Galatro e
la politica

GALATRO,Con l’intento di condurre battaglie politiche per il paese

IL NUOVO PSI TORNA SULLA SCENA
 

 

Umberto Di Stilo

GALATRO – Eccoci, siamo ritornati”. Con questo annuncio i socialisti di Galatro che da qualche mese avevano provveduto a riorganizzare ed inaugurare la sezione del “Nuovo Partito socialista”, si sono presentati alla cittadinanza per annunciare che, dopo un ormai lungo periodo di assenza, tornavano sulla scena politica locale con l’intento di dare nuova vita a quella “forza politica di grande e gloriosa tradizione, sempre al servizio della lotta per i diritti dei lavoratori e per la tutela delle classi più deboli”. In verità a Galatro lungo tutto l’arco del secolo scorso il partito socialista, prima in forma clandestina e poi ufficiale, ha scritto interessanti pagine di vita politica, tanto da qualificare e far conoscere il paese con l’appellativo di “valle rossa”.

I propositi del “Nuovo PSI” galatrese sono chiaramente precisati nel documento di presentazione della sezione: scendere “nuovamente sul campo della politica con l’obiettivo di affrontare i grandi problemi che oggi affliggono Galatro, portato sull’orlo dell’abisso economico e sociale da dirigenti amministratori  incapaci ed inetti”.

I “nuovi socialisti” galatresi, però, sono ancora fiduciosi nella possibile ripresa del paese perché “Galatro ha forti potenzialità per poter emergere dalla palude della crisi che oggi l’attanaglia, potenzialità fino ad oggi non sfruttate ed anzi lasciate nel dimenticatoio per beghe interne che hanno portato soltanto sterili polemiche”.

I socialisti sono anche convinti che “lo sviluppo delle terme sia l’elemento fondamentale per una svolta nella politica economica” e puntualizzano che relativamente a questo importante argomento “sia necessaria una serena riflessione sulla sua gestione e sulla possibilità di dare lavoro continuo e normale retribuzione ai disoccupati del nostro paese. Anche per questo è obiettivo dei socialisti fare sì che gli interessi dell’azienda siano anche interessi dei lavoratori”.

I “nuovi” socialisti galatresi, inoltre, ribadiscono che il paese possiede le naturali potenzialità per il suo sviluppo turistico e indicano la diga sul Metramo e la ristrutturazione e valorizzazione del convento basiliano di Sant’Elia le prioritarie strade da percorrere.

Nel loro documento, i socialisti scrivono pure che le loro battaglie politiche “saranno ancora orientate verso la realizzazione della centrale idroelettrica prevista nel pacchetto della Diga e verso la ristrutturazione della vecchia  officina elettrica” dismessa dall’Enel alla fine degli anni cinquanta, nella convinzione che “entrambe le opere sono in grado di dare lavoro ai galatresi e contribuire alla rinascita socio-economica del paese”. Gli iscritti al “Nuovo PSI” asseriscono, infine,  che “su questi obiettivi prioritari si misureranno chiamando alla collaborazione tutte le forze politiche, sindacali, sociali e culturali presenti sul territorio per fare sì che Galatro esca dal degrado e dall’abbandono in cui si trova e possa risorgere più viva attraverso una sempre migliore qualità della vita”.
 

 

Galatro e la Politica: «GALATRO,Con l’intento di condurre battaglie politiche per il paese. IL NUOVO PSI TORNA SULLA SCENA», di Umberto Di Stilo, Gazzetta del Sud, pag. 26, giovedì 3  febbraio 2005

 

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