Mercoledì 8 -
Ore 19.30 è annunciato l'armistizio. Che delusione e che pena. E la mia
famiglia?
Giovedì 9 -
Nulla si sa dell'armistizio. La radio non funziona. I cetnici si
professano a disposizione degli italiani.
Giornata di attesa. I tedeschi domandano le armi: si risponde di no.
Venerdì 10
- I cetnici impediscono di partire alle colonne. Vogliono le armi: si
risponde di no; tensione estrema: si sta per sparare. La tensione
diminuisce a sera. I cetnici disarmano molti soldati nostri. Ogni giorno
sembra imminente la partenza.
Sabato 11
- Continuano le trattative. Il magg. [Djordjie] Lasíc] assume l'impegno di
lasciarci passare.
Domenica 12
- È annunciato un governo nazionale fascista. Si è in attesa dello
svolgersi degli eventi. Povera Italia! Cosa ne sarà! Siamo tutti
abbattuti. Il 3° Rmv [Reparto munizioni e viveri] è costretto a tornare
indietro. I cetnici non lasciano passare.
Lunedì 13
- Giungono reparti della Gaf [Guardia alla frontiera]: sono disarmati e
senza nulla: li hanno assaliti i musulmani. Ordini e contrordini. Il gen.
[Giovanni Battista] Oxilia si è recato a Podgorica. Cosa si deciderà?
Alcuni soldati cantano "Giovinezza". Non si parte più, tutto è sospeso.
Che sarà? Accordo cetnico.
Martedì 14
- Ore 8. Un aeroplano germanico lancia manifestini. Giornata nera. Il
generale non ha portato nulla di conclusivo da Podgorica. I cetnici
vengono al comando divisione. Alle 16 viene letto l'ordine del comando
germanico per la deposizione delle armi. È troppo duro. Si vedrà. Si
respingono.
Mercoledì 15
- Giornata di attesa: pare che i tedeschi ci vogliano bombardare:
resisteremo? Il nostro desiderio è uno solo: tornare alle nostre famiglie.
Le truppe assumono dislocazioni sparse. Accordo cetnico: se ne dà
comunicazione.
Giovedì 16
- Molti ufficiali di Podgorica si sono rifugiati presso di noi. Si vuol
resistere ai tedeschi? Sì, ormai siamo decisi.
Sabato 18
- Nulla di nuovo. Le nostre radio sono sempre più contraddittorie. A chi
credere? Si iniziano dei movimenti finti A sera riunione e spiegazione
nuova situazione.
Lunedì 20
- Si attende da un momento all'altro un bombardamento tedesco di
rappresaglia sui cetnici. Non si è verificato nulla.
Martedì 21
- Chi dice bene, chi dice male dei tedeschi. Sarà vero che hanno dato ai
nostri soldati 80 gr. di fagioli al giorno?
Giornata di attesa. Sconforto: notizie contrastanti: depressione morale. A
sera meglio. Proclama di Badoglio.
Mercoledì 22
- Nulla di nuovo. Siamo come isolati dal mondo. Il pensiero va alla
famiglia: chissà quante preoccupazioni. Morale giù. I tedeschi verranno o
no? Altro messaggio intimidatorio. I cetnici fanno propaganda per far
disertare i soldati.
Giovedì 23
- Viene annunciato il nuovo governo repubblicano. Non si capisce più
nulla.
Venerdì 24
- Si hanno le notizie più svariate. Ci si confondono le idee. A chi
credere? La sera viene a cena il col. [Antonio] Zitelli, si parla della
situazione generale.
Lunedì 27
- I comunisti hanno attaccato Kolasin: situazione non chiara e tesa. Ansia
continua. Ritorniamo di nuovo a Berane entro la cinta fortificata. Che
decisioni si prenderanno? Troppa incertezza. I soldati mormorano,
bisognerebbe muoversi. E i partigiani?
Martedì 28
- Mattina senza novità. Si è stufi: meglio affrontare pericoli, ma
andarsene. I partigiani si impadroniscono di varie località: assicurano
però che non ci attaccheranno. Si fanno molti progetti campati in aria.
Contrasto cetnico-tedesco-partigiano.
Mercoledì 29
- Situazione immutata. Maggiore fiducia. Tempo bello. Dall'armistizio ad
oggi ha piovuto solo una volta. Le notizie continuano ad essere
contraddittorie. Speriamo in Dio.
Giovedì 30
- Durante la notte c'è stato allarme: dicono per i comunisti. Tranquillità
assoluta: i cetnici sono partiti per combattere. Abbiamo appoggiato i
cetnici che però hanno dimostrato di non avere alcuna organizzazione.
Novembre 1943
Lunedì 1-Alle
14 arrivano due nostri trimotori scortati da dodici caccia americani. Che
gioia! Buttano giù molto vestiario.
Venerdì 5 -
Anche oggi nuvoloso quindi non vi saranno aerei. La radio ci disorienta
molto: la conferenza di Mosca ha avuto un'ampia eco. Giornata calma e
normale. Movimento per le batterie presso i partigiani.
Sabato 6 - Di
particolare nulla: grande simpatia dei partigiani ai nostri pezzi. Prove
della rivista per domani - festa della fondazione dell'esercito russo.
Domenica 7 - Ore
11: rivista delle truppe partigiane alla quale hanno partecipato nostri
elementi. Finalmente si ha del pane mangiabile!
Movimento per ricupero munizioni.
Lunedì 8 - Ore
2: allarme improvviso: attaccano i musulmani da Brodarevo. Partono subito
due pezzi. Le notizie giunte da Berane dicono che i tedeschi hanno
devastato schiacciantemente tutti. Piove! quindi nessun aereo. Siamo senza
soldi. Alle 18 comincia a nevicare. Nulla si sa del nostro futuro.
Martedì 9 -
L'attacco su Brovarevo è stato respinto vittoriosamente. I nostri hanno
sconfitto i tedeschi, che ripiegano su Femica. Ha nevicato: ci saranno 10
cm.; purtroppo gli aerei non possono venire.
Mercoledì 10 -
Si è sempre in attesa di qualche buona notizia alla radio: purtroppo ora
vi sono molte chiacchiere e pochi fatti. La "Taurinense" si sta
riorganizzando: speriamo di formare un nucleo compatto. Le provviste
scemano. Non c'è più foraggio.
Giovedì 11 -
Giornata tranquilla: giungono notizie sempre più precise sull'efficacia
del tiro dei nostri pezzi. Nevischio. Si lavora al campo d'aviazione per
allungarlo. La situazione alimentare è difficile, per noi e per i
quadrupedi.
Venerdì 12 -
Nebbia fortissima e pesante. Ci sono combattimenti delle nostre brigate
per la conquista di Sjenica. Molti morti e feriti. Pare che vada bene.
Giungono notizie frammentarie sulla posizione dei tedeschi. La radio
continua a dare notizie di poca importanza.
Sabato 13 -
Giornata agitata. L'azione su Sjenica va molto male. Molta preoccupazione.
Domenica 14 - Le
cose vanno poco bene: la 28a brigata è scappata. I tedeschi attaccano con
5 battaglioni, 4 batterie e carri armati. Siamo nettamente inferiori come
mezzi. Si cerca di resistere. Si perdono i pezzi della batteria dell'83°.
La 3a brigata è disfatta. Cosa sarà? Preparativi per una immediata
partenza. A sera più calma.
Lunedì 15 - I
tedeschi incalzano: potremo resistere? Ordine di prepararsi per lo
spostamento. Ma dove andremo? A sera la situazione peggiora, siamo nei
guai.
Martedì 16 -
Notte calma. Le salmerie ripiegano da Prijepolje. Alle 10 viene l'ordine
di spostamento del 2° gruppo. Tutte le truppe devono evacuare Pljevlja.
Alle 12 vado col generale al comando partigiano. Accordo per
l'evacuazione. Ricognizione sui nuovi posti.
Mercoledì 17 -
La situazione precipita a Prijepolje, si ripiega ma si fermano di nuovo al
[fiume] Lim. La situazione alimentare peggiora. Alle 12 vengono annunciati
arrivi di aerei. Non giungono per il cattivo tempo. Allarme perché viene
annunciato un attacco di cetnici. Si preparano a difesa le case.
Giovedì 18 -
Notte calma: i cetnici non si sono fatti vivi. Non si può telefonare a
Prijepolje: nella notte sono stati arrestati dai partigiani il ten. col.
[Corrado] Finocchi e il ten. col. [Nicola] Paulone. Verso sera viene
comunicato che la situazione è migliorata a Prijepolje. Brodarevo è stata
rioccupata: si sono trovati i cadaveri dei nostri soldati fatti
prigionieri e poi fucilati dai tedeschi.
Venerdì 19 A
sera viene comunicato che la 1a brigata ha conseguito notevoli successi
contro tedeschi e bulgari a nord-ovest di Vardiste. Speriamo in bene. Oggi
piove: quindi gli aerei non verranno.
Domenica 21 -I
tedeschi stanno fortificando vicino a Sjenica. Giunge notizia che il cap.
Volpi e l'artigl. Dell'Atti sono stati fucilati dai tedeschi.
Lunedì 22 - Al
pomeriggio notizie brutte: Brodarevo è di nuovo occupata dai tedeschi: si
teme qualche altra azione in forza. Spostamento dei reparti dislocati a
Sahovici e a Mataruge.
Martedì 23 - I
partigiani hanno dato ordine di sgombrare su Cajnice: ci si accorda nel
senso che vanno via tutti i reparti, tranne il comando divisione e il
comando artiglieria, ridotti ai minimi. I partigiani hanno rioccupato
Brodarevo!
Mercoledì 24 -
Giungono notizie contraddittorie sulla posizione dei tedeschi: pare che
vogliano attaccare la "Venezia".
Giovedì 25 -
Viene annunciato l'arrivo di 12 aerei scortati. Formiamo varie squadre, ma
purtroppo la speranza è vana. Tempo brutto, disillusione profonda.
Facciamo trasloco.
Venerdì 26 -
Contatti continui coi partigiani. Aerei nemici ci sorvolano a ripetizione.
I nostri, malgrado il tempo che si è rimesso, non si fanno più vedere. In
Italia che sarà?
Domenica 28 -
Colpo di mano partigiano nei nostri confronti: stato di assedio: la radio
viene occupata. Viene imposto lo scioglimento delle due divisioni e la
costituzione della divisione Garibaldi.
Alle 16 arriva un caccia che ci lancia 12 milioni: evviva! Vado
all'aeroporto io a piedi.
Lunedì 29 - La
gioia è subito offuscata: viene la comunicazione che il colonnello Beia
viene esonerato dai partigiani e il comando artiglieria viene abolito. Di
noi che sarà? La soluzione sarebbe combattere nelle brigate oppure
lavoratori. Soprassiedo alla decisione. Notte insonne e terribile,
incertezza sul futuro. Alle 13 arrivano ben 12 trasporti aerei con caccia,
buttano molta roba e in più 18 milioni (di lire). |
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Venerdì 1
- I cetnici hanno avuto molte perdite. Abbiamo perso la compagnia
guerriglieri. Si vuol sistemare il campo di aviazione. Si spera in aiuti
[dall'Italia].
Sabato 2
- Ore 9.30: gran rapporto generale Oxilia, commozione profondissima.
Pensiamo ancor più alle nostre famiglie. Situazione a Kolasin incerta. La
5a batteria spara da Matesevo. Serata calma: attaccheranno i comunisti?
Domenica 3
- Messaggio del Re. Tutti parlano di patria e di famiglia. L'azione di
Kolasin continua. I partigiani sono molto forti. Si accelerano i lavori
del campo di aviazione.
Martedì 5
- L'83° ripiega. Situazione nuova a causa dell'intervento dei partigiani e
della debolezza del cetnici. La 5a batteria ha sparato bene. Giornata di
ansia. Serata tranquilla. Si ha fiducia.
Mercoledì 6
- Al pomeriggio allarme per i cetnici: non si capisce più nulla: un po' i
partigiani, un po' i cetnici. Il campo d'aviazione è pronto.
Giovedì 7
- Ci si barrica e si assume disposizione a
difesa. Soliti discorsi e solite discussioni. Un caccia tedesco sorvola il
campo d'aviazione. Stato d'allarme: pare che i comunisti attacchino. Siamo
in un bel ginepraio. Bombe a mano in tasca.
Venerdì 8
- Stanotte c'è stata una sparatoria fortissima, si è svolta essenzialmente
fra cetnici e partigiani. Sparato 44 colpi arti[glieria]. Mattinata calma,
qualche sparatoria rada. Un mese oggi l'armistizio! La pattuglia
[Marcello] Dapretto è stata ieri sera disarmata dai comunisti. I
partigiani sono vicini. Esodo della popolazione cetnica sotto la pioggia.
Che sarà?
Sabato 9
- Notte calma: nessun attacco. Si è
collegato radio con l'Italia Pare che ci si accordi con i partigiani, i
cetnici prendono atteggiamento contro di noi. Di nuovo stato di allarme;
ore 16 sorvolo di un aereo tedesco: invito ad arrendersi altrimenti saremo
considerati franchi tiratori! Non si sa nulla di quello che il comando
combina.
Domenica 10
- Messa ore 8.30. Stipulato accordo con i partigiani. I cetnici hanno
sgombrato Berane. Colloqui al comando divisione con i capi partigiani.
Viene data comunicazione dell'accordo. I rappresentanti partigiani sono
giunti collo stellone rosso ed hanno sfilato 2 battaglioni. per la città:
ben armati ed equipaggiati: vi sono molte donne. Il generale non voleva
che entrassero in città, poi ha dovuto cedere. Però si comportano bene:
vanno ad Hareme
Lunedì 11
- Notte calma, distensione degli animi. Ore 8. Il generale partigiano [Dapcevic
Peko] è a colloquio con il nostro generale [Oxilia]: si esamina la
situazione. Nulla da dire sul contegno dei partigiani, che si rivelano di
fegato. Pare che ad Andrijevica i cetnici vogliano resistere: lì abbiamo
un terzo della divisione, cosa farà? Sparatoria fra cetnici e partigiani.
A casa cosa sarà? È abolita la libera uscita. Vi è tensione in giro.
Martedì 12 - Ore
8: manifesto partigiano.
Ore 9: i partigiani occupano Andrijevica. Nulla di particolare.
Ore 14.30: due aerei tedeschi ci mitragliano.
Ore 15: giungono due aerei italiani [senza atterrare e lanciano un
messaggio]. Viva l'Italia! Entusiasmo dei soldati, partono i cetnici.
Ore 15.30: di nuovo aerei tedeschi.
È giunto il messaggio del comando supremo [italiano].
Mercoledì 13 -
Notte calma. Sono annunciati i tedeschi a Murina.
Ore 8: lettura del messaggio [aviolanciato ieri] del generale [Vittorio]
Ambrosio.
Ore 9: smentita che i tedeschi stiano per attaccarci. Fa molto freddo. Il
paese è desolato.
Ore 16.30: annuncio che Badoglio ha dichiarato guerra alla Germania. Si
sta continuamente alla radio per sentire le notizie dell'Italia.
Giovedì 14 - La
radio comunica che la divisione "Venezia" resiste compatta e si è unita ai
partigiani. Chissà i miei cari cosa pensano. Almeno sanno che esistiamo.
Venerdì 15 - I
tedeschi hanno liquidato la "Taurinense" 15. Giunge notizia della disfatta
della "Taurinense": parte è ripiegata su Kolasin.
Noi si ha fiducia completa nell'avvenire. Almeno io. Alza bandiera al
suono della marcia reale.
Sabato 16 - Ore
12: atterra il primo apparecchio italiano, porta dei messaggi, gioia di
tutti. Ore 16: annuncio che i tedeschi stanno forse convergendo su di noi.
I soldati hanno il morale alto: cantano. Molti al mattino hanno scritto a
casa (Sicilia).
Domenica 17 -
Notte calma, notizie incerte; tanti hanno paura dei tedeschi: noi no.
Durante la notte sono partiti molti partigiani per combattere.
Ore 10.30: mitragliamento di caccia sui nostri baraccamenti, 2 feriti
nostri. Ore 14.30: altro mitragliamento, hanno colpito ospedale e
palazzina comando, un morto e 2 feriti. Notizie varie sui tedeschi: hanno
attaccato Matesevo: distrutti da noi 2 carri armati.
Lunedì 18 -
Mattina burrascosa: si combatte da tutte le parti: Petnica, Podgorica: si
resiste bene.
Ore 10.30: atterra un nostro trimotore, hanno portato soldi e 4
mitragliere da 20; mentre siamo sul campo caccia tedeschi ci mitragliano:
il trimotore è colpito al motore sinistro: io scappo in macchina con i
soldi.
Ore 13.30: attacco di caccia nemici, mitragliamento. Il trimotore prende
fuoco, che rabbia! Le batterie sparano ripetutamente a salve contro i
tedeschi a Petnica. Ore 15.30: situazione incerta.
Martedì 19 -
Dalle 5 si spara a gran forza. Attacchi da tutte le parti: situazione
critica. Ore 10.30: cinque stukas ci bombardano in picchiata, sconquassi e
morti e feriti sono stati coperti di calcinacci. Ore 14.30: altro attacco.
La situazione peggiora.
Mercoledì 20 -
Ordine di partire: preparativi non possono essere fatti ordinatamente. Di
nuovo bombardamento, 5 stukas, una scheggia mi cade proprio vicino.
Allarme per 4 ore. Ore 18: s'inizia nel buio completo la ritirata: si
abbandona quasi tutto. Continua il fuoco nemico. Ore 21: si parte col
generale. La ritirata è tragica.
Giovedì 21 - [I
cetnici] sparano nel buio su di noi in marcia: si rifanno i ponti di
notte; finalmente arriviamo e ci sistemiamo (strada per Sahovici)
È da ieri ore 5 che non dormo. Si gira per vedere dove sono i reparti: è
in atto la riorganizzazione: rancio freddo, i soldati hanno fatto quasi 40
km. a piedi. Siamo sempre col generale. Ore 18: altro spostamento: si
giunge a Sahovici. Si mangia alla meglio: finalmente alle ore 21 mi corico
sul sacco a pelo.
Venerdì 22 -
Tempo bellissimo. Sistemazione dei reparti: fase di sconforto. Sorvolo
continuo di aerei, che ci seguono e sorvegliano. Pensiamo sempre a casa:
le notizie più disparate circolano sull'Italia. Speriamo in bene. Incontro
il comando della divisione "Taurinense" e conosco molti piemontesi.
Sabato 23 - Si
sente la radio: purtroppo non si hanno notizie che ci sollevino.
Domenica 24 -
Ordine di partenza: si deve lasciare Sahovici per andare a Lukovica. Nuove
disposizioni per la riorganizzazione della divisione a tipo partigiano. Si
parte alle 17.30. Si giunge a Oraghe ove ci fermiamo per disguidi. Nella
notte si sistemano gli autocarri per evitare l'osservazione aerea.
Lunedì 25 - Ho
dormito dalle 2 alle 5, sotto le stelle subito si infrascano gli
automezzi. Il colonnello [Felice Beia] va a Pljevlja dai partigiani per
altri accordi. Mancano i rifornimenti: i servizi non funzionano, per
mangiare ci si aggiusta alla meglio.
Martedì 26 -
Giornata di riorganizzazione generale. Notizie contrastanti sugli
avvenimenti: si impiantano gli uffici. Da ieri gli aerei non si vedono.
Qui è impossibile fermarsi, manca ogni risorsa locale. Siamo fermi a
Mataruge (1.200 m.), per fortuna continua il bel tempo.
Mercoledì 27 -
Alle 18 viene comunicato che la divisione deve assumere una nuova
formazione a tipo partigiano. Si fanno subito i progetti per i nuovi
organici: quelli esclusi serviranno come lavoratori.
Giovedì 28 -
Tutta la mattina a Pljevlja, visita al campo d'aviazione ed alla
cittadina, che si presenta bene. Incontro prigionieri italiani alpini. Che
pena! Alle 14 si ritorna a Mataruge: nuovo convegno per gli organici. I
tedeschi si allontanano.
Venerdì 29 - La
costituzione dei nuovi organici è molto laboriosa. Dall'Italia nessuna
notizia. Alle 14 viene comunicato che dobbiamo spostarci a Pljevlja.
Preparativi. Ci sposteremo dopodomani.
Sabato 30 - Tutta la mattina a Pljevlja in cerca di alloggiamento.
Riusciamo a sistemarci. I partigiani hanno occupato Priboj. e Visegrad:
dicono che i tedeschi stiano ritirandosi.
Domenica 31 -
Parto alle 6 per Pljevlja per la nuova sistemazione. Nel pomeriggio giunge
tutto il comando divisione: i partigiani a Priboj hanno preso la
sussistenza e fatti prigionieri 800 camicie nere.
Dicembre 1943
Mercoledì 1 -
Viene l'ordine che per le 16 gli ufficiali esuberanti devono essere
confinati a Otilovici, dove c'è una scuola. Il colonnello Beia lascia il
comando. Commozione di tutti. Subentra il col. [Mario] Sabini. Nulla si sa
se saremo considerati esuberanti. Si fa un nuovo organico.
Sabato 4 - Festa
di Santa Barbara. Giunge alle ore 10 la notizia che i tedeschi attaccano e
che hanno occupato Prijepolje. Preparativi per una partenza immediata. Nel
pomeriggio vi è più calma e il pericolo pare scampato. Alle 18 mi
comunicano che sono esuberante.
http://www.storia900bivc.it/pagine/ferraris/area.html
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