Galatro:
le Terme "S Elia"

Antonimina / Sempre preoccupante la situazione dei dipendenti. 

Consorzio termale, la Cisl sollecit l'intervento di Regione e Provincia 


LOCRI – La preoccupante situazione amministrativa-gestionale del Consorzio termale di Antonimina è ancora al centro dell'interesse della Cisl che ha chiesto l'intervento dell'Amministrazione provinciale, della Giunta regionale e dell'Asl 9 di Locri. È stato il segretario generale per la provincia di Reggio Calabria, Luigi Sbarra, a sollecitarlo con una lettera inviata oltre che ai rappresentanti degli organi suindicati, al sindaco di Locri a quello di Antonimina e al presidente del Consorzio termale.

Il problema venne sollevato dai dipendenti della struttura che, in una nota inviata ai sindacati, si lamentavano di alcuni provvedimenti assunti dal consiglio d'amministrazione, e nel contempo paventavano il pericolo di cessazione dell'attività. A quella lettera fece seguito la risposta della Cisl che, proprio attraverso Sbarra e il segretario della Fisascat-.Cisl, Antonino Toscano, organizzò un incontro con i primi cittadini di Locri e Antonimina e con i responsabili della struttura termale. Alla sollecitazione del sindacato diede immediata risposta il sindaco di Locri, Giuseppe Lombardo che, unitamente al suo collega di Antonimina, Roberto Maio, manifestò disponibilità affinché si avviassero concrete iniziative per affrontare la situazione.

La Cisl, da parte sua, ribadì la ferma intenzione di dare ai dipendenti delle Terme risposte certe. Ora si è appreso di un altro decisivo passo: l'invito a Provincia, Regione e Asl di «darsi da fare». «Abbiamo preso atto – scrive Sbarra – dei programmi delle Amministrazioni comunali di Locri e Antonimina, i cui rappresentanti hanno illustrato i propri intendimenti basati sul completo ammodernamento strutturale e funzionale del vecchio stabilimento e sull'utilizzazione del nuovo manufatto, mirata al miglioramento del sistema dei servizi di supporto, creando anche attività ricettiva e commerciale.

Il miglioramento delle ricettività consentirebbe la valorizzazione turistica dei comuni vicini e in particolare di Gerace che si sta rivelando sempre di più una miniera di beni storici». «I programmi illustrati – continua Sbarra – non devono rimanere a livello di mere enunciazioni, ma occorre, da subito, porre in essere atti concreti che consentano di realizzare quanto programmato risolvendo il problema del completamento della nuova struttura e attuando immediatamente le opportune iniziative per l'efficace gestione quotidiana dello stabilimento, che è stata più volte sollecitata dai lavoratori e dalla scrivente organizzazione. Questa situazione di stallo è stata da noi rilevata nelle assemblee tenute con i lavoratori delle Terme e non può non destare viva preoccupazione anche alla luce delle poco accorte dichiarazioni del presidente del Consorzio, il quale in un'intervista riversa la responsabilità della situazione sui lavoratori, colpevoli di non avere aderito alla proposta di riduzione delle prestazioni lavorative». 

Secondo Sbarra, inoltre, agire sugli effetti delle disfunzioni porta a poco. È, invece, necessario intervenire sulle cause che hanno determinato l'attuale difficile momento. Ed è in questa direzione che va l'invito concreto a Provincia, Regione e Asl a rendersi parte attiva del rilancio.

Sbarra suggerisce che «l'Amministrazione provinciale assuma un suo ruolo specifico nelle terme della provincia (Antonimina e Galatro). Per quanto riguarda la giunta regionale, il segretario della Cisl afferma che essa «oltre a intervenire immediatamente con un contributo finanziario necessario per affrontare l'emergenza, dovrà porre in essere l'inserimento del sistema termale calabrese nei programmi regionali per il turismo».

Enzo Romeo
Gazzetta del Sud, 28.07.1999

 

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