Galatro e
la politica

GALATRO, Nessun chiarimento sulla crisi in seno alla maggioranza

Si al progetto “Paese Albergo”
 

 

Umberto Di Stilo

GALATRO – Quanti speravano che durante i lavori consiliari il sindaco esponesse i motivi politici che lo hanno indotto a ritirare la delega di vice sindaco al prof. Cuppari e che hanno generato dissenso in seno alla maggioranza, sono rimasti delusi. Il primo cittadino, infatti, pur essendo stato sollecitato dai consiglieri di opposizione, non ha inteso aggiungere alcun particolare a quanto, genericamente, si conosce da poco più di un mese. Né ha ritenuto commentare sul piano politico la imprevista frattura che da alcuni giorni si è venuta a creare all’interno del suo stesso gruppo. Da parte loro i quattro consiglieri (Sorrentino, Manduci, Mamone e Raschellà) che, non condividendo l’operato del sindaco hanno solidarizzato con il prof. Cuppari e si sono dissociati dalla maggioranza, non hanno partecipato ai lavori consiliari ed hanno rinunciato alla democratica opportunità di discutere, nella sede istituzionale, sulle cause che hanno determinato la crisi interna al gruppo e, più in generale, sulla vita dell’ente. Insieme allo stesso prof. Cuppari, infatti, hanno rinunciato all’opportunità di far conoscere alla cittadinanza la loro versione dei fatti che  hanno generato la divergenza politico-amministrativa e, soprattutto, hanno rinunciato alla possibilità di far sapere agli elettori che li hanno espressi, alla luce delle ultime vicende, quale posizione intendono assumere all’interno dello schieramento di maggioranza.

Presenti sette consiglieri di maggioranza e quattro di opposizione, il consiglio ha proceduto al riconoscimento di debiti fuori bilancio (57 mila euro) per spese sostenute in alcune vertenze legali ed ha deciso di acquisire diversi immobili del centro storico da destinare ad edilizia residenziale pubblica nell’ambito del programma innovativo “contratto di quartiere”. In concreto si tratta di un progetto che prevede l’acquisizione di alcune decine di abitazioni (per la maggior parte ormai disabitate) che costituiscono il tessuto urbano del caratteristico ”quartiere Montebello” e, dopo i necessari lavori di ristrutturazione ed ammodernamento, la loro destinazione ai cittadini che chiederanno di utilizzarle. In sostanza si tratta dell’attuazione del vecchio progetto (mai fatto decollare) “Paese albergo” ora “rispolverato” e riproposto “dopo che - come sottolineava il consigliere di opposizione Di Matteo - le precedenti amministrazioni lo hanno lasciato in sonno negli scaffali dell’ufficio tecnico”. La realizzazione del progetto prevede una spesa di nove miliardi delle vecchie lire e mira a “ripopolare” l’antico centro storico di cittadini (soprattutto turisti) che desiderano trascorrere in un ambiente  tranquillo e in un angolo che paesaggisticamente è tra i più suggestivi dell’intero meridione, i loro periodi di riposo.

A conclusione della riunione l’assessore avv. Villelli,  ha annunciato che i copiosi frutti del lavoro amministrativo si raccoglieranno presto attraverso la costruzione del muro di sostegno al vecchio campo sportivo (per il quale è stato stanziato un miliardo e mezzo di vecchie lire), la realizzazione del nuovo ponte, il completamento dell’asilo e l’apertura del tanto atteso “museo della civiltà artigiana e contadina” per il quale la Regione Calabria ha già concesso i primi finanziamenti. “Insomma – ha concluso Villelli – c’è molta carne sul fuoco e dei frutti che stiamo per raccogliere spero proprio che insieme a noi gioiscano anche i consiglieri che hanno scelto di assentarsi”.
 

 

Galatro e la Politica: «GALATRO, Nessun chiarimento sulla crisi in seno alla maggioranza. Si al progetto “Paese Albergo”», di Umberto Di Stilo, da Gazzetta del Sud, 3 ottobre 2004

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