GALATRO: LE TERME DI S. ELIA

 

Galatro/Vanificato in Consiglio l'intervento del comitato cittadino che intende gestire gli impianti. Sulle terme l'ombra di un imprenditore esterno
 
GALATRO - All'interno dell'esecutivo, in quest'ultimissimo periodo, si registra qualche divergenza di vedute sull'affidamento della gestione termale. In particolare sulla possibilità di assecondare la formale richiesta di un gruppo di cittadini, da tempo pronti a costituirsi in società se l'Amministrazione nei loro confronti si decidesse a dare un segnale di apertura. La conferma alle voci che circolavano da un po' di tempo, è arrivata dal confronto di qualche sera addietro in consiglio comunale. Tutto ciò mentre si vocifera che un industriale lametino avrebbe avviato le trattative per rilevare la gestione delle terme (<< bruciando>>, così, sul tempo - oltre che sulla disponibilità finanziaria - sia i galatresi della costituenda società di azionariato popolare che i componenti dell'associazione temporanea di imprese che sin dalla scorsa estate sono stati gli unici a dimostrare interesse per le antiche fonti S. Elia). Durante i lavori del consiglio comunale, dunque, convocato per procedere all'approvazione del bilancio di previsione, tra quanto dichiarato dall'assessore alle terme e il sindaco è emersa una accentuata e netta divergenza di vedute sulla opportunità di dare seguito alle richieste dei galatresi. Nel corso del dibattito, infatti, il capogruppo dell'opposizione Pasquale Simari, ha chiesto lumi sulla situazione gestionale delle terme, <<alla luce degli sviluppi registrati nelle ultime settimane a seguito dell'interessamento di un gruppo di cittadini galatresi>>. A tal proposito ha anche sottolineato che <<l'atteggiamento dell'Amministrazione fa registrare uno strano susseguirsi di accelerazioni e di frenate, passando da momenti in cui sembra imperare l'urgenza ad altri in cui nulla si muove>>. Ha invitato, pertanto, la maggioranza <<a prendere una posizione chiara>> anche perchè dagli atti amministrativi <<traspare un atteggiamento di malcelata ostilità verso la proposta dei cittadini di Galatro>> . Il consigliere Simari ha fatto anche notare che <<tale comportamento è inammissibile giacchè l'unico interesse che l'Amministrazione deve perseguire è quello della valorizzazione delle opportunità di sviluppo che le nuove terme possono offrire. Per fare ciò deve recepire le varie proposte e solo dopo un'attenta valutazione di tutte le implicazioni, soprattutto di carattere occupazionale, scegliere nell'interesse della comunità>>. Il confronto si è acceso allorché l'assessore Distilo ha respinto, con fermezza, le critiche della minoranza rivendicando la correttezza dell'operato dell'Amministrazione e riconducendo l'attuale atteggiamento dell'esecutivo alla necessità di riflettere e ponderare le scelte da compiere. Relativamente alla richiesta dei cittadini di Galatro, lo stesso assessore ha evidenziato come, in realtà, nessuna proposta concreta sia mai stata formalizzata e che, comunque, <<allo stato attuale il comitato non ha i titoli per presentare alcuna offerta perché non è costituito in società. Solo dopo l'acquisizione di uno status giuridico idoneo, eventuali offerte potrebbero essere prese in considerazione>>. Il consigliere Simari in tale posizione ha visto <<un atteggiamento pregiudizialmente ostile nei confronti dell'iniziativa galatrese, atteggiamento che non trova alcuna giustificazione e che, soprattutto, non corrisponde agli interessi della collettivit\'e0 amministrata che trarrebbe vantaggio solo dal confrontarsi di più proposte concorrenti>>. La ferma presa di posizione della maggioranza è stata fermamente criticata anche dal consigliere Carmelo Romeo che ha evidenziato come per altri offerenti tale requisito non sia stato ancora richiesto. Il delicato argomento è stato focalizzato poi dal sindaco, Angelo Cuppari, il quale - in evidente contraddizione con quanto asserito dal suo assessore - ha dichiarato che la maggioranza non pone alcuna preclusione all'offerta proveniente dai cittadini di Galatro. Ha solo tenuto a precisare che ai membri del comitato non riconosce il diritto di ritenersi rappresentanti del popolo come emergerebbe dal pubblico manifesto fatto affiggere qualche tempo addietro. Ma siccome tra il <<possibilismo>> del sindaco e la netta intransigenza dell'assessore si è inserito l'industriale lametino, non solo diventa sempre più difficile che la nuova struttura possa essere aperta per la stagione termale ormai imminente, ma si allontana sempre più la possibilità che al timone delle terme S. Elia possa prendere posto un galatrese. E si allontana sempre più l'opportunità che presso le locali terme molti giovani disoccupati del paese possano trovare una occupazione.
  Umberto Di Stilo
Gazzetta del Sud, 12/04/2000

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