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<<Tradizione europea significa non poter mai vivere al di là della coscienza riducendola a un apparato anonimo come la legge o lo Stato.Questa <<fermezza>> della coscienza è una eredità della tradizione greca, cristiana e borghese. L'irriducibilità della coscienza alle istituzioni è minacciata nell'epoca dei mezzi di comunicazione di massa, degli Stati totalitari e della generale computerizzazione della società. Infatti è molto facile per noi riuscire a immaginare istituzioni organizzate così perfettamente da imporre come legittima ogni loro azione. Basta disporre di un'efficiente organizzazione per legittimare qualunque cosa. Così potremmo sintetizzare l'essenza di ciò che ci minaccia: gli Stati si programmano i cittadini, le industrie i consumatori, le case editrici i lettori, ecc. Tutta la società, un pò alla volta, diviene qualcosa che lo Stato si produce>>.
( VACLAV BELOHRADSKY)
Nell'appiattimento del desiderio ha origine lo smarrimento dei giovani e il cinismo degli adulti; e nella astenia generale l'alternativa qual'è? Un volontarismo senza respiro e senza orizzonte, senza genialità e senza spazio, e un moralismo d'appoggio allo Stato come ultima fonte di consistenza per il flusso umano.



  cit. in L'IO, IL POTERE, LE OPERE pag.167 ed. Marietti £ 25000

a cura di Pino Mulone

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