Pace:

Le star Usa “impegnate” non piacciono
 

 
di Casadei Rodolfo


S’è fatto un gran parlare nelle ultime settimane delle star di Hollywood mobilitate contro il probabile intervento militare americano in Irak. Tanto che a San Remo un po’ di starlette canore nostrane hanno pensato bene di scimmiottare i più famosi colleghi Usa con dichiarazioni e bandierine. Ma cosa pensa il pubblico americano dell’”impegno politico” dei suoi attori e attrici preferiti? Niente di particolarmente lusinghiero, a dar retta all’indagine condotta da Gallup alla fine di febbraio. Soltanto il 3% degli americani pensa che l’opinione di una star dello spettacolo possa avere il potere di influenzare il governo americano; l’87% afferma che in nessun modo le prese di posizione delle star a favore di una causa possono suscitare in loro analogo impegno; il 20% sostiene che tali prese di posizione possono condizionare la loro attenzione nei riguardi delle opere della celebrità in questione, ma soprattutto in negativo. Il 21% ritiene che esistano star dello spettacolo che meritano di essere definite “anti-americane”: richiesti di fare nomi, gli interpellati menzionano quelli di Jane Fonda, Sean Penn, Martin Sheen, Barbra Streisand, Susan Sarandon ed Alec Baldwin. La poca simpatia degli americani per gli attori “impegnati” si può desumere anche da un’altra statistica: in una classifica di opinioni favorevoli e sfavorevoli nei riguardi di 8 personaggi americani dello spettacolo, 6 “progressisti” e 2 “conservatori”, i due “conservatori” (Arnold Schwarzenegger e Charlton Heston) si piazzano al primo e al terzo posto. Sean Penn, all’ultimo posto, raccoglie addirittura più antipatie che consensi.
 
 

Pace: «Le star Usa “impegnate” non piacciono», di Casadei Rodolfo,Tempi, Numero: 11 - 13 Marzo 2003

 

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