Galatro e
la politica

GALATRO:  Riunione deserta per mancanza del numero legale
 

CONSIGLIO COMUNALE IN TILT
 

 

Umberto Di Stilo

GALATRO – Cinque consiglieri di maggioranza non rispondono all’appello e la riunione del consiglio va deserta. Si è concretizzata così la crisi che da tempo travaglia l’amministrazione comunale dopo che, a seguito del ritiro della delega di vicesindaco al prof. Cuppari (primo cittadino nelle due ultime legislature), all’interno della maggioranza, in concreto, si sono formati due gruppi. Che la riunione di lunedì sera sarebbe andata deserta lo si era intuito già nei giorni precedenti, allorché quattro consiglieri (Sorrentino, Mamone, Manduci e Raschellà) hanno fatto pervenire al sindaco prof. Giovanni Papa un documento per manifestare ufficialmente il loro disappunto per il provvedimento di ritiro della delega al prof. Cuppari. Con lo stesso documento, per il loro rientro nei ranghi della maggioranza, i quattro consiglieri ponevano come condizione irrinunciabile l’immediato ripristino della delega di vicesindaco a Cuppari. Ieri sera i quattro estensori della lettera, dal sapore di un vero e proprio ultimatum, insieme a Cuppari ed ai cinque consiglieri dei gruppi di opposizione hanno dato forfait, mandando deserta la seduta. Nella storia amministrativa galatrese non si hanno riscontri di episodi simili e gli osservatori politici prevedono che la circostanza può sfociare anche in un clamoroso ed anticipato “rompete le righe”. Per metterlo in atto è sufficiente che i dieci consiglieri che ieri sera non hanno risposto all’appello del segretario comunale, tutti insieme e senza distinzione del gruppo di appartenenza, dalla semplice diserzione passino alle dimissioni. Ma questa, molto probabilmente, è fantapolitica, giacché è assai difficile che tra i cinque dissidenti della maggioranza e i componenti dei tre gruppi dell’opposizione si possa giungere ad un accordo “al buio”, senza, cioè, avere chiare le idee sulle strade da percorrere nell’immediato e senza progetti concreti per il futuro. E’ improbabile che la situazione precipiti anche perché c’è chi prevede interventi di taumaturgica mediazione da parte dei dirigenti provinciali del partito di appartenenza dei dissidenti e del sindaco (DS) per ricucire lo strappo e dare la possibilità alla maggioranza di navigare in acque pressoché tranquille verso la fine della legislatura. Intanto per questa sera, con inizio dei lavori alle ore 19, è fissata la riunione del consiglio in seconda convocazione. Per la validità della seduta non è più richiesta la presenza di metà più uno dei consiglieri assegnati. I sette della maggioranza potranno, quindi, deliberare sugli argomenti posti nell’agenda dei lavori. E’ certo, però, che parteciperanno alla riunione anche i componenti dell’opposizione. Non solo per cercare di fare chiarezza sull’attuale difficile momento della vita amministrativa locale, ma perché glielo impone la delicatezza di alcuni argomenti posti all’ordine del giorno (riconoscimento di debiti fuori bilancio per spese sostenute in vertenze legali, destinazione del disavanzo di amministrazione, acquisizione di immobili da destinare ad edilizia residenziale pubblica nell’ambito del programma innovativo “contratto di quartiere”, ecc.).
 

 

Galatro e la Politica: «GALATRO:  Riunione deserta per mancanza del numero legale. CONSIGLIO COMUNALE IN TILT», di Umberto Di Stilo, da Gazzetta del Sud, mercoledì 29 settembre 2004, pag. 23

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