^ e 14^ btr., costituito presso il 3° in data l° luglio 1951.

 Il 4 aprile 1952 ai suddetti gruppi si aggiunge:

- il gruppo mortai «Gemona», su l^ e 2^ btr., armato inizialmente con  mortai da 107 M2 (quattro per btr.) e, successivamente, con mortai da 107 M30 (sei per btr.).

In un secondo tempo il «Conegliano» ed il «Gemona» si completano costituendo:

- il «Conegliano», nel settembre 1954, la 15^ btr.;

- il «Gemona», nell'aprile 1953, la 3^ btr.

 Il gruppo c.a. l. costituisce la 3^ btr. nel gennaio 1952 ma, successivamente, la scioglie per carenza di personale.

 Nel 1952:

- il gruppo c.c. viene sciolto;

- il gruppo «Gemona» cambia la numerazione delle btr. che da l^, 2^ e 3^ assumono i numeri 17^, 18^ e 34^.

 Nel 1956:

- il gruppo c.a.l. viene enuc1eato passando ad un reggimento di artiglie ria c.a..

 L'ordinamento, pertanto, nell'anno 1956 è il seguente:

- il «Belluno», su obici da 75/13, someggiato su 4 btr. (22^, 23^, 24^,  25^), gruppo di cooperazione;

- il «Conegliano», su obici da 100/17, motorizzato su 3 btr. (13^, 14^,  15^), gruppo di manovra;

- il «Gemona», su mortai da 107 M30, someggiato su 3 btr. (17^, 18^,  34^), gruppo per la contromortai.

 Nel 1957, dal l° gennaio, il «Gemona» assume la denominazione  di «Udine»; ritorna così nel 3° il nome del gruppo che durante il  secondo conflitto mondiale aveva inquadrato le stesse btr.

 Nello stesso 1957 il gruppo «Udine» sostituisce i mortai da 107  con quelli da 120 su quattro pezzi per btr.

 Nuove variazioni avvengono soltanto con l'avvento del materiale  da 105/14.

 Con l'adozione del nuovo obice, dopo una serie di esperimenti e di tentativi, la struttura definitiva per i reggimenti di Artiglieria da Montagna viene fissata con la circ. n. AT/12749/I del 27-3-1961 dell'Ispettorato dell'Arma di Artiglieria con la quale, oltre alla definizione della nuova struttura ordinativa del reggimento e dei gruppi, viene anche sancito il nuovo livello di cooperazione che passa da batteria-battaglione a quello gruppo-battaglione, imponendo, pertanto, l'esistenza presso ogni reggimento di tanti gruppi quanti sono i battaglioni della Brigata.

L'ordinamento dei gruppi prevede che essi siano uguali fra loro e ciascuno costituito su:

- 2 btr. obici da 105/14 nella versione autotrainata-someggibile;

- l btr. obici da 105/14 nella versione autotrainata;

- l btr. mortai da 120 someggiata.

L'insieme di tali provvedimenti, oltre il cambio del materiale, prevede la costituzione di un nuovo gruppo per arrivare a quattro gruppi, tanti cioè quanti i battaglioni Alpini e di 6 nuove btr. secondo quanto stabilito dalla citata circolare.

La trasformazione si attua per gradi:

nell'autunno dell'anno 1960:

- il gruppo «Belluno» (già da 75/13) perde la 25^ btr. che passa provvisoriamente al «Conegliano» in attesa della costituzione del IV gruppo del 3°, mentre la 22^ e la 23^ btr. vengono armate con gli obici da 105/14 nella versione autotraino-someggio e la 24^ btr. con i mortai da 120 someggiati, cedutigli dalla 17^ btr. dell'«Udine»;

- il gruppo «Conegliano» (già da 100/17) arma la 13^ e la 14^ btr. con obici da 105/14 nella versione autotraino-someggio e la 15^ btr. con mortai da 120 someggiati, cedutigli dalla 18^ btr. dell'«Udine»; inoltre riceve dal «Belluno» la 25^ btr. armata con obici da 105/14 nella versione autotraino;

- il gruppo «Udine» (già mortai da 120) arma la 17^ e la 18^ btr. con obici da 105/14 nella versione autotraino-someggio cedutigli rispettivamente dalla 24^ btr. del «Belluno» e dalla 15^ btr. del «Conegliano», mentre la 34^ btr. mantiene il mortaio da 120;

in data 15 ottobre 1961 si costituisce il gruppo «Osoppo», quale IV gruppo del 3°, con la 25^ btr. che in tale data lascia il «Conegliano», e con la 26^ btr. obici da 105/14 nella versione autotraino-someggio, di nuova costituzione. In data 15 aprile 1962 a queste btr. si affianca la 27^ btr. mortai da 120 someggiata, di nuova costituzione.

La temporanea diversa struttura dell'«Osoppo» dura fino all'anno 1962 durante il quale anche la 25^ btr. riceve i quadrupedi passando così dalla versione autotraino a quella autotraino-someggio.

Dal 1 ° ottobre 1962 la 9^ btr. mortai da 120 del gruppo «Pinerolo» del 1° passa alle dipendenze del 3°, costituendosi in distaccamento a Paularo.

Il l ° dicembre 1963 i rimanenti reparti del gruppo «Pinerolo» (R.C.G., 7^ ed 8^ btr. obici da 105/14) entrano nel 3° con sede a Tolmezzo. Alla stessa data anche la 9^ btr. rientra nel proprio gruppo.

 Il 16 febbraio 1964 si ha il seguente movimento:

- la 25^ btr. del gruppo «Osoppo» lascia la sede di Udine per raggiungere il gruppo nella sede di Pontebba;

- la 27^ btr. si porta dalla sede di Pontebba a quella di Udine.

 Nello stesso anno 1964 il gruppo «Osoppo» si sposta da Pontebba a Moggio Udinese.

 Il l° agosto 1966 vede la riunione di tutti i reparti del gruppo «Osoppo» nella sede di Pontebba.

 Il 15 ottobre 1966 la 24^ btr. del gruppo «Belluno» raggiunge il proprio gruppo a Tarvisio.

Durante l'anno 1970 il Comando del 3°, il R.C.R. ed il gruppo «Conegliano» si trasferiscono nella nuova caserma «A. Goi» in Gemona.

Nel corso dell'anno 1970 i gruppi assumono il seguente ordinamento:

- due btr. obici da 105/14 autotrainate-someggiabili;

- una btr. obici da 105/14 autotrainata;

- una btr. mortai da 120 di mobilitazione.

Dal l° agosto 1975 si attua la seguente versione nei gruppi:

- due btr. obici da 105/14 autotrainate con una sezione someggiabile;

- una btr. obici da 105/14 autotrainata.

6. La ristrutturazione

 Il programma di ristrutturazione dell'Esercito, previsto dallo Stato Maggiore dell'Esercito fin dall'anno 1973, si propone di:

- adeguare le dimensioni dell'Esercito alle effettive possibilità di bilancio utilizzando al massimo le risorse disponibili;

- rinnovare qualitativamente l'Esercito stesso per conferire alle Unità un più alto livello di efficienza per quanto riguarda il personale ed i materiali.

In particolare vengono soppressi:

- il Comando del 3° e la btr. Cdo e S. di Rgt. (il 30-9-1975);

- il gruppo «Pinerolo» (il 30-9-1975) ed il gruppo «Belluno» (il 31-8-1975);

- il gruppo «Osoppo» che assume il nome di «Belluno» (il 5-9-1975).


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