Galatro:
Don Agostino
Giovinazzo

Ciao Tullio

di De Luca Rosa,
studentessa Scuola di Teologia

Ciao Tullio,
vogliamo chiamarti così con il nome che ti ha dato
tua madre.


Ciao Tullio,
tu non ami parlare di te
non ami la pubblicità
e ti sei sempre appartato
da cerimonie
e inaugurazioni.


Non hai mai amato il clamore
e la confusione;
ma il silenzio
la meditazione
e la sofferenza
sono state compagne della tua vita.


Sei stato più che un insegnante,
un compagno di viaggio
di studio
riuscendoci a farci amare
quello che non riuscivamo a
capire,
eppure la verità era proprio lì,
in Ezechiele e in tutti quelli che
come lui
non hanno potuto piangere
perché dovevano lottare per la
vita e per la verità.


Grazie Tullio
per essere stato nostro amico
compagno di banco
per aver accolto
le nostre richieste di aiuto,
per aver chiarito i nostri dubbi
e ascoltato le nostre pene.


Grazie Tullio
per quel esserci stato acconto
per essere stato
così semplice e silenzioso.


Amante della vita
e custode del dolore,
della sofferenza
del perdono.


Grazie Tullio
per tutto quello che hai fatto
per noi
e per quello
che abbiamo dimenticato,
ma di sicuro
non ci dimenticheremo
mai di te
perché sei
nel nostro cuore.
 

di De Luca Rosa, studentessa Scuola di Teologia
Galatro, 27 maggio 2002

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