SEGNALARE
IN MARE: IL
CODICE INTERNAZIONALE DEI SEGNALI
I naviganti di tutti i tempi hanno sempre avvertito
la necessità di adottare dei metodi che rendessero
possibile comunicare, almeno a vista, tra
le imbarcazioni, per scambiarsi quei messaggi urgenti che consentissero una
maggiore sicurezza in mare. Provate a urlare ad una
barca cinese “ AHO!! ANDO VAI ?” se il
capitano non è di Ostia magari non capisce..
I primi tentativi per codificare questi metodi di
segnalazione, si ebbero verso la fine del XVII secolo per merito delle Marine
militari che ne avvertivano la necessità e l’urgenza. Si
svilupparono, così, vari codici di segnalazione,
comprensibili solo dalle navi appartenenti alla stessa marina; con il
trascorrere del tempo e con lo sviluppo dei traffici mercantili navali, si
avvertì la necessità di realizzare un codice internazionale
comprensibile a tutti. Alla fine dell’Ottocento nacquero i primi codici che,
con l’evolversi della tecnologia, si adeguarono alle nuove esigenze della
navigazione.
I segnali previsti dal codice si possono trasmettere
con i più svariati mezzi di comunicazione che vanno dalle bandiere alla radiotelefonia, passando
per l’immortale codice Morse, trasmesso a mezzo luce o sirena.
Il Codice prevede quaranta bandiere, ventisei per le
lettere dell’alfabeto internazionale, dieci per i numeri dallo zero al nove,
tre sono bandiere ripetitrici per le lettere doppie e una, detta
intelligenza, rappresenta la bandiera distintiva del Codice Internazionale dei
Segnali.
Si possono costruire piccole parole issando le
bandiere dall’alto in basso, se ho già usato una lettera si usano
le ripetitrici, esse ripetono la lettera che sta sopra (per la prima
Ripetitrice) o la seconda sopra (per la seconda Rip.) o la terza sopra per la
terza Ripetitrice. Le parole tra loro vanno distanziate di due metri.
Ma
ogni lettera dell’alfabeto ha un significato prestabilito che viene comunicato issando la bandiera da sola (o in coppia,
tre,fino a quattro), ed è questo il maggior uso che se ne fa.
Ogni
lettera ha anche un suono fonetico attribuito, cosi da poter essere usata
anche per radio scandendo le parole, ad esempio se voglio comunicare “B” dico
BRAVO che vuol dire che ho merci pericolose a bordo. La pronuncia delle lettere
e dei numeri è inglese. Naturalmente posso anche
trasmettere
L’
Intelligenza viene issata a mezza altezza da chi
riceve il messaggio, ed alzata tutta per comunicare: Sì, ho ricevuto e capito
il messaggio. Viene issata tutta invece da chi
trasmette per comunicare che il messaggio è finito, e diventa una virgola se
posta in mezzo ai numeri per indicare i numeri decimali.
Infine,
tutte le bandiere issate da prua a poppa passando per la testa d’albero costituiscono
il GRAN PAVESE, segnale di cortesia ma soprattutto di festa.
Questi
sono i principali segnali a coppie di lettere, ma ne esiste
un librone pieno così….
AC Sto abbandonando la
nave
AN Ho bisogno
di un medico
BR Ho bisogno
urgente di un elicottero
CB Ho bisogno
immediato di aiuto
DV Sto
scarrocciando
EF L'SOS/MAYDAY è annullato
FA Potete darmi la mia posizione?
GW Uomo a mare
JL Correte il rischio
di andare in secca
LO Non sono
nella posizione giusta
NC Sono in
difficoltà e richiedo aiuto
PD Le vostre
luci di navigazione non sono visibili
PP Tenetevi a
distanza
QD Sto
avanzando
QT Sto
andando all'indietro
QQ Chiedo un
controllo sanitario
QX Chiedo il
permesso di dare fondo
RU Tenetevi a distanza, manovro con difficoltà
SO Fermatevi immediatamente
UM Il porto è
chiuso al traffico
UP Chiedo
urgentemente il permesso di entrare in porto, ho un'emergenza a bordo
ZL Il vostro
segnale non è stato compreso