Palestinese

Israeliano

Messaggio “Urbi et Orbi” 

Domenica 31 marzo 2002

di Giovanni Paolo II


Comunità cristiane di ogni continente, chiedo a voi, con trepidazione e speranza, di testimoniare che Gesù è veramente risorto, e di operare perché la sua pace blocchi la drammatica spirale di soprusi ed uccisioni, che insanguinano la Terra Santa, sprofondata ancora una volta, in questi ultimi giorni nell’orrore e nella disperazione. Sembra che sia stata dichiarata guerra alla pace!
Ma la guerra nulla risolve, arreca soltanto più vasta sofferenza e morte, né servono ritorsioni o rappresaglie. La tragedia è davvero grande: nessuno può rimanere silenzioso e inerte, nessun responsabile politico o religioso! Alle denunce seguano atti concreti di solidarietà, che aiutino tutti a ritrovare il mutuo rispetto e il leale negoziato. In quella Terra Cristo è morto e risorto e ha lasciato, come muta ma eloquente testimone, la tomba vuota. Distruggendo in se stesso l’inimicizia, muro di separazione tra gli uomini, Egli ha riconciliato tutti per mezzo della Croce (cfr Ef 2,14-16), ed ora impegna noi, suoi discepoli, a rimuovere ogni causa di odio e di vendetta.

Giovanni Paolo II, Domenica 31 marzo 2002