GALATRO: LE TERME DI S. ELIA

 

Galatro / Stasera una riunione organizzata dall'amministrazione comunale
Quale futuro attende le Terme?

 
GALATRO – Il momento che la stragrande maggioranza dei cittadini aspettava da anni, (forse) è finalmente giunto. Dopo fiumi di parole e polemiche senza fine, per le nuove Terme sembra arrivato il momento della concretezza. Finalmente, infatti, si comincia a pensare alla gestione di quella megastruttura a cui sono legate le residue speranze occupazionali di moltissimi giovani del posto e i sogni di sviluppo socio-economico dell'intera zona. Quella odierna, pertanto, potrebbe diventare una data storica per la comunità galatrese e per la sua crescita sociale ove si consideri che, dopo diverse sollecitazioni in tal senso, l'amministrazione comunale ha indetto per questa sera la «conferenza sul futuro delle terme», una specie di assemblea popolare ove tutti i cittadini, come si conviene in democrazia, avranno l'opportunità di esporre liberamente il proprio convincimento. Tutto ciò induce a pensare che finalmente si stia avvicinando il tanto atteso momento dell'apertura della nuova struttura, per la cui realizzazione sono già stati spesi circa 14 miliardi. Per le diciotto di questa sera, dunque, nella sala consiliare di «Palazzo San Nicola», insieme ai consiglieri comunali, sono stati invitati a portare il loro contributo di idee i rappresentanti delle forze politiche presenti nel territorio, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei circoli e delle associazioni culturali che operano in paese. A tutti loro il sindaco ricorda che «sarebbe opportuno che elaborassero ipotesi e progetti in ordine alle problematiche gestionali e organizzative da sottoporre all'attenzione e alla valutazione degli interlocutori» che interverranno alla «conferenza». L'invito a partecipare è stato esteso a tutta la cittadinanza: si spera solo che, ora che viene offerta a tutti la possibilità di esprimere il proprio parere, anche i soliti «Soloni» di piazza partecipino all'importante incontro ed espongano democraticamente le loro idee e i loro progetti. In particolare, è attesa la partecipazione di tutti quei cittadini che ritengono di poter fornire il loro valido contributo di idee e di esperienze non tanto finalizzato alla semplice apertura delle nuove Terme, quanto, soprattutto, alla scelta della strada da percorrere per giungere a una tranquilla (anche se assai complessa) gestione dell'imponente struttura termale. Il difficile nodo da sciogliere, infatti, riguarda esclusivamente la futura gestione del complesso termale. C'è, infatti, da stabilire se sia il caso di far gestire le Terme (con tutte le annesse infrastrutture alberghiere) a una società per azioni nella quale mantenga la maggioranza l'amministrazione comunale (che ne è proprietaria) e alla quale abbiano accesso privilegiato i cittadini di Galatro; se sia più conveniente cercare di dare tutto in concessione a una società specializzata nel settore turistico-termale, oppure se non sia il caso che il Comune si avventuri in una gestione diretta di tutta la struttura, con le prevedibili conseguenze di natura clientelare. Non è facile stabilire quale sia la giusta strada da intraprendere. Proprio per questo in paese c'è anche chi suggerisce la creazione di una «Azienda termale autonoma» della quale faccia parte anche il Comune mediante i suoi legali rappresentanti. Incontro delicato e importante, dunque, quello di stasera; incontro - com'è facile intuire - che potrebbe segnare una svolta storica per la vita della comunità galatrese che, mai come in questa circostanza, è chiamata a decidere se il suo futuro sarà caratterizzato dal turismo termale oppure se i sogni alimentati negli ultimi lustri dovranno essere definitivamente riposti nel cassetto del dimenticatoio.
  Umberto Di Stilo
Gazzetta del Sud, 01/10/1998

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