Giovanni Paolo II:

 

Giovani e anziani di tutto il mondo piangono la morte di Giovanni Paolo II

KAROL Wojtyla,
“DONO DI DIO” IN TERRA

 

 

Vincenzo La Gamba
 

Giovanni Paolo II è stato veramente un "dono di Dio" in terra.  Uno di quei doni che Dio dispone per dare un impatto positivo alla società, al mondo, alla Chiesa.

Se non fosse stato cosi, Giovanni Paolo II non sarebbe il terzo Papa più longevo della storia della Chiesa.
Mi limiterò a fare una riflessione personale. Ho pensato a lui domenica delle Palme quando, affaticato e malato, si è affacciato alla finestra e, vedendo la gente festante, mi è sembrato vedere il Gesù  del Vangelo, un Gesù che entra a Gerusalemme, un Gesù che sapeva che, a giorni, si sarebbe compiuta la volontà del Padre.
La sua ora è venuta dopo una vera Via Crucis, dopo tanta sofferenza, per celebrare poi una nuova vita.  Perchè la morte è vita per chi è di fede cattolica.

Paradossalmente sto scrivendo che quando uno di noi muore, bisogna essere felici e non tristi. 

Si, perchè nel caso specifico, Giovanni Paolo II, prezioso dono di Dio, è stato una gioia per tutti.  Una gioia conoscerlo, un godimento ammirarlo, un piacere onorarlo, un obbligo ricordarlo.

Se Dio ci ha concesso Giovanni Paolo II, a cavallo tra il secondo e terzo millennio,  ci sarà stata una ragione.  Anzi più di una.  Non spetta a me elencarne nemmeno una, perchè sarebbe riduttivo anche parlarne di cento e più al riguardo.

Quest' uomo è stato un uomo straordinario, perchè ha fatto tutto con l' ordinarietà di un uomo che sapeva di essere straordinario, anche se qualcuno ha cercato di portarcelo via, ma non vi è riuscito, quel 13 maggio del 1981.
È stata la straordinarietà della sua evangelizzazione che mi ha sempre affascinato, incentrata sempre sulla pace e riconciliazione.

Può una persona cambiare il mondo?  Si. Giovanni Paolo II è stata questa persona, straordinariamente rivoluzionaria in una società difficile e per la quale si è adoperato a fare il Profeta moderno della giustizia sociale, portavoce dei poveri e vincitore sul comunismo.

La grandezza di quest' uomo è stata anche quella di chiedere perdono ai credenti di altre religioni, con le quali la Chiesa Cattolica è stata sempre fredda, pur sempre pensando di essere dalla parte della ragione.  Ma Giovanni Paolo II ha pensato come i giusti,  per rendere giustizia alle precedenti (sbagliate?) posizioni della Chiesa.
Questo dono, concesso a noi da Dio, ha girato il mondo, raggiungendo 135 nazioni, come un "globetrotter", evangelizzando le genti e reggendo bene il ruolo di predicatore e portatore della buona novella. Se lo ha fatto bene è perchè così ha voluto lo Spirito Santo, perchè  è entrato spesso e volentieri nelle case di miliardi di persone, emozionando ed intenerendo i cuori anche degli impassibili, perchè prima o poi, il Vicario di Cristo è riuscito a penetrare nelle menti e nei cuori di tutti.

Quest' uomo straordinario ha fatto piangere di gioia gli oppressi, gli emarginati, ma, soprattutto, i giovani che hanno visto in lui la speranza del loro ideale futuro.

Adesso a chi si ispireranno?

Oggi i  giovani, ma anche i vecchi e i bambini piangono Giovanni Paolo II ed è giusto che sia così. Si è orfani di un Padre, che ci ha voluti bene e dal quale abbiamo ereditato tanto.

Essere stato amato da tutti sulla faccia della terra non è di tutti.

Ecco perchè la nostra deve essere una gioia perpetua, avendo Dio concesso a noi un dono cosi bello e così grande. Quello che abbiamo perduto in terra lo ha guadagnato Dio nel Suo regno; il regno dei beati e degli eletti.
Ci rimane solamente la consolazione di poterlo chiamare, in tempi brevi, Giovanni Paolo II “Magno”; un nome, Magno, che suona bene, ma che è riservato a pochi Papi.

Quelli grandi appunto come Karol Wojtyla.
 

 

Giovanni Paolo II: «Giovani e anziani di tutto il mondo piangono la morte di Giovanni Paolo II. KAROL Wojtyla, “DONO DI DIO” IN TERRA»  Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, 3 Aprile, 2005
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