Continua il nostro viaggio per le strade della città che ci sta attorno

LE MENSE DI VIA SORIA E DI VALLE AURELIA

 

 

LA MENSA “ISABELLA” A VALLE AURELIA

 

In questi giorni di festa passiamo più tempo a tavola che altrove, ridendo con chi è seduto davanti a noi e mangiando in allegria tutto ciò che abbiamo davanti. Purtroppo però, ci sono persone che anche a Natale hanno mangiato i nostri rifiuti, persone che per i motivi più vari non ricordano, o forse non lo hanno mai saputo, quanto è bello mangiare in compagnia. Per questo motivo alcuni volontari laici della parrocchia S.Giuseppe Cottolengo hanno allestito nei locali della chiesetta S.Maria della Provvidenza in Via degli Embrici, una traversa di Viale di Valle Aurelia, una splendida mensa per i poveri che può ospitare fino a 35 persone. Da 2 anni tutti i martedì, mercoledì e giovedì alle ore 18 vengono distribuiti gratuitamente pasti cucinati durante il pomeriggio dai volontari. La mensa Isabella è attiva tutto l’anno e poiché si trova molto vicino alla nostra parrocchia (bastano 10 minuti di macchina o poche fermate del 495) potremmo anche noi renderci utili. Vi starete chiedendo: “Come possiamo aiutarli?”  Una risposta a questa domanda già c’è, perché parlando col signor Pino Neri, uno dei volontari, ho saputo che hanno bisogno di alcuni alimenti in particolare, come per esempio di olio e di scatolame vario (legumi, tonno, verdura…). Potremmo quindi prenderci l’impegno di organizzare regolarmente raccolte di questi alimenti per poi donarli alla mensa, che a mio parere è un luogo pieno di vita dove si riesce a far sorridere anche chi non ne avrebbe motivo. Magari in futuro con il nostro aiuto si riuscirebbe ad aprire 4 giorni invece di 3.  Vi assicuro che raggiungeremmo un obiettivo molto importante. Nel prossimo numero vi darò notizie più precise sulla raccolta degli alimenti.

Claudia Chiapparelli

 

LA MENSA “CARITAS” DI VIA G.SORIA

Qualche giorno fa sono passato a trovare i volontari della mensa di Via G.Battista Soria, 13 (nell’Opera Don Calabria, forse più conosciuta in zona come “il Collegino”). Erano le 11:30 e tutti, data la temperatura particolarmente rigida, erano già pronti ad accogliere gli “ospiti” per il pranzo. Ci hanno comunque accolto con grandissima disponibilità, spiegandoci che la mensa, gestita dalla Caritas Diocesana e dal Comune di Roma, è aperta tutti i giorni ed offre il proprio servizio “solo” per pranzo.grazie all’impegno dei vari volontari (vi si possono trovare persone semplici e professionisti affermati che, ugualmente disposti all’accoglienza e all’incontro, lavorano fianco a fianco per offrire un pasto caldo a chi ne ha bisogno).

Gli “ospiti” della mensa  possono  essere circa 70 al giorno; sono per la maggior parte italiani,  d’una fascia d’età adulta (persone né in età di pensione né purtroppo appetibili per il mondo del lavoro). Ci sono anche alcuni extracomunitari,  ma a differenza degli italiani (che come abbiamo visto non hanno situazioni risolvibili a breve termine) non sono ospiti fissi dal momento che si tratta per lo più di  persone giovani in cerca di lavoro o in attesa di poter tornare nella propria terra natale; queste si sistemano più facilmente e sono quasi sempre facce nuove.

Naturalmente la struttura portante della mensa sono i volontari: ma chi può essere un volontario? In fondo abbiamo già risposto: chiunque! L’unico requisito per poter andare a dare una mano senza essere accompagnati da un responsabile è l’età (più o meno dai 17 anni in su) e la predisposizione all’accoglienza e all’incontro. Per chi non avesse ancora 17 anni, ma si sentisse comunque spinto dal desiderio di provare questa splendida esperienza  può comunque andare con un accompagnatore maggiorenne. Bastano 6 o 7 volontari per “coprire” un pasto. Naturalmente il periodo dell’anno in cui c’è più bisogno è l’estate.

Cerchiamo tutti di tenerlo presente.

Davide Toffoli

Per informazioni: 

Mensa Primavalle, via G.B.Soria 13        -     Tel. 06 614 75 24

Per cercare un accompagnatore: 

Parrocchia S.Maria Immacolata di Lourdes (tel.06 66 30 990); chiedere dei ragazzi di “FUORI DAL MURO”.

Oppure spediteci un’E-mail.

 

 

 

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