GALATRO: LE TERME DI S. ELIA

 

Galatro / Le risultanze dell'incontro voluto dall'Amministrazione
Terme, la gestione ai galatresi
Adesso agibili tutti i reparti della nuova struttura
 
GALATRO – Le Terme sono di Galatro e la loro gestione deve essere affidata ai galatresi. È questo il concetto di fondo su cui, sia pure con le dovute differenziazioni sono stati articolati gli interventi che hanno caratterizzato la «conferenza sul futuro delle Terme» voluta e organizzata dall'amministrazione comunale. L'argomento è stato introdotto dal sindaco prof. Cuppari il quale, dopo aver fatto la cronistoria dell'iter burocratico degli ultimi sei anni, ha affermato che, dopo l'adeguamento dei quadri elettrici alle norme Cee, il nuovo palazzo delle Terme sarà aperto al pubblico in tutti i suoi reparti». Per quanto riguarda la gestione della moderna infrastruttura il primo cittadino ha poi asserito: «Abbiamo sempre sostenuto che le Terme rappresentano una grande risorsa occupazionale ma abbiamo anche aggiunto che esse non possono essere gestite dal Comune. È per questo che tutti insieme dobbiamo pensare alla più opportuna forma gestionale». Ha anche aggiunto che «nonostante l'Amministrazione abbia già esaminato varie opportunità con i loro pregi e difetti, sarebbe potuta venire incontro con un suo progetto gestionale, presentarlo alla cittadinanza e attuarlo. Ma non sarebbe stato democratico. Invece ha ritenuto giusto sentire i suggerimenti che giungono dalla collettività e poi, tutti insieme, senza arroganza e prepotenza, scegliere la soluzione più idonea tenendo ben presente che il fine ultimo che vogliamo perseguire è il bene della collettività galatrese». Ha quindi preso la parola l'ex sindaco prof. Bruno Marazzita il quale, dopo aver ricordato che le nuove terme galatresi sono state concepite e progettate secondo il modello francese, ha affermato che, per ritrovare l'imprenditorialità nascosta di Galatro, la loro gestione deve essere affidata a giovani del posto ricordando che l'amministrazione comunale più che a guadagni economici deve mirare alla creazione di nuovi posti di lavoro. Ha quindi proceduto alla lettura di un documento, sottoscritto oltre che da lui anche dal prof. Claudio Ferrari, dal prof. Rocco Dimatteo, dal dott. Mario Lucia e dall'ing. Nicola Sollazzo in cui, viene sostenuta l'opportunità che sia il Comune, come proprietario delle Terme, a promuovere un programma per l'affidamento a gruppi privati galatresi della gestione delle attività termali perché «con questa iniziativa si dia l'avvio alla formazione di una imprenditorialità locale di tipo spontaneo, foriera di uno sviluppo armonico e completo capace di dare grandi benefici alla cittadinanza che aspetta da tempo questo evento». Secondo i cinque firmatari del documento «non è giustificabile un eventuale affidamento a gruppi industriali, o ritenuti tali, che promettono sviluppi e capitali da impiegare ma che non garantiscono e che non possono garantire perché non dispongono». Nel documento si legge anche che «il Comune di Galatro, per l'utilizzo e lo sviluppo delle Terme non può e non deve, perché non ne ha bisogno, inseguire e perseguire guadagni economici ma deve, invece, investire sulla forza lavoro locale per raggiungere il risultato per cui le Terme sono state costruite». D'altra parte è risaputo che «il guadagno per l'ente pubblico non è la moneta sonante, ma il numero di posti di lavoro che riuscirà a creare e mettere in opera». In tal senso bisogna considerare «onere sociale anche l'investimento per la creazione di posti di lavoro alle Terme di Galatro». Il dottor Marcello Borgese, inviato a partecipare dall'Amministrazione, ha esposto le norme giuridiche che regolano la gestione diretta, l'azienda speciale, la società mista (tra ente pubblico e privati), la società minoritaria, la concessione a terzi e l'azienda speciale consortile. Ha anche aggiunto che qualunque sia la scelta gestionale, oltre all'analisi di partenza bisogna tenere presente il target a cui si rivolge e gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Il prof. Nicola Marazzita ha ricordato che il moderno termalismo è sinonimo di turismo e che, pertanto, bisognava creare itinerari turistico-culturali da offrire a quandi decideranno di soggiornare a Galatro durante il periodo della cura. L'avv. Pasquale Simari ha proposto uno studio preventivo sui costi gestionali e sui possibili introiti delle Terme e ha suggerito la costituzione di un comitato che, insieme all'amministrazione comunale, segua tutte le fasi della scelta gestionale e il coinvolgimento diretto di tutti i cittadini mediante l'indizione di un referendum popolare. Per Gaspare Sapioli il problema della futura gestione termale ha fatto registrare il risveglio della società civile galatrese che intende partecipare attivamente alla costruzione di un futuro migliore per il paese. L'ing. Nicola Sollazzo, ricordando quanto a suo tempo è stato fatto per sollecitare i lavori della diga, ha sostenuto che nella gestione delle terme siano i galatresi a trovare occupazione. Il prof. Claudio Ferrari si è augurato che quella riunione non fosse una parvenza di democrazia organizzata dall'Amministrazione per nascondere eventuali scelte già operate e ha aggiunto che nessuno crede ai «progetti faraonici» per cui essendo le Terme proprietà del Comune di Galatro dovevano restare ai galatresi. Per questo ha auspicato che le cose vengano fatte per bene e alla luce del sole «per noi stessi e per i nostri figli» prima che il paese si spenga completamente. Riallacciandosi a questo augurio il giornalista Carmelo Raschellà, prima di criticare le «lobby» che hanno volutamente disertato l'incontro, ha affermato che «se si uccide l'unica speranza di crescita che ci è rimasta, si uccide anche l'ultima possibilità rimasta ai giovani locali di rimanere nel loro pittoresco paese». Il prof. Giancarlo Franzè ha quindi proposto che il comitato che deve servire da «trait d'union» tra l'Amministrazione e i cittadini venga presieduto da Bruno Marazzita. Nel dibattito sono anche intervenuti Nazareno Circosta e Pietro Ozimo. Ha concluso il vicesindaco prof. Giovanni Papa che, dopo i ringraziamenti di rito e l'assicurazione che l'Amministrazione si asterrà dal presentare progetti gestionali, ha detto che le riunioni coi cittadini si susseguiranno fino a quando democraticamente non sarà trovata la soluzione ritenuta più valida per il definitivo decollo del termalismo galatrese e la conseguente crescita socio-economica dell'intera comunità.
  Umberto Di Stilo
Gazzetta del Sud, 07/10/1998

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