ISLAM

Cattolici e Islam.
Baget Bozzo:
“ Caro Cardini, apologeta dei maomettani, nessuna ammenda. Ricordati dei cristiani perseguitati”


di Gianni Baget Bozzo

Caro Cardini, sono anni che ci conosciamo: e conosco il tuo ruolo culturale che è più complesso di quello di un islamista militante. Ma ciò nulla toglie al nostro dissenso che tu conosci da tempo. Non sei un puro medievista dell’islam e per questo ho fatto accenno a Mordini. Non certo per accusarti di trascorsi fascisti o nazisti, figurati se posso pensare a sciocchezze di questo genere. Sono un revisionista convinto, ho conosciuto Attilio Mordini ed era una dolce e piacevole persona, ma Mordini era una dottrina, quella della Tradizione pagana europea vista come Tradizione universale: e tu conosci l’influenza di Renè Guenon, convertito all’islam, come unica religione che aveva conservato qualcosa della Tradizione originaria, su tutta la cultura tradizionalista di destra in Italia. Del resto, un filone filoislamico è sempre rimasto nella cultura di destra italiana per la figura militare e guerresca dell’islam. Uno dei filoni dei convertiti italiani all’islam viene appunto dalla destra. È di qui che nasce la mia definizione di nazislamismo, che si unisce al nichilismo postcomunista, al filone dell’utopia della sinistra cattolica e laica. Tutti i motivi antioccidentali si ritrovano in una continuità.

Tu hai creato una linea culturale e politica che infine si fonda sulla apologia dell’islam. In sostanza nella tua tesi l’aggressione dell’islam alla Cristianità, la decristianizzazione dell’Oriente e dell’Africa cristiana sono stati effetti accidentali e non intenzionali della conquista islamica, non dell’oppressione culturale civile militare sulle terre cristiane. La guerra islamica contro le terre cristiane è stata sempre concepita come guerra santa, mentre non è accaduto il contrario se non per il periodo che va da Urbano secondo alla caduta di San Giovanni d’Acri. Le crociate sono un piccolo episodio della difesa dall’attacco che da Costantinopoli e Poitiers a Vienna la Cristianità ha dovuto subire, persino con il sacco di Roma. Ed oggi dei centossessantamila cristiani che vennero uccisi nel 2000 la maggior parte è dovuta a musulmani. Nel secolo XX il Cristianesimo orientale è stato quasi annullato, soprattutto nella laica Turchia. Per esistere i cristiani di Siria devono piegarsi innanzi ad Assad e quelli di Iraq innanzi a Saddam. Non parliamo del Sudan, delle Filippine, di Timor est, delle Molucche, della Nigeria. L’islam che teme per la sua sopravvivenza culturale è ancora più aggressivo.

Che competenza ha uno storico del medioevo (visto che tu rivendichi, con poco buongusto, di essere l’esperto della materia) con quello che accade oggi? Nel mio cuore è il vescovo di Faisalabad, Pakistan, che si è suicidato per far sapere al mondo che i suoi cristiani venivano uccisi solo perché un musulmano assicurava che uno di essi aveva bestemmiato il “profeta”. Perchè è dal cuore dell’islam che nasce l’attentato di New York; dalla guerra essenziale dell’islam al Cristianesimo. Non tutto ciò che è nei popoli di area islamica è islamico: ed è dalla coscienza di libertà, suscitata dall’Occidente che mi aspetto un mutamento storico.

Per ora caro Cardini, viviamo il clima di guerra santa. Non ti piacerà, nemmeno a me, ma Bin Laden non è solo.

Dei tuoi incontri al Meeting ricordo le tue sviolinate a Lerner sulle Crociate. Insomma, se vi è una figura di cattoislamico quella sei tu. E Mordini c’entra, eccome se c’entra.

Gianni Baget Bozzo
Tempi, Numero: 40,  4 Ottobre 2001