Scuola

 

Signor Ministro,...
Lettera aperta al Ministro Moratti
 

 
di Carmelo Cordiani
Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo- Giffone

 

                                   Signor Ministro,

 ho seguito, ieri sera, Ballarò. Dichiararmi disgustato, per gli attacchi, è poco. Tutto preparato, secondo vecchi copioni, alla Santoro. D’altra parte, il sottofondo “culturale” è sempre lo stesso. Solo le sinistre sono capaci di governare, solo le sinistre preparano riforme intelligenti, solo le sinistre sono dalla parte dei deboli, dei poveri, solo loro difendono i lavoratori, strumentalizzandoli, imbottendoli di falsità (tempo pieno, tempo prolungato, organici… ), radunandoli nelle piazze per manifestazioni contro chi non è di sinistra.

 

Sono un dirigente scolastico, al quarantaduesimo anno di servizio. Dal primo settembre prossimo, se Dio vorrà, lascerò la scuola. Ci sono dentro dai primi anni sessanta; ho vissuto il pasticcio dell’unificazione scuola media – avviamento professionale ( voluto dalla prima esperienza di centrosinistra, in nome della parità tra i figli di papà e i figli dei poveri braccianti: stessa musica ieri sera, senza riconoscere che, oggi, i figli dei braccianti hanno le stesse opportunità, se non maggiori, degli altri ), ho conosciuto le delusioni della riforma Sullo, le esperienze dei Decreti Delegati anni settanta ( sempre presente nel Consiglio di Circolo ),  le novità della 148/90, dell’organizzazione a moduli, dell’introduzione nella scuola elementare delle lingue straniere,  delle opportunità dei tanti progetti ( Lingue 2000, Genitori, Ragazzi 92 o 93 … ) dell’informatica e quant’altro il M. P. I. ha messo in cantiere per la scuola. Anche il riordino dei cicli del Suo predecessore. A suo tempo, mi arrabbiai, tanto che in un convegno, presente l’On. Luigi Lombardi Satriani ( sulle sue tematiche ho preparato, unico credo, la mia tesi di laurea ) dissi : “ Questo riordino è un disastro. Speriamo che il Parlamento non lo passi”. Per fortuna, così è stato. Ma ci fosse stata una sola manifestazione contro il tentativo di sfascio proposto da Luigi Berlinguer! Tutto bene, perché proveniva dalla sinistra. Un anno in meno? Cosa importa. L’onda anomala si sarebbe risolta promovendo in percentuale ( se l’avesse detto Lei l’avrebbero accusata, per lo meno, di razzismo!). Oggi i giovani sono precoci. Non sono, invece, precoci per l’anticipo normalizzato dalla Moratti ( mi scusi il cognome senza titoli ), dimenticando che, di fatto alle elementari si praticavano le primine e, nelle materne non statali, si accolgono bambini col pannolino.

 

Vada avanti. Le è stato affidato un Ministero difficile, ma fondamentale. Ha, giustamente, fatto osservare che ci sono persone che non protestano e non scioperano. Io sono tra quelli. E la seguo con molta attenzione. E’ ora che la scuola esca dalle paludi in cui è stata portata dai tanti sessantottini sedicenti “intellettuali di sinistra” per riacquistare un terreno solido e fertile. Insista sulla formazione umanistica, sulla riconquista del cervello, unico organo in grado di formare uomini e cittadini.

La saluto con cordialità
 

 

Scuola: «Signor Ministro,... Lettera aperta al Ministro Moratti», di Carmelo Cordiani, Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo- Giffone, 3 marzo 2004

 

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