Galatro e
la politica

GALATRO, Si acuiscono i rapporti all’interno della maggioranza

CONSIGLIERE REPLICA ALLA DIFFIDA DEL SINDACO
 

 

Umberto Di Stilo

GALATRO – Assente alle riunioni consiliari degli ultimi cinque mesi, il sindaco la diffida “a presentare entro dieci giorni le sue giustificazioni” diversamente avrebbe provveduto “ad inserire la proposta di decadenza dalla carica di Consigliere comunale, fra gli argomenti da discutere nella prima seduta consiliare utile”. Destinataria della diffida, inviata per conoscenza anche al Prefetto della Provincia, è l’avv. Daniela Raschellà, facente parte del gruppo consiliare di maggioranza.

La diffida scritta costituisce una novità procedurale che, nell’ambiente politico amministrativo locale, è stata subito collegata al fatto che l’avv. Raschellà è uno dei quattro consiglieri che da alcuni mesi si sono dissociati dalla maggioranza perché non hanno condiviso la improvvisa decisione del sindaco di ritirare la delega di vice sindaco al prof. Cuppari, poi dimessosi dall’esecutivo.  Il consigliere Raschellà risulta essere stata assente ad una sola seduta ordinaria del consiglio e ad altre sei straordinarie ed urgenti tenute tra la fine di maggio e la fine di ottobre di quest’anno. Tali assenze, come precisato dall’interessata nella “giustificazione” fatta pervenire al sindaco ed al prefetto, sono state determinate da “improcrastinabili impegni professionali” dal momento che la stessa svolge la professione forense in altra sede. Contestando la minacciata decadenza dalla carica di consigliere comunale, Daniela Raschellà ricorda che “a norma del vigente statuto comunale la decadenza dalla carica di consigliere può essere proposta solo in caso di assenza ad un’intera sessione ordinaria del consiglio comunale”. Precisa altresì, che il minacciato procedimento di decadenza “non avrebbe potuto essere avviato e qualora il Sindaco intendesse proseguirlo incorrerebbe nel reato di abuso di potere, configurandosi nella fattispecie uno sviamento dell’interesse pubblico per falsità della causa in funzione di un interesse meramente soggettivo, sviamento ed interesse soggettivo deducibili dalle posizioni politiche recentemente manifestate dalla sottoscritta”.

L’iniziativa del sindaco ha destato sorpresa in tutti gli ambienti politici locali nei quali non pochi ritengono che la diffida volesse essere “la premessa per una improbabile surroga” assolutamente indispensabile perché la “maggioranza” abbia “i numeri” per poter amministrare senza dover ricorrere alle “stampelle” di elementi dell’opposizione, come è già successo nelle precedenti sedute, allorché si è potuto procedere alla regolarizzazione di diversi debiti fuori bilancio grazie alla responsabile presenza di alcuni consiglieri dei gruppi di opposizione.
 

 

Galatro e la Politica: «GALATRO, Si acuiscono i rapporti all’interno della maggioranza. CONSIGLIERE REPLICA ALLA DIFFIDA DEL SINDACO», di Umberto Di Stilo, Gazzetta del Sud  pag. 25,  venerdì 10 dicembre 2004

Click qui per tornare indietro