Infinito

Ottobre il mese della Madonna

 Sotto la tua protezione
 

di Laura Cioni



Questa antica antifona indicata dalla liturgia come conclusione della preghiera della sera si addice certo alla richiesta di protezione di chi cerca il riposo dopo il lavoro della giornata, ma può invitare anche ad altre riflessioni.


Se, infatti, la parola “protezione” può immediatamente evocare, riferita a Maria, la dolcezza materna di uno sguardo e il riparo offerto dal suo manto, come appare spesso nell’iconografia della Vergine, non si può dimenticare che praesidium è termine di origine militare, luogo dunque di difesa e di forza.


Ogni persona combatte la sua lotta, giorno dopo giorno. La Chiesa lo sa e per questo suggerisce parole che esprimono in modo semplice pensieri, sentimenti, preoccupazioni che talvolta non si sanno esplicitare e che tuttavia si sentono pienamente compresi e unificati in questa o quella preghiera. Nel caso di una formula antica, come questa, si è facilitati a percepire l’unità con tutti gli uomini che lungo i secoli e in tutto il mondo hanno vissuto la loro battaglia e hanno cercato il sostegno della Vergine potente. È come entrare in una chiesa antica e avvertire che è riempita dalla preghiera dei tanti e tanti ai quali dobbiamo la vita e la fede.


Forse sono i ripetuti plurali («confugimus», «nostras deprecationes», «libera nos semper») a rendere così affettiva questa preghiera. La coralità, comune all’invocazione con cui si conclude la preghiera più popolare e più amata, «prega per noi peccatori», è una forma potentemente espressiva della comunione, in cui l’io è se stesso e nello stesso tempo con tutti. Nulla forse rende più uniti dell’invocare personalmente l’aiuto nella prova che è ogni circostanza della vita quanto il fatto che le parole stesse implicano le prove e le circostanze di tutti.


La comunione dei santi, come abbiamo più volte letto in questi mesi nei versi danteschi dell’Inno alla Vergine, nasce dal “caldo” dell’amore di Dio e Maria ne è il centro. Il suo sguardo, che si posa su noi dall’alto, ma senza disprezzo delle nostre difficoltà («ne despicias») incontra il nostro che si rivolge a lei e ci rende, per quanto è possibile su questa terra, partecipi di quel calore divino da cui tutti prendiamo vita.


Sub tuum praesidium confugimus
sancta Dei Genitrix.
Nostras deprecationes ne despicias
in necessitatibus
sed a periculis cunctis
libera nos semper, virgo gloriosa
et benedicta.

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,
santa Madre di Dio:
non disprezzare le suppliche
di noi che siamo nella prova,
ma liberaci da ogni pericolo,
o Vergine gloriosa e benedetta.

Infinito: «Ottobre il mese della Madonna -  Sotto la tua protezione» di  Laura Cioni, 13 ottobre 2002

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