Lo spirito
della
democrazia

«La notizia Usa?
Il fratello di Gesù»

 
di Albacete Lorenzo



I principali mezzi di comunicazione americani riportano il ritrovamento di un ossario del primo secolo d. C che contiene la seguente iscrizione in aramaico: «Giacomo, figlio di Giuseppe, fratello di Gesù». Se ne venisse provata l’autenticità, questa potrebbe costituire la più antica prova archeologica della validità storica del riferimento biblico a Giacomo come al “fratello” di Gesù, il rappresentante della comunità cristiana di Gerusalemme. Sarebbe anche il riferimento non biblico più antico a Gesù mai rinvenuto dagli archeologi. Anche se l’importanza di questa scoperta è stata enfatizzata dai resoconti dei notiziari, non ha potuto competere con la notizia della settimana, la vicenda del cecchino dell’area metropolitana di Washington Dc. Perfino la possibilità di una guerra all’Irak non ha ottenuto la stessa attenzione riservata alla vicenda del cecchino. Non che il ritrovamento dell’ossario avrebbe in ogni caso ricevuto molta più attenzione in questo Paese, dove la comunità intellettuale non cristiana non nega l’esistenza di Cristo, e i membri delle comunità cristiane più forti sono Protestanti fondamentalisti convinti che egli tornerà molto presto e quindi poco interessati alla storia originaria delle comunità cristiane. Se vi è stata una menzione di Cristo in questa settimana è stata da parte di coloro che considerano gli agguati dei cecchini, il terrorismo globale e la guerra in Medio Oriente come l’avverarsi delle profezie riguardanti la sua seconda venuta. Gesù è anche comparso nella discussione concernente la pena di morte per il cecchino e il suo complice. Hanno detto che Dio è favorevole, naturalmente. Il fratello di una delle vittime del cecchino ha sostenuto che lui e la sua famiglia hanno deciso di «accettare la volontà di Dio e di non metterla in questione». La Bibbia non l’ha autorizzato a pensare alla vendetta, ha detto, ma gli ha assicurato che Dio l’avrebbe vendicato per mezzo dello «strumento che ha stabilito a questo scopo, vale a dire lo Stato». Questo modo di pensare non può essere interessato alla scoperta di un oggetto proveniente dal tempo di Cristo. Non si è detto ancora nulla riguardo alla reazione dei cattolici americani. Non so se abbiano realizzato la più interessante implicazione della scoperta, ovvero che l’origine della proposta cristiana coincide con la storia di un popolo costituito da individui reali di carne e sangue e non con testi scritti o astratti argomenti intellettuali. Se è autentica, non c’è da sorprendersi che la più antica testimonianza disponibile di Gesù non sia riferita a lui direttamente, ma all’uomo che è stato il vescovo della più antica locale Chiesa cristiana, identificato dal suo legame col Signore. La “rilevanza” dei suoi insegnamenti nei riguardi di ciò che sta accadendo oggi nel mondo non va rinvenuta in testi scritti isolati o analisi intellettuali, ma nell’esperienza di quella stessa Chiesa, di quello stesso popolo ancora presenti in tutto il mondo.
 
 

Lo spirito della democrazia: «La notizia Usa? Il fratello di Gesù» di Albacete Lorenzo, New York Times - Tempi, Numero: 44 - 31 Ottobre 2002