Società:

E' la disistima culturale del proprio interlocutore la radice di ogni violenza

L'invito del Presidente della Repubblica
 

Dialogo effettivo fra le varie componenti della vita sociale e politica
 

 
don Luigi Negri


E' difficile non trovarsi d'accordo ... - E' difficile non trovarsi d'accordo con gli altissimi richiami che vengono dalle supreme stanze istituzionali sulla necessità di un dialogo effettivo fra le varie componenti della vita sociale e politica per il perseguimento di una stagione più feconda della vita sociale stessa.

Così come mi è sembrato molto significativo l'invito a superare qualsiasi tentazione di una cultura dell'odio, che demonizzando l'avversario sembra dare alla violenza intellettuale e verbale ( e perché non anche fisica?) una giustificazione ed una legittimazione sociale e politica.

Ma ci permetta il Presidente della Repubblica dietro questo Suo invito, non solo accettabile ma estremamente opportuno, per me si collocano altre domande da cui tale invito ultimamente può dipendere in maniera positiva. Perché
per troppi decenni si è lasciato che le varie identità culturali, religiose e sociali presenti nel tessuto del nostro paese non potessero maturare una coscienza adeguata delle loro identità stesse lasciando il paese in una sostanziale assenza di autentica libertà educativa?. Sono le identità, criticamente coscienti di se stesse, i soggetti autentici di un dialogo culturale e quindi di un costume effettivamente democratico.

Non si può fare per decenni l'apologia della scuola di stato, laica e neutra (e quindi sostanzialmente laicista) e poi accorgersi che non esiste dialogo tra le varie componenti della nostra vita sociale: sommessamente, sarebbe strano che ci fosse. E' giusto denunciare la violenza verso la propria controparte culturale, ma anche qui, non si doveva troppo facilmente favorire una divisione radicale tra le grandi opzioni culturali e sociali del nostro paese che mettesse per decenni certe formazioni culturali e sociali quasi al bando.

E' la disistima culturale del proprio interlocutore la radice di ogni violenza.

Era solo per dire la nostra adesione a tale invito ma ricordando a tutti che senza libertà di cultura ed educazione, effettivamente riconosciute e promosse, non si darà mai una effettiva democrazia. Questo ho imparato quasi cinquant'anni fa nelle aule del Berchet dal mio professore di religione don Luigi Giussani.

 
 

Società: «L'invito del Presidente della Repubblica. Dialogo effettivo fra le varie componenti della vita sociale e politica», Don Luigi Negri, 6 Febbraio 2004

 

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