Incontro con il regista di "Distretto di Polizia" e del film "Paz"

LA NOSTRA INTERVISTA A RENATO DE MARIA

 

Due righe su Renato De Maria

di Arnaldo Casali

 

Con "Distretto di Polizia" è riuscito in un'impresa quasi impossibile: assecondare i gusti del pubblico senza rinunciare alla qualità, e ha realizzato il migliore serial televisivo che si sia mai visto negli ultimi anni ottenendo anche un grandissimo successo di pubblico; un successo che gli ha permesso di coronare un vecchio sogno: girare un film tratto dai fumetti di Andrea Pazienza, il più grande artista del pennarello che il nostro paese abbia mai vissuto: amico di Freak Antoni e di Vincenzo Mollica, fondatore con Massimo Mattioli (il creatore di "Pinky" celebre coniglio rosa del "Giornalino") di "Frigidaire" e punto di riferimento imprenscindibile per tutti i fumettisti cresciuti artisticamente negli ultimi vent'anni.

 

 

L' INTERVISTA:

"Persone di qualità, non mestieranti!"

di Arnaldo Casali

 

Con “Distretto di Polizia” hai dimostrato che si può fare televisione popolare e di qualità.

“Ci ho provato. A me piacevano le storie. Per me che vengo dal pop era divertente fare storie seriali, e di genere. Posso dire di averlo fatto con grande entusiasmo”.

 

La mia impressione è che l'unica differenza rispetto agli altri sceneggiati fosse la qualità con cui erano curati tutti i particolari: regia, musica, scenografie, dialoghi…

“Non a caso gli autori sono due bravissimi scrittori: uno è Marcello Fois: è un giallista che ha pubblicato in tutto il mondo, mentre Gabriele Romagnoli è un giornalista che ha fatto cronaca nera per anni con Repubblica e la Stampa. Anche il produttore è molto bravo: ha fatto “Ultimo”, “Testimone a rischio”, “Un eroe borghese”. Tutti volevamo realizzare un buon prodotto”.

 

Quindi non è vero che per assecondare il pubblico bisogna fare pessimi prodotti, basterebbe prendere gente brava.

“Persone di qualità, non mestieranti. La differenza sta tra chi lo fa per pagare le bollette e chi lo fa con passione”.

 

La seconda serie è stata affidata ad un altro grande regista cinematografico, Antonello Grimaldi, che ha collaborato anche con Ligabue per Radiofreccia. Ti è piaciuta?

“Sì… (ride e mi fa le corna) Sì!”.

 

La terza chi la farà?

“Una regista debuttante, che era la mia aiuto regista nella prima ed è stata regista di seconda unità nella seconda serie. Adesso è stata giustamente promossa, anche perché nessuno conosce meglio di lei ‘Distretto’”.

 

Ricky Memphis e Giorgio Tirabassi li hai portati in “Paz”, che ha un cast ricchissimo. Come lo hai messo insieme?

“Ho fatto un sacco di provini cercando facce nuove, che fossero ‘pazienziane’ e che avessero talento. Facendo un film tratto dai fumetti le facce non le puoi sbagliare. Per dirti, Max Mazzotta che fa Fiabeschi l’ho incontrato proprio sul set di Distretto”.

 

Ora cosa farai?

“Ho in cantiere una miniserie per la televisione e poi un altro film”.

 

 

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